Longarini: “Non voglio più essere da solo”

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Il momento della squadra, la società, Breda e tanto altro. Parola all’amministratore unico della Ternana, Simone Longarini. Il numero uno delle Fere incontra in conferenza stampa i giornalisti all’Hotel Garden di Terni, queste le sue dichiarazioni.

“Sono qui oggi perché voglio chiarire alcune dinamiche Quando sono arrivato io, la Ternana era una macchina che guardava poco al domani. Io il 3 dicembre ho avanzato un procedimento contro la ex società, per alcuni comportamenti del passato. Oggi so chi fa del bene e chi fa male alla Ternana. Le critiche sono una risorsa, ma non le mancanze di rispetto verso chi è sempre sincero. Si parla ancora di Toscano, qualcuno scrive che devo dimostrare di esser bravo e far tirar fuori i soldi a papà. All’inizio c’era il rischio di non poter andare avanti, per evitarlo abbiamo chiesto aiuto a tutti. Dopo la gara contro la Virtus Entella ho voluto essere chiaro con la squadra alla quale ho ribadito la mia piena disponibilità purchè ognuno faccia ciò per cui viene pagato.

L’amministratore unico Simone Longarini, ci tiene a precisare gli obiettivi stagionali della Ternana.

“L’obiettivo minimo è il playoff. I ragazzi non vanno solo protetti, ma anche fatti crescere. Il tecnico Breda non mi è piaciuto solamente quando ha detto di aver visto una buona gara ad Ascoli, mancando di rispetto ai tifosi giunti fin lì per vedere una bella partita”.

Infine il numero uno rossoverde, chiarite alcune situazioni societarie, cerca di fare altrettanto sul rapporto, a volte risultato burrascoso, con i tifosi.

“Abbiamo lavorato per riavvicinare i tifosi, molti mi hanno detto di cacciare i soldi, o che non verrà gente allo stadio per il cognome che porto. Ma il cognome che porto è quello che da dieci anni manda avanti la Ternana, e non è scontato. Abbiamo fatto molte iniziative per riavvicinarci alla gente e ai tifosi, accogliendone le richieste legittime, non per ultimo le maglie del prossimo anno”.