“La riconversione degli ospedali di Narni e Amelia è solo temporanea”

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“La riconversione degli ospedali di Narni e Amelia è solo temporanea”. Queste le parole di Eleonora Pace (FDI – Presidente della Terza Commissione), con le quali replica al Sindaco di Narni Francesco De Rebotti

“Gli ospedali di Narni ed Amelia svolgeranno in questi mesi di emergenza una funzione specifica così come faranno altri ospedali della nostra regione e come accade in tutte le regioni di Italia. Una funzione temporanea per poi tornare a garantire i servizi che ci sono”.

   

Lo afferma Eleonora Pace, capogruppo regionale di FdI e presidente della Terza commissione consiliare, replicando alle dichiarazioni del sindaco di Narni, Francesco De Rebotti. Pace cita in proposito la lettera con cui il commissario della Asl 2, Massimo De Fino, ha comunicato ai sindaci delle due città che

“al fine di attivare una Rsa Covid nel territorio di Terni (trasformazione del geriatrico in Rsa), presso le sedi di Narni ed Amelia, a seconda delle caratteristiche, verranno trasferiti gli ospiti non covid attualmente ivi presenti. Il restante personale, medico e infermieristico del presidio ospedaliero di Narni ed Amelia, verrà impiegato per l’assistenza sanitaria ai degenti. Le attività chirurgiche presso i presidi di Narni ed Amelia verranno sospese con contemporaneo trasferimento degli anestesisti presenti e del personale del comparto di sala operatoria in favore delle terapie intensive. Esse verranno ripristinate non appena terminata l’emergenza”.

Eleonora Pace rimarca che si tratta dunque

“solo ed esclusivamente di una disposizione transitoria dettata dall’emergenza per offrire la migliore assistenza possibile a tutti i cittadini umbri colpiti da Covid. Ma questo il Sindaco di Narni Francesco De Rebotti non lo dice. Affermare in modo cialtronesco come sta accadendo in queste ore che gli ospedali  di Narni ed Amelia chiuderanno non solo è falso, è da criminali. Già la settimana scorsa durante una conferenza stampa la presidente Tesei ha annunciato che a tutti gli ospedali umbri, ciascuno per le sue prerogative, sarebbe stato chiesto uno sforzo per affrontare un’emergenza che già da giorni sta assumendo contorni preoccupanti nel contenimento dei contagi e nel reperimento del personale medico e paramedico in Umbria come nel resto d’Italia. Oggi, dopo Perugia, Terni, Citta di Castello, Foligno, Pantalla, Spoleto, tocca alla comunità narnese amerina con il suo personale altamente qualificato dare un contributo alla comunità regionale nell’ottica della collaborazione per cercare di salvare vite umane così come già accaduto nella prima fase quando vennero temporaneamente chiusi molti servizi poi ripristinati ed il personale di sala operatoria di Narni venne trasferito in supporto ai colleghi ternani  per poi essere immediatamente ricollocato nel nostro presidio appena rientrata l’emergenza. Trovo vergognoso che ci siano amministratori comunali, con in testa il sindaco di Narni, a mistificare la realtà, seminando il panico tra i cittadini e mortificando gli operatori che da sempre si spendono in maniera impeccabile per il nostro presidio raccontando cose che non esistono”.

Il consigliere regionale aggiunge inoltre che

“nessuno chiuderà l’ospedale di Narni e nemmeno quello di Amelia dove, come spiegato chiaramente nella comunicazione del commissario della Asl, sarà interrotta solo l’attività chirurgica vista la richiesta di anestesisti per le rianimazioni di Spoleto che appena arginata l’emergenza riprenderà la sua attività. Stesso discorso vale per la Rsa, anche essa temporanea e per la quale sarà immediatamente potenziato il personale come specificato dal Commissario De Fino, dettata dall’esigenza di offrire un’ospitalità adeguata a coloro che fortunatamente sono rimasti immuni al contagio e che devono essere necessariamente allontanati dalle strutture Rsa abituali dove purtroppo in queste ore stanno dilagando i contagi. La crescita dei contagi che prosegue da giorni nonostante le misure restrittive adottate, altri 767 oggi, anche a fronte dei numerosissimi tamponi fatti, 4865 nelle ultime 24 ore (8890 positivi totali-dati del 6 novembre 2019)  ci ha spinto immediatamente come amministrazione regionale a potenziare tutte le misure studiate per arginare l’emergenza aumentando ulteriormente le terapie intensive (ricordo che quando ci siamo insediati nel novembre 2019 ne abbiamo trovate 59 più 10 di sala operatoria ed oggi sono 127), le semintensive che sono arrivate a 74, i posti letto per acuti covid arrivati a 180 più 118 posti letto post acuti Rsa per un totale di 576 posti totali in tutta l’Umbria. Al termine dell’emergenza, così come successo dopo la prima fase di primavera a Narni ed Amelia, come in tutti gli altri presidi riconvertiti per il Covid, saranno ripristinati immediatamente tutti i servizi riprendendo in toto il progetto di riconversione ed integrazione con Terni”.

La presidente della Terza commissione conclude dichiarando che

“gli unici servizi ospedalieri chiusi a Narni e Amelia sono quelli cancellati dalle Giunte di sinistra in questi anni. Gli unici ospedali chiusi sono quelli mai aperti dopo decenni di parole. I detrattori che cercano un colpevole sul quale riversare le loro frustrazioni se ne facciano una ragione: noi manteniamo la parola data come dimostrato già dai fatti dopo la prima fase dell’emergenza a differenza di chi in questi anni ha contribuito al depotenziamento e allo smantellamento delle nostre eccellenze. Nel comune di Narni la situazione dei contagi è già in fase critica e di tutto abbiamo bisogno tranne che di arruffapopolo che tentano di speculare sulla gravità di una situazione emergenziale mistificando la realtà. Non c’è nulla da manifestare: l’ospedale di Narni, così come quello di Amelia, non chiuderà e riprenderà la sua normale attività al termine dell’emergenza”.