Grifo: per i play-off serve una media di quasi due punti a partita

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Anche la sessione autunnale di mercato è andata in archivio. Il Perugia si è sicuramente rinforzato sul piano della quantità visto che la rosa, soprattutto a centrocampo, non è più corta come prima. Se si sarà rinforzato anche sul piano qualitativo sarà solo il campo a poterlo dire, a cominciare dall’imminente scontro diretto del “Curi” contro lo Spezia, una gara assolutamente da vincere per poter cominciare la rincorsa verso gli agognati play-off. Già i play-off che, nonostante il troppo altalenante e non certo positivissimo campionato fin qui disputato dalla formazione di Bisoli, attualmente assestata in undicesima posizione, per lo svantaggio nello scontro diretto con lo Spezia (altro motivo fondamentale per dover vincere sabato), non sarebbero lontani, poiché l’ottavo posto dell’Avellino è distante solo due lunghezze. Se abbiamo usato il condizionale però è perché gli spareggi promozioni non sono in realtà così a portata di mano come sembrerebbero e vi andiamo a spiegare il perché. Il regolamento della Lega prevede infatti come condizione fondamentale affinché si disputino i play-off promozione è che la squadra terza in classifica, alla fine della stagione regolare, abbia un vantaggio sulla quarta non superiore ai nove punti. Attualmente il Pescara, terzo, ha già sette punti di vantaggio sul Bari, quarto e se questo vantaggio sui pugliesi, o su qualsiasi altra squadra attualmente più lontana in classifica, aumentasse di soli tre punti, il Pescara sarebbe promosso direttamente in Serie A e i play-off non si disputerebbero. C’è poi un secondo articolo del regolamento della Lega che sancisce che, ammesso che i play-off si possano disputare perchè il vantaggio tra la terza e la quarta sarà inferiore ai dieci punti, non è detto che ad essere ammesse siano tutte le sei squadre canoniche, dalla terza all’ottava. Per potervi accedere, infatti, la quarta, come detto non dovrà avere più di nove lunghezze di distanza dalla terza mentre le squadre che si piazzeranno dal quinto all’ottavo posto non dovranno assolutamente avere un distacco dalla terza superiore ai quattordici punti, pena l’esclusione e la conseguente disputa degli spareggi a sette, a sei, a cinque o a quattro, a seconda di quante squadre si manterranno all’interno di quel perimetro di quattordici punti di svantaggio dalla terza in classifica. Il Perugia attualmente è a tredici punti dal Pescara e ne consegue che, per partecipare ai play-off, non dovrà perdere più di un punto, nelle prossime diciotto gare, dalla lanciata formazione abruzzese, altrimenti sarebbe esclusa dagli spareggi a prescindere dal piazzamento finale, ottavo, settimo, sesto o quinto che fosse. Se poi gli abruzzesi dovessero andare così bene da arrivare addirittura secondi, come alcuni ipotizzano, scavalcando il Crotone, attualmente leggermente in calo, il famoso perimetro sarebbe misurato nei confronti dei pitagorici. Attualmente il Perugia accusa uno svantaggio di ben diciotto punti dal Crotone ed è facile intuire come, se fossero gli uomini di Juric ad arrivare terzi, i grifoni, da qui alla fine del torneo, dovrebbero fare quattro punti in più dei calabresi. Il tutto, ricordiamolo ancora una volta, sempre che la quarta (che potrebbe anche essere il Perugia) non arrivi con più di nove punti di distacco dalla terza perchè la terza sarebbe promossa direttamente. Insomma, in ogni caso sarà opportuno ingranare, sin da sabato, una marcia molto più spedita che dovrà sfiorare, da qui all’ultima giornata, i due punti a partita. A quota sessantasei, la stessa colta lo scorso anno, probabilmente il Perugia potrebbe rientrare nel perimetro, anche in una posizione (quinta, sesta?) non troppo penalizzante. Sarà una sorta di corsa a cronometro con il Pescara e, perché no, col Crotone, dove ad ogni rilevamento intermedio, ogni giornata, si regolerà il distacco dalle altre due formazioni.

Danilo Tedeschini