Giornata della Memoria, le iniziative della Regione Umbria

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“Perdere il passato significa perdere il futuro”, “Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo”: sono solo alcune delle citazioni riportate sui manifesti che la Regione Umbria ha affisso nelle città dell’Umbra per “ricordare” alla comunità regionale di “non dimenticare” la tragedia immane della Shoah. Con l’obiettivo di celebrare la Giornata della Memoria, la Regione ha promosso una vera e propria campagna che, oltre all’affissione dei manifesti, ha previsto la pubblicazione di una pagina Facebook dedicata (https://m.facebook.com/27-Gennaio-Giorno-della-Memoria-1131207573580287/) e inserzioni sui giornali cartacei e online. La Presidenza della Regione Umbria inoltre, ha promosso sul territorio regionale la presentazione del romanzo “Un mondo senza di noi”, che racconta di due famiglie italiane coinvolte nel vortice della Shoah attraverso la scrittura colta e raffinata della scrittrice e giornalista, Manuela Dviri, fortemente impegnata sul fronte umanitario e in progetti di dialogo tra israelo-palestinesi, tra cui l’iniziativa nata nell’ambito di “Saving Children”, dedicata ai bambini palestinesi che non possono essere curati dalla sanità nazionale. Venerdì 27 gennaio alle ore 10, Manuela Dviri presenterà il suo romanzo a Perugia alla Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, alla presenza degli studenti umbri. Oltre all’autrice, interverranno la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, la presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi, il presidente dell’Istituto per la Storia Contemporanea dell’Umbria, Mario Tosti, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Sabrina Boarelli.

“Lo sterminio degli ebrei – ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini commentando le iniziative della Regione – ha rappresentato una ferita nella storia dell’umanità. Una tragedia che non va relegata nei fatti del passato. Al contrario, soprattutto oggi, dobbiamo tornare a riflettere su questo dramma, anche alla luce dei gravi episodi che hanno fatto riemergere gli integralismi. Il ‘Giorno della Memoria’ – ha aggiunto – deve rappresentare un’occasione di riflessione per tutti per promuovere una società che sia realmente civile e basata sul rispetto delle differenze di religione, di origini e di nazionalità e, soprattutto, sulla tolleranza. Le istituzioni e la scuola dovranno puntare sull’educazione dei giovani per far crescere in loro sentimenti di rispetto verso tutti”.