Diocesi in Umbria, riduzione in vista

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I vescovi dovranno pronunciarsi entro agosto. Perché il Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana (Cei) sembra intenzionato ad accelerare su una questione che si trascina da mezzo secolo: il drastico ‘taglio’ delle Diocesi. Che oggi in Italia sono 226. I vescovi La Congregazione dei vescovi avrebbe infatti messo sul tavolo una bozza di quello che il Vaticano ha in mente e chiesto di sapere cosa pensino le Conferenze regionali della riorganizzazione che Papa Francesco, appena eletto e provocando qualche sussulto, rimise al centro della discussione nel primo incontro che ebbe con i vescovi italiani il 23 maggio del 2013. Le ipotesi Della riduzione si discute da tempo: già nel 1929 Benito Mussolini aveva proposto che il loro numero fosse pari a quello delle Province e se faceva cenno anche nel Protocollo lateranense. Ma poi si è soprasseduto. Papa Paolo VI, nel 1964 aveva ripreso la questione, parlando di «eccessivo numero delle Diocesi». Tanto che la Cei aveva costituito una commissione detta ‘dei quaranta’, per studiare la questione. Lo studio La commissione, nel 1968, aveva elaborato un ponderoso studio – 2.800 pagine – nel quale si era ipotizzato un progetto di riduzione, con un numero di Diocesi compreso tra 118 e 122. Il progetto aveva approvato dai vescovi italiani: 169 si erano detti a favore, 51 avevano espresso delle riserve, mentre 70 lo avevano bocciato. Ma pare che allora sia stato addirittura il governo italiano a chiedere di lasciar perdere. La riduzione Nel 1986 è stata fatta una prima fusione e molte piccole Diocesi sono scomparse, fissando il numero alle 226 attuali, ma il segretario della Congregazione dei vescovi, monsignor Moreira Neves, aveva detto detto, citando lo studio della commissione ‘dei quaranta’, «che prevedeva la fusione di un notevole numero di Diocesi, tale da ridurre le circoscrizioni ecclesiastiche a sole 119 circa, numero ritenuto molto vicino all’ideale, tenuto conto di criteri questo mai seri e convincenti». Forse il momento è arrivato. L’Umbria Attualmente la regione ecclesiastica dell’Umbria è così composta: c’è l’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, che ha come ‘suffraganee’ quelle di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Città di Castello, Foligno e Gubbio. Poi ci sono l’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia e le Diocesi di Orvieto-Todi e di Terni-Narni-Amelia, tutte e tre immediatamente soggette alla Santa Sede. Il taglio Se davvero Papa Francesco porterà avanti la cosa, per l’Umbria potrebbe trattarsi di una rivoluzione: le otto Diocesi attuali potrebbero ridursi drasticamente e passare da otto a due, forse tre. Perché basandosi sulla popolazione, se in Italia si arriverà a 119 Diocesi, ognuna dovrà occuparsi di circa mezzo milione di persone e la popolazione della regione è ampiamente al di sotto del milione. (Fonte:Umbria on)