Il declino dell’Umbria: redditi degli umbri sempre più bassi

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Stefano Vinti - Foto di Elena Saltafusi
   

Le politiche economiche di austerità tagliano i redditi e abbattono il numero dei contribuenti, un dato confermato da una ricerca del Sole24Ore. Il Sole24Ore confronta le dichiarazioni dei redditi del 2016-riferite quindi all’anno d’imposta 2015-rispetto all’anno di imposta 2007, l’utimo prima dello scoppio della crisi economica del sistema liberista. In Italia, secondo il quotidiano economico, l’importo medio dichiarato dai contribuenti è calato del 1,32% con una media di 20.798 euro, ed una perdita del potere di acquisto di 278 euro l’anno. Non hanno piu’ dichiarato un reddito positivo 1,3 milioni di contribuenti, uscendo cosi dalle statistiche e precipitando cosi nel lavoro ‘nero’, irregolare e sommerso. Chi invece non evade le tasse sono i lavoratori dipendenti e i pensionati: i primi costituiscono il 52% del totale dei dichiaranti, mentre i secondi sono il 30,1% del totale.Il potere di acquisto di salari e stipendi è calato del 5%. In Umbria, il reddito medio nella provincia di Perugia è calato dell’1,61% pari a 19,590 euro, mentre a Terni è di 19.582 euro con un calo del 2,28% rispetto al 2007, in Italia il calo è stato dell’1,32%. Il numero dei contribuenti umbri è calato, in provincia di Perugia del 4,3% e in quella di Terni del 5,96%, in Italia del 3,14%.Sul versante del reddito aggregato, cioè il reddito reale complessivo, le notizie sono ancora più brutte,a Perugia il calo è del 5,8% e a Terni dell’8,1% rispetto al 2007, in Italia si è registrato un pessimo -4,4%, ma meno che in Umbria. Altro che ripresa umbra, tutti i dati confermano il ‘declino’ della nostra regione con performance peggiori della media nazionale. Un declino economico-sociale evidente, grave e duraturo, che si deve affrontare modificando radicalmente il politiche economiche a livello regionale e nazionale, iniziando con una nuova stagione di investimenti pubblici e statali.