Sinistra lavoro Umbria incoraggia il confronto sull’Italia Mediana

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“L’incontro tra i presidenti delle Regioni Toscana, Umbria e Marche, annunciato dalla presidente Catiuscia Marini è un’iniziativa positiva, che innanzitutto ha il pregio di non lasciare la proposta in tema di riforme istituzionali e assetto della Repubblica esclusivamente al governo centrale”. Questo il commento che arriva da Stefano Vinti, dell’associazione Sinistra Lavoro Umbria. “L’attacco alle Regioni, così com’è stato avviato dal Governo Renzi – è quanto sostiene Vinti –, è un fatto di assoluta gravità istituzionale, con gravi ripercussioni sociali, economiche e culturali sui territori”. “La proposta renziana – continua Vinti – prevede che Toscana, Umbria e la Provincia di Viterbo vadano a costituire la nuova Regione Appenninica con l’inevitabile marginalizzazione dell’Umbria, che andrebbe a perdere la propria autonomia e possibilità di programmazione, relegandola a un ruolo secondario ed emarginandola al pari di una periferia. Si tratta di una proposta autoritaria, da respingere nel merito e nel metodo”. “Riteniamo, invece – aggiungono da Sinistra Lavoro Umbria –, che sia necessario intensificare e strutturare alcuni livelli strategici della programmazione e gestione regionale tra Toscana, Umbria e Marche, dando vita a quella che viene chiamata l’Italia mediana, lasciando la centralità delle regioni attuali”. “Con questo spirito – conclude Vinti – Sinistra Lavoro incoraggia ogni incontro a livello regionale e sollecita le forze politiche, sociali e culturali, nonché le istituzioni umbre, a sviluppare il confronto sull’Italia mediana”.