Bisoli: “Vincere a Terni ha caricato l’entusiasmo, ma non c’è tempo per rifiatare”

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Dopo la vittoria nel derby, per il Perugia non c’è tempo di rifiatare: due importanti partite da preparare e poco tempo a disposizione. Domani sera c’è già il Cagliari e sabato l’insidiosa trasferta di Salerno. Da queste due gare Bisoli cerca conferme dai suoi giocatori e appare molto determinato.

“Vincere a Terni – sostiene Bisoli –  ha “caricato” il nostro entusiasmo. Sono rimasto veramente emozionato e stupito dal calore che i tifosi ci hanno riservato al nostro ritorno a Perugia. Sembrava di aver vinto il campionato. Come ho già detto, la gara di sabato è stata una delle meno brillanti da noi disputate, ma ciò che è cambiato è che abbiamo vinto tutti i rimpalli e che per la prima volta il centravanti ha avuto ben 4 palle gol”.

Della gara di sabato Bisoli ha, tuttavia, un rammarico.

“Purtroppo abbiamo perso due giocatori uno per squalifica, Lanzafame, e uno per infortunio, Rizzo. È un peccato perché soprattutto in questo momento potevamo trovare un equilibrio importante. Rizzo, anche a Salerno, difficilmente sarà in campo, dovrebbe tornare pienamente a disposizione per la gara con il Lanciano. Nonostante ciò, abbiamo dei validi giocatori che li sostituiranno adeguatamente”.

Adesso ci sono 2 partite molto ravvicinate. Come affrontarle?

“Non scelgo mai in base alla difficoltà della gara, ma decido di mandare in campo sempre i migliori 11. Se tutti fossero a disposizione difficilmente cambierei uomini e modulo. Ma ciò non è possibile perché infortuni e squalifiche capitano spesso, e sono costretto a cambiare”.

L’aspetto che infonde fiducia al tecnico è la condizione fisica: la squadra comincia a smaltire i carichi di lavoro della preparazione estiva.

“L’emblema è la prestazione di Ardemagni che per la prima volta è stato brillante per tutti i 90 minuti. Ho sempre detto che la squadra necessitava di almeno 8-9 giornate per raggiungere i giusti ritmi di gioco”.

Sulla gara di domani, Bisoli è consapevole che, ovviamente, non sarà una partita facile ma, allo stesso tempo, sa perfettamente cosa deve fare il Perugia per fare risultato.

“La chiave della partita sarà l’intensità. Se ci azzardiamo a giocare con i loro ritmi, usciamo con le ossa rotte. Loro sono una squadra di grande qualità, soprattutto a centrocampo e in attacco. Dobbiamo tenere un livello di gioco molto intenso attaccandoli sempre e cercando di non farli ragionare. Dobbiamo comunque provare a fare la nostra partita, ben consci che sono i favoriti alla vittoria finale del campionato. Ma voglio vincere”.

Per il tecnico biancorosso la partita di domani ha un grande significato, visto che Bisoli è stato sia un giocatore del Cagliari, tra l’altro vestendo pure la fascia di capitano, sia allenatore.

“Cagliari rimane sempre nel mio cuore. Sono maturato come calciatore nel capoluogo sardo, disputando più di 170 partite e raggiungendo anche una storica semifinale di coppa Uefa. L’avventura da allenatore, invece, molti la considerano negativa, visto l’esonero, ma per me è il contrario. Eravamo in linea con il progetto e, a mio modo di vedere, il mio allontanamento, in gran parte, è stato dovuto al fatto che ho voluto trattenere a tutti i costi Nainggolan e… non credo di essermi sbagliato più di tanto. Al termine dell’esperienza me ne sono andato a testa alta e consapevole del lavoro svolto”.

 Che Perugia sarà quello di domani sera ? Bisoli risponde così:

“Dobbiamo cercare di non stravolgere quello costruito fin’ora. Abbiamo vinto il derby, ma non siamo guariti totalmente. Domani aspettatevi delle sorprese sia tattiche che nello schieramento. Ho visto la partita tra Cagliari e Trapani e dobbiamo essere bravi a non ripetere gli errori fatti dai siciliani, che dopo 30 minuti erano già sotto 3-0. L’errore del Trapani? Aver lasciato troppi spazi e troppe situazioni di 1 contro 1”.

Principale problema da fronteggiare è, vista l’assenza di Rizzo e Salifu, la carenza di centrocampisti. Bisoli non ha dubbi: in campo domani ci sarà Zebli dal primo minuto.

“Zebli partirà sicuramente titolare. Il giovane a Terni ha disputato, secondo me, una partita straordinaria dal punto di vista della personalità e per la tranquillità dimostrata. Posso dire che il ragazzo ha le caratteristiche per giocare in tutti e quattro i ruoli del centrocampo, inoltre ha un’ottima condizione atletica, tutta la squadra che lo aiuta e tanta voglia di fare. L’unica cosa che un po’ mi preoccupa è la sua tenuta mentale. Per un 1997 giocare davanti a 15.000 spettatori, per tutti i 90 minuti, non è affatto facile. Un altro aspetto che aiuta decisamente il ragazzo è la grande sintonia con l’altro giovane, Drolè. I due sono legati da una grande amicizia, provengono dallo stesso settore giovanile, stanno sempre insieme, hanno la stessa cultura. Sono convinto che il loro binomio, anche se non nell’immediato, può essere un grande patrimonio per il Perugia”.  

Bisoli ha, infine, speso parole per Fabinho e Parigini.

“Ho sempre detto che uno come Fabinho, con me giocherebbe sempre. E’ uno di quei giocatori che può essere assente dalla gara per 70 minuti, poi, improvvisamente accendersi e trovare la giocata vincente, da campione. Uno come lui crea apprensione agli avversari. Mi sarebbe piaciuto averlo avuto in tutti gli 0-0 casalinghi. Parigini? Potrebbe essere nell’11 titolare se mi dimostra che vuole giocare per il Perugia. Quando gli chiedo determinate cose, lui deve farle. Non ci sono gerarchie, ma decido settimanalmente chi schierare, in base a ciò che vedo nel corso degli allenamenti. Non è stato scavalcato da nessuno, ma deve solamente fare ciò che gli viene richiesto. Un esempio? Se gli chiedo di giocare da esterno, pretendo che ricopra quel ruolo, così come fanno gli altri. Chiedo a tutti di fare dei sacrifici e io sono il primo a farli. Parigini è un ottimo giocatore, ma ancora pensa troppo ad esaltare le proprie qualità. Ma noi siamo il Perugia e voglio sentire dire “gioco per il Grifo” e nient’altro”.

Michele Mencaroni