A Norcia seminario sulle strategie di protezione dal sisma

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Grande partecipazione a Norcia per il seminario, alla presenza di tecnici, ingegneri, architetti e geometri del territorio, finalizzato ad approfondire le tecniche e le strategie per la protezione sismica del costruito e organizzato da fondazione e ordine degli ingegneri di Perugia.
“Rappresenta un evento esemplare della sinergia tra il mondo della ricerca universitaria e quello delle professioni in Umbria” ha sottolineato il professore Massimiliano Gioffrè, presidente della fondazione dell’ordine degli ingegneri della provincia di Perugia.
La fondazione e l’ordine, in collaborazione con l’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori della provincia di Perugia e il collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Perugia hanno inteso dare risalto a quella che è ormai universalmente riconosciuta come ‘scuola umbra’ della ricostruzione in zona sismica, che affonda le sue radici nella ricerca universitaria da anni portata avanti dal dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’Università degli studi di Perugia.

Gli interventi del seminario riguardano infatti casi studio di applicazione sul territorio delle più recenti tecniche per la protezione sismica del costruito sviluppate nell’ambito di progetti di ricerca universitaria sulla muratura confinata, l’isolamento sismico e l’impiego delle connessioni diatoniche nelle murature.

“Il connubio tra ricerca e professione – è stato detto – consentirà interventi che renderanno il patrimonio costruito sempre più sicuro rispetto alle azioni sismiche che caratterizzano il nostro territorio”.
“Desidero ringraziare a nome dell’amministrazione comunale di Norcia la fondazione ordine degli ingegneri della provincia di Perugia, l’ordine degli ingegneri della provincia di Perugia e il geometra Raoul Paggetta per aver scelto la nostra città come sede di questo notevole seminario – ha detto l’assessore comunale Giuseppina Perla -. Il nostro territorio, al centro di un’importantissima e complessa opera di ricostruzione, ha bisogno del contributo professionale degli ordini, dell’università e di tutti i tecnici che ci stanno lavorando con impegno”.