A Città di Castello spettacolo del Club degli Avventurieri

293

Compagnia fondata da volontari dell’Associazione persone down

   

Va in scena mercoledi 28 giugno alle ore 21,30 (ingresso ad offerta libera) nel Cortile di Santa Cecilia, a Città di Catello, lo spettacolo “Divinity Fair”, realizzato dal “Club degli Avventurieri”, una compagnia di teatro amatoriale nata a fine 2013 da un’idea di alcuni volontari dell’Associazione italiana persone down.

Fanno parte della compagnia ragazzi diversamente abili, espressione che al club non piace molto, “perché sopra al palco – spiegano i promotori – non ci sono normoabilità o disabilità, ma solo attività.

E le attività sono vive, vere, diverse, fragili, forti, piene”.
La bellezza è che i ragazzi si aiutano molto fra loro, le loro intelligenze si uniscono, si compenetrano. Il primo spettacolo andato in scena fu “I Piccoli Principi”, nel 2014, seguito negli anni da molti altri.
Quest’anno il Club degli Avventurieri presenta una rappresentazione divertente, ispirata alle divinità greche. “Gli dei dell’Olimpo sono onnipotenti – precisa Benedetta Piandani, volontaria del Club – belli come il sole, ma hanno un difetto: sono oziosi e festaioli. La sorte degli uomini è nelle loro mani, ma tendono sempre a rimandare a domani”.
Grazie al supporto e alla collaborazione del Comune di Città di Castello, in particolare dell’assessore Benedetta Calagreti, lo spettacolo – riferisce l’ente – sarà inserito nel cartellone di eventi di “Estate in Città”.
“Per il Club è stato un anno particolare, ricco di imprevisti, uno su tutti quello di rimanere senza sala prove”, spiega ancora Piandani. Gli attori e i volontari, loro malgrado, si sono trovati senza sede per vari motivi (dopo molti anni di attività al teatrino della parrocchia di S.Pio X) e hanno dovuto provare per mesi all’interno di una piccola sala (solitamente adibita al catechismo) presso la parrocchia di S. Giuseppe alle Graticole. “Stiamo lavorando per supportare il Club degli Avventurieri nella ricerca di una sala prove – ha assicurato l’assessore Calagreti – affinché riescano a dare corpo al fine primario di questo progetto che è quello di rafforzare, attraverso la recitazione, la padronanza di sé e delle proprie capacità”.