In via di definizione numerosi progetti nell’ambito della Strategia nazionale aree interne – Il sindaco di Paciano Luca Dini: “Con i servizi essenziali i borghi possono continuare a vivere”
Per evitare quel fenomeno di spopolamento e marginalizzazione che interessa purtroppo tanti piccoli borghi rurali e montani del Paese, l’Unione dei Comuni del Trasimeno ha deciso di puntare sul potenziamento dell’offerta qualitativa e quantitativa dei servizi essenziali (istruzione, giovani, salute e mobilità). E lo ha fatto, in quanto unico ente avente le caratteristiche necessarie per farlo, candidandosi a partecipare alla Strategia nazionale aree interne (Snai) che a tale scopo riserva importanti risorse. “Una delle principali differenze tra il vivere in un piccolo borgo o in un grande centro – ha infatti spiegato il sindaco di Paciano, Luca Dini, interpellato in merito – sta nella presenza dei servizi. Se ci sono scuole, presidi socio sanitari e assistenziali e servizi commerciali necessari, allora un borgo ha la possibilità di essere abitato. Altrimenti, i cittadini preferiscono altre soluzioni. Accedendo a fondi mirati, possiamo attivare percorsi di miglioramento e vivacizzazione delle opportunità per evitare lo spopolamento”.
Tra i progetti di intervento approvati e presentati dall’Unione dei Comuni del Trasimeno nell’ambito della Snai, per oltre 12 milioni di euro, ve ne sono infatti alcuni che hanno proprio lo scopo di migliorare la qualità della vita nel territorio e aumentarne l’attrattività investendo in istruzione, formazione e innalzamento delle opportunità lavorative.
Va in questo senso, ad esempio, il progetto per la realizzazione di un nuovo laboratorio della Its (Istruzione tecnica superiore) Umbria Academy per la formazione di Tecnici superiori per l’innovazione e la qualità delle abitazioni, nell’ambito del nuovo plesso scolastico in fase di completamento a Tavernelle. Progetto questo finanziato con 387mila euro e cofinanziato del Comune di Panicale per 114mila euro. Oppure l’estensione delle attività del corso Its Sistema casa nel territorio del Trasimeno, finanziato per 339mila euro, il finanziamento di Percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore per ulteriori 162mila euro o di attività per promuovere la partecipazione dei giovani ai percorsi Its per 128mila euro. Per il potenziamento delle competenze delle bambine e dei bambini delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie è stata finanziata anche una scheda da 210mila euro. Con altre due schede da 250mila euro ciascuna sono state inoltre finanziate tutta una serie di azioni e misure volte a creare occupazione stabile e promuovere percorsi di formazione e qualificazione. Nell’ottica di fornire ulteriori servizi per i giovani, va vista anche la scheda per Interventi di adeguamento e rifunzionalizzazione per l’attivazione dei sei Centri di aggregazione giovanile a Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale e Tuoro sul Trasimeno, per un costo complessivo di 534mila euro, e la scheda per svilupparvi attività e servizi per altri 468 mila euro.
“Cerchiamo di implementare i servizi per i giovani – ha spiegato Dini – cercando di dare forza a quelle attività che permettono ai ragazzi di sentirsi protagonisti all’interno del proprio borgo e, dal proprio borgo, cercare il protagonismo nel mondo. Grazie al digitale, infatti, una volta formati e qualificati, i giovani, grazie ai collegamenti internet e allo smart working, possono sviluppare la propria attività lavorativa nel mondo pur continuando a vivere nel loro piccolo borgo”. “Se sono importanti i collegamenti digitali, però – ha concluso Dini –, altrettanto lo sono i collegamenti fisici. Se c’è un collegamento facile tra i nostri piccoli borghi e i punti di raccordo ferroviari e con le principali linee stradali di collegamento con le grandi città, allora una famiglia o un professionista possono venire a vivere o continuare a vivere nei nostri piccoli centri. Oltre a dar vita al nuovo Piano di mobilità interna del Trasimeno, da poco presentato, l’Unione dei Comuni può intervenire in tal senso, facendo massa, intercedendo e facendo un lavoro di pressione verso la Provincia, la Regione ed enti sovra regionali, per cercare migliori soluzioni di collegamento e trovare finanziamenti specifici a tale obiettivo”. La strategia Snai deve essere realizzata entro il 2028.