Letizia Michelini (Pd) sulla mozione di sfiducia discussa oggi in Aula
“La minoranza scenda dalla cattedra in cui è salita in questo ultimo mese di legislatura e inizi a rispondere delle liste d’attesa in sanità, della fuga dei professionisti, della situazione economica dell’Ente Regione, sull’efficacia delle strutture regionali da riformare dopo la legislatura appena trascorsa e sui ritardi del Pnrr”. È quanto dichiara la consigliera regionale Pd, Letizia Michelini.
“Il nostro voto alla mozione – spiega Michelini – è stato rigorosamente negativo ed è sbalorditivo l’atteggiamento della minoranza che si è prodigata a dare lezioni di buon governo e trasparenza, dimenticando le incapacità e la mala gestione dei cinque anni appena trascorsi che, d’altronde, hanno spinto gli umbri a avere l’esigenza di cambiare amministratori, stanchi delle inefficienze. La mozione era strumentale e arriva dopo un mese di levata di scudi della minoranza, che è arrivata anche ad occupare il Consiglio regionale.
In realtà non ho visto levate di scudi o proteste da parte dei consiglieri di minoranza per i 40 milioni di tagli del Governo alla nostra Regione nei prossimi tre anni, o per l’introduzione in sordina a metà marzo del bonus sociale rifiuti, con efficacia retroattiva al 1 gennaio 2025, e che sarà finanziato con l’ aumento fisso in bolletta di 6 euro, che graverà su tutti i contribuenti, e nei confronti del quale annuncio la predisposizione di una mozione per chiedere al Governo nazionale di fare un passo indietro. Da oggi – conclude – ripartiamo, con l’obiettivo di lavorare per il bene dell’Umbria e degli umbri, al fianco della presidente Stefania Proietti e della Giunta regionale che stanno mettendo mano alle riforme dell’Umbria”.