L’Assemblea legislativa ha approvato il Programma Forestale Regionale 2024-2033

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Il documento inquadra il complesso di indirizzi sovraordinati indicati dalla Strategia forestale nazionale

   

(Acs) Perugia, 22 ottobre 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato, a maggioranza, il nuovo Programma forestale regionale (PFR) per il periodo 2024-2033

Si tratta di un documento di indirizzo che inquadra, nelle specificità ambientali e socio-economiche del territorio dell’Umbria, il complesso di indirizzi sovraordinati indicati dalla Strategia forestale nazionale, approvata il 24 dicembre 2021. Quest’ultima, a sua volta recepisce la “Nuova Strategia Forestale europea 2030” redatta nel contesto della crescente pressione sugli ecosistemi forestali, dovuta ai cambiamenti climatici, ed in linea con il Green Deal europeo, la Strategia sulla biodiversità dell’Unione europea per il 2030 e in coordinamento con la strategia Farm to Fork.

L’obiettivo strategico della Strategia forestale nazionale e conseguentemente del PFR, è garantire la presenza di foreste estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le prossime generazioni.

Obiettivi generali del Programma forestale regionale:

Gestione sostenibile e ruolo multifunzionale delle foreste; Efficienza nell’impiego delle risorse forestali per uno sviluppo sostenibile delle economie nelle aree rurali, interne e urbane; Responsabilità e conoscenza globale delle foreste.

Per il conseguimento degli obiettivi il Programma prevede 16 azioni operative, articolate in 119 attività, 10 azioni specifiche, articolate in 64 attività, e 6 azioni strumentali.

Le foreste – si legge nel documento – svolgono numerose funzioni di rilevante importanza per l’ambiente e per la società fra cui: l’equilibrio idrogeologico e la difesa del suolo, con conseguenti condizioni di sicurezza e produttività delle aree di pianura; la qualità dell’aria; la qualità e quantità delle acque; la disponibilità di prodotti legnosi e non legnosi, fra i quali per l’Umbria rivestono particolare importanza i tartufi; lo sviluppo di attività turistiche e ricreative.