Gubbio: grande festa per i Ceri

599
 

Si registrano, però, 9 ricoveri

   

La fremente attesa del popolo eugubino è iniziata come sempre all’alba, quando la città si è svegliata con il suono dei Tamburini, ai quali è seguita la suggestiva visita dei protagonisti della Festa al cimitero, per salutare i ceraioli defunti.

Alle 7.30, presso la Chiesetta dei muratori, don Mirko Orsini ha officiato la tradizionale messa. Il prelato ha tenuto a sottolineare come è fondamentale

“custodirsi gli uni con gli altri, pur essendo di colori diversi, e di farlo con l’amore per Sant’Ubaldo. Nonostante la diversità siamo infatti chiamati ad essere una cosa sola e un solo popolo, tutto rivolto verso il nostro Patrono”.

Successivamente, l’estrazione per i Capitani (coloro che sovrintendono lo svolgimento della Festa) per il 2026: Daniele Pencedano (Primo) e Stefano Pauselli (Secondo).

E allora ecco che le statue dei tre Santi sono partite in processione verso Palazzo dei Consoli per raggiungere le rispettive macchine a spalla mentre Piazza Grande era già gremita con circa 10 mila persone. Puntuale come sempre, alle 11.57, tra urla, colori e rintocchi del Campanone, è avvenuto il momento più iconico della festa: l’Alzata.

I pesanti Ceri (macchine a spalla di legno tra i 263 e i 287 kg) sono tornati ad “indicare il cielo” sotto la guida dei Capitani Luigino Bei (Primo) e Fabio Mariani (Secondo) e con l’azione dei Capodieci Francesco Morelli (Sant’Ubaldo), Simone Martini (San Giorgio) ed Enrico Provvedi (Sant’Antonio), responsabili dell’intera Corsa e protagonisti dell’”incavijamento” (operazione di fissaggio del Cero alla barella) e, appunto, dell’Alzata.

Dopo le tre classiche “birate” intorno al pennone, i tre simboli della Regione Umbria sono poi usciti dalla Piazza pensile per mostrarsi a tutta la città.

Il lunghissimo pomeriggio è stato scandito dalla processione con reliquia e statua di Sant’Ubaldo dalla Cattedrale fino alla Calata dei Neri, che ha accompagnato l’evento fino alle ore 18 quando ha avuto inizio la “Folle corsa” per le vie del centro, con tre soste, che si è conclusa intorno alle 20 in cima al Monte Ingino con l’arrivo dei tre Ceri nella Basilica di Sant’Ubaldo.

Anche nell’edizione 2024 non sono mancati gli interventi del personale sanitario: nel corso della giornata sono stati, infatti, effettuati 64 interventi di cui 9 sono stati ricoverati presso l’ospedale di Branca. Erano presenti sul posto 2 punti medici avanzati (a Porta Sant’Ubaldo e Basilica Sant’Ubaldo), tre ambulanze fisse (Cappelluccia, Basilica di Sant’Ubaldo, piazzale Sant’Agostino) ed una mobile che da San Francesco, ha stazionato in via Gattapone e poi di nuovo a San Francesco.