Terre dell’Olio e del Sagrantino, check up Unione dei Comuni

98
   

Sono stati presentati a Castel Ritaldi i risultati del check up sullo stato di salute dell’Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino realizzato dal team di progetto Italiae, iniziativa del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri, che ha l’obiettivo di supportare i processi di aggregazione e riorganizzazione territoriale.
All’incontro è intervenuto Federico Lasco, dirigente del dipartimento per gli affari regionali e le autonomie.

Erano presenti la presidente dell’Unione Tos, Elisa Sabbatini, i sindaci e rappresentanti dei Comuni associati, Bevagna, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, Montefalco e Trevi.
Tra i punti di forza si trovano: servizi in salute e ben presidiati; collaborazione tra uffici e, più in generale, tra uffici e amministratori; azioni puntuali di interesse e impatto positivo messe in campo da singoli Comuni (es.perequazioni catastali, collaborazione con associazioni, investimenti specifici su cultura e turismo). Le criticità rilevate sono invece: bassa specializzazione del personale; frequente turnover e bassa attrattività; tempo richiesto dalle sostituzioni; competenze su temi specifici (es. rendicontazione Pnrr); mancanza di presidio su alcuni ambiti più di nicchia come le politiche giovanili; focus su amministrazione ordinaria e carico burocratico per cui ne risente la programmazione.
“Il passaggio che questi territori stanno realizzando verso l’Unione dei Comuni – ha commentato Lasco – è stato complesso, ma anche molto maturo. L’Unione Tos è, infatti, oggi una struttura che ha i propri organi elettivi e in cui i sindaci si coordinano per scegliere il proprio presidente con un mandato biennale. Operazione che pone le basi di una strategia che si è già concretizzata in una serie di funzioni che sono state centralizzate, ma anche concreta nella capacità che ha dimostrato l’Unione di essere punto di convergenza delle risorse destinate ai territori, penso al digitale sul Pnrr, ma anche alla green community che questa Unione ha costruito, promosso e progettato, avendo anche il risultato positivo di essere finanziata”.