Il sindaco di Gubbio Stirati nuovo presidente dell’Ancsa

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Il sindaco di Gubbio Stirati nuovo presidente dell’Ancsa. L’Associazione Nazionale Centri Storici si è riunita sabato scorso nella città di Sant’Ubaldo

   

E’ stata votata all’unanimità dall’assemblea  dell’ ANCSA  – Associazione Nazionale Centri Storici,  riunita a Gubbio sabato scorso,   la presidenza  della città eugubina  nella persona del sindaco Filippo Mario Stirati.  Dai rappresentanti  della regione Toscana, a quelli delle città di Bologna e di Bergamo, ai delegati della città di Parma e ad altri enti locali, presenti tra gli altri figure di riferimento storiche quali  Paola Falini, Franco Mancuso, Stefano Storchi, Fabrizio Toppetti,  è arrivato il plauso per il lavoro fin qui svolto da Gubbio  come vicepresidenza e l’investitura a pieno titolo al sindaco Stirati alla guida dell’importante organismo per i prossimi anni.

“E’ un incarico  che pone la città in una posizione  di grande prestigio  e rilevanza  nazionale  – sottolinea il sindaco Stirati  –   e che mi riempie  di orgoglio e responsabilità, soprattutto pensando alle illustri personalità che si sono succedute nel tempo,  da Astengo a Bruno Gabrielli. Ci attendono impegni complessi e delicati, per rilanciare un approfondito dibattito sui centri storici,  e importanti decisioni circa prospettive e  attività di programmazione.    Le  problematiche attuali molto diverse da quando l’organismo è nato oltre mezzo secolo fa, proprio a Gubbio,   sede originaria dei Centri Storici e della famosa ‘Carta di Gubbio’, uno dei documenti fondamentali delle  politiche urbanistiche. Oggi si apre un dibattito pressante sul futuro sostenibile, contro l’abbandono del patrimonio culturale, sociale e architettonico, stretto tra contrapposte emergenze,  quelle di un’eccessivo assalto di turismo nelle grandi città  come Venezia e di un progressivo spopolamento quale quello che interessa i centri minori.  Grazie al contributo di esperti urbanistici, docenti universitari e ricercatori, che costituiscono il nucleo scientifico dell’ANCSA, la riflessione e il confonto saranno approfonditi  e calati nel dibattito contemporaneo, al servizio delle amministrazioni pubbliche,  a cui è affidato il governo delle trasformazioni territoriali.  La nostra idea per il futuro di ANCSA richiama l’allargamento della base associativa, la necessità di una maggiore partecipazione  dei Comuni e delle Regioni e di un rafforzato rapporto con il mondo della ricerca, delle associazioni e degli enti locali, ma anche l’esigenza di un più ampio respiro internazionale del dibattito.   All’interno della  programmazione triennale 2018 – 2021, particolare attenzione sarà dedicata ad uno dei temi di massima emergenza,  quale quello delle “aree interne”, con l’organizzazione di specifici gruppi di lavoro che opereranno in accordo con i Comuni e all’individuazione di Osservatori regionali  coordinati dal Consiglio Direttivo,  che potranno costituire i nuclei di base di un futuro  Osservatorio Nazionale sulle Città Storiche. Inoltre,  fondamentale è anche la capacità di ‘fare rete’, stabilendo una serie di relazioni con soggetti  come INU, SIU, FAI, ICOMOS, AUDIS, CICOP e altri che affrontano questioni legate alle città storiche, sia in ambito nazionale che a scala locale, avviando contatti con  comitati e forme di cittadinanza attiva. Tra le iniziative  imminenti c’è  il  ‘Premio Gubbio’ previsto in autunno,  giunto alla decima edizione, e che si inquadra  nelle attività dell’Anno Europeo del Patrimonio. Si lavorerà anche per   l’organizzazione  nel 2021, in occasione del 60° anniversario di fondazione dell’associazione, di un incontro internazionale concepito come una sorta di “stati generali” dei centri e delle città storiche italiane”.