“Sì a confronto costruttivo, ma la Presidente Tesei valuti le nostre proposte”

517

“Sì a confronto costruttivo, ma la Presidente Tesei valuti le nostre proposte”. La nota di Paparelli (PD), portavoce dei gruppi di minoranza

   

Il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd – Portavoce della minoranza) interviene a nome dei gruppi di opposizione a Palazzo Cesaroni (Pd, M5S, Patto civico, Misto) in replica alle dichiarazioni della presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei (https://tinyurl.com/dichiarazione-tesei). Paparelli afferma di

“condividere con la presidente Tesei l’opportunità di proseguire il confronto avviato utilizzando un approccio scevro da pregiudizi e costruttivo, leale, e, aggiungo, legato esclusivamente ai temi dell’emergenza, in grado di fornire risposte immediate e concrete. Per questo occorre che vi sia uno sforzo per riconoscere le molteplici criticità esistenti ed avere il coraggio di affrontarle e risolverle insieme, nell’esclusivo interesse degli Umbri. In tal senso ribadiamo la nostra disponibilità al confronto non consociativo sui temi dell’emergenza, senza rinunciare al ruolo di opposizione riformista. Auspichiamo quindi che questo sforzo comune sia davvero utile a superare le difficoltà dell’Umbria di oggi. Questo presuppone che ci sia altrettanta disponibilità da parte della presidente della Giunta regionale a riconoscere le difficoltà e a valutare nel merito le proposte che abbiamo avanzato per superarle”.

Per il portavoce dell’opposizione

“da entrambe le parti bisogna evitare che il confronto si riduca ad una mero esercizio formale, fine a se stesso. Per questo intendiamo precisare che il dialogo avviato si limiterà come richiesto sin da marzo ai temi dell’emergenza sanitaria ed economica e non riguarderà certamente il resto del programma di governo della Regione, sul quale avremo modo di confrontarci nelle sedi opportune e che ci vede distanti nei valori e nelle idee. Eravamo e continuiamo ad essere interessati a mettere in campo invece soluzioni condivise per risolvere i problemi della sanità, delle famiglie, delle imprese e della scuola a seguito di questa pandemia e prevenire quelli che potrebbero insorgere con una terza eventuale ondata di contagi. Per questo, nel corso dell’incontro avuto ieri, abbiamo ribadito la validità e l’attualità delle nostre proposte e sottolineato la necessità di ricevere risposte più convincenti su alcuni punti particolarmente sensibili. Primo fra tutti quello delle assunzioni di personale in sanità su cui non si intravedono azioni efficaci a sanare una situazione di sofferenza sollevata ancora in questi giorni dagli stessi operatori sanitari e dai rispettivi sindacati. Sul tema dei tracciamenti abbiamo ricevuto risposte solo parziali e la strada è ancora lunga per riprendere il pieno controllo. Utilizzare personale del Cup e dei Comuni sarebbe assai utile. Riteniamo poi che l’estensione dei tamponi alle persone più fragili che sono entrate in contatto con positivi sia un primo inizio, ma auspichiamo che al più presto siano ripristinati i tamponi a tutti gli asintomatici entrati in contatto con positivi”.

Fabio Paparelli aggiunge che

“quanto ci è stato rappresentato ieri dalla stessa presidente Tesei sul tema delle procedure di contumacia e liberatoria è a nostro avviso ancora lontano da ciò che servirebbe, ovvero un ritorno al coinvolgimento diretto delle Amministrazioni comunali senza gravare sui DIP. Altrettanto insufficienti ci sono apparsi i tempi prospettati per il recupero delle prestazione sanitarie sospese e non effettuate tali da assicurare adeguati trattamenti di tutte le patologie dal sistema sanitario pubblico. Sul tema delle Rsa e delle RP abbiamo apprezzato lo sforzo compiuto con l’ultima delibera per incrementare il livello di sicurezza ma i contagi sono ancora elevati ed occorre una standardizzazione dei modelli di sorveglianza sanitaria del personale e degli anziani con tamponi e screening periodici più serrati. Non ci hanno invece affatto convinto le risposte avute sull’utilizzo dell’ex Milizia di Terni ne le motivazioni tecniche addotte. La proposta è di marzo e su questa ci riserveremo ulteriori approfondimenti date le difficoltà sofferte dall’ospedale di Terni e le ingenti risorse dedicate ad ospedali da campo a nostro avviso alquanto improbabili e nei fatti inutilizzati. Sui temi della scuola e della formazione evidenziamo la necessità di affrontare per tempo quei nodi legati ai trasporti ed alla DAD oggi in parte risolti ma su cui per troppo tempo si sono aspettate risposte risultate parziali e tardive. Sul fronte economico l’emergenza impone misure straordinarie e ci fa piacere sia stata accolta la nostra proposta sui ristori aggiuntivi per le piccole imprese in difficoltà in aggiunta a quelli governativi. Ci auguriamo che la Giunta Regionale destini ora a tale scopo risorse adeguate (almeno 15 milioni di euro) e che vengano erogati seguendo sia il criterio del Isee familiare dell’imprenditore che la percentuale di perdita di fatturato dell’impresa. Sul fronte delle politiche attive ci è stata preannunciata la prosecuzione del programma UmbriAttiva, segno che la misura ereditata dalla vecchia Giunta regionale è stata in grado fornire i risultati attesi. Bene l’investimento in ricerca e sviluppo grazie soprattutto alle risorse che il Governo metterà in campo e la prosecuzione del piano di posa della fibra ottica che ci ha visto primeggiare da anni in Italia. Servono tuttavia ulteriori risorse per sostenere le medie e piccole imprese nello sforzo da intraprendere nel segno della digitalizzazione e innovazione. Auspichiamo – conclude Fabio Paparelli – che questa prima fase di confronto, franco e leale, possa riprendere al più presto con un calendario serrato e non sporadico e dare i frutti sperati così come si aspettano tutti i cittadini umbri, a cui dobbiamo rispetto e risposte concrete e non formali”.