La Barton Cus Perugia si accinge a disputare la sua terza stagione nel campionato nazionale di rugby maschile di serie A, girone 4. Si troverà ad affrontare dal prossimo 18 aprile I Medicei, l’Ur Capitolina, il Cus Roma, la Primavera Rugby ed il Gran Sasso.
Cosa ne pensa della nuova composizione dei gironi del campionato?
“In serie A – risponde Alessio Fioroni, presidente del Rugby Perugia – non esistono gironi più abbordabili, di certo quello che ci è toccato non lo è visto che dovremo affrontare tre romane, il forte Gran Sasso ed il Firenze, squadra retrocessa in B ma riammessa in A essendosi fusa ed avendo acquisito il titolo sportivo dei Cavalieri Prato, a loro volta retrocessi dall’Eccellenza (massimo campionato professionistico) alla A. Compagine, quella fiorentina, molto rafforzata. È tutto aperto, ma ci sarà da soffrire”.
In questo contesto che ruolo pensa che ricoprirà il Rugby Perugia?
“Il Perugia è alla sua terza stagione di A, qualcosa dobbiamo aver imparato. Primo a non dire che ruolo avremo l’anno prossimo. Secondo a valutare squadra, ambizioni e potenzialità sul campo di fronte alle reali condizioni e capacità tecniche e soprattutto caratteriali dei singoli e del gruppo”.
La società come si sta preparando a questa nuova sfida?
“Evitando di ripetere gli errori della stagione passata. Puntando su giocatori veri e non di carta. Vorrei giocatori di rugby, magari tutti italiani, con un’elevata presenza perugina, non ragazzetti montati che pensano di poter vivere da professionisti mangiando di sport e magari privi d’istruzione minima. Ormai, hanno tutti hanno il procuratore – prosegue ironico Fioroni – anche la macchina del caffé nella nostra club house. Vorrei una squadra di persone serie. Ci serve solo questo. Il tutto tenendo conto che noi non siamo un club ricco e non possiamo permetterci certe spese. Chi lo capisce è il benvenuto, chi fa difficoltà, può anche andare altrove. Ci sono squadre con casse più capienti e budget di spesa superiori, mica costringiamo nessuno? Basta mettersi d’accordo”.
Qual è il bilancio che ha tracciato della passata stagione?
“Le ho in parte già risposto per quanto riguarda la serie A, sulla quale poi voglio tornare. Ci siamo salvati e questo va bene, ma senza anima e con grandi tensioni. È un clima che non voglio rivivere. Io vado al “campo” per divertirmi. Lo sport deve essere divertimento e condivisione, al netto di tutto ciò che riguarda la gestione di un club. Ringrazio Andrea Arena e lui sa il perché. Sono andate molto bene le giovanili, che ci hanno dato le maggiori soddisfazioni. La Under 18 entra in Élite, massimo campionato di categoria, la Under 16 è in scia e la Under 14 si conferma anno dopo anno”.
Qual è secondo lei la situazione attuale del rugby in Italia?
“Non bella direi. Il rugby sta cambiando e fin qui niente di grave, ma li sta facendo troppo velocemente, assumendo regole, consuetudini e modalità tipiche del calcio, pur non avendone le potenzialità economiche, con riflessi a volte drammatici, altre paradossali, altre ancora quasi cominci. Club che si indebitano per vincere campionati sempre più impoveriti di risorse e pubblico, squadre che retrocedono e ricompaiono con altre denominazioni, fusioni, acquisizioni ecc.. in un carosello di soluzioni e nomi, ogni anno ce n’è una. C’è qualcosa che non va, è evidente. Faccio fatica io a ritrovarmici ed ho poco più di 40 anni, né sessanta, né settanta. Lasciamo fuori la Nazionale, che non è che stia andando un gran che, ma quello a mio avviso non è il problema principale, semmai una delle conseguenze. Va data una ridimensionata al tutto e va recuperata la cultura necessaria, senza nostalgie”.
Il Rugby Perugia, rispetto la situazione nazionale, che criticità vive?
“Per Perugia e l’Umbria, il discorso non è diverso dal resto”.
Quanto è onerosa per una società come il Perugia la gestione di una struttura adeguata alla serie A?
“Altro argomento non da poco, sul quale vorrei approfondire con voi tra qualche giorno, se ne avrò la possibilità. Noi, dopo le vicende della società che gestiva le nostre strutture, siamo stati costretti a prendere in gestione diretta e senza alcun tipo di contributo, campi e strutture annesse. Abbiamo dato la nostra disponibilità al Comune per la gestione diretta anche in futuro, ma c’è da stabilire durata e termini. Attendiamo di sapere. Quello che è certo è che tra un mese la serie A riprende ad allenarsi in campo. Tutte le categorie giovanili ed il minirugby – conclude il presidente Alessio Fioroni – praticamente non hanno mai smesso”.
COMPOSIZIONE GIRONI E REGOLAMENTO DEL CAMPIONATO – Nei giorni scorsi il Consiglio Federale ha deliberato composizione e formula del Campionato Italiano di serie A 2015/2016, al via il 18 ottobre 2015 e valido per l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia di Serie A e per la promozione nel Campionato Italiano d’Eccellenza 2016/2017. Confermate le ventiquattro squadre al via e la formula per il campionato cadetto che come nella passata stagione si articolerà in due fasi. La prima fase del campionato prevede la suddivisione delle ventiquattro squadre partecipanti in quattro Gironi da sei squadre ciascuno, con formula all’italiana con partite di andata e ritorno tra le componenti di ciascuno dei gironi sottostanti.
Girone 1: Pro Recco, Accademia Nazionale FIR, Junior Rugby Brescia, UR Prato Sesto, Cus Genova, ASR Milano;
Girone 2: Rugby Colorno, Franklin&Marshall Cus Verona, Rugby Reggio, RC Valpolicella, Patarò Lumezzane, Cus Torino;
Girone 3: Rugby Udine 1928, Ruggers Tarvisium, Rugby Paese, Dopla Casale, Valsugana Padova, Rangers Vicenza;
Girone 4: I Medicei, Cus Perugia, UR Capitolina, Cus Roma, Primavera Rugby, Gran Sasso.
Al termine della prima fase, le prime tre classificate di ciascun girone parteciperanno a due ulteriori gironi (Pool Promozione) da sei squadre ciascuno, con gare di andata e ritorno e qualificazione alla semifinali per la prima e la seconda classificata di ciascun girone secondo il seguente schema: Pool Promozione 1: 1°, 2° e 3° classificata dei gironi 1 e 4 della prima fase Pool Promozione 2: 1°, 2° e 3° classificata dei gironi 2 e 3 della prima fase. Le semifinali avranno luogo, con gare di andata e ritorno (8/15 maggio), secondo il seguente schema: 2° classificata Pool Promozione 2 contro 1° classificata Pool Promozione 1; 2° classificata Pool Promozione 1 contro 1° classificata Pool Promozione 2. Le vincenti del doppio turno di semifinale si affronteranno, in gara unica in campo neutro, nella finale-promozione del 21/22 maggio che conferirà alla vincente il titolo di Campione d’Italia di Serie A ed il diritto a partecipare al Campionato Italiano d’Eccellenza 2016/2017. Le peggiori tre classificate di ciascun girone parteciperanno a due ulteriori gironi (Pool Retrocessione) da sei squadre ciascuno, con gare di andata e ritorno, secondo il seguente schema: Pool Retrocessione 1: 4°, 5° e 6° classificata dei gironi 1 e 4 della prima fase Pool Retrocessione 2: 4°, 5° e 6° classificata dei gironi 2 e 3 della prima fase Retrocederanno direttamente in serie B le ultime due classificate di ciascun girone.