Rissa a Città di Castello: arrestati due uomini

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Nel pomeriggio di sabato 21 dicembre personale della Polizia di Stato di Città di Castello, è intervenuto presso la stazione ferroviaria tifernate, in quanto, all’interno di un convoglio in arrivo, veniva segnalata la presenza di un consistente numero di ragazzi che infastidivano con il proprio comportamento gli altri passeggeri.

Gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza appena giunti sul posto, venivano improvvisamente aggrediti da un soggetto, noto alle Forze dell’Ordine, in evidente stato di ebrezza alcolica.

L’uomo, identificato come un cittadino straniero di origini tunisine, classe 1983, gravato da numerosi precedenti di Polizia, ha dapprima minacciato e ingiuriato gli agenti, per poi scagliarsi contro l’autovettura di servizio, colpendola con pugni, calci e sputi.

Le fasi concitate, scatenate dal soggetto, venivano ancor più amplificate quando l’uomo, approfittando della confusione creatasi dai passeggeri appena scesi dal treno in arrivo, ha telefonato ad un suo amico, invitandolo a portarsi sul posto, al fine di partecipare all’aggressione contro gli agenti.

Da lì a poco è giunto sul posto un uomo, identificato poi come un cittadino straniero di origini peruviane, classe 2002, anch’egli con numerosi precedenti di Polizia, il quale, visti gli agenti, si è avventato a forte velocità con la propria bicicletta su uno dei due, colpendolo violentemente e ripetutamente.

Il cittadino tunisino, dopo essersi dato alla fuga, veniva raggiunto presso la propria abitazione e tratto in arresto per i reati di resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

Il cittadino peruviano, anch’esso datosi alla fuga, veniva rintracciato da personale dell’Arma dei Carabinieri di San Sepolcro nei pressi di una discoteca del succitato territorio e successivamente tratto in arresto per i reati di resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

I due cittadini stranieri sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.