Progetto regionale di sostengo e rilancio dell’agricoltura umbra, confronto tra Confagricoltura e assessore Morroni

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Progetto regionale di sostengo e rilancio dell’agricoltura umbra, confronto tra Confagricoltura e assessore Morroni. Presidente Rossi: “Agricoltura ed indotto, un comparto che sta reggendo. Riusciamo a lavorare grazie allo sforzo degli imprenditori ma anche per la vicinanza della Regione con cui sono stati condivisi i 4 assi strategici cari all’assessorato perché c’è bisogno di nuovi schemi”

   

Incentrato sui 4 “cantieri” su cui l’assessorato alle politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria sta lavorando – caratterizzati dai rispettivi assi come qualità, digitalizzazione, aggregazione e semplificazione – è stato l’incontro voluto dall’assessore Roberto Morroni con oltre cento selezionati imprenditori agricoli appartenenti a Confagricoltura Umbria.

Una sorta di stato di avanzamento del progetto che guarda al futuro e voluto quindi per sostenere e rilanciare l’agricoltura umbra, avviato nel 2020, ed illustrato in questi giorni con dei confronti con le principali associazioni del settore agricolo.

Mercoledì 20 gennaio è toccato quindi a Confagricoltura con il presidente Fabio Rossi, il direttore Cristiano Casagrande e l’assessore regionale Morroni che si sono collegati online con gli imprenditori associati per un confronto, anche oltre i 4 progetti, sui temi che coinvolgono il settore e soprattutto su come affrontare anche le difficoltà attuali dovute all’emergenza sanitaria della pandemia.

“Come comparto stiamo reggendo – ha subito sottolineato Rossi – e riusciamo a lavorare grazie allo sforzo degli imprenditori ma anche per la vicinanza della Regione con cui sono stati condivisi i 4 temi cari all’assessorato”.

L’assessore Morroni ha quindi fatto un bilancio dei 4 tavoli con i quali la Regione è impegnata, sottolineando

“l’impegno significativo della struttura regionale per rimuovere ostacoli e valorizzare le risorse dell’agricoltura umbra”.

Morroni ha messo l’accento sul confronto costante e sempre puntuale con Confagricoltura che ha permesso di sviluppare

“un’attività importante a favore e sostengo dei temi che caratterizzano l’agricoltura della regione, anche insieme a tutte le altre anime del settore”.

Questo clima, “un patrimonio da rafforzare” per Morroni, ha contribuito a delineare un percorso

“per capire come esercitare l’azione a sostegno delle imprese per aiutarle in questo momento delicato e di difficoltà che prosegue ma soprattutto per pensare a quello che verrà dopo. Bisogna essere pronti ad agire per metterci in sintonia con un mondo che non solo riprenderà i suoi ritmi di sviluppo e di crescita ma che li aumenterà come accade sempre quando si esce da periodi di crisi”.

Con il presidente Rossi Confagricoltura ha quindi applaudito all’importante lavoro dei “cantieri” attivati e convocati in questi mesi:

“Questo momento di confronto è una occasione importante per far conoscere anche ai nostri soci tutto quello che stiamo facendo come sindacato e anche in collaborazione con la Regione. E’ stato fatto un ottimo lavoro in coordinamento con l’assessore e sul progetto quindi la nostra valutazione è positiva”.

Per Rossi infatti “c’è bisogno di schemi nuovi” e quindi il progetto dell’assessorato

“è condivisibile visto che arriva dopo una fase di ascolto anche delle nostre riflessioni. Abbiamo chiesto di implementare tutto quello che può essere filiera e aggregazione perché se vogliamo stare al passo con i tempi dobbiamo aggregarci per andare oltre i classici confini. Senza dimenticare la valorizzazione del prodotto: il problema in campo agricolo e agroalimentare è infatti quello di non avere valore aggiunto nella fase di produzione”.

Sono stati così illustrati nel dettaglio i 4 assi strategici condivisi anche dal sindacato degli agricoltori e su cui puntare, temi – è stato detto – che possono favorire una dimensione di prospettiva per la volontà di crescita di un settore con ha tante potenzialità da esprimere.

“Bisogna fare produzioni che siano sinonimo di qualità ma questo non basta – ha sottolineato Morroni – perché abbiamo la necessità di rafforzare le dimensioni aziendali favorendo processi aggregativi. Piccolo non è più bello. Posso anche rimanere piccolo ma non devo stare da solo. Altro tema è quello dell’innovazione tecnologica e in particolare la digitalizzazione che rappresenta la leva per favorire processi di crescita: deve entrare in maniera massiccia nel mondo dell’agricoltura. Il quarto asse è la semplificazione, impegno che grava maggiormente nell’istituzione regionale. Non ci interessa capire quello che può essere semplificato a livello nazionale ed europeo perché non dipende da noi, ma vogliamo occuparci delle semplificazioni che fanno riferimento al quadro normativo regionale”.

Tutte direzioni che hanno così preso corpo con un lavoro collettivo grazie agli incontri partiti a maggio con i 4 cantieri, “sui quali stanno convergendo, grazie alla partecipazione e al coinvolgimento degli attori del comparto e degli stakeholder, professionalità, energie, progetti per il rilancio dell’Umbria come luogo delle eccellenze” ha ancora sottolineato Morroni:

“Un progetto innovativo e replicabile per dar vita poi a tante altre esperienze per far sì che l’agricoltura umbra possa diventare sempre più forte e di rilievo nel panorama economico della regione”.

Rossi ha infine evidenziato che, come Confagricoltura, centrale è anche il tema dello sviluppo delle aree interne

“per fare una azione importante di promozione mettendo a rete tutte le risorse che abbiamo (naturaliste, paesaggistiche, culturali, ecc…) con un approccio interregionale”.

Un’altra sfida è anche quella sulla sostenibilità ambientale:

“Per noi è prioritaria e non vogliamo farci passare sulla testa decisioni perché ci riteniamo anche in materia di economia circolare un attore fondamentale e primario”.

“Siamo sicuri – ha concluso Rossi rivolgendosi a Morroni – che l’assessore non mollerà la presa e che andremo avanti a lavorare anche con sempre nuovi stimoli che da noi non mancheranno di arrivare”.