Perugia: la priorità dei geometri è il recupero del patrimonio edilizio esistente

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Il recupero e riutilizzo del patrimonio edilizio esistente è da tempo una delle priorità su cui è impegnata la categoria dei geometri. È in quest’ottica che la Commissione edilizia-urbanistica del Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Perugia e la Libera associazione Perugia Corciano Torgiano, in collaborazione con la Regione Umbria, hanno organizzato nel capoluogo umbro, mercoledì 27 gennaio, un seminario di approfondimento sul Testo unico per il governo del territorio e materie correlate approvato un anno fa dall’assemblea legislativa regionale.

“La nostra attenzione – ha spiegato il coordinatore della commissione Moreno Bedini – è rivolta in particolare alle zone agricole e ai centri storici affinché le figure tecniche, e di conseguenza la cittadinanza, possano riappropriarsi degli elementi storico-culturali e ambientali presenti nel territorio”.

All’incontro sono intervenuti Enzo Tonzani e Alviero Palombi, rispettivamente presidente e vicepresidente del Collegio dei geometri della provincia Perugia, Stefano Antonini, responsabile della Commissione edilizia-urbanistica, e Otello Grassi, presidente della Libera associazione Perugia Corciano Torgiano. Per la Regione Umbria, l’assessore a politiche del paesaggio e programmazione urbanistica Fernanda Cecchini, il responsabile del Servizio urbanistica e centri storici Angelo Pistelli, il responsabile di Attività e piani comunali in materia urbanistica Nazzareno Annetti e il dirigente del Servizio paesaggio territorio geografia Ambra Ciarapica.

“Le norme urbanistiche e paesaggistiche – ha commentato Cecchini – hanno un ruolo fondamentale nel garantire la qualità dell’ambiente. Il testo unico racchiude e semplifica l’intera normativa in materia e dà indicazioni ai Comuni su come raggiungere tale obiettivo. Occasioni come questa di oggi, nella quale gli uffici regionali sono a disposizione dei professionisti, servono proprio ad approfondire la conoscenza del testo”.

In particolare, durante la giornata, si sono affrontate tematiche relative all’infrastruttura geografica UmbriaGeo, alle zone agricole e alle zone Arp (Ambiti di rivitalizzazione prioritaria), quelle aree dei centri storici, cioè, che più di altre necessitano di interventi di riqualificazione.

“La vivibilità del territorio – ha sottolineato Bedini – deve essere frutto del connubio tra l’edificato e l’uomo. Non può neanche prescindere dalla bellezza, legata però alla funzionalità e fruibilità dei luoghi. Prima di tutto dobbiamo concepire il recupero di spazi e abitati dismessi per permettere il ritorno di famiglie e attività economiche. Le premialità previste per le zone Arp hanno proprio il compito di incentivare il riuso del tessuto edilizio in degrado nonché di alleviare il costo economico dell’intervento. Tutto ciò dovrà concorrere alla diminuzione di nuove edificazioni per ridurre al minimo l’erosione di suolo e l’impatto ambientale”.

Ai partecipanti all’iniziativa sono stati riconosciuti crediti formativi obbligatori.

“La continua formazione a cui sono sottoposti i geometri – ha ricordato Tonzani – garantisce al committente la loro professionalità e la corretta attuazione delle norme urbanistiche, anche di recente approvazione come il testo unico per il governo del territorio”.