Perugia, intensificati i controlli di polizia amministrativa e sociale

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Il questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, in quest’ultimo anno, in seguito al venire meno delle limitazioni imposte dalla normativa anti-Covid, con la conseguente ripresa delle attività sociali, ha intensificato le attività di controllo del territorio e di polizia di prevenzione.

Un impulso fondamentale è stato quello che ha registrato il settore della polizia amministrativa e sociale.
Sono stati dieci i provvedimenti adottati dal questore ai sensi dell’art. 100 del Tulps, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui tre nei confronti di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande; tre hanno interessato locali di pubblico spettacolo e discoteche; due esercizi di vicinato e due circoli privati. Questo prevede che “oltre ai casi indicati dalla legge, il questore può sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”.
L’istituto è finalizzato a prevenire reati e turbative dell’ordine pubblico, senza implicazioni sanzionatorie nei confronti del titolare dell’esercizio.
A quest’attività si aggiunge l’adozione dei provvedimenti di Daspo “Willy” – 43 quelli emessi da inizio anno – i quali hanno la finalità di evitare la frequentazione di tali luoghi a quei soggetti che abbiano già dimostrato condotte violente.
Tra le altre attività svolte dalla divisione di polizia amministrativa e sociale, i mille controlli presso gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande; il monitoraggio all’interno delle sale giochi e Vtl – 100 sono state sottoposte a verifica – e gli otto istituti di vigilanza privata sottoposti a controllo. Di rilievo anche l’attività di verifica preventiva in merito alla corretta custodia e gestione delle armi da parte dei detentori.
Nell’ambito di una di queste verifiche, da inizio anno, sono state 840 le armi ritirate (600 per la definitiva rottamazione).