PASSAGES – Movimenti contemporanei 2016

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Continua il progetto PASSAGES – Movimenti Contemporanei 2016, organizzato dalla Compagnia Déjà Donné e dedicato alla danza contemporanea, in scena alla Sala Cutu di Perugia dal 2 al 4 dicembre. Sabato 3 dicembre, a partire dalle ore 20.30, si comincia con la bravissima artista Martina La Ragione e il suo assolo “I ALWAYS WANTED TO BE” prodotto da Déjà Donné. La performance vuole mettere in relazione onde sonore con le onde generate da movimento e ascolto. I numerosi frammenti prodotti sono stati assemblati, spingendo il lavoro verso un senso e a una sintesi di dirompente impatto suggestivo ed emotivo. A seguire la compagnia Excursus – Cadavre Exquis con “STUPOR” di e con Lorenzo Giansante, Francesca Innocenzi, Giordano Novielli. Lo spettacolo gioca con l’iconografia e l’immaginario della musica Pop, proponendo al pubblico dei corpi brutalmente fragili e “fuori luogo” che vogliono porsi con forza come questioni per una nuova consapevolezza e condivisione collettiva. La serata prosegue con la compagnia Točnadanza e il suo “BODY-SATT-VA colui che porta equilibrio”, con la coreografia, danza e video di Ambrose Laudani. L’assolo, attraverso un linguaggio con¬temporaneo, cerca di spiegare il forte desiderio di raggiungere un equilibrio fisico fino alla speranza di giungere alla sospensione… La visione del Gange (la grande Mamma Gangha per gli indiani) e di realtà estreme, vissute nella sua avventura in India, ha spinto l’autore a intraprendere questo “viaggio” coreografico in maniera concreta: raccontare dell’inevitabile capacità dell’uomo di perdersi come un naufrago… Adarte presenta “SANTISSIMA DEI NAUFRAGATI” e “NON È COSA DA TUTTI”, di e con Paola Vezzosi, produzione Adarte e Fondazione Teatro della Pergola. Non è cosa da tutti è l’ultima tappa di una ricerca creativa che include e rielabora le tappe precedenti liberandone il potenziale. La prima parte del percorso, l’assolo Santissima dei Naufragati, ballata senza gioia, recita di un Mea culpa ossessivo per un peccato senza movente, per un fallimento scelto e cercato, trova approdo fecondo e risonanza in alcune pagine de L’altra verità. Diario di una diversa di Alda Merini. Termina la serata la compagnia Déjà Donné con “HO | ME” di e con Virginia Spallarossa. Ho (solo) me. La casa, un doppio di sé in cui è possibile vivere compiutamente sé. Una seconda pelle di sé. Il doppione fisico e mentale del corpo, essere vivente e prolungamento di chi la abita. Lo spazio natio, la matrice di ogni spazio esistente. Il corpo che abita lo spazio e il tempo. Protesi di un ego in eterna ricerca di provvisoria e mutante incarnazione.