La compagnia internazionale di danza contemporanea Déjà Donné presenta “PASSAGES – Movimenti Contemporanei”, una serata dedicata alla promozione e alla diffusione della danza contemporanea con cinque spettacoli di quattro diverse compagnie, video proiezioni e una mostra fotografica, presso lo Spazio ZUT di Foligno (PG), lunedì 7 dicembre 2015 dalle ore 18.30. Le compagnie protagoniste: Compagnia Adarte, Compagnia Déjà Donné, Gruppo E-motion e Compagnia Excursus. Il progetto vuole dare visibilità a tutti gli ambienti -reali e metaforici- che rappresentano la danza contemporanea, in un’ottica di ampliamento e sostenibilità, diffusione della conoscenza, gestione e fruizione. “PASSAGES – Movimenti Contemporanei” sarà un’occasione di incontro tra il pubblico e gli artisti coinvolti che avranno la possibilità di confrontarsi e dialogare: la serata infatti verrà suddivisa in due parti in cui andranno in scena le performance delle compagnie ospiti che, durante le pause, saranno oggetto di riflessione e conversazione. È dal 2009 che Déjà Donné dà vita ad appuntamenti come questo: il FAT- Festa Altro Teatro è stato creato in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria e il Comune di Tuoro sul Trasimeno; dal 2012, insieme a N.U.DA network umbro di danza contemporanea, l’evento ha poi cambiato nome diventando FAT- Festa Altri Teatri, arricchendosi e moltiplicando i suoi appuntamenti con FAT– Festa Altri Territori, e FAT – Festa Altre Traiettorie. Questi incontri artistici hanno ottenuto ottimi riscontri di pubblico, consolidandosi come uno spazio concreto di confronto aperto a progettualità, ricerche e riflessioni nell’ambito dello scambio culturale, alimentando l’interesse degli spettatori per la danza contemporanea e il teatro.
IL PROGRAMMA DELLA SERATA
Compagnia ADARTE
con “Santissima dei Naufragati” / Coreografia e danza di Paola Vezzosi
Assolo ispirato a “La ballata del vecchio marinaio” di Samule Taylor Coleridge e omaggio a Vinicio Capossela. Una ballata senza gioia, una preghiera disperata, un’illusione di salvezza dal naufragio, dal fallimento scelto e cercato, una penitenza che cerca speranza. La recita di un Mea culpa per un peccato senza movente. Il motore dell’azione è il tentativo ripetuto e vano, lo sforzo ostinato e senza esito. Solo nell’estenuazione, nell’abbandono esausto alla condizione di fragilità si apre la via di una accettazione e di una possibile redenzione. CREDITI: Musica Vinicio Capossela. Produzione Adarte. Coproduzione Festival Ballo Pubblico Outodoor.
Compagnia Déjà Donné
con “Mescalito” di e con Andrea Dionisi e “MODO” di e con Martina La Ragione
“Mescalito” – Nel mondo ordinario in cui viviamo non sempre siamo gli stessi. Il nostro essere ed agire si adatta alle diverse situazioni che si presentano. In un mondo non ordinario come quello che viene creato per una performance si ha la possibilità di cambiare ogni volta il nostro essere senza avere una motivazione reale, ma una realistica e ricreata ad hoc. Mescalito vive lo spazio performativo come un posto dove riflettere proprio su questa possibilità lavorando costantemente anche sul concetto di tentativo che genera insicurezza. Il suono creato dai dj Simone Granati e Dennis Bastioni sembra essere un letto su cui il performer si adagia prima reale e tangibile e poi onirico ed instabile. “MODO” – Il lavoro nasce da uno zapping musicale. La musica è stata il motore che ha creato le dinamiche e le qualità del corpo in movimento o in ascolto. C’è stata l’urgenza di trovare un vocabolario che si avvicinasse il più possibile ad un mondo interno fortemente segnato da gesti e dalla voglia di comunicare un qualcosa che però è rimasto muto. Un mondo silenzioso intrappolato tra il corpo, lo spazio esterno e i fili di un ipod.
Gruppo E-MOTION
con “TRASH…ENDENTALE” Regia – coreografia Francesca La Cava / Interprete Angela Valeria Russo
TRASH…ENDENTALE è un viaggio poetico tra i rifiuti, tra immanente e trascendente, tra coloro che sono costretti a vivere “nella desolazione, testimoni della crudeltà della vita e dei suoi mille misteri”. È la storia poetica di donne che si “muovono” come se la strada fosse “il teatro della vita” fatto di scenografie e suoni che riproducono il vero attraverso il falso, il reale attraverso il sogno, la crudezza attraverso la poesia. Disagio, marginalità e devianza caratterizzano il conflitto di queste donne alla ricerca della loro identità, superando le barriere sociali imposte dalla collettività. CREDITI: musica originale Lorenzo e Federico Fiume dell’Associazione Culturale Resiliens. Costumi Francesca la Cava. Scene e disegno luci Stefano Pirandello. Video Giovanni Sfarra. Direzione tecnica Carlo Oriani Ambrosini. Produzione GRUPPO e-MOTION.
COMPAGNIA EXCURSUS
con “Power_Game (suite)” Coreografia Ricky Bonavita / Interpreti Valerio de Vita, Ricky Bonavita
Nell’immaginario collettivo il “gioco di potere” prelude a una simbolica lotta, a un conflitto, talvolta a una mediazione: questi sono gli spunti tematici per un’esplorazione coreografica e una trasposizione drammaturgica dell’incontro tra l’universo maschile e quello femminile, nelle loro molteplici sfaccettature. Ne scaturisce una drammaturgia senza soluzione, con l’immediatezza dei rapporti ma anche la fugacità degli stessi, nei quali il sottile gioco di potere lascia spazio a incontri facili ma imprevedibili, a situazioni ironiche e/o drammatiche, passionali e sensuali, lasciando al pubblico una libertà di lettura del testo coreografico e musicale. Musica originale Michelangelo Lupone. Spettacolo in coproduzione con il CRM – Centro Ricerche Musicali. La serata ospita anche le video proiezioni di Gilles Toutevoix, artista visivo sensibile alle commistioni artistiche, interessato all’esperienza vissuta e ideatore di installazioni che tendono a legami effimeri tra lo spazio del quotidiano e chi lo vive; inoltre sarà possibile visitare la mostra “SOSPESI NEL TÈMPO” – Cianotipie su bustine da Tè di Pamela Caccarelli, giovane fotografa perugina. Sospesi nel tèmpo è un progetto sul valore delle attese. Una serie di bustine da tè diventa materiale di stampa per 16 cianotipie, 16 ritratti della sospensione, del bilico che diventa danza, si evolve in arte e trova il suo senso.