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giovedì, 28 Agosto 2025
 
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Incidente sulla SS 219 a Pian d’Assino: auto contro mezzo pesante

In data odierna la squadra Vigili del fuoco di Gubbio è intervenuta alle Ore 16:40 per incidente stradale tra un autovettura e un mezzo pesante sulla strada ss 219 km 35 + 580 Pian D’Assino. Gli occupanti della macchina sono stati portati dal 118 all’ospedale di Branca, le persone erano coscienti. Sul posto ANAS e Polizia locale.

   

L’Europa a Foligno per sostenere aerospaziale, e-mobility e nautica umbri

In Umbria presenti tre cluster in settori strategici, che coinvolgono oltre 70 aziende – A Palazzo Trinci seconda tappa italiana del Clusters meet Regions organizzato da Commissione Europea con Regione Umbria e Sviluppumbria: “Cluster motori di transizione verde e digitale”

Ha preso il via a Foligno martedì 24 giugno la seconda tappa italiana dell’evento internazionale Clusters meet Regions con cui la Commissione Europea, attraverso il confronto tra attori istituzionali, imprese, centri di ricerca e stakeholder locali ed europei, punta a implementare il ruolo dei cluster come motori strategici di transizione verde e digitale negli ecosistemi di innovazione regionali. Proprio in Umbria, infatti, sono presenti tre importanti e affermati cluster che operano in ambiti strategici come l’aerospaziale, l’e-mobility e la nautica. La tappa umbra dell’evento, organizzata tramite l’European cluster collaboration platform e in collaborazione con Regione Umbria e Sviluppumbria, è una delle due sole iniziative del Clusters meet Regions previste in Italia, oltre a quella di Milano che già si è svolta nel mese di marzo.

La due giorni umbra è ospitata a Palazzo Trinci e all’incontro inaugurale sono intervenuti Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, Luca Ferrucci, amministratore unico di Sviluppumbria, Alberto Valenzano della Direzione generale per il mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le pmi (Dg Grow) della Commisione europea, e Stefano Zuccarini, sindaco di Foligno. Presente anche l’assessore regionale allo sviluppo economico Francesco De Rebotti, il quale terrà le conclusioni nell’evento conclusivo del Clusters meet Regions.

“I cluster – ha dichiarato la presidente Proietti – sono lo strumento con cui il nostro Paese si sta approcciando alla nuova rivoluzione industriale, verde e hi-tech, che come Umbria dobbiamo saper cogliere per garantire lo sviluppo della regione e il futuro dei nostri giovani. Oggi a Foligno, a confrontarsi con le nostre imprese e istituzioni, c’è l’Europa che crede nei cluster. Anche con iniziative simili l’Unione Europea incentiva e sostiene le clusterizzazioni come strumento utile di sviluppo economico nel nuovo piano industriale italiano. Noi siamo al suo fianco”.

“I tre cluster umbri – ha commentato l’assessore De Rebotti – sono la dimostrazione di una grande capacità di fare squadra, rete e filiera. Con questo evento puntiamo a incentivare tale patrimonio e a rafforzare il legame tra imprese che insieme possono così affrontare con maggiore efficacia ed efficenza la transizione nel campo della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica, attraverso prodotti di filiera. Questo è il nostro obiettivo, ovviamente facendo riferimento alle risorse europee della programmazione che sono indispensabili per sostenere le imprese umbre”.

“L’Umbria vanta una lunga tradizione di esperienze di cooperazione tra imprese – ha ricordato il presidente di Sviluppumbria, Luca Ferrucci – e, prima di altre regioni, anche a livello europeo, ha capito che la forza delle imprese non risiede nell’individualismo, ma nella capacità di mettersi insieme, in un gioco collettivo volto a rafforzare la competitività di ciascuno. La Regione Umbria e Sviluppumbria credono a tale modello e per quanto possibile continuanno a investirvi e a cercare di estenderlo”.

In platea, per partecipare anche agli incontri tecnici, ai workshop, ai panel e alle iniziative in programma fino a mercoledì 25 giugno, erano presenti rappresentanti delle istituzioni, delle agenzie regionali e, soprattutto, delle imprese che fanno parte dei tre cluster umbri: l’Umbria Aerospace Cluster, che rappresenta l’industria regionale umbra operante nei settori dell’aeronautica, dello spazio e della difesa, composto da quarantasette imprese, con un fatturato aggregato di 800 milioni di euro e 4.600 lavoratori impiegati; l’Umbria Nautical Cluster, composto da nove imprese umbre operanti nell’industria cantieristica; l’Umbria e-mobility network, composto da diciassette aziende umbre operanti nel settore della mobilità sostenibile, con un fatturato consolidato di quasi 600 milioni di euro e 2.300 dipendenti.

“La Commissione Europea – ha sottolineato Alberto Valenzano – ha come obiettivo quello di rafforzare la politica dei cluster in tutta Europa e in particolare in Italia. Siamo qui per promuovere la politica dei cluster della Regione Umbria e i cluster locali, mettere in evidenza le best practice in questo ambito e motivare altre Regioni a seguire questa linea. Ma siamo qui a Foligno anche per fare incontrare i cluster umbri con quelli europei così da creare e rafforzare le partnership a livello continentale”.

Nella prima mattinata, intanto, si sono tenuti i primi panel di approfondimento moderati da Cillian Fani, segretario generale dell’Umbria Aerospace Cluster, (Regional Ecosystems – The role of clusters in Umbria in shaping industrial transformation of the region) e Marina Cecilia Sereni, responsabile attività e cluster internazionali di Sviluppumbria e coordinatore della rete Enterprise Europe Network, (Regional and national strategies and good practices – Addressing challenges for the future of the industrial transition).

   

Lingua Blu, Regione Umbria convoca tavolo con allevatori, sindaci, veterinari e Istituto zooprofilattico

L’assessore Meloni: “Serve fondo straordinario per sostenere le aziende colpite”

(aun) – Perugia 24 giu. 025 – Si è svolto questa mattina, su iniziativa dell’assessore regionale alle Politiche agricole Simona Meloni, un incontro operativo con gli uffici regionali, i rappresentanti delle associazioni di categoria del comparto zootecnico e agricolo, i Servizi veterinari delle Usl Umbria 1 e 2, l’Istituto zooprofilattico Umbria-Marche e alcuni sindaci del territorio, per affrontare la gestione dei focolai di Bluetongue (Lingua Blu) rilevati nelle ultime settimane in Umbria.

La riunione è servita a condividere le valutazioni tecnico-sanitarie e a definire – dopo gli annunci dei giorni scorsi – un primo quadro di azioni da attivare, sul fronte sia della prevenzione sia del supporto concreto alle aziende colpite.

“Conosco bene la sofferenza che attraversa oggi il mondo zootecnico umbro – ha detto l’assessore Simona Meloni in apertura dei lavori –. Non si tratta solo di una perdita economica, ma anche di un colpo affettivo per chi ogni giorno lavora con dedizione in stalla. E oggi più che mai, in un settore già fragile come quello ovino, serve una risposta concreta. Quella che si sta vivendo è un’emergenza sociale oltre che economica perché molto spesso queste attività zootecniche rappresentano un presidio territoriale fondamentale per le aree rurali e interne dell’Umbria che dobbiamo tutelare.”

L’assessore ha annunciato che porterà in sede di Commissione politiche agricole la richiesta di istituire un fondo di riserva nazionale per emergenze sanitarie zootecniche, a supporto delle Regioni e delle imprese agricole. “Accanto alle misure previste dalla legge regionale – ha spiegato – dobbiamo costruire strumenti nuovi. Penso alle spese di smaltimento, ma anche alle vaccinazioni e alla disinfestazione delle stalle. Il nostro compito è proteggere il reddito e il lavoro degli allevatori umbri, garantendo risposte

rapide e adeguate anche in situazioni complesse come questa”.

Durante l’incontro è stato ribadito che la Bluetongue non è pericolosa per l’uomo né per la sicurezza alimentare, ma può avere conseguenze gravi per la salute animale e la continuità delle produzioni. Fondamentale quindi il ruolo attivo delle imprese, in

collaborazione con i Servizi veterinari, nell’adottare misure di prevenzione, segnalare i sintomi e contribuire alla raccolta di dati per il monitoraggio epidemiologico.

La Regione ha incaricato i propri servizi tecnici di elaborare un quadro aggiornato delle segnalazioni e dei fabbisogni emersi, in sinergia con l’Istituto zooprofilattico e le Usl, per orientare le prossime azioni. Gli uffici stanno inoltre valutando azioni straordinarie di sostegno, da integrare nel pacchetto di misure a favore del comparto. Entro 48 ore, poi, arriverà da parte della Regione una nota – già condivisa in un clima di grande collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti – che riguarderà la gestione dello smaltimento delle carcasse, la prevenzione, l’uso dei vaccini in considerazione dei sierotipi e il monitoraggio stretto perché entro dieci giorni è previsto un nuovo aggiornamento.

La Regione, tramite il Servizio regionale Prevenzione e sanità veterinaria, ha ribadito la necessità di vaccinazione tempestiva e volontaria dei capi ovini contro il sierotipo virale rilevato, oltre a una serie di misure preventive come l’uso di ectoparassiticidi, il confinamento notturno degli animali e l’eliminazione dei ristagni d’acqua negli allevamenti.

Infine, è stata attivata una pagina web dove sarà possibile, attraverso il bollettino epidemiologico della Regione Umbria, monitorare l’andamento della situazione.

   

Servizi ferroviari delle Regioni Umbria e Toscana, un forte no al passaggio dei treni regionali sulla linea lenta

Foto Gualdo news

Gravi disagi per i pendolari e non solo.  Chiesto un tavolo di confronto

(aun) – Perugia 25 giu. 025 – E’ inderogabile la necessità di risolvere le gravi criticità che riguardano i servizi ferroviari delle regioni Toscana e Umbria ma che interessano pure, principalmente, quelli del nord del Lazio e delle Marche (inseriti nella delibera ART n. 178/2024 e nel Prospetto informativo della Rete 2026) con una richiesta urgente di revisione e mantenimento dell’attuale modello di esercizio e apertura tavolo di confronto.  Si esprime, con la massima fermezza, la più profonda e crescente preoccupazione in merito alle nuove disposizioni.

In particolare, sotto “accusa” è l’eliminazione, a partire dal 2026, della deroga che consente la circolazione sulla linea Direttissima (DD) Firenze-Roma ai treni viaggiatori con velocità di 160 km/h, imponendo di fatto il limite generalizzato dei 200 km/h.

“Tale prescrizione, che anticiperebbe al 1° gennaio 2026 il divieto per i treni regionali di utilizzare la linea DD e passare quindi alla linea lenta, e che secondo recenti comunicazioni di RFI potrebbe addirittura essere anticipata a dicembre 2025, – spiegano gli assessori Stefano Baccelli e Francesco De Rebotti – assume per le nostre regioni connotati di inaccettabile criticità, con impatti socialmente ed economicamente insostenibili. Pertanto si chiede l’immediata sospensione della delibera oltre all’apertura di un tavolo di confronto tra Ministero, RFI e regioni interessate”.

Le conseguenze dell’applicazione indiscriminata di tali disposizioni sarebbero particolarmente severe e diffuse per i nostri territori. In primo luogo, si assisterebbe alla vanificazione di ingenti investimenti pubblici.

La Regione Umbria, ad esempio, ha investito circa 175 milioni di euro per l’acquisto di 12 nuovi elettrotreni specificamente attrezzati con Ertms e capaci di viaggiare a 200 km/h; ma questi nuovi mezzi entreranno in attività per il 2026 e questi investimenti rischiano di essere vanificati con un ingente spreco di risorse pubbliche e creerebbe la paradossale situazione di ricevere treni moderni senza poterli utilizzare sulla linea per cui sono stati pensati, con remote possibilità di recuperare le tracce in futuro. Simile situazione vive la Regione Toscana.

In secondo luogo, verrebbe compromesso il diritto alla mobilità con un grave impatto sociale.

“Il dirottamento dei servizi regionali sulla linea convenzionale “lenta” (LL) – spiegano sempre Baccelli e De Rebotti – comporta un drastico aumento dei tempi di percorrenza per i collegamenti verso Roma e Firenze. Questo penalizza gravemente i pendolari, lavoratori e studenti, che quotidianamente utilizzano tali servizi, oltre chi raggiunge l’Umbria e la Toscana per altri motivi”. Insomma assisteremmo a un ritorno all’isolamento infrastrutturale per le Regioni del centro Italia. Vasti bacini di utenza, incluse le aree interne,  che beneficiano dei collegamenti attestati sui nodi principali grazie ai servizi su DD, vedrebbero compromesso il loro diritto alla mobilità”.

Tra i gravi problemi derivanti da questa scelta i disagi significativi, già sperimentati in passato che incentiverebbero l’aumento del ricorso al mezzo privato, in palese contrasto con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e le politiche di promozione del trasporto pubblico. Poi un peggioramento degli standard di servizio e un aumento degli oneri economici per gli utenti; alcuni utenti potrebbero essere costretti a utilizzare, laddove possibile, i più costosi servizi AV (Frecciarossa/Italo) per mantenere tempi di viaggio accettabili, con un ingiustificato aggravio di spesa a loro carico; infine iniziative come la “Carta Tutto Treno Umbria”, pensate per agevolare l’utenza pendolare anche nell’utilizzo di servizi sovraregionali, verrebbero di fatto vanificate o fortemente depotenziate.

“Come Regioni – concludono Baccelli e De Rebotti – siamo determinati a intraprendere ogni iniziativa politica e istituzionale necessaria per tutelare in ogni sede competente i diritti e gli interessi prioritari dei propri cittadini e dei propri territori che da diversi giorni stanno ponendo il tema con estrema chiarezza”.

“Per questo – concludono i due assessori – continuando a sollecitare una identica presa di posizione delle altre regioni come fatto in queste settimane, daremo appuntamento, insieme alle Anci regionali, agli enti locali e ai pendolari per sabato mattina prossimo a Orvieto per condividere lo stato profondo disagio e concertare le azioni a tutela dei territori e dei cittadini umbri”.

   

La Polizia Provinciale ferma ragazza che cammina sulla E45

Procedeva a piedi all’altezza della rampa Montone-Pietralunga, in direzione Perugia

(Cittadino e Provincia) Montone 24 Giugno ‘25 – E’ stata fermata da una pattuglia della Polizia Provinciale, questa mattina, una ragazza di 28 anni, in evidente stato di alterazione, che camminava sulla E45.
Durante un normale servizio di pattugliamento, alle ore 8,15, gli agenti della Polizia Provinciale si sono accorti della ragazza che procedeva a piedi lungo la E45, all’altezza della rampa Montone-Pietralunga, in direzione Perugia. Al momento del fermo la donna non voleva avere nessun contatto con gli operatori, poi gli agenti sono riusciti con pazienza a convincerla a salire in macchina ed uscire dalla situazione di pericolo in cui si trovava visto l’orario e il traffico elevato.
Successivamente gli agenti hanno provveduto a chiamare i servizi sociali e la mamma della ragazza che sono arrivati sul posto.

   

A Borgo Cerreto il prossimo weekend in arrivo l’Estate borghigiana

A organizzare la festa, che nel 2024 ha riscosso grande successo, la Pro Loco Borgo Cerreto Aps. Da venerdì 27 a domenica 29 giugno menù a base di carne di pecora e serate danzanti

È tutto pronto a Borgo Cerreto, in Valnerina, per l’Estate borghigiana che animerà il piccolo centro umbro da venerdì 27 a domenica 29 giugno. Al centro della festa popolare la tradizione culinaria legata alla pecora con un menù a base di arrosticini abruzzesi, carne alle brace e gnocchi fatti a mano con sugo di castrato. Un intero paese è a lavoro per accogliere turisti e avventori e per proporre un programma che dia spazio, accanto all’enogastronomia, anche all’intrattenimento e al divertimento. Ad organizzare l’evento, che nell’edizione 2024 ha fatto registrare numeri da record, l’Associazione Pro Loco Borgo Cerreto-Ponte, con il patrocinio del Comune di Cerreto di Spoleto. Nelle tre giornate dell’Estate borghigiana saranno anche proposte serate danzanti con musica dal vivo, a partire dalle 21.30. In particolare, venerdì 27 giugno si esibirà l’Orchestra Laura Piunti Band, sabato 28 sarà la volta di One more shot – 80’s live band e domenica 29 giugno chiuderà l’Orchestra Le Tre Emme.

“Vogliamo ringraziare – commentano dall’Associazione Pro-Loco Borgo Cerreto APS – tutti coloro che permettono ogni anno la realizzazione delle iniziative estive”.

 

   

Torgiano ammesso al finanziamento “CSE 2025-Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica”

Iniziativa promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

(Cittadino e Provincia) Torgiano 24 giugno ‘25 – Torgiano è tra i tre Comuni umbri ammessi a finanziamento “CSE 2025-Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica”, primo per risorse concesse, per un importo complessivo di 909.955,63 euro impiegati per l’efficientamento energetico di 5 edifici comunali

“Sono molto soddisfatto di questo risultato- dichiara il Sindaco di Torgiano, Eridano Liberti- il nostro Comune è il primo, per risorse ottenute, tra soli tre Comuni umbri finanziati nell’ambito del bando CSE 2025 con oltre 900.000 euro di finanziamenti ottenuti. Siamo sempre attenti a queste importanti opportunità di finanziamento, che ci consentiranno nello specifico di efficientare ben 5 edifici tra cui il Palazzo Comunale, l’ultima porzione della nostra scuola in attesa di questo intervento, l’edificio presso l’area verde di Signoria, gli spogliatoi presso il centro sportivo di Pontenuovo e la ex scuola di Brufa. Un lavoro intenso- conclude il Sindaco- quello svolto dai nostri uffici, ciascuno per il suo ambito di competenza, che ci permetterà di fare un grande passo avanti in termini di confort e sostenibilità ambientale”

L’ importo complessivo del finanziamento è pari a 909.955,63 euro impiegati per l’efficientamento energetico di 5 edifici comunali così ripartito: Palazzo Comunale € 230.662,61; Scuola Primaria “D. Dottori” € 192.451,66; Sala Polivalente Area Verde Signoria € 122.991,46; Ex Scuole Elementari di Brufa € 167.196,14; Spogliatoio campo sportivo di Pontenuovo € 196.653,76

Questi interventi contribuiranno a ridurre i consumi energetici, abbattere le emissioni e migliorare il comfort ambientale degli edifici pubblici, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale dell’Ente.

   

Una ‘Fondazione per la famiglia’, a Perugia si discute della proposta di legge di iniziativa popolare

L’incontro è promosso dal movimento Pensiero popolare italiano (Ppi), sabato 28 giugno alle 18 nella sala dei Notari

‘La famiglia oggi: perché la proposta di legge Fondazione famiglia è un’opportunità?’ è il titolo dell’incontro organizzato sabato 28 giugno alle 18 nella sala dei Notari di palazzo dei Priori a Perugia, dal movimento Pensiero popolare italiano (Ppi) al fine di sensibilizzare la cittadinanza sulla proposta di legge di iniziativa popolare ‘Istituzione della Fondazione per la famiglia e disposizioni per il sostegno economico e fiscale alle famiglie con figli’, per la quale è attiva la raccolta firme.

Il progetto mira a garantire un sostegno a 360 gradi per le famiglie, puntando su alcuni temi cardine tra cui il sostegno alla natalità, con incentivi mirati per le giovani coppie; l’accesso facilitato alla casa, attraverso un fondo dedicato; la promozione di servizi educativi e di cura per l’infanzia, per consentire una migliore conciliazione tra lavoro e vita familiare e la creazione di un sistema di welfare innovativo che metta al centro la solidarietà intergenerazionale.

“ Il declino della natalità in Europa è uno dei fenomeni più allarmanti della nostra epoca – spiegano dal Pensiero popolare italiano –. Le cause sono molteplici e le analizzeremo insieme nell’incontro di sabato, a Perugia. Il nostro obiettivo è istituire una Fondazione per la famiglia, che risponde concretamente e strategicamente alle problematiche sopra riscontrate attraverso il sostegno economico alle famiglie in stato di difficoltà o numerose, incentivando la natalità e promuovendo un modello di crescita demografica”.

All’incontro parteciperanno alcuni rappresentanti del Ppi, la dottoressa Luciana Verde, presidente del Dipartimento Infrastrutture, Energia Pnrr, il professor Marco Palombi, economista e presidente del Dipartimento Economia e finanza, e Fabio Desideri, segretario nazionale del Ppi. A moderare gli interventi sarà Piergiorgio Di Clemente, analista finanziario, docente di Diritto bancario presso l’Accademia universitaria degli studi giuridici europei (Auge).

   

L’Umbria ha la sua prima orchestra territoriale

Per Proietti e Bori: “Orgoglio e soddisfazione per il riconoscimento di un grande volano culturale”

(aun) – Perugia, 24 giugno 2025 – La regione Umbria celebra un traguardo storico per il proprio panorama culturale: l’Orchestra Filarmonica Umbra Vittorio Calamani è stata ufficialmente riconosciuta come orchestra territoriale all’interno del fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo del ministero della Cultura. Un risultato che ha portato alle dichiarazioni congiunte della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e del vicepresidente con delega alla Cultura, Tommaso Bori, che esprimono grande soddisfazione e orgoglio per questo importante successo.

“Siamo orgogliosi per il risultato ottenuto dalla nostra prima orchestra territoriale” – ha affermato la presidente Stefania Proietti, che ha voluto congratularsi con l’associazione Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, la direttrice artistica Anna Leonardi e tutti i giovani talenti che hanno reso possibile questo traguardo.

La presidente Proietti ha sottolineato che questo successo è “frutto di impegno, tenacia e lavoro di squadra”, elementi fondamentali per raggiungere qualsiasi obiettivo professionale ambizioso. “Questa nuova fase di sviluppo – ha aggiunto – permetterà all’orchestra di rappresentare l’Umbria nel panorama artistico nazionale e internazionale, valorizzando l’offerta culturale del territorio e diventando un punto di riferimento per l’innovazione e la promozione di nuovi talenti”.

“Soddisfazione per il riconoscimento, che abbiamo fortemente voluto e che segna un momento storico per la nostra regione”, è stata espressa dal vicepresidente con delega alla Cultura, Tommaso Bori, per il quale “l’Orchestra Filarmonica Umbra Vittorio Calamani è ora ufficialmente una ‘nota alta’ del panorama musicale italiano, e questo riconoscimento è un segno concreto della nostra volontà di investire nella cultura e di rafforzare il legame tra l’arte e la comunità”.

Bori ha inoltre evidenziato come “avere un’orchestra professionale stabile nella regione sia una grande opportunità che ci apre alla realtà musicale di livello nazionale. Questo arricchirà l’offerta culturale e valorizzerà ulteriormente i giovani talenti locali”.

Il vicepresidente ha anche sottolineato che “questo traguardo è un’opportunità di rilievo per le altre realtà musicali del territorio, con le quali l’orchestra potrà certamente collaborare per una valorizzazione reciproca. A tal fine – ha aggiunto – ribadiamo l’impegno della Regione a sostenere con determinazione questo progetto, affinché rimanga una risorsa al servizio della comunità e di tutti coloro che amano la musica”.