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martedì, 22 Luglio 2025
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Fratta Todina: Amministrazione sana che investe 1.095.000 euro su scuole, infrastrutture e viabilità

Fa il punto della situazione sui lavori in corso Giuliana Bicchieraro sindaco di Fratta Todina che spiega come l’amministrazione comunale stia mantenendo fede agli impegni presi con i cittadini in campagna elettorale. “In un periodo di grave crisi economica – ha detto il sindaco – l’amministrazione comunale, gestendo oculatamente il proprio bilancio comunale, investe nel territorio cifre importanti per la messa a norma e la manutenzione straordinaria dei beni comunali, offrendo al contempo servizi ai cittadini di grande qualità come le scuole. Il primo obiettivo che ci siamo dati è quello di mettere a norma di tutti gli edifici scolastici di proprietà’ comunali. Molte delle opere che andremo a chiudere  sono il frutto del lavoro della precedente amministrazione, nel segno della continuità e collaborazione da sempre esiste con le amministrazioni precedenti”. Attualmente sono in corso lavori in sette cantieri per complessivi 1.095.000 euro che riguardano in particolare: l’impianto antincedio della scuola media e della palestra (210.000 euro); lavori per il risparmio energetico scuola madia sostituzione infissi e cappotto (291.000 euro);installazione ascensore scuola media (47.000 euro); sistemazione impianto antincendio palestra scuola media completamento (138.000 euro); messa a norma della palazzina servizi e vasca grande della piscina comunale (211.000 euro); rifacimento viabilità di accesso alla scuola media marciapiedi, ampliamento strada e bitumatura (65.000 euro); ristrutturazione sala piano terra palazzo Rivelloni con relativa  pavimentazione delle corti (131.000 euro). Entro l’estate verranno appaltati i lavori della scuola elementare (1 aula polivalente a piano terra, 3 aule al piano primo per computer, inglese e biblioteca) e quelli relativi alla ristrutturazione del vecchio cimitero per globali  832.000 euro.

   

La pioggia ha bagnato la “Pasqua in Vespa”

Il cielo nuvoloso e la successiva pioggia hanno in parte condizionato il secondo evento vespistico organizzato dalla sezione giovani, “I Grifetti”, del Vespa Club  Perugia. Dopo il successo della “PrivaVespa”, gli appassionati dello scooter più famoso del mondo ci hanno riprovato alla vigilia di Pasqua, ma le avverse condizioni meteorologiche  hanno giocato un ruolo non positivo. La “Pasqua in Vespa” aveva messo un programma un giro intorno al Trasimeno e la visita alla collazione privata di auto e moto d’epoca dei “Fratelli Nenci”. A San Marco, intorno alle 14.30, si sono ritrovati una dozzina di vespisti che hanno sfidato le nuvole nere dirigendosi verso le località lacustri. Anziché puntare da Magione, verso Passignano, Tuoro e Borghetto, la comitiva ha”accorciato” per Sant’Arcangelo, Panicarola ed è arrivata a Porto, da quello che secondo gli intendimenti iniziali doveva essere il percorso di ritorno. Scelta forzata dal tempo e dalla pioggia che ha iniziato a bagnare il giro sin dai primi chilometri. Una volta arrivati nella località che si affaccia sul Lago di Chiusi, i temerari vespisti hanno apprezzato la bellissima collezione privata dei”Fratelli Nenci”, che vanta numerosi esemplari di mezzi a due ruote (circa trecento) e qualche “gioiello” a quattro. Ad accogliere la truppa perugina il titolare Rino Nenci, che ha aperto le porte del grande salone e invitato ufficialmente il Vespa Club Perugia a partecipare al prossimo raduno che la stessa famiglia Nenci organizzerà a Porto il prossimo 23 agosto.  Con la pioggia che si è fatta sempre più insistente i vespisti sono ripartiti alla volta di Perugia, qualcuno ben attrezzato per evitare di bagnarsi, altri con indumenti di fortuna. Tutti un po’ intirizziti, ma comunque contenti di un altro pomeriggio trascorso insieme.

   

Riapertura scale mobili Perugia: simbolo della mobilità alternativa

“Le scale mobili di Perugia rappresentano il simbolo della mobilità alternativa. Una grande infrastruttura pensata e realizzata decenni fa, che ha contribuito a modificare positivamente il trasporto pubblico nel capoluogo di regione”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha partecipato questa mattina a Perugia, insieme al sindaco Andrea Romizi, all’assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti, e l’assessore del comune di Perugia, Cristiana Casaioli, alla cerimonia di riapertura del percorso meccanizzato della Rocca Paolina, i cui lavori sono stati finanziati anche dalla Regione. La presidente Marini ha ricordato che, anche grazie alle ripetute richieste della Regione Umbria, “i sistemi di mobilità alternativa come le ‘scale mobili’ di Perugia sono stati inseriti tra quelli che possono accedere al Fondo nazionale del trasporto pubblico” “Come Regione – ha proseguito Marini – abbiamo sostenuto molti degli interventi effettuati dai Comuni proprio nell’ambito del trasporto pubblico e della mobilità alternativa. Investimenti che, senza il sostegno della Regione, i Comuni non avrebbero potuto effettuare”. Per l’assessore Rometti “la scelta delle ‘scale mobili’ si è rivelata la migliore possibile per garantire ai cittadini sistemi di mobilità alternativa, capaci anche di salvaguardare l’ambiente. Un sistema che ha aperto davvero una frontiera nuova in tutto il Paese, e apprezzata in molte altre nazioni nel mondo”. L’assessore ha quindi ribadito che “la Regione Umbria si è caratterizzata in questi anni nella scelta di politiche tese a favorire la realizzazione di infrastrutture di mobilità alternativa, sia all’interno delle aree urbane, sia per l’accesso alle stesse. Opere per le quali negli ultimi anni – ha concluso – sono stati investiti in Umbria oltre 100 milioni di euro”.

   

Disturbi alimentari, sulle confezioni del latte ‘Grifo’ i contatti per affrontarli

Veicolare i contatti per affrontare i disturbi alimentari e, allo stesso tempo, porre all’attenzione un problema ancora poco conosciuto e riconosciuto. Con questi obiettivi, un milione di buste di latte ‘Grifo’ porterà sugli scaffali dei punti vendita del centro Italia il numero verde nazionale (800 180 969) Sos disturbi alimentari gestito dal Centro disturbi comportamenti alimentari (Dca), struttura pubblica extra-ospedaliera della Azienda Usl Umbria 1 a palazzo Francisci di Todi e i riferimenti dell’associazione onlus ‘Mi fido di te’. I dettagli dell’iniziativa sono stati presentati, giovedì 2 aprile, da Carlo Catanossi, presidente del Gruppo Grifo Agroalimentare, Laura Dalla Ragione, dottoressa responsabile dell’unità operativa Centro palazzo Francisci, e Mariella Venturi, presidente dell’associazione che opera come sostegno ai genitori delle persone affette da disturbi alimentari. “Sono contento – ha dichiarato Catanossi – dell’attenzione che ha suscitato questa nostra iniziativa. Usiamo la busta del latte per fare promozione economica, culturale e, negli ultimi tempi, sociale. Prima con Telethon per la ricerca, poi con il progetto Eurobis contro l’obesità infantile, adesso con il Centro palazzo Francisci per i disturbi alimentari. La comunicazione passa. Il latte è un prodotto che porta con sé molti valori e con queste iniziative riesce a veicolarne altri”. “È un’iniziativa – ha aggiunto la dottoressa Dalla Ragione – che serve a pubblicizzare il numero verde attivo 24 ore su 24, dal lunedì al venerdì, finanziato dalla presidenza del Consiglio. Riusciamo a comunicare a chi chiama la mappa, messa a disposizione dal Ministero della salute, delle strutture specializzate in tutta Italia. Stiamo cercando di favorire la diagnosi precoce. Le persone devono capire che si può guarire dai disturbi alimentari soprattutto se si interviene presto e si chiede aiuto a strutture specializzate”. Secondo i numeri comunicati dalla dottoressa Dalla Ragione, in Umbria sono circa 10mila le persone con queste patologie in un’età compresa tra gli 8 e i 50 anni. Di questi, circa il 70 per cento è affetto da bulimia o disturbi dell’alimentazione incontrollata e il 30 per cento da anoressia. Più ampia poi la fascia di popolazione, tra le 30 e le 40mila persone, interessata da obesità. La Ausl 1 dell’Umbria ha creato una rete di strutture per trattare i disturbi alimentari che, insieme a palazzo Francisci, comprende anche il centro diurno Il nido delle Rondini, sempre a Todi, il centro Dai e obesità di Città della Pieve e il servizio ambulatoriale Dca di Umbertide. “A Palazzo Francisci – ha continuato Dalla Ragione –, unica struttura in Italia, accogliamo con ricovero bambini sotto i 14 anni che infatti arrivano anche da ospedali pediatrici come il Bambin Gesù di Roma e il Meyer di Firenze, mentre a Città della Pieve ricoveriamo dai 16 anni in su”. All’anno, la rete di assistenza fa registrare circa 600 pazienti di cui una metà ricoverata mentre la restante assistita in ambulatorio. “Le persone – ha spiegato Laura Dalla Ragione – spesso sottovalutano il problema. Teniamo conto che il 70 per cento delle adolescenti sono a dieta. Un genitore non subito comprende che c’è una patologia. È importante invece cogliere i primi segnali, i comportamenti alimentari ossessionati, il cambiamento del carattere”. “L’associazione ‘Mi fido di te’ – ha concluso Venturi –, nata nel 2006, fornisce sostegno ai genitori per i quali tutti i sabati, alle 11, facciamo riunioni. Inoltre, ci troviamo ogni giorno a contatto con problemi di gestione dell’alimentazione. Spero che con questa iniziativa ci sia un po’ di consapevolezza in più. Purtroppo sono malattie poco conosciute, sottovalutate ancora anche dai medici di base, di conseguenza le famiglie sono isolate e vanno alla ricerca di specialisti privati. In più, molte zone in Italia sono sprovviste di strutture adeguate come quelle che abbiamo in Umbria”.

   

Il 31 marzo a Roma il malessere degli agricoltori

Con tre sit-in a Roma gli agricoltori hanno chiesto più attenzione per il settore. Nei luoghi simbolo dell’attività parlamentare e governativa (la Camera dei Deputati, il ministero dell’Economia e delle Finanze e quello delle Politiche agricole) in migliaia e provenienti da ogni parte d’Italia hanno dato vita il 31 marzo alla manifestazione nazionale di Agrinsieme – il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Italiane. “La presenza a Roma di tanti imprenditori agricoli provenienti dall’Umbria – ha detto Domenico Brugnoni, presidente regionale della Cia – ha dimostrato ancora una volta quanto sia grande il malcontento nelle nostre campagne. I nostri agricoltori hanno reclamato di fronte alla Camera ed ai ministeri la giusta attenzione nei confronti di un settore fondamentale per l’ambiente, l’economia e la società, ma costantemente mortificato da scelte ingiuste e penalizzanti, ultima in ordine di tempo quella sull’Imu. E’ perfettamente inutile – ha proseguito Brugnoni – continuare a magnificare quotidianamente le nostre eccellenze agroalimentari a un mese dall’apertura di Expo 2015, quando poi si compiono scelte di governo che creano le peggiori condizioni per chi le produce con passione e professionalità. Con la manifestazione nella Capitale abbiamo chiesto con forza, perciò, non solo di rivedere le decisioni riguardanti l’Imu, ma anche di accelerare l’applicazione della riforma della PAC superando alcune recenti decisioni negative e non in linea con le aspettative delle imprese e garantire massima flessibilità e tolleranza per il non rispetto del “greening”; approvare rapidamente i PSR e partire quanto prima con i bandi; intervenire sui gap strutturali che minano la redditività agricola, inferiore a quella del 2005; snellire una burocrazia soffocante; accelerare i pagamenti della Pac da parte di Agea; eliminare il taglio dell’assegnazione del gasolio agricolo; definire rapidamente le forme dell’organizzazione economica (le organizzazioni di prodotto e l’interprofessione); applicare le normative ambientali e sanitarie tenendo conto delle esigenze delle imprese, dei processi produttivi e della competitività; spingere con convinzione sulla diversificazione ed in particolare sulla produzione di energia da fonti rinnovabili; puntare sul “lavoro vero” in agricoltura (con misure specifiche per il settore e riducendo il cuneo fiscale); incentivare l’attività agricola come strumento di gestione del territorio per evitare il dissesto. Auspichiamo – ha concluso Brugnoni – che su queste questioni governo e Parlamento diano agli agricoltori risposte certe e tempestive. Viceversa ci vedremo costretti a continuare ed intensificare la nostra mobilitazione anche in forme più incisive.” Al termine della mobilitazione i rappresentanti di Agrinsieme hanno incontrato la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, il consigliere della presidente della Camera Carlo Leoni, il presidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio Luca Sani, i rappresentanti della Commissione Agricoltura, della Conferenza delle Regioni e del ministero dell’Economia e delle Finanze, a cui è stato consegnato un articolato documento con proposte e priorità del mondo agricolo.

   

Disabilità: al via il progetto ‘vita indipendente’

“Con il progetto regionale di ‘vita indipendente’ sperimentiamo a Terni un modello organizzativo di servizi e strumenti innovativi che consentano alle persone con disabilità di essere protagonisti della propria vita e di godere di pari diritti e opportunità di vivere nella comunità, per la loro piena inclusione sociale”. Lo ha sottolineato la vicepresidente e assessore alle Politiche sociali della Regione Umbria, Carla Casciari, intervenendo stamani a Terni al seminario di presentazione e avvio del progetto “Vita indipendente e inclusione nella società delle persone con disabilità” cofinanziato dalla Regione Umbria nell’ambito del “Prina”, il Piano regionale integrato per la non autosufficienza. Il progetto, realizzato dal Comune di Terni e gestito dal Centro per l’Autonomia Umbro, si avvale dei finanziamenti del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e dei fondi dell’otto per mille della Chiesa Valdese. Saranno coinvolte dieci-quindici persone con disabilità residenti nel territorio della Zona sociale n. 10 (di cui è capofila il Comune di Terni). “È una sfida importante quella che ci proponiamo promuovendo un percorso condiviso da istituzioni e volontariato – ha detto – per dare attuazione all’articolo 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che ci impegna a riconoscere ‘l’uguale diritto delle persone con disabilità a vivere nella comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone’ e a prendere misure ‘efficaci ed appropriate per facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e della piena inclusione e partecipazione all’interno della comunità’”. “Questi i principi su cui si fonda il progetto umbro – ha aggiunto – nel rispetto del ‘niente su di noi senza di noi’, cui ci richiama il Centro per l’autonomia: le persone con disabilità devono avere la possibilità di scegliere, decidere e progettare la loro vita, di accrescere la loro autonomia e l’autodeterminazione, e non solo di disporre di un’adeguata assistenza”. “Con questo progetto – ha sottolineato la vicepresidente Casciari – svilupperemo la rete dei servizi istituzionali e attiveremo la sperimentazione di un modello di servizi che parte dagli obiettivi del progetto di vita della persona con disabilità. L’assistenza personale autogestita è una condizione importante per essere liberi, ma altrettanto importante è rafforzare le capacità e la consapevolezza della persona”.
“A questo scopo – ha spiegato – si prevede di realizzare l’Agenzia per la vita indipendente che garantisca la libertà e la capacità di scelta del miglior sistema di servizi che risponda alle esigenze individuali della persona”. La terza macroazione riguarderà “l’empowerment della comunità di riferimento per far crescere la cultura della solidarietà e la rete associativa. Tra gli strumenti previsti c’è una ‘app’ che permetterà alle persone con disabilità di conoscere l’accessibilità e la fruibilità dei principali servizi del territorio”. “Presto il progetto, parte strutturale del Piano regionale per la non autosufficienza, sarà esteso in altri tre territori della regione. Da ‘Vita indipendente’ – ha concluso la vicepresidente – ci attendiamo di ottenere importanti risultati per le persone con disabilità, ma anche per le loro famiglie e la comunità in cui vivono”.

   

Affitti: pubblicato il bando per il sostegno delle famiglie in crisi economica

Un nuovo bando regionale per l’assegnazione di contributi destinati a sostenere il costo dell’affitto da parte dei nuclei familiari in condizioni di debolezza socio-economica che hanno individuato o sono in procinto di individuare una soluzione alloggiativa: è l’ultimo provvedimento approvato dalla Giunta regionale in questo settore e, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, scadrà il prossimo 4 maggio 2015. “Dopo i bandi pubblicati lo scorso anno – ha affermato l’assessore regionale alle politiche della casa, Stefano Vinti – abbiamo deciso di dare sostegno ad un altra tipologia familiare: quella di chi nel 2013, a causa della crisi economica o di altra causa gravissima, ha visto crollare il proprio reddito di almeno il quaranta per cento rispetto all’anno precedente. Ed abbiamo anche indicato le cause che hanno comportato la diminuzione del reddito: il licenziamento, escluso quello per giustificato motivo soggettivo e per dimissioni volontarie; accordi sindacali o aziendali con consistente riduzione dell’orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; collocazione in stato di mobilità; cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da causa di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia grave, infortunio o invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche o assistenziali; decesso o trasferimento per separazione legale del componente il nucleo familiare unico percettore di reddito”. Il provvedimento, approvato dalla Giunta regionale su proposta dello stesso assessore Vinti, è stato illustrato questa mattina, giovedì 2 aprile, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede regionale di Piazza Partigiani. “Questa iniziativa, che si aggiunge alle altre già intraprese dalla Giunta regionale in materia di affitti, va in direzione di quelle famiglie in condizioni di particolare debolezza sociale che sono in difficoltà e non riescono a far fronte al pagamento dell’affitto”. “Cresce, anche in Umbria, la richiesta di intervento pubblico, ha sottolineato Vinti, per il sostegno all’affitto. Sono sempre più numerose le famiglie che, a causa delle proprie condizioni socioeconomiche, non solo non possono accedere alla proprietà di un’abitazione, ma non sono nemmeno in grado di sostenere l’onere di un affitto nel mercato privato delle locazioni. Famiglie che certamente fanno fatica a tirare avanti in questi periodi di crisi economica. I problemi lavorativi o altre circostanze della vita incidono pesantemente sui bilanci familiari, già gravati da una tassazione insostenibile e da una politica economica basata sull’austerità, ed è ogni giorno più evidente – sottolinea Vinti –. Lo confermano da tempo ormai tutti i rapporti sul settore casa. Fra questi, a evidenziare quanto si stia aggravando la situazione, è lo studio che registra come le famiglie ‘saltino’ in maniera sempre più consistente anche il pagamento delle quote condominiali”. “Non solo, insomma, aumenta il numero di coloro che non riescono a pagare i canoni di affitto, con un incremento conseguente degli sfratti – spiega -, ma emerge anche che in appena un anno è cresciuto del 33 per cento il numero dei condomini che, per scelta o necessità, non hanno più pagato le spese condominiali. Il 23 per cento, un condomino ogni cinque in Italia, non versa quanto deve con un ritardo medio di sette mesi”. “Una recente indagine – prosegue l’assessore – stima inoltre che un affitto su due non venga versato con regolarità ed i casi di insolvenza, crescono in media del 5 per cento ogni anno. La metà degli inquilini, dunque, non paga e circa il 25 per cento arriva a una condizione di insolvenza tale da rischiare uno sfratto”. Per far fronte alle situazioni descritte è previsto un sostegno economico all’affitto, che viene corrisposto per i contratti di locazione stipulati ai sensi della legge 431\98 e s.m.i. e registrati a decorrere dal 1.1.2010 sino al termine di 90 giorni successivi alla data di approvazione della graduatoria definitiva. Il sostegno economico consiste in un contributo mensile sul canone di locazione stabilito nel contratto, calcolato in base all’incidenza del costo dell’affitto sul reddito annuo e può arrivare al massimo fino a 200 euro mensili. Il contributo viene erogato al proprietario con cadenza trimestrale posticipata per un massimo di 36 mesi, a condizione che il contratto di locazione con il medesimo inquilino rimanga in essere. Il nucleo familiare deve avere un reddito complessivo 2013 (denuncia 2014) non superiore a 30.000 euro.
La Regione verifica annualmente il permanere dell’incidenza canone\reddito sopra indicata, con riferimento ai redditi 2014 e 2015. Le richieste di contributo potranno essere effettuate da cittadini residenti in Italia o di Paesi che non aderiscono all’Unione Europea (purchè in regola con le norme sull’immigrazione) che abbiano la residenza o attività lavorativa nella Regione Umbria da almeno ventiquattro mesi consecutivi e non siano titolari della proprietà, della comproprietà, dell’usufrutto, dell’uso o di altro diritto di godimento su di un alloggio o quota parte di esso, ovunque ubicato sul territorio nazionale. Gli alloggi per i quali si richiede il contributo devono essere ubicati nella Regione Umbria, devono far parte di un fabbricato costituito da almeno due alloggi; devono essere accatastati nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e devono avere una superficie utile non superiore a mq 95, ovvero a mq 120 per i nuclei familiari composto da cinque persone ed oltre. Nella graduatoria saranno privilegiate le famiglie in possesso di sfratto esecutivo, gli alloggi situati nei centri storici, i lavoratori precari, i nuclei inseriti nelle graduatorie comunali per l’assegnazione di alloggi di edilizia pubblica. Tutte le domande che otterranno il contributo, verranno sottoposte a controllo da parte del Comando regionale della Guardia di Finanza dell’Umbria. I contributi di cui al presente bando non sono cumulabili con altri contributi pubblici erogati dalla Regione, dall’ATER regionale o dai Comuni per la medesima finalità.

   

Al Quasar Village di Corciano a Pasquetta arriva ‘100% Brumotti’

‘Tutti in bici con Brumotti’. È questo l’invito che il Quasar village di Corciano rivolge a turisti e clienti abituali per il giorno di Pasquetta, lunedì 6 aprile. Alle 17, infatti, nelle aree del villaggio commerciale è in programma l’esibizione di Vittorio Brumotti, in arte 100% Brumotti, campione di bike trial, detentore di 10 record mondiali riconosciuti dal Guinness dei primati e inviato del programma televisivo ‘Striscia la notizia’ dal 2008. Sarà uno spettacolo dedicato ai suoi fan e a tutti gli amanti delle acrobazie su due ruote nella giornata che chiude le festività pasquali in cui la struttura commerciale rimarrà aperta, in via straordinaria, nel consueto orario, dalle 9 alle 21.

   

Passione di Cristo e sacrificio del Beato Villa

I “Quadri viventi” di Città della Pieve compiono 25 anni. Coincide con un traguardo importante l’edizione 2015 della manifestazione pasquale pievese, la cui realizzazione è curata dal Terziere Borgo Dentro. Nei giorni del 5 e 6 aprile prossimi negli spazi della Taverna, nei sotterranei di Palazzo Orca, torneranno dunque a prendere forma i “Quadri viventi”, suggestiva ricostruzione della passione di Cristo. Ogni sala ospita una scena di vita e storia di Gesù, la cui Passione si intreccia con la storia di Giacomo (il Beato Villa), un ragazzo di Castel della Pieve. Sull’esempio di altri che lo hanno preceduto, come ad esempio Francesco d’Assisi, offrì la vita e le ricchezze al servizio della Chiesa e dei poveri. Nel curare e lavare le ferite di tanti sofferenti, come Cristo nell’ultima cena, si fece servo degli “ultimi”. Per difendere gli “assetati di giustizia” si sottopose al giudizio degli uomini e a imitazione di Cristo sulla croce donò la propria vita, morendo assassinato il 15 gennaio 1304. I “Quadri viventi” sono visitabili nei due giorni festivi, dalle ore 16 alle ore 19. Fa da cornice all’evento la mostra fotografica “Passione impressa” che, inaugurata il mese scorso, rimane allestita nei sotterranei di Via Verri. Attraverso le immagini raccolte in un quarto di secolo, si intrecciano le emozioni di tanti contradaioli del Borgo Dentro che hanno dato vita a un progetto nato quasi per caso. Un omaggio ai pievesi che, con spirito di sacrificio e servizio, hanno reso ancora più attraente la città.