Il Sindaco e l’Amministrazione comunale invitano tutti i cittadini e le scuole a partecipare, sabato 3 e domenica 4 ottobre, in Piazza della Repubblica, alla manifestazione organizzata da Unicef contro la malnutrizione infantile, in adesione alla campagna “Nutrirsi bene Nutrirsi tutti”. Oltre a Perugia, l’appuntamento si terrà in altre mille piazze d’Italia, a favore di una sana nutrizione dei bambini. Il cibo, l’acqua, l’aria, del resto, sono risorse preziose, ogni bambino ne ha diritto e andrebbero distribuiti in maniera equa. La malnutrizione causa ogni anno la morte di 3,1 milioni di bambini, pari al 45% dei decessi dei minori sotto i cinque anni (Rapporto UNICEF 25 anni CRC). In Italia un bambino su tre è a rischio (dati Save the Children). Dopo il 2008, la percentuale di nuclei familiari con bambini non in grado di permettersi pasti con carne o pesce ( oppure ad un equivalente a base di legumi o verdura), ogni due giorni è più che raddoppiato in Italia. Nell’ultima edizione della “Report Card” si evidenzia, ad esempio, che il rapporto nutrizionale giornaliero ed il consumo di alimenti nutrienti come pesce e verdura, hanno subito un calo nei paesi industriali colpiti dalla recessione. La malnutrizione rallenta lo sviluppo fisico e intellettivo del bambino, provocando ritardi permanenti ed erodendo la capacità dell’organismo di reagire con successo alle infezioni e alle malattie. Unicef, in collaborazione con il Comune di Perugia, chiama dunque a raccolta per poter vincere anche questa sfida, il cui significato assume una luce particolare nell’anno dell’ Expo, dedicata proprio al tema del cibo e della nutrizione. “Interrompiamo la catena dei cibi spazzatura, diminuiamo la mortalità infantile. Impegniamoci a realizzare grandi e nobili obiettivi partendo dalla nostra quotidianità. La prosperità di un Paese è data dalla consapevolezza della sacralità della vita. Tutti noi siamo chiamati a garantire la dignità umana nel perseguimento del bene comune, soprattutto per bambini e famiglie che versano in situazioni di rischio.” Questi sono i messaggi che l’assessore comunale Diego Dramane Wagué e la Presidente provinciale di Unicef Iva Catarinelli, lanciano in occasione della campagna “Nutrirsi bene Nutrirsi tutti”, invitando tutti in Piazza della Repubblica, dove sabato 3 e domenica 4 ottobre (dalle ore 9.30 alle 17,30) sarà possibile ricevere, a fronte di una donazione, tre quadernoni ed una originalissima brochure informativa sull’alimentazione sana e corretta dei bambini. Un gesto di generosità può donare il sorriso ad ogni bambino.
Forum della meccatronica e della meccanica avanzata in Umbria
A distanza di un anno dalla prima elaborazione UniCredit e Confindustria Umbria si sono ritrovate per un approfondimento sul Polo della Meccatronica Umbria con l’obiettivo di verificare, a distanza di un anno dalla prima elaborazione, se il percorso di crescita e sviluppo avviato negli ultimi anni conferma le sue aspettative. Con l’industrializzazione del digitale e la trasformazione del web la meccatronica è divenuta una delle infrastrutture strategiche della nuova manifattura globale, che promette di svilupparsi ulteriormente con la diffusione delle tecnologie di prototipazione rapida. Già oggi la meccatronica esprime infatti il 14% del fatturato manifatturiero italiano e – soprattutto – il 20,5% del nostro export manifatturiero.
“L’analisi dei punti di forza e di debolezza delle nostre imprese, descritta puntualmente nell’analisi condotta da Unicredit – ha rilevato Paolo Bazzica, presidente Polo Umbro della Meccatronica – ci conforta su un aspetto noto per il nostro settore, quello della necessità di introdurre con sempre maggior convinzione, know how e competenze altamente specialistiche nelle aziende. Così facendo potremo essere facilitati nel pensare e realizzare a prodotti e servizi sempre più tecnologicamente innovativi e competitivi, anche nel prezzo, e allo stesso tempo ci fa capire l’importanza di un’alleanza strategica tra meccatronica e servizi avanzati, in linea con quella che viene definita ormai la “quarta rivoluzione industriale”. Si tratta di un concetto orizzontale nel quale fabbriche, laboratori e piccole e medie imprese sono tutti stabilmente connessi, in un’ottica di filiera digitalizzata in tutti i suoi tasselli. Questo modello organizzativo consente di rispondere pressoché in tempo reale alle richieste e alle tendenze dei bisogni dei clienti”.
Secondo l’indagine ISTAT-IlSole24Ore del 2015 le imprese italiane della meccatronica sono 34mila e impiegano 504mila addetti con un fatturato aggregato di 127 miliardi di euro, un export di 60 miliardi di euro ed un valore aggiunto di 34 miliardi. Sempre secondo questo rapporto, le imprese della meccatronica si caratterizzano per una produttività media-calcolata come valore aggiunto pro capite- di 41.837 euro, superiore del 50% rispetto alla produttività media del manifatturiero nel suo complesso – pari a 26.602 euro. Il polo umbro conta oltre cento imprese, distribuite in tre profili: l’impiantistica – il più rilevante sotto il profilo quantitativo, con il 78% del valore generato – oltre 2,7 Milioni di Euro nel 2013 – l’automotive – 8% del valore – e l’aerospazio – 14%. Un totale di circa 6.000 dipendenti occupati ed un fatturato di oltre 800 milioni di euro. Delle tematiche relative al Polo si è discusso nella sede di Confindustria Umbria a Perugia a seguito della ricerca presentata da Riccardo Masoero, Responsabile Ufficio Studi Territoriali, UniCredit e Cristiana Colli, Ricercatrice Consorzio AASTER, Milano. All’incontro erano presenti Luca Tacconi, Presidente Sezione di Perugia di Confindustria Umbria, Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager — Centro Nord, UniCredit, Paolo Bazzica, Presidente Polo Meccatronica Umbria e Luciano Bacoccoli, Responsabile Area Commerciale Umbria – UniCredit. Ha partecipato al dibattito anche Fabio Paparelli, Assessore alla competitività delle imprese, innovazione sistema produttivo Regione Umbria. Dall’intervento di Riccardo Masoero è emerso che il tema qualitativo più rilevante del sistema è la capacità di integrare conoscenze e prodotti e fornire soluzioni integrate alla propria clientela: non semplici componenti ma soluzioni. “A tendere” ha sottolineato Masoero “l’obiettivo delle aziende del Polo sarà quello di risalire la catena del valore e diventare “TIER1” cioè fornitori strategici di primo livello verso le grandi imprese che realizzano i prodotti finali”. In termini quantitativi emerge che il Polo ha un tessuto estremamente frazionato: il 99% delle aziende analizzate sono sotto 250 milioni di euro di fatturato e rappresentano il 75% del fatturato complessivo. Purtuttavia dal 2009 al 2014 il polo ha avuto una crescita di fatturato del 55% ed i margini si sono consolidati sopra il 9%: nel 2013 +9,3% e nel 2014 +9,9%. Un ottimo risultato in un periodo in cui il mondo industriale è stato percorso da una crisi epocale, confortato anche dai dati sulla capitalizzazione: nel 2013 erano il 51% le aziende sotto un livello di guardia di capitalizzazione e quest’anno sono scese al 45%. Da ultimo Masoero ritiene anche particolarmente interessante verificare il tema delle Reti d’impresa perché “questo rappresenta la formalizzazione di quella tendenza all’integrazione e collaborazione che costituisce una caratteristica intrinseca del polo: ben 17 aziende del Polo (su 100) sono impegnate in una Rete industriale, anche con esperienze transregionali che si allargano ai territori limitrofi. Una conferma che il senso di collaborazione tra le imprese si sta crescendo ed organizzando anche in forme diverse”. Luciano Bacoccoli, Area Manager di UniCredit per l’Umbria ha sottolineato che “L’occasione di questo secondo confronto sul polo della meccatronica ha costituito per UniCredit, Confindustria, Istituzioni l’opportunità concreta di verificare l’andamento di un settore che, al momento, è trainante per l’economia regionale. Lo studio UniCredit conferma il trend positivo del settore con un indice di produzione che nel 2016 si prevede un incremento del 9% rispetto ai dati del 2011 con un contributo proveniente maggiormente dal mercato interno (+10%) rispetto all’export (+6%). La crescita è confermata dal rapporto con il sistema bancario che tra maggio 2014 e maggio 2015 ha registrato una crescita del 11,4% nel credito accordato e del 10,4% nell’utilizzato con il segmento dell’aerospace che si conferma un settore di eccellenza nei vari indicatori finanziari”. Luca Tacconi, presidente della Sezione di Perugia di Confindustria Umbria.
“Senza dubbio – ha detto – il Polo della Meccatronica rappresenta tante realtà eccellenti in termini di valore aggiunto, export e tecnologia. Eccellenze meritevoli di attenzioni da parte del territorio, del mondo del credito e delle istituzioni, affinché possano avere un ulteriore impulso a fare ancora meglio”.
Todi: aperte le iscrizioni alla Scuola Comunale di Musica
Sono riaperte le iscrizioni alla Scuola Comunale di Musica di Todi per l’anno scolastico 2015/2016. Da oggi, giovedì 1 ottobre, è possibile iscriversi ai corsi della Scuola Comunale di Musica. La segreteria è aperta dalle ore 15.30 alle 18.30 di oggi, venerdì 2 e lunedì 5 ottobre, giorno di inizio dei corsi. La storica istituzione musicale tuderte, fondata nel 1972 ed in gestione dal 2012 alla Marte Associazione onlus, offre i seguenti corsi: Batteria, Canto lirico e Canto moderno, Chitarra, Flauto, Musicainfasce® e Sviluppomusicalità®, Pianoforte, Propedeutica, Sassofono ed improvvisazione Jazz, Tromba, Violino e Violoncello, Teoria Solfeggio e percezione musicale. Il Direttore della Scuola, Stefano Giardino, informa con grande soddisfazione che le allieve di pianoforte Sofia Frati, Chiara e Federica Rossi hanno sostenuto nel mese di giugno 2015 rispettivamente gli esami di pianoforte ABRSM di secondo livello (Sofia Frati e Chiara Rossi) e di terzo livello (Federica Rossi), distinguendosi con un punteggio di merito di 125/130.
“Mi auguro – sottolinea Stefano Giardino – che questo sia l’inizio di molti esami a venire per il maggior numero possibile di allievi della Scuola Comunale di Musica di Todi. Queste certificazioni, che hanno valore europeo e mondiale dal lontano 1899 con il riconoscimento del Royal College of Music, hanno visto passare molti allievi che oggi lavorano nel mondo musicale e che si esprimono, con il loro strumento, nelle sale concertistiche del mondo”.
Il passato anno scolastico si è chiuso con tre giorni di saggi, seguiti da un pubblico numero, che ha visto suonare gli 86 iscritti della Scuola. Grazie all’impegno degli allievi e dei docenti si è raggiunto un livello tale che la Scuola ha partecipato a numerose manifestazioni musicali sul territorio, tra cui la seguitissima “Festa Europea della Musica” e la collaborazione con il Liceo Jacopone da Todi.
“Con l’augurio di un buon anno scolastico – conclude Giardino – colgo l’occasione di porgere un caloroso saluto e ringraziamento agli allievi ed alle loro famiglie”.
Settimana mondiale per l’allattamento materno
Appuntamento sabato 3 ottobre alle ore 10:30 presso i giardinetti di Piazza Quaranta Martiri per partecipare al Flash Mob nazionale per l’allattamento. Quest’anno per la prima volta, in contemporanea con tantissime piazze italiane, anche Gubbio partecipa all’iniziativa per la promozione dell’allattamento al seno grazie ad un gruppo di neomamme con l’appoggio delle ostetriche del territorio. La Settimana per l’Allattamento Materno (SAM) – dal 1 al 7 di ottobre tutti gli anni raggruppa gli sforzi di tutti i promotori dell’allattamento materno, i governi, ed enti per sensibilizzare l’opinione pubblica e per generare sostegno, utilizzando un tema diverso ogni anno. Il tema della SAM 2015 è “Allattamento e Lavoro: mettiamoci al lavoro!”, ovvero come supportare le mamme che rientrano al lavoro e desiderano continuare ad allattare i propri bimbi. L’iniziativa è stata promossa dal Movimento Allattamento Materno Italiano (MAMI) su tutto il territorio nazionale. La partecipazione è libera. Possono partecipare le mamme che allattano, che hanno allattato e che non allattano più, le nonne, le donne in dolce attesa, i papà e tutti coloro che vogliono sostenere le donne e i bambini e promuovere l’allattamento al seno.
Un medioevo tutt’altro che buio e oscuro
Franco Cardini e Alessandro Barbero sono stati protagonisti di quella che potrebbe essere definita una puntata dal vivo de “Il Tempo e la Storia”, ieri a Gubbio durante la prima giornata del Festival del Medioevo. A condurre il dialogo tra i due storici medievisti è stato il conduttore del programma di Rai Storia Massimo Bernardini che ha raccontato la nascita di questa esperienza televisiva molto apprezzata nel mondo culturale. «Il giornalista – ha detto Bernardini, parlando del suo lavoro a fianco di professori e studiosi – non è chi sa ma chi è curioso». Un tema centrale della discussione è stato quello della rappresentazione del Medioevo che è entrata nell’immaginario collettivo come periodo buio e crudele, anche grazie a una vastissima produzione letteraria, cinematografica e televisiva di questo genere. Alessandro Barbero, riprendendo la posizione espressa da Cardini in mattinata, ha affermato che «il Medioevo non esiste, è una convenzione storica» e che «in un periodo così lungo non si possono individuare caratteristiche comuni». Bisogna perciò prendere atto che «esistono due Medioevo: uno reale e uno luogo del nostro immaginario». Barbero ha raccontato anche come da giovane abbia cercato di combattere questa rappresentazione mentre ora ritiene che «bisogna accettare che non potrà mai essere cancellata». Il dibattito si è poi spostato sulla religiosità del uomo medievale, sulla fede e sul dubbio, per finire su una riflessione sul valore dei segni nella ricostruzione storica. Franco Cardini, con la consueta ironia, ha ironizzato sugli «esoterici che vanno nelle chiese alla ricerca di un minimo segno sulla pietra» ma poiché «siamo immersi nei segni» ha invitato i presenti a mettersi alla ricerca e all’interpretazione di quello che ci circonda, perché «il mondo del sapere è uno scrigno inesauribile». È intervenuto nel confronto anche Giuseppe Giannotti, vicedirettore di Rai Storia, che ha ricordato l’impegno della sua rete in un progetto di divulgazione culturale seria ma accessibile a tutti, con la convinzione che «la storia è la chiave di volta per capire il presente». Nel pomeriggio ci sono stati molti altri incontri come quello sulla democrazia nei Comuni medievali, tema molto controverso tra gli storici, con Jean Claude Maire Vigueur e Alberto Luongo, o il ricordo di Jacques Le Goff, attraverso la voce dell’editore Giuseppe Laterza che ha raccontato il loro lungo sodalizio intellettuale e professionale, o ancora quello sul gusto artistico veneziano con il giornalista e storico dell’arte Mimmo Coletti.
Benozzo Gozzoli: la “Madonna della Cintola” fino al 30 dicembre 2015
Sono oltre 10.100 i visitatori registrati in poco più di due mesi al Museo San Francesco di Montefalco, venuti ad ammirare la straordinaria Pala della “Madonna della Cintola” di Benozzo Gozzoli, tornata dopo 167 anni. Rispetto ai dati nello stesso periodo dello scorso anno, il Museo ha registrato in media il 46 per cento in più di visitatori. L’opera resterà esposta nel Complesso museale di San Francesco fino al 30 dicembre 2015. “Il miracolo di azzurro e di oro”, come lo ha definito Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani e curatore della mostra, sta incantando tutti, italiani e stranieri. Continua in ascesa il successo di questa mostra che richiama ogni giorno centinaia di persone con interesse e curiosità. Di grande partecipazione è stato il recente incontro nel Museo con lo storico d’arte Philippe Daverio, in occasione di Enologica. Daverio, seduto davanti all’abside dipinta dal Gozzoli, ha dichiarato: “Avere alle spalle queste bellezze è commuovente. Qui vive la cultura del Bello e del Buono. Montefalco è la sintesi perfetta di un’Italia ricca e ineguagliabile. È arrivato il momento di sostituire il concetto di eccellenza con quello di unicità e di riscoprire la fierezza di avere qualcosa di unico nel nostro territorio. Qui a Montefalco avete un compito importante: convincere il mondo che Montefalco è un posto fantastico”. Bellezza, armonia spirituale e mistica poesia regnano sovrane nelle opere di Benozzo Gozzoli nella chiesa di Montefalco. La straordinaria esposizione della Madonna della Cintola permette di assistere fino al 30 dicembre ad un incontro emozionante tra la Pala dipinta per gli Osservanti della chiesa di San Fortunato e gli affreschi commissionati sempre a Benozzo dai Conventuali per la chiesa di San Francesco. La Madonna della Cintola, dipinta intorno al 1450 per l’altare maggiore della Chiesa di San Fortunato, può essere ammirata nel suo splendore originale grazie al restauro sostenuto tramite il protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune di Montefalco, dal Consorzio Tutela Vini Montefalco, da Sistema Museo e dal Club dei Lions di Foligno. L’intervento di restauro, che ha richiesto quattro mesi di lavoro intenso, è stato eseguito presso i laboratori dei Musei Vaticani. La Pala, custodita nella Pinacoteca Vaticana, fu donata a Pio IX dalla comunità di Montefalco nel 1848, in occasione della concessione al borgo umbro del titolo di città. Oggi torna a Montefalco dopo 167 anni, grazie alla sinergia vincente tra pubblico e privato. La realizzazione della mostra è stata possibile grazie al sostegno della Regione Umbria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, della Camera di Commercio di Perugia e dell’Accademia di Montefalco, con il contributo di Fabiana Filippi e Casse di Risparmio dell’Umbria. La produzione è affidata a Sistema Museo, mentre il catalogo, edito da Silvana Editoriale, è a cura di Adele Breda.
A Montecastrilli inaugurati asilo e piscina
“Investire in opere pubbliche, soprattutto servizi ed infrastrutture, nelle aree rurali significa salvaguardare e migliorare la qualità della vita delle comunità che risiedono in questi territori. Oltre che sostenere le imprese, e quindi favorire la crescita economica”: così la presidente della Regione, Catiuscia Marini, che, insieme ad altri amministratori, ha inaugurato il nuovo asilo, la nuova piscina comunale e la conclusione dei lavori di riqualificazione termica del municipio della città. (Fonte e foto Ansa.it)
Accessibilità fruibile: parte dall’Umbria il progetto pilota
Parte dall’Umbria il progetto pilota che si pone l’obiettivo di superare il concetto di accessibilità per arrivare a quello dell’accessibilità fruibile grazie alla quale una persona disabile “non è costretta a chiedere”. Un tema di grande vastità considerato che nella sola Europa i disabili sono 80 milioni, di cui cinque in Italia. Si stima che in una famiglia su quattro viva una persona con disabilità per oltre il 60% legata a difficoltà motorie. “Oltre le barriere culturali … lo Standard Adam – gestione accessibilità fuibile” è il titolo del seminario gratuito organizzato da Kiwa Cermet Italia con l’importante contributo dell’associazione Adam APS che si terrà domani a Perugia, al primo piano della sede del Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione (Cesf) in via Pietro Tuzzi, 11, dalle 10 alle 14. Il seminario ha come obiettivo quello di presentare la struttura e i requisiti che caratterizzano lo Standard “ADAM – gestione accessibilità fruibile”, nonché i vantaggi a livello gestionale, sociale e di immagine che derivano dalla sua implementazione. Lo Standard Volontario Adam – gestione accessibilità fruibile, in armonia con la “Strategia europea sulla disabilità 2010 – 2020”, punta ad eliminare le barriere che ostacolano la piena integrazione delle persone disabili, ponendo al centro la persona, con un focus specifico sul tema dell’accessibilità. L’ obiettivo “non dover chiedere”, o meglio “non essere costretti a chiedere”, è il filo conduttore dello Standard ADAM, che vuole rispondere alle esigenze di una persona disabile, trasformando l’accessibilità in “Accessibilità Fruibile”. Kiwa Cermet Italia, sensibile al tema della disabilità, ha adottato i principi ispiratori del progetto “Marchio ADAM” validato dall’associazione APS, e intende promuove l’ottenimento della certificazione secondo lo Standard ADAM – gestione accessibilità fruibile, contribuendo a diffondere tra le Organizzazioni una maggiore sensibilità e conoscenza sui temi dell’informazione e dell’accoglienza rivolti a persone con disabilità. Il programma del seminario si articolerà sui seguenti argomenti: Ii contesto e le esigenze; • il valore dell’ospitalità; principi e criteri metodologici legati all’accessibilità fruibile; l’approccio del “non essere costretti a chiedere”; affidabilità, efficacia e chiarezza nella comunicazione e nell’accoglienza; oltre le barriere culturali!; commenti, proposte e dibattito.
Turismo: pellegrini in cammino dalla Norvegia a Roma attraverso il Trasimeno
Pellegrini provenienti da ogni parte d’Europa e del mondo attraverseranno anche le terre di confine tra Umbria, Toscana e Lazio per raggiungere Roma, dove il 14 ottobre saranno ricevuti dal Papa. Questo lungo pellegrinaggio frutto della collaborazione tra le associazioni dei Comuni di cinque stati europei, è partito da Trondheim in Norvegia, il 22 Aprile scorso e si è diretto verso sud, attraversando lo stato di partenza, la Danimarca, la Germania, l’Austria e l’Italia per concludersi il prossimo 14 ottobre a Roma, con il ricevimento da parte del Santo Padre. Si chiama “The pilgrim crossing borders: un pellegrinaggio che unisce da Nord a Sud l’Europa”, e nei giorni compresi tra il 1 e il 5 ottobre si troverà a passare nei Comuni di Cortona, Castiglione del Lago, Paciano, Città della Pieve, Fabro, Ficulle e Orvieto e costituisce un primo grande tentativo non solo di unire l’Europa da nord a sud, ma anche di definire nella sua totalità il tracciato della nuova strada nei tre paesi europei. L’itinerario del percorso non è stato casuale, ma dal nord della Germania ha seguito il tracciato indicato in un documento conservato in Sassonia, redatto da un abate della cittadina di Stade (Amburgo), durante il suo viaggio compiuto dal luogo di residenza a Roma intorno al 1200. Anche se ancora restano da definire alcune parti del suo tracciato italiano, nelle regioni del nord-est, ad oggi, la Via Romea Germanica rappresenta una delle vie culturali più importanti che attraversa l’Italia da nord a sud, tagliandola nella sua parte centrale e diventando così, per un lungo tratto, parallela alla via Francigena. In Italia attraverso il Trasimeno. Entrando dal Brennero, cioè nella parte nord-est, prosegue verso sud attraversando città importanti quali Bolzano, Trento, Ravenna, Ferrara e Forlì, entra nel Casentino per proseguire fino ad Arezzo, nella bassa Toscana toccando centri importanti quali Castiglion Fiorentino, Cortona per poi proseguire da nord-ovest in Umbria, lambendo le rive del Trasimeno ed interessando Comuni quali Castiglione del Lago, Paciano, Città della Pieve, Fabro, Ficulle e Orvieto per poi confluire nella via Francigena a Montefiascone e da qui proseguire per Roma. Un modo antico di conoscere ed esplorare. Nella composizione di questa traiettoria, determinante è stato il contributo dei vari Comuni e dei territori nell’individuazione dei rispettivi segmenti che sono risultati i più rispondenti alle caratteristiche di un percorso sentieristico volto anche alla scoperta del paesaggio nei suoi aspetti più inediti e nascosti. Quello che noi vedremo passare nei nostri sentieri, è un gruppo di persone proveniente da ogni parte d’Europa e del mondo che fa da “apripista” ad un luogo che dovrà essere attrezzato e pronto per creare un’offerta che vedrà protagoniste le aziende produttrici, le strutture ricettive, le associazioni, le Istituzioni e dunque tutto un tessuto economico, sociale e politico che farà sistema per formulare una proposta unitaria di accoglienza ad un flusso di persone che noi ci auguriamo possa crescere e diventare costante poiché animato dal gusto di scoprire nuovi paesaggi, realtà meno note, angoli remoti, attraverso quel modo antico di conoscere ed esplorare la realtà che è il cammino.






























