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Allarme dei geologi: la siccità causa l’abbassamento delle falde idriche sotterranee

“La perdurante scarsezza delle precipitazioni, nella primavera appena trascorsa, ha causato un abbassamento dei livelli d’acqua in fiumi, negli invasi e nelle falde sotterranee”. Lo afferma Fabio Tortorici, Presidente della Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi. “A grande scala – continua Tortorici – stiamo assistendo a cambiamenti climatici che ci stanno portando verso una desertificazione di parte del nostro territorio, ma la siccità è un fenomeno naturale che periodicamente si ripresenta con picchi che mettono a dura prova l’uomo, le sue attività produttive e l’ambiente. Malgrado questo fenomeno si verifichi ripetutamente, non si è riusciti a mettere in campo, per tempo, misure di contrasto alla siccità.  Da decenni i geologi hanno lanciato il loro grido di allarme sulla questione ‘risorse idriche’, sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo”.

Partendo dall’elemento primario “acqua” – spiega il Presidente della Fondazione – questa andrebbe emunta dal sottosuolo in maniera razionale e cosciente, ma oggi non è possibile stabilire i reali e globali quantitativi utilizzati a causa degli innumerevoli prelievi abusivi. La conseguenza di questi sfruttamenti illegali è quella di rendere aleatorie le stime dei bilanci idrici: non si ha una misura del reale deficit irriguo e potabile. Vediamo l’effetto della scarsità d’acqua dove e quando questa viene a mancare, ma non abbiamo una misura degli eccessi e sprechi con cui questa viene sottratta dalle falde, alterandone gli equilibri.

Altro annoso problema sono le reti – sia irrigue che ad uso potabile – e gli invasi colabrodo. Numerosi Comuni italiani hanno perdite superiori al 60 per cento nelle reti acquedottistiche, ne consegue che ci vorrebbero maggiori investimenti per la realizzazione di nuove condotte.

“La risorsa idrica – prosegue Tortorici – deve essere innanzitutto risparmiata, tutelata e sfruttata con ulteriori e mirate opere di captazione (ed eventualmente trattenuta da opere artificiali), solo dopo avere stabilito quali aree del nostro territorio e in che misura sono le più carenti. In questi giorni si discute della possibile realizzazione di nuovi bacini, ma sono così necessarie nuove cattedrali nel deserto? Non sarebbe prima il caso di conoscere il problema in termini numerici e scientifici con realistici bilanci idrogeologici e poi risolverlo con interventi puntuali? I mancati introiti dai canoni demaniali, evasi dagli innumerevoli sfruttamenti abusivi, non potrebbero essere recuperati con azioni di ‘Polizia idrica’ e impiegati per contribuire alla realizzazione di nuove opere?”.

È dunque fondamentale per il geologo “ripartire dall’educazione di adulti e bambini, di cittadini comuni e amministratori, di un utilizzo attento della risorsa idrica e del rispetto del territorio. Se questo non avverrà, le nostre parole rimarranno gettate al vento e continueremo ad alternare i dibattiti tra siccità e bombe d’acqua”.

   

Al “via” la tredicesima edizione del Trasimeno Music Festival

Al “via” la tredicesima edizione del Trasimeno Music Festival!

Mercoledì 28 giugno 2017, a Perugia, si terrà il Concerto Inaugurale del festival internazionale, con la direzione artistica della pianista canadese Angela Hewitt, che tanto ama l’Umbria da averci anche comperato una casa sulle sponde del Lago Trasimeno.

Alle ore 21, presso la Basilica di San Pietro, si esibiranno l’Orchestra da Camera di Zurigo diretta da Sir Roger Norrington, e la pianista Angela Hewitt.

Il programma che offriranno ai presenti è:

di Mozart, l’Ouverture al “Don Giovanni” e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in Re minore, K. 466;

di Beethoven, la Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore (“Eroica”).

Fondata nel 1945 da Edmond de Stoutz, l’Orchestra da Camera di Zurigo (Zürcher Kammerorchester) è oggi una delle formazioni più importanti nel suo genere. Sotto la direzione di Edmond de Stoutz e, successivamente, Howard Griffiths e Muhai Tang, l’Orchestra ha ottenuto il successo internazionale. Negli anni in cui è stato direttore principale l’acclamato Sir Roger Norrington, dal 2011 al 2015, la ZKO ha consolidato la sua eccellente reputazione a livello inetrnazionale. La stagione 2016/17 vede l’Orchestra diretta dal violinista Daniel Hope.

I regolari inviti ai più importanti festival internazionali, le esibizioni nelle principali sale da concerto d’Europa, le tournée in quasi tutti i continenti e i numerosi CD acclamati dalla critica testimoniano la fama mondiale dell’Orchestra da Camera di Zurigo.

Il repertorio è molto ampio e si estende dal periodo barocco (con esecuzioni filologiche su strumenti con corde di budello e con archi barocchi), al classicismo e romanticismo, fino alla musica contemporanea. Notevole è anche l’impegno della ZKO con musicisti provenienti da altri settori – come il jazz, la musica folk e l’intrattenimento popolare. I concerti per bambini di tutte le età, il lavoro di sensibilizzazione alla musica e l’incoraggiamento di giovani strumentisti sono importanti per l’Orchestra da Camera di Zurigo tanto quanto la stretta e continua collaborazione con solisti di fama mondiale.

Sir Roger Norrington è cresciuto in una famiglia di musicisti ad Oxford, Inghilterra, e ha suonato il violino e cantato sin dalla prima infanzia. Ha studiato Storia alla Westminster School, e Letteratura Inglese presso la Cambridge University, dove è stato uno studioso di musica corale. Dopo diversi anni durante i quali si è dedicato a fare musica amatoriale ad alto livello, mentre lavorava come editore di libri accademici, ha fatto ritorno agli studi musicali presso il Royal College of Music di Londra ed ha iniziato una carriera professionale come cantante e direttore d’orchestra.

Sin dagli anni ottanta e novanta Norrington è richiestissimo come direttore ospite. Ha lavorato in Gran Bretagna al Covent Garden e presso la English National Opera, con la BBC Symphony e la Philharmonia Orchestra, ed è stato direttore principale della Bournemouth Sinfonietta. Ha inoltre diretto i Berliner Philarmoniker, i Wiener Philarmoniker, la Royal Concertgebouw Orchestra, l’Orchestre de Paris, e, negli Stati Uniti, le orchestre sinfoniche di New York, Washington, Boston, Chicago, Cleveland, Philadelphia, San Francisco e Los Angeles.

Dal 1998 Norrington è stato direttore principale della Stuttgart Radio Symphony Orchestra (CFA), e – fino all’estate 2006 – della Camerata Salzburg. Dal 2011 al 2015 è stato direttore principale della Zürcher Kammerorchester e, successivamente, direttore emerito della medesima orchestra. Nel 2012 ha ricevuto l’Ordine di Merito della Repubblica Federale di Germania, per la sua collaborazione con la RSO Stuttgart.

Una delle pianiste più conosciute a livello mondiale, Angela Hewitt si esibisce regolarmente in recital e con le più importanti orchestre in Europa, nelle Americhe, in Australia e in Asia. Grazie alle sue esecuzioni in concerto e alle registrazioni delle opere di J.S. Bach, Angela è considerata una delle interpreti più autorevoli del compositore ai giorni nostri. Le sue premiate incisioni al pianoforte dell’opera omnia per tastiera di Bach, per Hyperion, sono state descritte come “una delle glorie discografiche dei nostri tempi” (The Sunday Times). La sua seconda incisione delle Variazioni Goldberg è uscita l’anno scorso riscuotendo un immediato successo, come L’Arte della Fuga, incisa nel 2014.

La sua vasta discografia vanta titoli dedicati a Couperin, Rameau, Mozart, Beethoven, Chopin, Schumann, Liszt, Fauré, Debussy, Chabrier, Ravel e Granados. Con il direttore d’orchestra Hannu Lintu ha inciso due album dedicati ai Concerti di Mozart (il più recente, con la National Arts Centre Orchestra, ha vinto un Juno Award in Canada), il Concerto di Schumann con la DSO Berlin e la Sinfonia “Turangalila” di Messiaen con la Finnish Radio Symphony. Il suo secondo CD dedicato alle Sonate di Scarlatti e il settimo nella serie delle Sonate di Beethoven (che include “La tempesta”) usciranno nel corso di quest’anno.

Angela Hewitt è stata inserita nella “Hall of Fame” del Gramophone Magazine nel 2015, grazie alla popolarità di cui gode presso gli appassionati di musica.

Nel settembre 2016, Angela ha intrapreso la “Bach Odyssey”: eseguirà l’integrale delle opere di Bach per tastiera in dodici concerti, e terminerà a giugno 2020. Il ciclo completo sarà proposto a Londra (Wigmore Hall), New York (92nd Street Y), Ottawa (National Arts Centre e Chamberfest), Firenze (Amici della Musica) e Tokyo (Kioi Hall). Nel corso della stagione ha debuttato a Madrid e Vienna, riscuotendo unanimi consensi, ed ha portato a termine un tour di grande successo in Australia per Musica Viva. La stagione 2017-18 la porterà inoltre ad esibirsi al Ravinia Festival di Chicago, all’Ansbach Bachwoche, allo Chopin Festival di Varsavia (eseguirà ancora le Variazioni Goldberg, e il Concerto BWV 1065 di Bach con altri tre pianisti, tra i quali Martha Argerich), come solista con il Concerto Budapest, con l’Orchestra Sinfonica della Radio Finlandese a Helsinki, ed anche a Vancouver, San Francisco, Torino e Milano. Riproporrà l’integrale del Clavicembalo ben temperato in due recital – per la prima volta dopo il suo tour mondiale del 2007-2008. Ad ottobre, con la NAC Orchestra di Ottawa e Hannu Lintu, eseguirà in prima mondiale il nuovo concerto per pianoforte del compositore Matthew Whittall, e dirigerà dal piano la Toronto Symphony in un programma dedicato a Bach e Mozart.

Tiene regolarmente Masterclasses in giro per il mondo, e quest’anno ha lanciato un nuovo sito online, con una prima lezione dedicata all’Invenzione a due voci in Do maggiore di J.S. Bach (www.angelahewittmasterclass.com).

Angela è stata insignita del titolo di Companion of the Order of Canada nel 2015 e ha ricevuto un OBE nel corso delle celebrazioni per il Compleanno della Regina Elisabetta nel 2006. Membro della Royal Society of Canada, ha ricevuto sette lauree ad honorem ed è stata nominata Visiting Fellow presso il Peterhouse College di Cambridge.

Come tradizione, il concerto d’apertura è preceduto da un altro appuntamento, l’Anteprima festival” che si terrà il 27 giugno prossimo, ore 21, presso la Piazzetta del borgo di San Savino, frazione di Magione, che si affaccia su Lago Trasimeno.

Lì, si esibiranno due giovani pianisti di talento, l’italiano Luigi Carroccia e l’israeliano Adi Neuhaus che proporranno opere di Chopin, Brahms, Skrjabin e Kabalevskij.

Il concerto è con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti;

Prima del concerto, alle 19.30, si terrà l’aperitivo offerto dalla Pro Loco di San Savino che generosamente organizza l’evento in collaborazione con l’Associazione Trasimeno Music Festival

Nato a Tel-Aviv, in Israele, Adi Neuhaus ha completato gli studi con Lea Agmon all’Accademia di musica e danza di Gerusalemme. Discendente dei leggendari pianisti e insegnanti Heinrich e Stanislav Neuhaus, Adi ha iniziato a studiare musica all’età di 5 anni con i suoi genitori.

Adi è stato premiato in numerose competizioni: secondo premio al “Concurso Internacional de Piano de Viseu”, 2017; finalista all’International Vendome Prize, Verbier, 2014; primo premio al concorso “Piano Forever”, Ashdod, 2013; e anche The Voice of Music “Young Artists Competition”, Jerusalem, 2012.

Adi Neuhaus si esibisce in importanti sedi in Israele e all’estero (a San Pietroburgo, Mosca, Parigi, Hong Kong, Cleveland, Tbilisi, Gerusalemme, Ravenna, per citarne alcune). Ha partecipato a masterclasses con Angela Hewitt, Emmanuel AX, Jerome Lowenthal, Richard Goode, Dmitry Bashkirov, Yefim Bronfman, Menachem Pressler, Alexander Tamir, Andras Schiff, Ilana Vered, Joseph Kalichstein, e Murray Perahia, per il quale Adi si è esibito spesso e che ha avuto una grande importanza nel formare la sua personalità musicale

Luigi Carroccia, nato in una famiglia di musicisti, ha avuto come primi maestri il padre e il nonno. Ha studiato presso il Conservatorio “Monteverdi” di Bolzano, sotto la guida di Giorgia Alessandra Brustia, diplomandosi con il massimo dei voti e lode, e concludendo il Biennio in Pianoforte solistico con lode e menzione d’onore. Ha inoltre studiato con Pascal Nemirovsky al Birmingham Conservatoire, in Inghilterra.

Vincitore di premi in vari concorsi nazionali ed internazionali (tra cui la International Piano Competition Maria Herrero di Granada e il Premio Abbado indetto dal MIUR in memoria di Claudio Abbado, dove ha ottenuto il secondo posto), è stato finalista al Concorso Busoni di Bolzano, ed è stato l’unico italiano a raggiungere la semifinale del prestigioso Concorso Chopin di Varsavia.

Ha tenuto concerti in Italia, Germania, Polonia, Gran Bretagna, Turchia e Stati Uniti. Nel 2017 ha partecipato alla XV Van Cliburn International Piano Competition, arrivando ai quarti di finale.

Dal 28 giugno al 4 luglio 2017 si svolgerà il Trasimeno Music Festival, 13a edizione.

Il Castello del Sovrano Militare Ordine di Malta a Magione – la Basilica di San Pietro, il Teatro Morlacchi, la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia – la Chiesa di San Francesco a Trevi e il Teatro Signorelli a Cortona, accoglieranno grandi interpreti della musica classica di fama internazionale e giovani musicisti di talento che nell’arco di una settimana si avvicenderanno sul palcoscenico in un’atmosfera serena, apprezzata dagli attenti spettatori provenienti da tutto il mondo.

Oltre Angela Hewitt, si esibiranno al TMF 2017: la Zurich Chamber Orchestra diretta da Sir Roger Norrington – la mezzo-soprano Anne Sofie von Otter – il quartetto d’archi Brooklyn Rider – i pianisti Janina Fialkowska, Jon Kimura Parker, Charles Richard-Hamelin – The Orlando Consort – il quartetto d’archi Gringolts Quartet – il clarinettista Calogero Palermo.

Da sottolineare il “GRANDE EVENTO” previsto per il 1° luglio, data in cui si festeggerà il 150° compleanno ufficiale del Canada. Il Teatro Morlacchi di Perugia, alle ore 21, ospiterà un concerto con quattro pianisti canadesi di fama internazionale: Janina Fialkowska, Angela Hewitt, Jon Kimura Parker, Charles Richard-Hamelin.

Soli, duetti e brani trascritti per quattro pianoforti renderanno il programma molto interessante.

Il festival propone al pubblico eventi musicali unici, concepiti appositamente per l’occasione ed altre iniziative collaterali.

IL CARTELLONE 2017 DEL TRASIMENO MUSIC FESTIVAL OFFRE:

  • 8 concerti nei sette giorni di svolgimento della tredicesima edizione;
  • un incontro con il direttore d’orchestra, Sir Roger Norrington intervistato dal giornalista canadese Eric Friesen. L’appuntamento è per il 29 giugno, ore 18, al Castello dei Cavalieri di Malta a Magione, ingresso libero per tutti i possessori di un biglietto per il concerto serale. Sir Norrington racconterà della sua vita in musica. Pioniere dell’approccio filologico alla musica antica, è uno dei musicisti più singolari ed entusiasmanti del panorama internazionale;
  • un incontro con Madeleine Thien, autrice di romanzi e racconti brevi incentrati sulla memoria e sulla ricostruzione di momenti storici cruciali, pubblicati in tutto il mondo e vincitori di prestigiosi premi letterari. In Italia le sue opere sono edite da “66thand2nd”, che il prossimo settembre pubblicherà il suo ultimo romanzo, Do not say we have nothing, finalista del Man Booker Prize, vincitore dello Scotiabank Giller Prize e del Governor General’s Award for English – language fiction. Leggendo il suo primo libro, Simple Recipes, Alice Munro ha dichiarato: “Senza dubbio l’esordio di una splendida scrittrice. Sono rimasta meravigliata dalla chiarezza, dalla confidenza della sua scrittura, e dalla sua purezza emotiva”. Il 1° luglio, al Teatro Morlacchi di Perugia (ore 16.30), la scrittrice dialogherà con Eric Friesen, raccontando il suo rapporto con la musica e il modo in cui esso viene declinato all’interno della sua opera. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti con servizio di interpretazione simultanea (lingue inglese – italiano). Madeleine Thien è nata a Vancouver nel 1974, anno in cui i suoi genitori si sono trasferiti in Canada dall’Estremo Oriente. Nel 2001 esce il suo primo libro, Simple Recipes, una raccolta di racconti che le vale l’inserimento nella short list del Commonwealth Writers’ Prize. Il successo internazionale arriva con Certezze (2006), uscito in Italia per Mondadori e tradotto in sedici lingue. L’eco delle città vuote, è stato pubblicato in Italia da 66thand2nd, che nel settembre 2017 pubblicherà l’ultimo romanzo della Thien, Do not say we have nothing, finalista del prestigioso Man Booker Prize;
  • due dibattiti pre-concerto” al Castello dei Cavalieri di Malta a Magione alle 20.30, il 30 giugno con il quartetto d’archi Brooklyn Rider e Angela Hewitt e il 4 luglio con Angela Hewitt ed Eric Friesen. Ingresso gratuito per tutti i possessori del biglietto per il concerto serale;
  • durante il periodo 24 giugno – 10 luglio 2017, tutti i possessori di un biglietto di qualsiasi concerto incluso nel programma del TMF, potranno visitare la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia con la tariffa ridotta d’ingresso di 4 euro anziché 8 euro. Inoltre, sempre con lo stesso biglietto d’ingresso, potranno visitare la mostra IMMAGINARE LA MUSICA” fotografie di Luca d’Agostino e Luciano Rossetti organizzata dalla Galleria Nazionale dell’Umbria in collaborazione con il Trasimeno Music Festival e Umbria Jazz. L’esposizione si inaugurerà il 29 giugno prossimo alle ore 18.

Il Trasimeno Music Festival è annoverato dalla stampa estera e nazionale come ”uno dei più prestigiosi festival in Europa” e come “uno dei migliori festival musicali in Italia”. Poiché moltissimi stranieri che frequentano il festival rimangono 8-9 giorni in Umbria, la manifestazione artistica riveste anche un ruolo di primo piano per la promozione e valorizzazione delle città e dei borghi in cui si tengono i concerti, dal punto di vista culturale, turistico e sociale.

Il Trasimeno Music Festival 2017 è reso possibile grazie al Comune di Magione, Main Partner – ai numerosi “Amici del Festival”, soci Donatori provenienti da tutto il mondo – alla Regione Umbria per il contributo economico – alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per il sostegno all’iniziativa – all’Ambasciata del Canada in Italia, Partner del Focus Canada 150, in occasione del 150° anniversario della fondazione della Confederazione canadese – alla Galleria Nazionale dell’Umbria, Partner della manifestazione – al Sovrano Militare Ordine di Malta per la disponibilità ad ospitare i concerti al Castello di Magione – alla Fondazione per l’Istruzione Agraria per la concessione della Basilica di San Pietro di Perugia – al Comune di Trevi per il concerto del 2 luglio – al Comune di Cortona per il concerto del 3 luglio – a Fazioli Pianoforti e Umbra Label per la sponsorizzazione del festival.

La manifestazione si avvale del patrocinio dei Comuni di Magione, Perugia, Trevi e Cortona.

   

Rami caduti e allagamenti in Alta Umbria

Vigili del Fuoco a lavoro per i danni causati dal vento

Un temporale piuttosto intenso ha interessato nel pomeriggio l’Altotevere dell’Umbria. Una ventina gli interventi nei quali sono impegnati i vigili del fuoco. Al momento non vengono segnalati problemi per le persone. Cadute di alberi e rami sono stati registrati in particolare tra Città di Castello e Umbertide. Allagamenti di scantinati, invece, nella zona di Gubbio. (fonte: Ansa.it)

   

Ancora un podio per il ternano Petrucci in MotoGp

Ancora un podio in MotoGp per il ternano Danilo Petrucci. Che ad Assen, in Olanda, ha centrato il secondo posto alle spalle di Valentino Rossi. Petrucci, sulla sua Ducati, è stato a lungo in lotta per la vittoria. Ostacolato anche da alcuni doppiati nel finale di gara ha perso terreno proprio nella parte decisiva del gran premio. Resa ancora più impegnativa dalla pioggia. Petrucci è comunque arrivato sul traguardo praticamente incollato a Valentino Rossi. (fonte: Ansa.it)

   

Perugia: recuperato l’ex Convento dei Servi di Maria

Dopo alcuni anni di lavori di consolidamento strutturale e restauro ritorna all’antico splendore, in pieno centro storico di Perugia, il complesso architettonico del 16/o-17/o secolo dell’ex Convento dei Servi di Maria in via Pinturicchio. Il progetto era stato selezionato e presentato nel 2006 alla Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. L’Istituto diocesano per il sostentamento del clero (Idsc) ha acquistato l’immobile nel 2002, su sollecitazione dell’allora arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti, dalla Congregazione dei Servi di Maria che si apprestava a lasciare il capoluogo umbro per la riduzione del numero dei suoi religiosi. “Con questa inaugurazione in programma martedì – annuncia il presidente dell’Idsc Giorgio Volpi – il grande complesso immobiliare di via Pinturicchio rientra, quindi, a pieno titolo nel patrimonio urbanistico del centro storico della città”. (fonte: ANSA).

   

A Montefalco la presentazione del catalogo “Antoniazzo Romano”

Nuovo appuntamento di prestigio per le due straordinarie opere di Antoniazzo Romano, che sono state esposte per la prima volta insieme, fino allo scorso maggio, al Museo San Francesco di Montefalco. Sabato 1 luglio, alle ore 17.30, sarà presentato il catalogo ufficiale della mostra “Antoniazzo Romano e Montefalco”. A presentare il volume, edito dalla Quattro Emme, sarà il professore Antonio Paolucci, curatore della mostra e già Direttore dei Musei Vaticani, e la curatrice del catalogo Adele Breda del Dipartimento delle Arti dei Musei Vaticani. A presiedere l’evento sarà il Sindaco del Comune di Montefalco Donatella Tesei. Al termine della presentazione seguirà la cerimonia di conferimento della Cittadinanza onoraria al professore Antonio Paolucci, fortemente voluta dal Sindaco stesso. Il catalogo, in italiano e inglese, è stato realizzato grazie al contributo dell’azienda Fabiana Filippi Spa, che ha partecipato attivamente con altri imprenditori all’intero progetto legato all’esposizione delle due opere, reso possibile dal prestito dei Musei Vaticani. Il volume è completato da un accurato apparato fotografico che illustra i dettagli artistici delle opere, le storie legate alle figure solenni dei santi sugli abbaglianti fondi ori e gli interventi di restauro effettuati, oltre a notizie biografiche e una bibliografia essenziale. Il trittico della “Madonna col Bambino tra i Santi Paolo, Benedetto, Giustina e Pietro” è l’opera dei Musei Vaticani, venuta ad omaggiare eccezionalmente il borgo umbro con la sua magnificenza, rinnovando l’alleanza con il Comune di Montefalco. La pala è conservata presso la Pinacoteca della Basilica di San Paolo Fuori le Mura a Roma. Gli ori del dipinto romano, recentemente restaurato nei laboratori dei Musei Vaticani, brillano accanto alla pala “San Vincenzo da Saragozza, Santa Illuminata, San Nicola da Tolentino”, proveniente dalla chiesa di Santa Illuminata di Montefalco ed oggi custodita nella Pinacoteca cittadina. La bellezza dei santi e l’armonia delle semplici ed eleganti composizioni è la caratteristica che rende uniche queste opere di Antoniazzo. Antonio Paolucci:

“Quello che di buono trovava /…/ egli lo recepiva di buon grado e lo traduceva nella sua metrica solenne, nella affabilità di un discorso figurativo fondato su pochi schietti principi: chiarezza narrativa, evidenza iconica, continuità con la tradizione, eloquio misurato, nobile senza sussiego, popolare senza volgarità”.

Adele Breda, dal suo testo nel catalogo:

“Nei dipinti di Antoniazzo affiora il sentimento di una religiosità antica che ha origine nella tradizione cristiana medioevale, come ben esemplificano soprattutto le immagini della Madonna – stagliate sul fondo d’oro -, in cui le forme muliebri tradizionali del Medioevo romano più scarne e rigide, cedono il posto ad una tipologia di Madonna più naturalistica, che ricorda quelle poetiche e aggraziate del Beato Angelico e di Benozzo Gozzoli, ma con una solidità di impostazione che è il marchio di Antoniazzo.”

Le due opere, testimonianze di incomparabile bellezza, presentano aspetti di vicinanza ed allo stesso tempo interessanti diversità, che permettono di comprendere meglio la ricca e sfaccettata personalità del maestro Antoniazzo Romano.

   

Ad Umbertide un “question time” sul futuro Fcu in Alto Tevere

“Inedito ‘question time’” con i cittadini a Umbertide quello promosso venerdì 23 giugno alle 21 dal vicepresidente del Consiglio regionale dell’Umbria Marco Vinicio Guasticchi sul futuro della Fcu, alla luce anche dei nuovi finanziamenti per l’infrastruttura che serve l’Alto Tevere. Sala San Francesco gremita, nonostante la serata caldissima, con la regia dell’assessore Paolo Leonardi, e i saluti del sindaco Marco Locchi che plaude all’iniziativa di dialogo con la cittadinanza sulla questione che stanno più a cuore anche perché

“a Umbertide – ha spiegato il sindaco – quasi tutti hanno qualcuno che ha lavorato o lavora nella nostra ferrovia”.

L’assessore regionale Giuseppe Chianella ha illustrato passo passo il cronoprogramma dei lavori sulla base degli investimenti e non si è tirato indietro sulle numerose domande di chi, utente o lavoratore Fcu, ha voluto sapere tempi e modalità di ammodernamento della tratta. Chianella non si è limitato all’Altotevere, ma ha illustrato anche gli interventi nel resto della tratta, fornendo un quadro trasparente e completo a 360 gradi. L’onorevole Valter Verini, che si è attivato sin dalle prime avvisaglie di problematiche per l’infrastruttura regionale, ha illustrato i delicati step necessari per giungere a finanziamenti, mai facili né scontati e ha ricordato più volte

“quanto sia legato al sogno irrinunciabile, da realizzare in momenti di ripresa economica a livello nazionale, dell’apertura della tratta verso Arezzo”.

Memoria storica come sempre suggestiva e irreprensibile quella curata dall’ingegner Mario Tosti, che ha ricordato ai numerosi giovani presenti in sala l’importanza tecnica, economica ma anche culturale della ferrovia.

   

Dalle foreste alla passerella: la moda del futuro sfila a Perugia

Morbidi e freschi filati di eucalipti, profumati tessuti derivanti da faggi e cipressi, sfoglie di sughero e pelli di fungo che hanno ben poco da invidiare alle tradizionali pelli animali sono solo alcuni dei particolarissimi materiali di origine forestale utilizzati dagli studenti dell’Istituto italiano design (Iid) di Perugia per realizzare i capi di abbigliamento che venerdì 23 giugno hanno sfilato in passerella nell’evento ‘3F: Forest for Fashion’, organizzato in collaborazione con Pefc Italia (Programma di valutazione degli schemi di certificazione forestale) e andato in scena nella sala Podiani della Galleria nazionale dell’Umbria, a Perugia. Il defilé giunge a conclusione di un progetto iniziato un anno fa, nato su idea del Pefc Italia, che ha coinvolto cinque ragazzi del secondo anno del corso Fashion design dell’Iid: Maria Rosaria Franco, Alessandra Perna, Marco Rossi, Roberta Pezzotti e Valerio Mercurii. Obiettivo quello di trasformare il design e il settore abbigliamento in uno strumento di valorizzazione della filiera bosco-legno e rendere, allo stesso tempo, i consumatori finali testimonial di sostenibilità, semplicemente indossando il capo giusto.

“Tradizionalmente – ha commentato Antonio Brunori, segretario generale del Pefc Italia –, il mondo della foresta è molto distante da quello della moda. La maggior parte dei materiali impiegati in questo campo derivano da prodotti agricoli, come il cotone, il lino e la canapa. Noi proponiamo una moda legata alle fibre degli alberi. Per produrre un chilo di cotone sono necessari 20mila litri di acqua mentre il legno ne richiede una quantità 70 volte inferiore e un terzo di energia elettrica. Inoltre, per ogni albero utilizzato ne viene piantato un altro. In un’epoca di grandi cambiamenti climatici, pensare a un vestiario ecosostenibile può aprire interessanti prospettive, anche dal punto di vista economico”.

Nel corso della serata, si sono quindi alternate le 35 creazioni dei giovani designer, tutte liberamente ispirate al mondo del lavoro. C’è chi ha tratto spunto dall’ex Corpo forestale dello Stato o dai vigili del fuoco e chi dal mondo della falegnameria, dei tagliaboschi o dal settore agricolo. Un lavoro che ha coinvolto anche cinque aziende specializzate in questo campo, Granorte, Dolpi, Lenzing e le perugine Alceste shoes e Artigian mobili. Sin da subito molto apprezzati, i capi sono stati già prenotati per sfilate a Roma, New York e Tolmezzo.

“È stata un’esperienza che abbiamo vissuto con grande entusiasmo – ha raccontato Eleonora Granieri, la docente dell’Istituto italiano design che ha seguito i ragazzi in questa originale avventura –. Non è stato semplicissimo trattare certi materiali ma, alla fine, il risultato è stato sorprendente. Sono tessuti meravigliosi con qualità del tutto simili a quelli classici. Si sta aprendo un mondo nuovo che istituti come il nostro devono senz’altro cavalcare”.

“Non è stato facile lavorare con materiali per noi del tutto nuovi – hanno detto le studentesse Maria Rosaria Franco e Roberta Pezzotti – ma si è trattato comunque di un progetto decisamente affascinante. L’abbiamo presa come una sfida ed è stato interessante aver potuto utilizzare materiali così belli e con particolari caratteristiche, anche di resistenza al fuoco. Sarà la moda del futuro”.

   

Il Sindaco di Castelsantangelo: “Il sistema post sisma è ingolfato”

Fonte foto: Ansa.it

”Sono appena tornato dal Friuli, sono andato a vedere come hanno ricostruito Gemona, Venzone e gli altri centri distrutti dal sisma del 1976, e mi sono ulteriormente convinto che un modello articolato per fasce di danneggiamento (tre in Friuli, due nel terremoto delle Marche del 1997) sia quello giusto”.

Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera (Macerata), dove oggi c’è stata una nuova scossa di magnitudo 3.5, invoca una revisione totale del sistema, ”ormai ingolfato”, adottato dal Governo per la gestione del post terremoto nell’Italia centrale.

”Trattare i 131 comuni del cratere sismico tutti allo stesso modo, con identiche procedure per lo sgombero delle macerie, gli appalti per l’urbanizzazione delle aree destinate alle casette ecc. è un errore clamoroso. E ormai – dice Falcucci – l’hanno capito tutti tranne i ‘decisori’ politici”.

Fonte: Ansa.it