I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Montefalco (PG) hanno deferito in stato di libertà un 38enne, di origini romene, incensurato, ritenuto responsabile di possesso ingiustificato di strumenti da scasso e furto.
Nel corso di un servizio notturno finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori, con particolare attenzione al contrasto dei furti di rame, i militari della Stazione Carabinieri di Montefalco hanno individuato un’autovettura sospetta posteggiata nei pressi del cimitero comunale, in località Cerrete.
Il veicolo, trovato privo di persone a bordo, ha indotto i militari ad estendere i controlli nell’area circostante. Poco distante, sdraiato a terra nel tentativo di nascondersi, è stato rintracciato un uomo di 38 anni, cittadino romeno, che ha mostrato evidente agitazione e non ha fornito valide motivazioni circa la sua presenza in zona.
Gli operanti hanno proceduto dapprima ad una perquisizione personale, che poi è stata estesa al veicolo da lui utilizzato, rinvenendo un discendente in rame della lunghezza di circa 5 metri – verosimilmente asportato da una cappella funeraria– e numerosi attrezzi da lavoro, utilizzabili anche come arnesi da scasso, tipo cacciaviti, tronchesi e un piede di porco, il tutto sottoposto a sequestro.
Lo straniero, non ha fornito idonee giustificazioni per il possesso di quanto sopra e, al termine delle formalità di rito, in ragione di così gravi elementi indiziari raccolti a suo carico, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Spoleto.
L’attività rientra nel costante impegno dell’Arma dei Carabinieri, coordinata dalla Procura spoletina, nella repressione dei reati predatori e nella tutela della sicurezza della comunità locale.
Montefalco: sorpreso in possesso arnesi da scasso e di 5 metri di discendente in rame, denunciato
Todi, 800 mila euro per la strada di Canonica e Via delle Piagge
La Giunta ha approvato i due progetti di fattibilità tecnico-economica da tradurre in lavori nel 2026
Asfaltati intanto nei giorni scorsi dalla Provincia tre chilometri della Pontecuti-Cordigliano
Via delle Piagge è la strada che si diparte a monte davanti a Porta Fratta e si sviluppa per circa 1,5 chilometri fino a intersecarsi a fondo valle con la provinciale 379 che conduce ad Avigliano e Amelia, caratterizzata da ammaloramenti, dossi e avvallamenti pericolosi, anche a causa di rappezzi eseguiti lungo i percorsi dei servizi a rete.
L’intervento prevede un investimento di 270 mila euro e prevede la riprofilatura delle scarpate e la loro ripulitura fino alle cordolature, la ripulitura delle caditoie, la sistemazione in quota dei pozzetti che risultano fuori sagoma rispetto al piano stradale, la fresatura di alcuni tratti e il ricarico di altri con binder per il loro consolidamento, fino alla bitumatura finale e al rifacimento delle segnaletica orizzontale.
“La strada – spiega l’assessore ai lavori pubblici Moreno Primieri – è importante non solo per i residenti ma anche per la sua funzione di collegamento tra la città e gli impianti sportivi di Pontenaia e verso le frazioni poste a sud del capoluogo comunale, intersecandosi in più punti con l’antico tracciato della Via Amerina”.
Investimento da 510 mila euro invece per la manutenzione straordinaria della strada comunale di Canonica-Mannella, ugualmente bisognosa da tempo di manutenzione straordinaria.
L’intervento di sistemazione del fondo stradale, particolarmente dissestato, e di rifacimento del manto bituminoso riguarderà una lunghezza di 1,5 chilometri compreso tra la chiesa parrocchiale e il confine con il comune di Monte Castello di Vibio, la cui Amministrazione ha espresso apprezzamento per la scelta visto che si tratta di un passaggio utilizzato da molti dei propri residenti per recarsi a Todi.
“Lavori non ulteriormente derogabili – spiega il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – e per i quali procederemo nel 2026 insieme ad altri ugualmente urgenti per i quali stiamo lavorando per il reperimento delle risorse necessarie”.
Nel frattempo si registra il rifacimento della bitumatura della strada Pontecuti-bivio Cordigliano per tre chilometri di lunghezza ad opera della Provincia di Perugia.
“Con l’ente di piazza Italia – aggiunge il primo cittadino – si è in contatto per sollecitare nei prossimi mesi altri interventi sulla viabilità di competenza, con un supporto che potrà arrivare anche dai fondi delle aree interne prossimi al loro utilizzo”.
Spoleto: “Dal territorio continua la richiesta di geometri, necessario riattivare il CAT”
Dopo il tentativo di due anni fa, il Collegio geometri Perugia torna a fare appello alle istituzioni – Dal 2017 in città non si formano più geometri e il tessuto economico ne risente sempre più
“Visto che continuiamo a ricevere sollecitazioni dalle imprese e dal tessuto economico locale, che lamentano l’impossibilità di trovare geometri nel territorio, rinnoviamo l’appello alle istituzioni preposte affinché, con lungimiranza, a Spoleto si riattivi con urgenza l’indirizzo scolastico Costruzioni Ambiente Territorio. È assolutamente necessario formare nel prossimo futuro ragazzi che intraprendano la carriera da geometra, una figura professionale di cui la società non può fare a meno”.
Dopo il tentativo di due anni fa, andato purtroppo a vuoto, di riportare all’Istituto ‘Spagna-Campani’ di Spoleto un corso CAT (Costruzioni Ambiente Territorio, ex scuola per geometri), il Collegio dei geometri di Perugia, per bocca del suo presidente Enzo Tonzani, è tornato a sollevare il problema, sempre più grave, della carenza di geometri nello Spoletino. Una criticità emersa nuovamente nel corso dell’ultimo incontro del consiglio direttivo del Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Perugia, quando l’Associazione geometri dello Spoletino si è fatto portavoce delle richieste provenienti dal mondo imprenditoriale locale e dai cittadini. D’altronde, dalla soppressione dell’indirizzo scolastico CAT nel 2017, la città di Spoleto non forma più giovani che possono intraprendere la carriera di geometra, di fatto rendendo impossibile un ricambio generazionale, con conseguenti sempre maggiori difficoltà nel portare avanti lavori e progetti che necessitano di tale figura professionale. Già due anni fa, lo stesso Collegio dei geometri di Perugia e l’Associazione geometri dello Spoletino, insieme al Comune di Spoleto e alle associazioni di categoria regionali Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Cna e Confartigianato, avevano fatto appello alle istituzioni affinché tale corso fosse ripristinato. Allora era arrivato però il parere non favorevole da parte dalla Provincia di Perugia, così che il problema è rimasto e si è anzi acuito, come fanno sapere gli stessi geometri.

“Ogni anno – spiega Tonzani – qualche collega va in pensione e non c’è nessun ragazzo che possa prendere il suo posto, nonostante l’enorme mole di lavoro, legato anche al Pnrr e alla ricostruzione, e le alte possibilità di guadagno esistenti. Certo, il problema non si risolverebbe nel giro di poco tempo, perché per formare uno studente ci vogliono almeno cinque anni, ma è assolutamente necessario partire adesso. Bisogna almeno avere una visione e una strategia per il futuro del territorio. Non si può privare Spoleto e lo Spoletino di una scuola di questo tipo e di una figura professionale tecnica così essenziale per la nostra economia”.
Neoplasia vescicale: da Perugia la spinta definitiva verso la chirurgia robotica
Si è svolto alla Posta dei Donini un convegno tra i più importanti urologi del mondo. Il Dott. Papalia: “Fondamentale standardizzare le procedure, la tecnologia migliora il lavoro del chirurgo e la salute del paziente”
Perugia al centro di un importante convegno medico in ambito urologico. Dal 21 al 23 novembre, presso la Posta dei Donini a San Marino in Campo, i più grandi esperti in materia, con particolare riferimento alla neoplasia vescicale, si sono dati appuntamento per condividere esperienze di lavoro e creare delle linee guida per il futuro, che passino per una standardizzazione di alcune procedure in fase operatoria. Il convegno, dal titolo “Advancing Intracorporeal Robotic Neobladder Surgery: An Expert Panel Discussion”, è stato organizzato da Dott. Rocco Papalia, in collaborazione EMS Group per la segretaria scientifica e con la Viaggi Franciscus per la parte tecnico turistica. Papalia, professore ordinario in urologia presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha puntato il focus sull’importanza della chirurgia robotica nell’approccio alla cistectomia radicale e alla ricostruzione della vescica. Una metodologia di intervento moderna che sta consentendo la realizzazione in sicurezza di neovesciche intracorporee a un numero crescente di pazienti. L’approccio robotico, poi, ha garantito migliori risultati perioperatori, un recupero più rapido e una riduzione delle complicanze rispetto agli interventi tradizionali.
“L’innovazione in ambito chirurgico – dichiara lo stesso Prof. Papalia – è stata portata dalla chirurgia minimamente invasiva e dalla robotica, che permettono risultati migliori non solo in termini di efficacia dell’intervento, ma anche per le condizioni postoperatorie e funzionali dei pazienti. I vantaggi riguardano sia il chirurgo, con procedure più precise e minor affaticamento, sia il paziente, con meno dolore e tempi di recupero più brevi. È fondamentale standardizzare le procedure e diffondere la formazione in tutti i centri dotati di piattaforme robotiche, sempre più numerosi in Italia”.
Tra i contributi portati al convegno, sicuramente prezioso è stato quello del Prof. Michele Gallucci, già ordinario della Sapienza di Roma e mentore professionale del già citato Prof. Papalia.
“Questo congresso è importante perché riguarda una chirurgia molto complessa, ora facilitata dal robot. L’intervento consente di sostituire la vescica con l’intestino mantenendo la stessa qualità di vita per il paziente. La robotica ha migliorato significativamente l’operazione, riducendo le complicanze e i tempi chirurgici, con un recupero più rapido e una quasi totale assenza di trasfusioni”.
L’evento ha confermato il ruolo fondamentale della collaborazione tra centri di eccellenza e professionisti nel diffondere conoscenze e competenze avanzate, contribuendo a migliorare la qualità della chirurgia e il recupero dei pazienti.



Martina Braganti
Perugia, l’opposizione insorge: “Basta silenzi su Eurochocolate”
I consiglieri di minoranza denunciano il silenzio della sindaca e sostengono l’eccellenza perugina
Eurochocolate: la polemica continua. Questa volta a parlare sono tutti i consiglieri comunali di opposizione, Nilo Arcudi, Paolo Befani, Chiara Calzoni, Elena Fruganti, Edoardo Gentili, Riccardo Mencaglia, Clara Pastorelli, Augusto Peltristo, Margherita Scoccia, Gianluca Tuteri, Leonardo Varasano, Nicola Volpi che affermano:
Sono trascorsi tre giorni dagli episodi che hanno visto sotto attacco Eurochocolate e la Città del Cioccolato durante una protesta nel cuore di Perugia. Tre giorni senza una parola chiara, un segnale, una mano tesa da parte del sindaco e della giunta verso una manifestazione che, da oltre trent’anni, porta lavoro, turismo e notorietà alla nostra città. Tutto tace. Un silenzio assordante che ieri, in Consiglio Comunale, è diventato quasi imbarazzante.
Durante la seduta, l’opposizione unita ha presentato un Ordine del Giorno urgente per chiedere al sindaco e alla giunta una posizione chiara e immediata: solidarietà agli organizzatori di Eurochocolate e una presa di distanza dai messaggi ostili e volgari che abbiamo sentito nei giorni scorsi nella manifestazione che ha unito la contrarietà a Eurochocolate con il sostegno alla Palestina. Abbiamo chiesto un atto di buonsenso, semplice, responsabile. La maggioranza lo ha respinto.
A rendere ancora più evidente la spaccatura sul tema, la presenza in Aula di Eugenio Guarducci, fondatore di Eurochocolate, esempio della Perugia che lavora, investe e crea opportunità. Presente lui. Assente la sindaca.
Noi diciamo chiaramente: “Vicini a chi investe sulla città, non a chi la divide”, mentre la maggioranza si chiude in un imbarazzante silenzio. Di fronte a un attacco ideologico verso un’eccellenza perugina, non prendere posizione è già una posizione.
L’opposizione continuerà a fare ciò che altri non vogliono fare: proteggere l’immagine di Perugia, sostenere chi la rende attrattiva e prendere parola quando il silenzio diventa connivenza
Perugia, i Vigili del Fuoco portano gioia in Oncoematologia Pediatrica
protagonisti dell’iniziativa sono stati gli attori nei panni dei celebri personaggi di Geronimo Stilton e Tea Stilton
I Vigili del Fuoco di Perugia hanno regalato oggi un momento di gioia e spensieratezza ai piccoli pazienti del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Ospedale Santa Maria della Misericordia.
I protagonisti dell’iniziativa sono stati gli attori nei panni dei celebri personaggi di Geronimo Stilton e Tea Stilton, che hanno visitato i bambini trasformando per un pomeriggio il reparto in un’atmosfera magica.
L’evento, che unisce la promozione della lettura ai valori di solidarietà del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ha visto i personaggi, affiancati dal personale VVF, intrattenere i bambini. Nel corso dell’incontro è avvenuta la consegna di un piccolo gadget e del libro “Geronimo Stilton: un giorno da pompiere”, volume centrale del progetto educativo e dell’evento in programma per il giorno successivo.
Concorso letterario per ragazzi: “Le parole sbagliate. Le parole da non dire. Le parole che lasciano segni”
Presentato Associazioni Futuro Ponte APS e Pontepattolissima, insieme all’IC Perugia 15 Con il patrocinio delle Associazioni Liberamente Donne e Sovrapensiero
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le Associazioni Futuro Ponte APS e Pontepattolissima, promotrici dell’iniziativa insieme all’IC Perugia 15 e con il patrocinio delle associazioni Liberamente Donne e Sovrapensiero, lanciano il concorso letterario “Le parole sbagliate. Le parole da non dire. Le parole che lasciano segni”, rivolto agli studenti e alle studentesse della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto IC Perugia 15.
L’iniziativa nasce per sensibilizzare le giovani generazioni sul potere delle parole e sul ruolo che il linguaggio svolge nella costruzione di una cultura del rispetto. Le parole possono aprire possibilità, accogliere, incoraggiare. Ma possono anche ferire, umiliare, escludere. Il concorso invita ragazze e ragazzi a riflettere proprio su questo: su ciò che dicono, ascoltano e leggono ogni giorno, nelle chat, a scuola, in famiglia o tra amici. Molte forme di violenza di genere iniziano infatti dal linguaggio: commenti svalutanti, stereotipi, battute offensive che spesso passano inosservate, ma che contribuiscono a costruire un clima di disparità. Scegliere parole rispettose significa prevenire la violenza sin dalle sue radici.
I racconti realizzati dagli studenti e consegnati entro il 25 maggio 2026 saranno valutati da una giuria dedicata, nella quale sarà presente anche lo scrittore perugino Giovanni Dozzini, che ha accolto con entusiasmo l’invito a partecipare al progetto. L’autore si è inoltre reso disponibile a incontrare le classi dell’IC Perugia 15 per condividere con i ragazzi e le ragazze il proprio percorso creativo: come nasce l’idea di un libro, da dove partire per costruire un racconto, come osservare la realtà per trasformarla in storie. Un’occasione preziosa per scoprire che l’ispirazione può trovarsi ovunque – anche nei luoghi più familiari – e che anche da Ponte Pattoli si può diventare grandi scrittori. Insieme a lui, in giuria ad oggi abbiamo al conferma che ci sarà Federco De Salvo – Psicologo specialista in Psicoterapia e Neuropsicologia e Consigliere del comune di Perugia, Elena Capuccella presidente dell’associazione SovraPensiero e una referente di liberamente Donna.
I racconti vincitori e quelli segnalati saranno presentati durante un evento organizzato nel territorio entro il 25 novembre 2026, e una selezione sarà stampata per le scuole. Tutti i partecipanti riceveranno un attestato di riconoscimento.
Questo progetto riprende le fila di un percorso di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, iniziato nel 2023 con l’installazione della Panchina Rossa nel parco giochi di Ponte Pattoli, da parte dell’associazione Futuro Ponte e con questa nuova iniziativa promossa a più voci, si vuole rinnovare l’impegno del territorio nel promuovere tra le giovani generazioni una cultura dell’ascolto, dell’empatia e della responsabilità delle parole. Perché la prevenzione della violenza contro le donne inizia anche dal linguaggio che scegliamo di usare ogni giorno.
Metrobus: sopralluogo sindaca e assessore Vossi nei cantieri strategici
Il monitoraggio dei cantieri proseguirà nelle prossime settimane
Prosegue il percorso di monitoraggio costante sui cantieri del Metrobus. Questa mattina la Sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi e l’assessore alla mobilità Pierluigi Vossi hanno effettuato un sopralluogo nei tre punti strategici attualmente interessati dai lavori: via Settevalli, l’area dell’ex Mercato ortofrutticolo generale e via Chiusi, dove la delegazione comunale ha incontrato anche rappresentanti dei residenti e delle associazioni del quartiere coinvolte nel progetto.
Sul posto erano presenti la direzione lavori, con il project manager Roberto Tosti, l’assistente alla direzione Paola Lucci, i rappresentanti delle imprese Tecnostrade e Todini, e il responsabile del cantiere di via Chiusi, Giuseppe Freschi, che hanno fatto il punto sull’avanzamento delle opere.
Oggi abbiamo visitato tre cantieri – via Settevalli, il Mercato e via Chiusi – per verificare lo stato di avanzamento dei lavori
hanno spiegato i tecnici.
Le aree sono in lavorazione rispettivamente da Tecnostrade e Todini e l’avanzamento procede, nonostante la presenza di alcuni sottoservizi che richiedono un impegno maggiore da parte delle imprese e un costante coordinamento con gli enti competenti. A breve – hanno aggiunto – sarà prevista una modifica della viabilità nella zona di piazza Settevalli. L’intervento nell’area del Mercato è già in parte concluso e a via Chiusi continuiamo a confrontarci direttamente con i cittadini per affrontare eventuali criticità, tutte attualmente monitorate
i residenti e le associazioni di via Chiusi hanno ringraziato l’amministrazione per la presenza sul posto e rivolto alcune domande alla direzione lavori sul cantiere, certezze sulla costruzione del marciapiede sulla via e il cronprogramma sui lavori.
La direzione lavori ha inoltre sottolineato come il quadro tecnico complessivo sia positivo, “siamo in attesa di interventi da parte di Umbra Acque, Enel e gli altri enti coinvolti nella gestione dei sottosservizi e superare le problematiche quotidiane in modo efficace e rapido. L’opera è molto importante per la città e l’impegno condiviso sta permettendo di procedere con determinazione.”
La Sindaca Ferdinandi e l’assessore Vossi hanno ribadito l’importanza del confronto costante con residenti e imprese, sottolineando come il Metrobus rappresenti un’infrastruttura strategica per migliorare la mobilità e la qualità della vita urbana.
Vogliamo che ogni fase dei lavori sia accompagnata da trasparenza, presenza sul territorio e ascolto delle comunità coinvolte
Il monitoraggio dei cantieri proseguirà nelle prossime settimane con ulteriori sopralluoghi nei vari quadranti della città interessati dal progetto.
Si apre il sipario di “EaT – Enogastronomia a teatro”, dal 4 al 7 dicembre a Spoleto
Quarta edizione dell’evento che mette sullo stesso palco cibo e performance per far vivere allo spettatore un’esperienza originale e unica. In apertura del festival, l’anteprima nazionale di “Mama I’m Coming Home” della Compagnia Sesti/Contini: in tre portate, il racconto dell’universalità dei rapporti tra madri e figli
A Spoleto sta per riaprirsi nuovamente il sipario su quel connubio unico tra cibo e cultura, che diventa linguaggio, gesto, memoria, musica e spettacolo. Dal 4 al 7 dicembre 2025 è in programma la quarta edizione di “Eat – Enogastronomia a Teatro”, evento organizzato da Anna7Poste Eventi&Comunicazione Srl in collaborazione con il Comune di Spoleto e supportato da Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Monini S.p.A.
Lunedì 24 novembre a Palazzo Mauri nel corso della conferenza stampa di presentazione sono stati illustrati programma e novità, con spettacoli ancora più coinvolgenti e originali che uniscono la cultura del cibo a performance teatrali-musicali. Sono intervenuti Giovanni Angelini Paroli, assessore al turismo e allo sviluppo economico del Comune di Spoleto, e l’organizzatrice Anna Setteposte. “EaT, come abbiamo sottolineato anche in passato – ha dichiarato l’assessore Angelini Paroli –, è un evento che rappresenta ormai un punto fermo della nostra programmazione, con una capacità di dare valore alla nostra cultura enogastronomica e agroalimentare molto originale, competente e suggestiva. Tenere insieme luoghi della cultura e arte culinaria permette di porre l’accento su due delle peculiarità più caratterizzanti del nostro territorio. Possiamo vivere il teatro quale luogo di incontro e conoscenza non solo della cultura, ma anche della nostra enogastronomia”.
“Questa è un’edizione diversa rispetto agli anni passati, non solo perché saremo in pieno clima natalizio, ma soprattutto per il programma che segna una crescita importante della manifestazione – ha affermato Setteposte per poi aggiungere –. Sarà un’edizione con molte novità, seguendo una formula già collaudata, che saprà coinvolgere il pubblico in maniera divertente e molto interessante. Avremo spettacoli a teatro dedicati ai bambini con ‘Shakespeare a colazione’, il ritorno dei Food Ensemble, questa volta con lo chef Tommaso Tonioni, lo spettacolo ‘A Tavola’ prodotto da EaT e scritto da Guido Farinelli sull’arte dell’apparecchiatura con il rito della tavola come forma di racconto. Avremo un confronto tra il Trebbiano Spoletino ed i trebbiani d’Italia, tre appuntamenti con una cena clandestina e due spettacoli con i volti televisivi Vito e Niccolò Califano”. Quattro giorni dove vanno in scena degustazioni, cibo, performance e musica, con l’obiettivo anche di divulgare la promozione e la difesa delle eccellenze enogastronomiche locali e nazionali in sedi suggestive e inusuali, come il Teatro Caio Melisso e il Teatrino delle Sei, importanti luoghi di cultura attraverso cui far conoscere le produzioni teatrali emergenti e far vivere al pubblico un’esperienza unica, grazie a spettacoli che prevedono una partecipazione del pubblico sempre più attiva, per amplificare le emozioni e le suggestioni.
A inaugurare la kermesse, giovedì 4 dicembre (Teatro Caio Melisso, ore 20), sarà ‘Mama I’m Coming Home’ con Alessandro Sesti e Debora Contini, in anteprima nazionale. Lo spettacolo durante il quale si potranno assaggiare alcuni dei piatti tipici dell’Umbria contadina, quella cucina semplice che è sinonimo di casa, di famiglia, di calore, raccontata attraverso una storia personale sull’universalità del rapporto madre-figlio/a. Ci si addentrerà in cosa significa essere una madre cresciuta durante il boom economico, ma soprattutto, una donna che ha vissuto la propria infanzia in un’Italia dove il timore di Dio e il patriarcato più nocivo erano considerati la normalità. Lo scontro tra un figlio, che assorbe la globalizzazione e immagina infiniti possibili ‘sé’, e una madre, costretta a comprendere il cambiamento sociale in atto, genererà un modo per parlare dell’universo femminile nella maniera in cui era inteso negli anni ’60 del nostro Paese, dalla violenza di genere alle disuguaglianze che ancora oggi permeano la società attuale.
Tra le novità di questa quarta edizione ci sarà anche la prima produzione targata ‘Eat – Enogastronomia a teatro’: ‘A Tavola!’ (domenica 7 dicembre, Teatro Caio Melisso ore 18.30), spettacolo che vuole mettere in scena il rito della tavola a 360 gradi. Tra ironia e poesia, il sipario si aprirà sul rito antico del ‘mangiare insieme e apparecchiare’, capace di rafforzare i legami e di dare forma alla memoria collettiva. Un viaggio quindi ironico e poetico intorno alla tavola, tra piatti, tovaglie e ospiti in arrivo. Due attori e una Vigilia che sta per cominciare: mentre attendono, Amedeo e Piero preparano la tavola e discutono di oggetti, gesti e significati nascosti. Lo spettacolo guida il pubblico dalle mense dei patrizi romani alle tavole moderne, svelando come ogni gesto e utensile — dal cucchiaio primordiale alla ‘diabolica’ forchetta, fino al coltello di Richelieu — racconti l’evoluzione del gusto e delle buone maniere. Tra preparativi natalizi e riflessioni sul convivio, ‘A Tavola!’ celebra la mise en place come arte dell’accoglienza: un gesto che trasforma ogni tavola in uno spazio di bellezza, cura e condivisione. Perché apparecchiare non è solo preparare una tavola: è un atto di cura verso chi si ama. Con Guido Farinelli, autore dei testi, Gabriele Furnari Falanga e Angelo Barone. Drammaturgia Giacomo Ballarè e regia Davide Gasparrini.
Altra novità, uno spettacolo dedicato ai bambini dai 5 ai 10 anni intitolato ‘Shakespeare a colazione’ (domenica 7 dicembre, Teatro Caio Melisso ore 10.45), ispirato alla formula del celebre ‘Shakespeare for Breakfast’ del Fringe Festival di Edimburgo. Un’esperienza gustosa e teatrale, dove il genio di Shakespeare incontra la magia della prima colazione. Un cappuccino con Riccardo III? Un cornetto alla crema con Titania, la regina delle fate? Con ‘Shakespeare a Colazione’ tutto è possibile. In una divertente e brillante matinée, cinque attori portano in scena i personaggi più amati del teatro elisabettiano – da Iago a Lady Anna, da Ariel a Shylock – tra dialoghi, sonetti e momenti di pura comicità. Una sgangherata compagnia di girovaghi accompagna il pubblico in un viaggio tra sogni, amori e malintesi tratti da opere come ‘Il Mercante di Venezia’, ‘Molto rumore per nulla’, ‘Sogno di una notte di mezza estate’ e ‘Pene d’amor perdute’, mentre viene servita una vera colazione con latte, succhi di frutta, cappuccino e torte. Testo originale a cura di Perelandra (iniziativa gratuita realizzata con il contributo del Gal Valle Umbra e Sibillini).
La seconda giornata, venerdì 5 dicembre, è caratterizzata da due appuntamenti. Si inizia con ‘Emozioni da bere. Il primo cocktail show sulle emozioni’ (Teatro Caio Melisso, ore 19). Un format unico, un viaggio nelle emozioni umane, un aperitivo durante il quale si ride, si riflette, si gioca e si brinda. “Cocktail emotivi” realizzati ad hoc, ognuno ispirato a un’emozione diversa. Regia drammaturgia interpretazione Daniele Vagnozzi, supervisione alla regia Alessandro Savarese. Costume e oggetti di scena Stefania Cempini, ideazione cocktail Sebastian Lombardo / Raval. Produzione Marche Teatro.
A seguire il nuovo one man show di Vito dal titolo “L’altezza delle lasagne. Monologo di sopravvivenza gastronomica” (Teatro Caio Melisso, ore 21.15). Perché è scomparsa la rucola e siamo invasi dall’avocado? Chi ha deciso che non serve più la mezzaluna? Cosa ha trasformato il semplice gesto di nutrirsi in una nuova religione? Da quando l’uomo ha smesso di fare da mangiare e si è trasformato in Chef? Si può preparare una torta di mele eco-sostenibile senza sfruttare l’ambiente? Vito porta lo spettatore su un terreno a lui caro, quello del cibo e della cucina, in un excursus esilarante e spietato sul malsano e preverso rapporto tra l’uomo e il piano cottura. Lo spettacolo (di Francesco Freyrie e Andrea Zalone) che tutti quelli che amano cucinare dovrebbero vedere.
Ricca di appuntamenti la giornata di sabato 6 dicembre. Si inizia con la tavola rotonda organizzata e a cura del Gal Valle Umbra e Sibillini dal titolo “Origine e qualità degli alimenti. Il ruolo dei Consorzi di tutela nell’era dell’AI” (Teatro Caio Melisso, ore 10.30). Il consumatore attento e consapevole cerca sempre garanzie sull’origine e sulla qualità degli alimenti. In questo ambito applicazioni, motori di ricerca e Intelligenza artificiale si stanno sostituendo al valore dell’etichetta. I Consorzi di Tutela hanno la l’obbligo di ribadire il loro ruolo istituzionale di garanzia di qualità delle produzioni, a tutela di chi produce e si chi consuma, salvaguardando il valore dei marchi europei. Interverranno: Andrea Sisti, sindaco di Spoleto, Pietro Bellini, presidente Gal Valle Umbra e Sibillini e presidente Consorzio di tutela Prosciutto di Norcia; Paolo Bartoloni, presidente Consorzio Tutela Vini Montefalco; Marco Fornaciari da Passano, professore dipartimento di ingegneria civile ed ambientale Università degli studi di Perugia; Devis Cruciani, amministratore Unico del Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria; Zefferino Monini, presidente Olio Monini Spa. A moderare il giornalista Maurizio Pescari.
A seguire ‘Cibo angelico’ (Fattoria Sociale, Loc. Protte n.27, ore 12). Come una madre, o una sorella. Quando entra in scena l’attrice Mariella Fabbris è un tornado familiare. L’impeto mescolato alla dolcezza. Così rapisce e porta via gli spettatori, facendone scomparire le tracce; per incanto soffitti e pareti svaniscono e siepi e fascine si scavalcano per salire su in montagna dove volano acciughe felici oppure, si plana dentro chiostri odorosi di erbe, finendo tra pennuti angelici. Le storie provengono dalle pagine di Tabucchi e Orengo, che hanno omaggiato l’artista con due racconti preziosi, con l’invito a riscoprire le cose buone e semplici. Reimparando magari ciò che è stato dimenticato nel rapporto con la natura. Lettere, poesia, teatro e cucina. Di e con Mariella Fabbris. In collaborazione con Fattoria Sociale. Spettacolo e degustazione di gnocchi (gnocchi al pomodoro – gnocchi al pesto – gnocchi ai tre formaggi – gnocchi dolci).
‘La ultima vez’ (L’ultima volta) di Gabriella Salvaterra (Teatrino delle 6, ore 12.45 e in replica alle 19.45) è invece una cena clandestina che si propone di celebrare la meraviglia di un eterno nuovo inizio. Questo spettacolo supera i limiti tradizionali del teatro, integrando in un’esperienza poetica il cibo, la narrazione, la musica e la memoria dei nostri corpi: “Quando le persone si riuniscono attorno a un tavolo molto spesso parlano delle loro vite, ma non capisco perché quasi sempre parlano delle loro prime volte. Questa notte propongo il contrario; ricordare, celebrare le ultime volte della nostra vita, perché per me sono le più belle e le più importanti”. Quest’opera è erede di un lavoro che per molti anni Gabriella Salvaterra ha sviluppato con il Teatro de los Sentidos, indagando la relazione tra gusto e memoria, e i semplici e profondi rituali che segnano la nostra vita.
Con ‘La rivincita del Trebbiano’ (Teatro Caio Melisso, ore 16.45) il pomeriggio è in programma anche una degustazione guidata a cura dei giornalisti enogastronomici Antonio Boco e Giuseppe Carrus. Da varietà bistratta, derisa, camuffata, ritenuta buona solo per quantità e prodotti da taglio, a uva capace di vini contemporanei e attraenti, ad alto tasso di originalità e dalle molteplici declinazioni. Ecco allora che il sipario si aprirà per il Trebbiano, anzi per i Trebbiani. In degustazione: Antonio Camillo | IGP Toscana Procanico 2024; Cantina Ninni | DOC Spoleto Trebbiano Spoletino Misluli 2024; Cantina Antonelli | DOC Spoleto Trebbiano Spoletino Vigna Tonda 2024; Valentini | DOC Trebbiano d’Abruzzo 2024; Francesco Guccione | IGP Terre Siciliane Trebbiano 2024; Monteraponi | IGP Toscana Trebbiano 2023; Marangona | DOP Lugana Cemento 2022.
La giornata si concluderà con l’atteso ritorno dei Food Ensemble con ‘Il concerto che puoi mangiare’ (Teatro Caio Melisso, ore 21). Il primo concerto che si può assaggiare si unirà questa volta allo chef Tommaso Tonioni per una collaborazione irripetibile. Per questa edizione verrà ideato un piatto inedito, creato appositamente per la serata e svelato in anteprima durante la performance. Nel pieno stile Food Ensemble, il piatto diventerà musica: suoni, aromi e movimenti della preparazione si trasformeranno in una nuova traccia, che dopo l’evento sarà pubblicata e ascoltabile in streaming. Un’esperienza che unisce gusto e suono in un’unica performance multisensoriale. Selezione vini a cura de Il Garage del Vino.
L’ultima giornata di EaT, domenica 7 dicembre, inizierà con una matinée al cinema, tra colazione e proiezione del film ‘Il gusto delle cose’ (Sala Pegasus, ore 10.30). Un film di Tran Anh Hung che segna una svolta nel sottogenere cibo-cinema: non più competizione ma condivisione di sapere. Sul finire del XIX secolo in Francia Eugenie, cuoca sopraffina, e Dodin-Bouffant, famoso gastronomo, lavorano fianco a fianco da vent’anni. Il loro è un rapporto di reciproca fiducia che progressivamente si è trasformato in una relazione sentimentale. Eugenie però si ritrae dinanzi all’idea che si consolidi in un matrimonio. Lui però non ha intenzione di arrendersi e si muove, per ottenere il risultato desiderato, sul terreno che li accomuna: la cucina.
In contemporanea è in programma anche lo spettacolo per bambini ‘Shakespeare a colazione’ (Teatro Caio Melisso, ore 10.45). Anche domenica, dopo le due repliche di sabato, andrà in scena la cena clandestina di Gabriella Salvaterra dal titolo ‘La ultima vez’ (Teatrino delle 6, ore 12.30). Con lo spettacolo ironico e scanzonato ‘Mangiare tutto’ (Teatro Caio Melisso, ore 16.30), l’attore e cuoco Niccolò Califano, reduce dal programma Sky Masterchef, e lo scrittore e drammaturgo Matteo Cavezzali, racconteranno poi la passione/patologia che colpisce ogni italiano: la mania per la cucina. Gli italiani infatti hanno una vera e propria ossessione per il cibo. A colazione parlano di cosa mangiare a pranzo, a pranzo di cosa mangiare a cena, a cena iniziano a progettare i pasti del giorno seguente. Dalle liti per la miglior ricetta, alle battaglie per la ‘vera’ tradizionale, dalla gara a chi ha avuto la nonna come cuoca migliore, dalle abbuffate per Natale e per i matrimoni, fino alla nuova passione per la cucina etnica e giapponese. Con un solo imperativo ‘mangiare tutto!’. In scena, oltre a Califano anche Andrea Sciamanna. Il finale della quattro giorni spoletina sarà poi con la prima produzione targata EaT ‘A tavola!’ (Teatro Caio Melisso, ore 18.30).
Attori, musicisti, cuochi e spettatori si ritroveranno così nuovamente insieme a Spoleto per sedersi ancora allo stesso tavolo, tra cibo e performance. Lo spazio del teatro e non solo, grazie a un ricco programma di appuntamenti, tornerà ad essere condiviso interamente, in una chiave di esclusiva convivialità.
Nel Settecento il teatro non era soltanto palcoscenico di arti e spettacolo, ma un luogo vivo, sociale, in cui si mangiava, si brindava e si festeggiava insieme. Con EaT questo spirito torna a rivivere: il teatro ridiventa spazio di incontro e condivisione, dove cultura e gusto si intrecciano per restituire al pubblico l’esperienza autentica di un tempo.
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