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Regione Umbria, firmato il preaccordo CIRL del comparto forestale

Un investimento sulle persone e sulla protezione del territorio

(AUN) – Perugia, 27 novembre 2O25 – Si è svolta questa mattina, nel salone d’Onore di Palazzo Donini, la conferenza stampa per la firma del nuovo preaccordo del contratto integrativo regionale del comparto idraulico-forestale, alla presenza dell’assessora regionale, alla programmazione forestale e sviluppo della montagna, Simona Meloni e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali. L’intesa, accolta positivamente da tutti i presenti, interessa circa 1500 lavoratori e segna un passo decisivo nella valorizzazione di un settore strategico per l’Umbria.

Il preaccordo aggiorna il quadro contrattuale 2024–2027 e introduce misure economiche e normative destinate a rafforzare la qualità del lavoro e la funzionalità del servizio sul territorio. Tra gli interventi principali figurano l’aumento del salario integrativo regionale, la riduzione progressiva della franchigia temporale nei centri di raccolta, il riconoscimento dell’indennità ai preposti alla sicurezza e l’aggiornamento delle indennità giornaliere per le mansioni tecniche più esposte. È prevista la decorrenza economica dal 1° ottobre 2025.

Nel corso della conferenza stampa, l’assessora Meloni ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto. “Quello di oggi è un momento importante per l’Umbria e per un settore che consideriamo strategico. La firma del preaccordo con le organizzazioni sindacali del comparto forestale è il risultato di un lavoro costruito insieme, in piena collaborazione con l’Agenzia forestale e con tutto il personale che ogni giorno opera sul territorio. Il lavoro degli addetti idraulico-forestali è prezioso. La nostra è una regione caratterizzata da vaste aree interne, da un patrimonio boschivo straordinario e da un territorio che richiede cura costante, prevenzione del rischio idrogeologico e interventi rapidi in situazioni di emergenza. Gli operatori forestali garantiscono tutto questo: tutela dell’ambiente, sicurezza delle comunità e supporto operativo in ogni necessità”.

L’assessora ha ribadito la volontà della Regione di non lasciare indietro nessuno. “Abbiamo voluto un accordo strutturato. L’incremento del salario integrativo, la riduzione progressiva della franchigia – che sarà monitorata a dicembre 2026 per essere completamente superata entro il 2027 – e il riconoscimento delle indennità alle professionalità più esposte rappresentano un gesto di equità e di responsabilità. Questo è un comparto fatto di lavoratori specializzati, che svolgono un lavoro faticoso e spesso usurante, mettendo in campo professionalità e dedizione che meritano rispetto e valorizzazione”.

   

Guida in stato di ebbrezza, denunciato 48enne a Foligno

 

 

Alcune sere fa, il personale della Polizia di Stato di Foligno, a seguito di segnalazione al Numero Unico di Emergenza, è intervenuta in via dei Mille, dove era stata segnalata la presenza di un’autovettura condotta in maniera pericolosa, a seguito del quale ha denunciato un 48enne per il reato di guida in stato di ebbrezza.

In particolare, il veicolo era stato visto invadere più volte la corsia opposta, rischiando così di impattare contro altri utenti della strada.

Inoltre, il conducente, in più occasioni, aveva colpito un cordolo di un marciapiede rialzato, con conseguente pericolo di sbandare e perdere totalmente il controllo del mezzo.

Al loro arrivo sul posto, gli Agenti del Commissariato di P.S. di Foligno hanno notato che l’autovettura era stata parcheggiata lungo la pubblica via e che presentava due pneumatici lacerati ed uno specchietto completamente divelto.

Il conducente – un italiano 48enne già noto alla Polizia in ragione di pregresse vicende di guida in stato di ebbrezza e di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti – si trovava invece a ridosso del veicolo, dimostrandosi in stato confusionale, con gravi difficoltà nel parlare correttamente e nel mantenere l’equilibrio.

Sottoposto ad esami volti ad accertarne lo stato di ebbrezza, all’uomo veniva riscontrato un tasso alcolemico di poco inferiore ai 4,3 g/l.

Pertanto, i poliziotti hanno provveduto a denunciarlo in stato di libertà per il reato di guida in stato di ebbrezza.

L’indagato deve comunque presumersi innocente sino alla sentenza definitiva di condanna.

Perugia, 27 novembre 2025

   

60enne truffato da un falso appartenente della Polizia: denunciato un 25enne per truffa

Il personale della Polizia di Stato di Perugia, a seguito di denuncia, ha denunciato un 25enne, cittadino italiano, gravato da precedenti di polizia, per il reato di truffa.

Nello specifico, la vittima della truffa on line, un 60enne di Assisi, ha ricevuto un sms da un numero associato ambiguamente al nominativo di una nota società di pagamenti digitali con il quale è stato comunicato falsamente che ignoti, mediante il suo conto corrente, avevano disposto un bonifico in favore di un’altra nota società di transazioni on-line e che, per bloccare il versamento, avrebbe dovuto contattare l’assistenza telefonica ad una data utenza.

Ingenuamente l’uomo ha chiamato questo numero ed entrava in comunicazione telefonica con un sedicente operatore della Polizia Postale.

La conversazione, su richiesta del finto poliziotto, si è poi spostata su una nota piattaforma telefonica online, in modalità videochiamata, dove però il 60enne, invece di vedere l’interlocutore, notava esclusivamente il logo della Polizia Postale.

Nel corso della conversazione, il finto poliziotto è riuscito a raggirare la vittima e a convincerla ad accedere all’applicazione del proprio istituto bancario e, con la scusa che così facendo avrebbe collaborato alle indagini volte a catturare i responsabili degli indebiti pagamenti, ad indurla a effettuare un bonifico di circa 4300 euro su un conto corrente, con la promessa che il giorno dopo la Polizia Postale lo avrebbe rimborsato.

Dopo alcuni giorni, non vedendosi restituita la somma, il 60 enne, sospettando di essere stato vittima di una truffa, ha deciso di recarsi presso gli uffici del Commissariato di P.S. Assisi per sporgere querela.

Grazie agli accertamenti effettuati dai poliziotti, anche tramite un accertamento sulle utenze telefoniche – risultate intestate fittiziamente a cittadini stranieri non reperibili sul territorio italiano – e sul codice IBAN, è stato possibile risalire alle generalità del presunto responsabile, un 25enne italiano con all’attivo diversi precedenti di polizia per reati analoghi.

Il giovane infatti è ritenuto responsabile di aver perpetrato altre quattro truffe, commesse con le stesse modalità telematiche a Conegliano Veneto, Ortona, Lodi e Ascoli Piceno, nei confronti di altrettante le vittime che, pensando di aiutare i propri figli in difficoltà, hanno versato al giovane circa 10.000 euro in totale.

Per questi motivi il 25enne è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa.

Perugia, 27 novembre 2025

   

Arrestato 20enne straniero ritenuto responsabile di numerosi furti 

Sabato scorso i Carabinieri della Stazione di Narni hanno tratto in arresto un 20enne di origini albanesi, senza fissa dimora e già gravato da divieto di dimora nella Provincia a seguito di pregressi arresti per furti di rame (vedasi comunicati a seguito), in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Terni. L’aggravamento della misura cautelare è scaturito dalla denuncia per furto aggravato e ricettazione nei suoi confronti da parte del personale del citato Reparto a conclusione di un’indagine su alcuni episodi avvenuti in quel territorio.
Infatti, il 18 ottobre scorso, presso la citata Stazione, una 47enne narnese aveva denunciato il furto di un motociclo parcheggiato nei pressi di un supermercato. Dal sopralluogo effettuato e dalla visione delle telecamere di videosorveglianza della zona è emerso che il mezzo era stato sottratto da un uomo giunto sul posto con un altro motociclo, anch’esso provento di furto nei giorni precedenti nel capoluogo, lasciato poco distante. Gli elementi acquisiti hanno portato all’identificazione del presunto responsabile, per l’appunto il 20enne albanese, per il quale è scattata così la denuncia. Nel frattempo anche l’altro motociclo è stato rinvenuto abbandonato in una zona periferica di Terni da personale della Sezione Radiomobile della Compagnia capoluogo: entrambi i mezzi a due ruote sono stati restituiti agli aventi diritto.
Sulla scorta delle ulteriori risultanze investigative, la Procura ha richiesto l’aggravamento della misura cautelare in essere, avallata dal GIP con l’emissione del provvedimento che è stato eseguito nel pomeriggio di sabato dai militari della Stazione di Narni che, dopo reiterati servizi, sono riusciti a rintracciare il 20enne nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo; per lui si sono così aperte le porte del carcere di Sabbione.
I procedimenti sono pendenti e sino ad eventuale condanna irrevocabile l’indagato deve ritenersi innocente.

   

Arrestata badante nigeriana: 10 anni di reclusione per gravi reati in materia di prostituzione

 

Una donna nigeriana di 46 anni, condannata in via definitiva a 10 anni di reclusione per i reati di concorso in tratta di persone, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione, commessi in Italia e Inghilterra negli anni tra il 2009 ed il 2012, è stata arrestata nei giorni scorsi dai Carabinieri della Stazione di Ferentillo (TR) in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Perugia.

La possibile presenza della donna nel piccolo Comune del ternano era stata segnalata dalla Stazione Carabinieri di Perugia-Ponte San Giovanni, che ne ha avviato le ricerche. Dai successivi accertamenti svolti dai militari di Ferentillo è emerso che la donna svolgeva la professione di badante presso l’abitazione di una persona anziana della zona, dove effettivamente è stata rintracciata, identificata e tratta in arresto, venendo infine associata alla Casa Circondariale di Perugia.

I fatti per cui la 46enne è stata condannata in via definitiva risalgono ad un’attività d’indagine delegata, all’epoca, dalla Procura della Repubblica di Perugia al Nucleo Investigativo Carabinieri del capoluogo, avviata a seguito delle dichiarazioni di una ragazza nigeriana che aveva raccontato come lei ed altre sue connazionali fossero state indotte alla prostituzione in Inghilterra e Italia. Sul territorio nazionale, a Perugia, era proprio la 46enne a gestire l’attività, avvalendosi di giovani reclutate da un’organizzazione di connazionali che operava su larga scala. Nel Paese d’origine la cooptazione avveniva mediante riti jou-jou per garantire la fedeltà delle ragazze, che venivano poi trasferite con documenti contraffatti a Londra: qui, dopo esser state sottoposte a violenze, venivano infine avviate alla prostituzione sia in Inghilterra che in Italia, dove alcune di esse erano state accolte e gestite proprio dalla 46enne. Le indagini, condotte anche attraverso rogatorie internazionali, avevano infine portato all’identificazione di alcuni dei soggetti coinvolti, nei confronti dei quali si è proceduto per sfruttamento della prostituzione e tratta di essere umani con riduzione in schiavitù.

   

Rapina aggravata: fermato un 19enne

Il personale della Polizia di Stato di Spoleto, a seguito di chiamata al Numero Unico di Emergenza, ha rintracciato e proceduto al fermo di indiziato di delitto di un cittadino albanese – classe 2006 – ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata.

Nello specifico, ieri mattina, un cittadino si era presentato presso gli uffici del Commissariato di P.S. di Spoleto per segnalare di essere stato vittima, il giorno precedente, di una rapina avvenuta nel centro storico di Spoleto. L’autore, armato di coltello, lo aveva attinto alla schiena – provocandogli lesioni personali giudicate guaribili in 30 giorni – e si era impossessato del suo telefono cellulare, dandosi poi alla fuga.

Grazie agli approfondimenti effettuati dagli agenti della Volante del Commissariato di P. S. di Spoleto agli elementi descrittivi forniti dalle persone informate sui fatti, è stato possibile risalire all’identità del soggetto ritenuto responsabile del reato.

I poliziotti hanno quindi avviato immediatamente le ricerche che, in breve tempo, hanno portato al rintraccio del 19enne nel centro di Spoleto, il quale, alla vista della pattuglia, si è dato a precipitosa fuga. All’esito di un breve inseguimento appiedato, il giovane è stato raggiunto e bloccato dagli Agenti che, dopo averlo contenuto in sicurezza, lo hanno sottoposto a perquisizione, attività che ha dato esito positivo.

Infatti, gli agenti hanno ritrovato nella disponibilità dell’uomo due telefoni cellulari ed un coltello, poi sottoposto a sequestro.

La perquisizione è stata poi estesa anche al domicilio del 19enne, all’interno del quale gli operatori hanno recuperato ulteriori dispositivi elettronici, tra cui uno smartphone riconosciuto come quello sottratto alla vittima, e altri telefoni, poi sottoposti a sequestro per verificare eventuali collegamenti con altri reati.

In seguito il 19enne è stato riconosciuto, mediante di individuazione fotografica, sia dalla vittima che da un altro soggetto, vittima quest’ultimo di un’altra rapina, anche questa aggravata dall’uso di un coltello, avvenuta qualche giorno prima ai suoi danni e nell’ambito della quale il giovane gli aveva sottratto il telefono cellulare per poi darsi alla fuga.

Al termine delle attività di rito, il 19enne è stato condotto presso gli uffici del Commissariato di P.S. di Spoleto e sottoposto a fermo di indiziato di delitto; su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Spoleto, l’uomo è stato poi condotto presso la Casa Circondariale di Spoleto in attesa della convalida del provvedimento.

L’indagato deve considerarsi innocente fino a sentenza definitiva di condanna.

  Perugia, 27 Novembre 2025

   

Perugia: danneggiamenti di auto a Ponte d’Oddi, indagini in corso 

Negli ultimi giorni, presso i Comandi Stazione dei Carabinieri di Perugia e della Questura di Perugia, sono state presentate diverse denunce relative a danneggiamenti di autovetture avvenuti tra il 9 novembre e il 24 novembre, prevalentemente nella fascia oraria pomeridiana e serale, lungo la strada che da Ponte d’Oddi conduce a San Marco.
Le vittime, sentite in merito dal personale delle Forze dell’Ordine, hanno riferito che, mentre percorrevano la citata arteria stradale, avrebbero udito un forte rumore per poi constatare, a seconda dei casi, la rottura di un finestrino o il danneggiamento della carrozzeria dei propri veicoli. Gli episodi, fortunatamente, non hanno provocato feriti.
Dai primi accertamenti effettuati non è stato ancora possibile determinare l’origine di tali danneggiamenti; infatti, in nessuno dei casi denunciati è stato rinvenuto l’oggetto che avrebbe provocato il danneggiamento.
Le Forze dell’Ordine, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Perugia, stanno svolgendo approfondite indagini per ricostruire le dinamiche degli eventi e individuare l’autore dei danneggiamenti.
Si invitano tutti i cittadini a segnalare qualsiasi elemento ritenuto utile alle indagini, contattando il 112 o rivolgendosi alle Forze dell’Ordine presenti sul territorio.

Perugia, 27 novembre 2025

   

Ai forestali aumenti in busta paga: firmato preaccordo Regione Umbria e sindacati

Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e l’assessore Meloni hanno siglato la bozza del Contratto integrativo regionale del comparto che in Umbria interessa 1.500 lavoratori: migliorie salariali e normative

Sono circa 1.500 (1.300 nella provincia di Perugia e 200 in quella di Terni, di cui quasi 500 nella sola Agenzia forestale regionale) i lavoratori forestali che potranno godere dei benefici contenuti nel preaccordo sul Contratto integrativo regionale della categoria sottoscritto giovedì 27 novembre a Perugia, a Palazzo Donini, sede della Giunta regionale. A firmare il documento di 15 pagine, per poi illustrarne i contenuti, sono stati l’assessore alle politiche agricole della Regione Umbria, Simona Meloni, e le delegazioni sindacali che hanno portato avanti la trattativa: per la Flai Cgil Umbria, il segretario generale Luca Turcheria e la segretaria regionale Silvia Pansolini; per la Fai Cisl Umbria, il segretario generale Simone Dezi e il segretario regionale del comparto forestazione Lando Morcellini; per la Uila Uil Umbria, il segretario generale Daniele Marcaccioli e il segretario regionale Mirko Ghiandoni.

“Si tratta – hanno sottolineato i rappresentanti sindacali – del Contratto integrativo regionale degli addetti ai lavori di sistemazione idraulico forestale e idraulico agraria più ambizioso mai sottoscritto. Partivamo con una piattaforma decisamente esigente e, dopo una lunga e anche accesa contrattazione, ma sempre svolta in maniera corretta, nei giorni scorsi siamo finalmente giunti a un accordo che riteniamo molto positivo. Un primo passo importante in vista del rinnovo del Contratto nazionale che ci auguriamo sia rinnovato entro Natale. Questa verrà applicato ai lavoratori umbri, dando risposte migliorative sia in termini normativi che salariali, innalzando in maniera importante il salario integrativo regionale. Un’iniezione di liquidità necessaria, ma non scontata, per i lavoratori e le loro famiglie. D’altronde questo è un settore strategico per la regione cuore verde d’Italia, sia dal punto di vista della manutenzione del patrimonio boschivo, della protezione antincendio e della salvaguardia dell’assetto idrogeologico”.

L’accordo aggiorna il quadro contrattuale 2024–2027 e introduce misure economiche e normative destinate a rafforzare la qualità del lavoro e la funzionalità del servizio sul territorio. Tra gli interventi principali figurano l’aumento del salario integrativo regionale, la riduzione progressiva della franchigia temporale nei centri di raccolta, il riconoscimento dell’indennità ai preposti alla sicurezza e l’aggiornamento delle indennità giornaliere per le mansioni tecniche più esposte. Il documento sarà poi sottoposto all’attenzione dei lavoratori durante assemblee sindacali in programma nei prossimi mesi.

“Questo – ha commentato l’assessore Meloni – è un accordo che abbiamo costruito con cura, insieme alle organizzazioni sindacali. Il lavoro che fanno i nostri operatori è prezioso, soprattutto in una regione come la nostra caratterizzata da aree interne in cui la cura del territorio, dei boschi e del rischio idrogeologico diventa fondamentale. Ci abbiamo messo del tempo ma non volevamo lasciamo indietro nessuno, puntando a un integrazione di salario mensile, che potesse anche recuperare qualcosa dell’anno in corso e che agisse anche sulla franchigia, una misura probabilmente necessaria, ma anomala rispetto ad altri comparti: l’obiettivo è annullarla completamente nel 2027. È un premio alle maestranze che portano avanti un lavoro molto usurante e che sovraffatica il loro fisico. Un accordo quindi positivo, che è anche un incentivo ai giovani ad avvicinarsi a questo lavoro così importante”.

   

Polizia di Stato: allerta per recenti campagne di phishing e smishing

Il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica (C.O.S.C.) Umbria della Polizia di Stato avvisa la cittadinanza su diverse campagne di attacco informatico, tracciate in Italia nelle ultime settimane, che sfruttano nomi e loghi di note Istituzioni e aziende per sottrarre dati personali, finanziari e credenziali d’accesso, ultima in ordine di tempo NOIPA. È fondamentale mantenere alta la guardia e conoscere le principali tattiche usate dai criminali informatici.


Le Truffe Più Recenti e le Tecniche Utilizzate

I malintenzionati sfruttano la fiducia riposta negli enti pubblico o nei marchi noti per rendere le loro comunicazioni credibili. Ecco un riepilogo delle truffe più diffuse individuate nell’ambito della nostra attività istituzionale:

1. Agenzia delle Entrate e Criptovalute (Phishing)

  • Nome Sfruttato: Agenzia delle Entrate.
  • Esca: Richiesta di compilare una falsa “Dichiarazione Fiscale Criptovalute” per presunte scadenze, usando un layout e riferimenti (FAQ, GDPR) per apparire legittimo.
  • Obiettivo: Raccogliere dati personali (nome, cognome, codice fiscale, e-mail, telefono), richiedere screenshot del wallet crypto e, nella fase finale, indurre a “importare il portafoglio” (soprattutto su reti Solana ed Ethereum) per sottrarne le credenziali di accesso.

2. Banca d’Italia: Aggiornamento Normativa Antiriciclaggio (Phishing)

  • Nome Sfruttato: Banca d’Italia.
  • Esca: Un portale fraudolento che simula una piattaforma per l’aggiornamento delle informazioni personali per effetto di “nuove disposizioni della normativa antiriciclaggio”. La vittima viene invitata a selezionare la propria banca tra vari marchi noti.
  • Obiettivo: Ottenere dati personali (nome, cognome, numero di cellulare) e, soprattutto, credenziali bancarie e codici OTP.

3. Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) – Rinnovo Patente (Phishing)

  • Nome Sfruttato: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).
  • Esca: E-mail con un link che reindirizza a una pagina fraudolenta che sfrutta il pretesto del rinnovo della patente di guida.
  • Obiettivo: Richiesta di diverse informazioni personali, inclusi dettagli della patente, nome completo, data di nascita, nazionalità, indirizzo, numero di telefono, e-mail e numero di documento d’identità.

4. Autostrade per l’Italia (Aspi) – Pedaggio non Saldo (Smishing)

  • Nome Sfruttato: Autostrade per l’Italia (Aspi).
  • Esca: SMS che fa riferimento a un presunto pedaggio non saldato del valore di 6,50 euro da pagare tramite il link presente nel testo.
  • Obiettivo: Su una pagina malevola che utilizza nome e logo ufficiali di Aspi, vengono richiesti dati personali (targa, numero di cellulare) e i dettagli della carta di pagamento.

5. Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) – Rimborso (Phishing)

  • Nome Sfruttato: Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero della Salute.
  • Esca: E-mail che informa dell’erogabilità di un presunto rimborso, presentando un link a una pagina malevola.
  • Obiettivo: Invitare l’utente a fornire le proprie generalità e i dati della sua carta di pagamento.

6. PagoPA – Multe e Open Redirect (Phishing)

  • Nome Sfruttato: PagoPA.
  • Modalità Aggiuntiva: Sfruttamento di open redirect su domini legittimi di Google, che reindirizza verso una pagina intermedia (es. su bio[.]site) che riproduce il logo PagoPA.
  • Esca: Riferimento a presunte infrazioni stradali non pagate.
  • Obiettivo: Indurre la vittima a cliccare su un pulsante che porta a una nuova pagina di phishing che imita il portale ufficiale, spingendo l’utente a inserire i propri dati personali (nome e cognome, data).

7. Facebook via Messenger (Phishing)

  • Nome Sfruttato: Facebook via Messenger / Meta.
  • Esca: Messaggio su Messenger, proveniente da un account che simula un servizio di verifica, che informa della possibile eliminazione dell’account a causa di presunte attività sospette, esortando a cliccare su un link per revisionare le informazioni.
  • Obiettivo: Reindirizzare a una falsa pagina di login per sottrarre codici di accesso alla piattaforma e, successivamente, richiedere il numero di cellulare.

8. TIM – Scadenza Punti Fedeltà (Smishing)

  • Nome Sfruttato: TIM.
  • Esca: SMS che sfrutta il pretesto dell’imminente scadenza dei punti fedeltà TIM Point Service per riscattare premi.
  • Obiettivo: Dopo aver inserito numero di telefono o e-mail, viene proposto di riscattare premi in cambio di una commissione (€ 0,99). Vengono richiesti dati personali e gli estremi della carta di credito per addebitare la commissione.

9. INPS – Erogazione di Denaro (Smishing)

  • Nome Sfruttato: Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS).
  • Esca: SMS fraudolenti che contengono un link a un sito malevolo imitante i portali ufficiali, invitando a confermare la propria identità per ricevere un’erogazione di denaro da parte di INPS.
  • Obiettivo: Sottrarre dati personali e richiedere in modo invasivo: generalità, IBAN, fronte e retro della carta d’identità, tessera sanitaria, patente di guida, ultime tre buste paga e un selfie con documento d’identità in mano.

10. NoiPA – Richiesta Integrazione Dati Personali Utenti NoiPA (Phishing)

  • Nome Sfruttato: NoiPA – Servizi PA a Personae PA.
  • Esca: mail fraudolente che contengono un link che trasferisce l’utente su un sito malevolo imitante il portale ufficiale. Questo link reindirizza ad un modulo creato appositamente per sottrarre le chiavi di accesso. Una volta inseriti i dati, i criminali ottengono il controllo completo dell’area riservata, esponendo il malcapitato a gravi rischi finanziari. La mail fa leva sulla falsa necessità di aggiornare l’anagrafica per non perdere gli aumenti stipendiali.
  • Obiettivo: Sottrarre dati sensibili e credenziali bancarie.

I Nostri Consigli per la Tua Sicurezza

Per proteggervi da queste minacce, il C.O.S.C. Umbria raccomanda di adottare le seguenti misure preventive:

  • Verificate Sempre il Mittente: diffidate da SMS o e-mail che usano nomi di istituzioni o aziende note (INPS, Agenzia delle Entrate, TIM, PagoPA, etc.) ma provengono da indirizzi o numeri sconosciuti.
  • Non Cliccate su Link Sospetti: non aprite mai link contenuti in messaggi o e-mail non richiesti o che vi mettono fretta (“pedaggio non pagato”, “scadenza imminente”). Controllate attentamente l’indirizzo del sito web (URL) prima di inserire qualsiasi dato.
  • Nessun Ente Chiede Credenziali: nessun istituto bancario, ente pubblico o Forza di Polizia vi chiederà mai credenziali bancarie, codici OTP, PIN o documenti di identità via e-mail, SMS o Messenger.
  • Usate i Canali Ufficiali: in caso di dubbi, contattate l’ente interessato direttamente tramite i canali ufficiali (sito web, numeri di telefono noti) e non attraverso i contatti o link forniti nel messaggio sospetto.
  • Attenzione ai Dati Sensibili: non fornite mai a siti terzi foto dei vostri documenti (Carta d’Identità, Patente, Tessera Sanitaria) o informazioni finanziarie per sbloccare rimborsi, premi o pagamenti di piccole somme.