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domenica, 21 Dicembre 2025
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“UMBRE Best Experience 2025”: premiate le migliori esperienze turistiche del territorio

 

Sono stati premiati i vincitori di “UMBRE Best Experience 2025“, iniziativa promossa dalla rete al femminile con vocazione turistica “UMBRE” (United Marketing for Business and Regional Experience) e destinata alle migliori e più innovative esperienze turistiche realizzate sul territorio.

I riconoscimenti ai vincitori delle quattro categorie del Premio, che quest’anno ha visto la collaborazione con Intesa Sanpaolo e World4All, startup che sviluppa tecnologie e servizi per l’accessibilità con l’obiettivo di rendere gli spazi pubblici e privati più inclusivi, sono stati assegnati durante l’evento organizzato al Teatro degli Illuminati di Città di Castello.

Il Premio, alla sua terza edizione, nasce con l’obiettivo di celebrare l’impegno e la capacità del settore turistico regionale di rendere la vacanza in Umbria un’esperienza unica e di valore.

Numerose le candidature presentate attraverso video descrittivi delle esperienze turistiche proposte.

I VINCITORI. Per la categoria heritage (arte, cultura, patrimonio storico e artigianato), il Premio è stato attribuito alla Fondazione Progetti Beverly Pepper con l’esperienza “I Love Contemporary Art”, un trekking urbano itinerante a Todi di Arte Contemporanea.

Ad aggiudicarsi il Premio nella categoria food & wine (valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali) è l’Associazione Strada dell’Olio Extra Vergine di Oliva dop Umbria con “Frantoi Aperti in Umbria“, la manifestazione che celebra l’olio extra vergine di oliva con degustazioni ed esperienze in frantoio, oltre ad attività culturali e naturalistiche.

Per la categoria emotion (wellness, wedding, eventi, family, esperienze sensoriali) il Premio è stato assegnato all’Associazione Culturale di Promozione Sociale Aurora con il Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri “Le Professioni del Cinema”, manifestazione cinematografica che intende far conoscere al pubblico i professionisti del “dietro le quinte” del cinema portando il Festival nelle città e nei borghi dell’Umbria.

Per la categoria nature (sostenibilità, paesaggi, sport, outdoor, biodiversità, animali) il Premio è stato attribuito all’Associazione culturale VisualCam con “La Spesa nell’Orto”, progetto finalizzato alla promozione e divulgazione di uno stile di vita incentrato sul concetto di cura e di sostenibilità ambientale e alimentare. 

È stata invece l’Asd La Lacciara con “L’Accademia della Briglia“, realtà che ha come obiettivo la valorizzazione della cultura equestre e la sua connessione con il territorio, ad aggiudicarsi la menzione speciale di Intesa Sanpaolo, partner dell’iniziativa. Il riconoscimento, istituito per premiare il potenziale nella valorizzazione e promozione delle migliori esperienze turistiche nella regione, è stato consegnato da Francesco Giusquiani.

Tra le novità dell’edizione 2025 anche la sinergia con il Lazio, che ha portato alla consegna di un Premio speciale a Vox Spa con “In viaggio tra i sapori con l’AI”, selezionata tra le migliori esperienze turistiche laziali.  

Assegnato anche il premio Best Content Creator a Jessica Mammoli, creatrice del blog “Parto dall’Umbria“.

I vincitori avranno accesso ad un’analisi completa dei fabbisogni economico-finanziari da parte degli specialisti di Intesa Sanpaolo e ad una analisi strategica sul proprio posizionamento di marketing e comunicazione.

Alla cerimonia di premiazione, aperta dalle imprenditrici della rete “UMBRE” Federica Angelantoni, Ilaria Baccarelli, Ilaria Caporali, Cristina Colaiacovo e Michela Sciurpa, sono intervenuti la Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, il Sindaco di Città di Castello Luca Secondi e l’Assessore comunale al Turismo Letizia Guerri, il Direttore Affari della Presidenza, Turismo, Cinema, Audiovisivo e Sport della Regione Lazio Paolo Giuntarelli, il fondatore di World4All Marco Bottardi insieme al CEO e co-founder Marvin Milanese, e Valentina Tomirotti, Presidente dell’associazione di turismo accessibile “Pepitosa in Carrozza” e Presidente della Commissione selezionatrice del Premio che ha visto in qualità di giurati anche Jacopo Cossater, giornalista specializzato nel racconto del vino, Veruska Picchiarelli, Funzionaria Storica dell’Arte e curatrice delle collezioni della Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, Aimone Romizi, musicista e cantante, e Nicoletta Sarti, travel designer Tailors Travel Gruppo Gattinoni.  

Ospiti d’eccezione Ferdinando “Fefè” De Giorgi, Commissario Tecnico della Nazionale di pallavolo maschile che ha recentemente vinto i Mondiali di pallavolo 2025, e Giuliano Bergamaschi, docente e pedagogista della Nazionale di pallavolo maschile.

A moderare l’evento, che ha visto anche la partecipazione del Maestro Maurizio Mastrini al pianoforte, è stato Giovanni Giorgetti, Ceo & Founder di ESG89.

“Siamo davvero soddisfatte – affermano le imprenditrici della rete UMBRE – dell’ampia adesione che anche questa edizione del Premio è riuscita a raccogliere. Un risultato che conferma la vivacità di un settore impegnato nel proporre esperienze originali e coinvolgenti, capaci di favorire una conoscenza autentica e diffusa dei territori e delle loro radici. Desideriamo ringraziare tutte le realtà che hanno scelto di partecipare, condividendo le esperienze turistiche realizzate, ognuna di grande valore. Le nuove collaborazioni attivate, inoltre, hanno conferito ulteriore significato a questo riconoscimento, nato per valorizzare le proposte più innovative e, allo stesso tempo, creare opportunità di confronto e crescita comune”.

I FINALISTIPer ogni categoria del Premio ci sono stati tre classificati e, fra questi, sono stati scelti i vincitori. Per la categoria heritage, oltre all’esperienza vincitrice, si sono classificate “Nera e Velino” dell’artista Alberto Spina e “Nonno Andrea virtuale – La voce della terra umbra” dell’azienda agricola Medei Marco; per la categoria food & wine si sono inoltre classificate “Birre del Trasimeno” di Giardini Spa e “Dal campo alla tavola” dell’azienda agricola Bittarelli; per la categoria emotion, oltre a quella vincitrice, si sono classificate “Eremito Experience” di Eremito Srl e “Made in Gubbio” di Land di Latini Nancy; per la categoria nature si sono inoltre classificate le esperienze “Granfondo del Montefeltro” di GAU – Gubbio Alta Umbria e “Oltre l’e-bike” dell’Associazione VI.VA.

Per il Premio assegnato al Lazio, oltre a quella vincitrice, si sono classificate le esperienze “StappaLa” e “Rome Foil Festival”.

   

Omicidio-suicidio in abitazione tra conviventi: indagini in corso da parte dei Carabinieri

Nella mattinata odierna, poco prima delle 12.00, i Carabinieri della Compagnia di Città della Pieve, a seguito di segnalazione di un cittadino, sono intervenuti nella frazione Po’ Bandino, all’interno di un’abitazione, ove hanno rinvenuto i corpi esanimi di una coppia di conviventi, un 58enne, Sottufficiale in quiescenza dell’Aeronautica Militare, e una donna, 59enne, impiegata presso un’impresa di pulizie.

Da una prima ricostruzione l’uomo avrebbe attinto mortalmente la vittima al petto, con un colpo di arma da fuoco esploso con una pistola, su cui sono in corso accertamenti finalizzati a stabilirne la provenienza, per poi togliersi la vita, esplodendosi con la stessa arma un colpo in bocca.

Nell’edificio e sull’area circostante, interessati dall’evento delittuoso, è stato condotto un accurato sopralluogo da parte del personale operante e dei militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Perugia, che hanno eseguito i rilievi tecnico-scientifici per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

All’esito degli accertamenti condotti dal medico legale, le salme saranno trasferite presso l’Istituto di Medicina Legale di Perugia per i conseguenti approfondimenti del caso.

Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia e sono finalizzate a definire, oltre che la dinamica, il movente del grave fatto di sangue.

   

La nuova legge sulla cultura e l’impresa creativa in Umbria prende forma con il contributo della cultura stessa

Grande successo a Terni per “la chiamata alle arti”

(AUN) – Perugia, 29 novembre 2025 – La nuova legge regionale dell’Umbria sulla cultura e l’impresa creativa non sarà un dettato, ma un documento co-costruito: un testo che prenderà forma anche grazie alle idee di chi la cultura la vive, la produce e la promuove ogni giorno.

   È con questo spirito che ieri a Terni il vicepresidente della Regione Umbria con delega alla cultura, Tommaso Bori, ha dato il via – alla presenza della presidente della Regione, Stefania Proietti, e del direttore artistico di UmbriaLibri, Nicola Lagioia – a una fase di partecipazione diretta e senza precedenti, invitando il cuore pulsante del settore culturale a un momento di confronto e partecipazione coordinato dalla professoressa Valastro dell’Università degli Studi di Perugia.

  È scattata così quella che Bori ha definito “La Chiamata alle Arti”, ovvero una sorta di Stati generali della cultura che ha visto oltre 250 partecipanti tra le figure chiave del comparto culturale umbro che hanno risposto con entusiasmo all’invito di portare suggerimenti e proposte.

  Un vero e proprio momento di confronto e elaborazione collettiva, tenutosi in concomitanza con l’avvio di UmbriaLibri che animerà per tre giornate la città di Terni con un programma di incontri ed eventi con ospiti di fama nazionale e internazionale.

   Nella pomeridiana tenutasi ieri, i partecipanti sono stati suddivisi in quattro tavoli tematici con l’obiettivo di portare un contributo diretto alla legge, che si preannuncia come un atto fondamentale per il futuro del settore.

   Questo approccio per la Regione segna un cambiamento significativo evidenziato anche dalla presidente Stefania Proietti, che ha aperto l’incontro sottolineando proprio il valore simbolico e operativo della scelta di Terni e del coinvolgimento diretto degli operatori: “È una gioia stare in questo luogo insieme al mondo della cultura in questa città, Terni, scelta come luogo per ripartire. Metteranno le vostre parole all’interno di questa legge e questo segna un grande cambiamento. Il nostro vicepresidente – ha proseguito – ha voluto lavorare per un testo che ricomponga i mille rivoli che hanno portato a un riordine che ha un doppio significato, da una parte semplificazione, ma dall’altra anche potenziamento delle risorse. Un occhio attento poi, è rivolto all’impresa creativa, che è stata messa tra i punti di forza. Abbiamo deciso quindi – ha concluso – di far ripartire l’Umbria dalla cultura rendendo protagonisti gli attori di questo mondo della cultura e anche del welfare, facendo diventare l’Umbria un modello. La legge sulla cultura in Umbria la fa la cultura stessa”.

   Il vicepresidente della Regione con delega alla Cultura, Tommaso Bori, ha illustrato la visione alla base del nuovo testo normativo: ovvero, ricomporre i ‘mille rivoli’ normativi per arrivare a un riordino che persegua la semplificazione e il potenziamento delle risorse, ponendo l’accento sul concetto di diritto alla cultura e sul ruolo del welfare culturale.

   “La cultura deve essere un diritto esigibile per tutti e gli operatori possono fare cultura contando sulla certezza delle risorse. Puntiamo su una crescita culturale della comunità nel suo complesso con eventi alla portata di tutti. Ecco perché abbiamo scelto di andare anche nei luoghi marginali investendo sul welfare culturale. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questo testo – ha aggiunto Bori – ma vogliamo avviare e proporre un nuovo modo di fare politica e amministrazione con un evento partecipativo costruito con il supporto dell’università, partendo proprio da Terni. Nel testo – ha concluso – abbiamo dato spazio all’impresa creativa, per noi un grande investimento, un volano nuovo e inesplorato riconosciuto come uno dei punti di forza e di crescita anche economica della regione”. 

Per una settimana resta aperto il form online per inviare il proprio contributo scritto

https://www.regione.umbria.it/verso-il-testo-unico-cultura/dai-il-tuo-contributo

La giornata ha visto anche l’inaugurazione di UmbriaLibri, che per tre giorni ospiterà a Terni scrittori di fama nazionale e internazionale e numerosi eventi collaterali, a conferma del ruolo centrale che la cultura è chiamata a ricoprire nel rilancio del territorio umbro nel suo complesso.

   

Comitato di monitoraggio del Csr Umbria 2023-2027: nel 2026 in arrivo nuovi bandi per risorse pari a 130 milioni di euro

Assessore Meloni: “L’Umbria si è sempre distinta per la capacità di spendere in modo virtuoso le risorse europee”

(AUN) – Perugia, 29 novembre 2025 – Si è svolto lo scorso mercoledì 26 novembre, presso l’Oratorio di San Francesco dei Nobili a Perugia nell’ambito del Comitato di sorveglianza dei fondi europei, il Comitato di monitoraggio del Complemento di sviluppo rurale (Csr) Umbria 2023-2027. All’incontro hanno preso parte la presidente della Regione, Stefania Proietti e l’assessore all’Agricoltura, Simona Meloni, insieme ai rappresentanti della Commissione europea e all’Autorità di gestione regionale. Nel corso dei lavori è stato illustrato lo stato di avanzamento finanziario del Programma, che registra una spesa pubblica programmata di oltre 514 milioni di euro, di cui 369 milioni già impegnati (pari al 72%) e 54 milioni pagati (11%). Se tutte le tipologie di intervento del CSR risultano attive, e sono già 60 i bandi pubblicati, per il 2026 sono previste ulteriori 29 procedure, per un valore stimato di 130 milioni di euro con un focus a favore dei giovani agricoltori e dei progetti di cooperazione. Le risorse complessive, comprensive del contributo Feasr e delle integrazioni nazionali, raggiungono i 530 milioni di euro. È stata infine presentata un’ipotesi di riprogrammazione interna delle risorse, con un riallineamento di 3,7 milioni di euro destinati a rafforzare le attività di trasferimento della conoscenza e a garantire un equilibrio più efficace del Programma.

   «L’Umbria – dichiara l’assessore Simona Meloni – si è sempre distinta per la sua capacità di spendere in modo virtuoso le risorse europee. Negli ultimi anni alcune regole sono cambiate, ma stiamo lavorando per adeguarci rapidamente, correggere gli aspetti che vanno rivisti e andare avanti con decisione. Il nostro obiettivo è anche quello di intercettare eventuali risorse non utilizzate da altre regioni, per metterle a disposizione del nostro tessuto agricolo, che ha ancora bisogno di sostegno e opportunità per crescere. Vogliamo garantire risorse certe, investimenti mirati e, soprattutto, maggiore semplificazione per le imprese».

  «In questi giorni – afferma Adriano Bei, direttore dello Sviluppo economico e Agricoltura della Regione Umbria – la Giunta regionale ha definito alcune priorità strategiche, che vanno dalla valorizzazione dei prodotti tipici al sostegno delle filiere, fino alla promozione dei territori rurali, che rappresentano l’essenza e la nostra vera ricchezza».

  «Negli ultimi due anni – dichiara Graziano Antonielli Autorità di Gestione del CSR – ci siamo concentrati soprattutto sulla chiusura della vecchia programmazione, che impegnava ingenti risorse per diverse ragioni, e questo ha messo sotto pressione una struttura regionale già ridotta, insieme a tutto il partenariato che opera nel mondo agricolo. Per questo motivo nel 2025 non siamo riusciti a raggiungere i livelli di spesa attesi, ma contiamo di recuperare ampiamente nel 2026. Stiamo programmando circa trenta bandi nei primi mesi del nuovo anno e siamo fiduciosi che questo ci permetterà di raggiungere gli obiettivi di spesa».

   Nel corso della seduta è stato infine illustrato il Piano di Comunicazione 2024-2025, che accompagnerà la realizzazione del Csr e le attività informative previste dal Piano Strategico della Pac. Il documento, presentato da Giovanna Mottola, punta a garantire la massima diffusione delle opportunità offerte dalla Pac, informare cittadini e potenziali beneficiari e valorizzare i risultati ottenuti.

   

Nuove telecamere di videosorveglianza per contrastare fenomeni di criminalità

Al fine di contribuire materialmente al contrasto dei fenomeni di criminalità e in particolare al contrasto ai furti in abitazione, l’Amministrazione comunale mette in campo nuove telecamere di videosorveglianza all’ingresso della città e precisamente a Borgobaraglia e presso lo snodo viario di Niccone proprio all’intersezione che conduce in direzione di Niccone – Spedalicchio e in direzione di Montecastelli – Calzolaro.
Il Sindaco Luca Carizia ha espresso grande soddisfazione per l’installazione di tali telecamere basate su un nuovo protocollo informatico in grado di interfacciarsi direttamente con la banca dati ministeriale e consentire da parte delle Forze dell’Ordine, espressamente accreditate, di accedere ai dati dei veicoli transitati sul territori
o di Umbertide.
Inoltre, sottolinea il Sindaco, tali telecamere permetteranno alle Forze dell’Ordine di ricevere allerta sul transito di veicoli attenzionati in quanto segnalati sull’intero territorio nazionale come veicoli sospetti.
L’assessore alla Polizia Locale Francesco Cenciarini evidenzia come il monitoraggio informatizzato e rapidissimo che consente tale tecnologia, oltre a rappresentare un importantissim
o ausilio per gli uomini e le donne in divisa nello svolgimento del proprio lavoro, si caratterizza per la sicurezza nella criptazione dei dati e nell’inaccessibilità dei flussi informatici da parte di personale non autorizzato.
Proprio la volontà di migliorare la sicurezza dei cittadini e delle loro case che risultano maggiormente minacciati da reati predatori man mano che si avvicinano le festività natalizie, ha spinto l’Amministrazione comunale ad uno specifico impegno di bilancio diretto all’acquisto e all’utilizzo di queste telecamere.
Tale implementazione del sistema di videosorveglianza rappresenta quindi un ulteriore e importantissimo ausilio per il personale delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale che quotidianamente è impegnato nel controllo del territorio e nel contrasto ai fenomeni di criminalità.

   

Perugia accende il Natale 2025: inaugurate le luminarie e le Luci d’Artista di Mimmo Paladino

Perugia ha acceso ufficialmente il Natale 2025. Ieri sera, nel cuore del centro storico, la Sindaca Vittoria Ferdinandi, insieme al Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Costantino D’Orazio, alla deputata Emma Pavanelli, al presidente della Camera di Commercio dell’Umbria Giorgio Mencaroni, tutta la giunta comunale,  ai consiglieri comunali di maggioranza e ai rappresentanti del Consorzio Perugia in Centro, Paolo Mariotti e Alessandro Granieri e Vasco Gorgoglia Presidente di Destinazione Cioccolato,  ha dato il via al programma natalizio raccolto sotto il claim “Perugia, un Natale insieme”.

L’accensione delle luminarie tradizionali e delle Luci d’Artista firmate da Mimmo Paladino, allestite lungo Corso Vannucci e in piazza IV Novembre, ha trasformato l’acropoli in uno scenario di grande suggestione, unendo simboli della tradizione perugina a un linguaggio artistico contemporaneo.

La dichiarazione di Costantino D’Orazio

“L’accensione delle luminarie d’artista di Mimmo Paladino segna il culmine di un percorso iniziato con il telo per la facciata di Palazzo Baldeschi e proseguito con la grande mostra Antologica ospitata dalla Galleria Nazionale dell’Umbria.

È un vero e proprio concerto tra istituzioni – Comune di Perugia, Fondazione Perugia e Museo Nazionale dell’Umbria – con l’obiettivo di restituire alla città il giusto posizionamento di città d’arte, a livello nazionale e non solo.

I simboli delle luminarie raccontano secoli di tradizioni, storie e memorie, valorizzandole attraverso un linguaggio contemporaneo.

Siamo orgogliosi di essere stati la scintilla di un percorso virtuoso fondato sulla condivisione e sul dialogo: solo con la collaborazione si costruiscono piazze fisiche e simboliche, luoghi dove le comunità si incontrano e riscoprono la propria identità.

Un ringraziamento speciale va al Maestro Paladino, che ha accolto e abbracciato questo progetto, restituendoci un’interpretazione autentica e rispettosa della storia della città.”

La dichiarazione della Sindaca Vittoria Ferdinandi

Nel suo intervento, la Sindaca Vittoria Ferdinandi ha sottolineato come l’accensione delle luminarie rappresenti non solo l’inizio del periodo natalizio, ma anche un forte gesto simbolico di comunità. «Perugia è una città viva, democratica, abituata a discutere e confrontarsi: e anche l’arte contemporanea, con le sue provocazioni e i suoi linguaggi, fa parte di questo dialogo», ha affermato.

La Sindaca ha evidenziato l’emozione nel vedere la piazza “abbracciata” dal grande cerchio luminoso di Mimmo Paladino, un’immagine che – ha detto – restituisce l’idea di una città unita e capace di costruire insieme il proprio racconto. «Accendere le luci significa accendere il Natale, un tempo che parla alle nostre emozioni più profonde e che deve tornare a essere soprattutto relazione, incontro, senso di comunità».

Ferdinandi ha ricordato il lavoro condiviso che ha reso possibile il programma “Perugia, un Natale insieme”, frutto della collaborazione tra Comune, Fondazione Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria, Consorzio Perugia in Centro, associazioni, operatori culturali, giovani creativi e uffici comunali. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Consorzio Perugia in Centro e all’assessore Andrea Stafisso, per la regia complessiva dell’intero cartellone.

«Questo Natale racconta le tante identità di Perugia: città d’arte e cultura, cuore verde d’Italia, luogo di creatività giovanile e di imprese che crescono, di famiglie che trovano spazi e occasioni di incontro, di tradizioni che si rinnovano», ha dichiarato.

La serata è poi proseguita con l’inaugurazione della pista di ghiaccio sintetico al Mercato Coperto e del nuovo video mapping sulla Terrazza che proietta un filmato in loop della durata circa di circa 6 minuti che trasformerà il rione di Porta Sole in un elegante palcoscenico, valorizzandone la sua caratteristica conformazione urbanistica e raccontando, attraverso una narrazione videosonora, i protagonisti della storia del cioccolato a Perugia: da Luisa Spagnoli ad Annibale Spagnoli, da Francesco Buitoni a Giovanni Buitoni, fino ad arrivare a Giuseppe Battaglini, il primo operaio della Perugina.

Il focus iniziale del racconto prenderà forma sulla facciata di Palazzo Ansidei, da pochi giorni sede del nuovo LAB-Luisa Annibale Base, per poi abbracciare tutto il quartiere, attraverso la proiezione di alcune opere gentilmente concesse dall’artista perugino Giuliano Giuman che ha il suo studio proprio nel rione.

Presenti all’inaugurazione de “Le luci della città” Eugenio Guarducci, gli assessori Andrea Stafisso e Fabrizio Croce, l’artista Giuliano Giuman  che hanno presentato al pubblico l”esperienza immersiva.

La Sindaca ha concluso augurando alla città «un Natale di gioia, bellezza e comunità, da vivere insieme».

Il Natale 2025: atmosfere, eventi, partecipazione

Come previsto dal programma cittadino “Perugia, un Natale Insieme” , il centro storico si arricchisce di:

  • Luminarie tradizionali e luminarie d’artista di Mimmo Paladino
  • Giardini d’Inverno in Corso Vannucci, piazza della Repubblica e piazza Matteotti
  • Due grandi alberi di Natale e il presepe della Diocesi
  • Videomapping al Mercato Coperto e al Cassero
  • Christmas Opening Fest food and beverage a tema Apres-ski  e dj set in Piazza Matteotti 
  • Mercatini  alla Rocca Paolina 
  • spettacoli, laboratori per bambini, concerti gospel e classici
  • Iniziative nei borghi e nei quartieri, attività per giovani e famiglie
  • Evento in piazza IV novembre  per Capodanno 
  • Motobefana, Befana del Vigile, Befana dei VVFF ili sei gennaio 2026 

Un programma diffuso che unisce arte, cultura, tradizioni popolari, comunità e attrattività urbana.

Tutto il programma su https://perugiacomunica.comune.perugia.it/evento/perugia-un-natale-insieme

   

Maltrattamenti in famiglia: allontanato un 22enne

La Polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare con divieto di avvicinamento ai familiari conviventi per lesioni personali aggravate

 

 

Nella serata del 28 novembre gli Agenti della Polizia di Stato di Foligno hanno eseguito una ordinanza cautelare applicativa delle misure dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese a carico di un 22enne italiano, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

Tale misura è stata disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Spoleto all’esito degli accertamenti investigativi esperiti dagli uomini del Commissariato sotto il coordinamento della Procura della Repubblica spoletina.

E’ infatti emerso che l’indagato – già noto alla Polizia per reati contro la persona – da alcune settimane aveva messo in atto, con cadenza pressoché quotidiana, una serie di violenze psicologiche e fisiche contro la sorella, il cugino e la zia, tutti conviventi col giovane.

I suddetti familiari erano quindi stati costretti a subire, per futili motivi, pesanti ingiurie, vessazioni di ogni genere e ripetute percosse, per effetto delle quali in più occasioni sia la sorella che il cugino erano stati costretti a richiedere cure mediche proprio in ragione delle contusioni e delle lesioni riportate.

La descritta escalation ha infine indotto le persone offese a denunciare la situazione, permettendo agli Agenti di procedere ai necessari riscontri investigativi.

Infine, stante la gravità della situazione, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto ha deciso di richiedere l’applicazione di una misura cautelare a carico del 22enne.

Nei suoi confronti, il G.I.P. presso il Tribunale di Spoleto ha infatti disposto l’allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento ai suddetti tre familiari conviventi e con l’applicazione di modalità elettroniche di controllo atte ad assicurare l’effettivo rispetto di tale ultima misura.

Al giovane vengono contestati i reati di maltrattamenti in famiglia e di lesioni personali aggravate.

L’indagato deve comunque presumersi innocente sino alla sentenza definitiva di condanna.

Perugia, 29 novembre 2025

   

PNRR missione 6 Salute, l’Umbria raggiunge tutti gli obiettivi sulla digitalizzazione dei DEA

Certificati i nuovi standard di eccellenza ospedaliera

(AUN) – Perugia, 29 novembre 2025 – La Regione Umbria annuncia il pieno raggiungimento del target nazionale M6C2-8 del PNRR dedicato alla digitalizzazione dei dipartimenti di emergenza e accettazione (DEA) di I e II livello, un risultato che conferma la capacità del sistema sanitario umbro di investire con efficacia e visione nelle tecnologie e nei processi che rendono gli ospedali più moderni, più integrati e più vicini ai cittadini. Grazie alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, pari a 19,4 milioni di euro, l’Umbria ha completato l’ammodernamento del parco tecnologico digitale ospedaliero, portando tutti i sette presidi sede di DEA – Città di Castello, Spoleto, Gubbio-Gualdo Tadino, Orvieto, Foligno, Perugia e Terni – a un livello di maturità digitale tra i più elevati del quadro nazionale, certificato nell’ambito del modello internazionale HIMSS EMRAM che ha riconosciuto per la quasi totalità dei presidi il raggiungimento dello “stage 3/4” dopo una rilevazione iniziale fissata allo “stage 0”.

Per la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, questo traguardo “non rappresenta soltanto un adempimento tecnico, ma un passaggio strategico per la costruzione di una sanità realmente innovativa e orientata alla qualità delle cure. L’Umbria dimostra ancora una volta di saper utilizzare le risorse europee con responsabilità e lungimiranza, trasformando gli investimenti in risultati concreti per le persone. I nostri pronto soccorso e le nostre strutture di emergenza oggi operano con sistemi digitali avanzati, percorsi informatizzati e tecnologie che migliorano i tempi di intervento, la sicurezza clinica, la gestione dei dati e la capacità di risposta dell’intero sistema”. La presidente sottolinea inoltre come “il PNRR stia ridisegnando la qualità dei servizi, contribuendo alla nascita di un modello di sanità regionale più efficiente, interoperabile e capace di dialogare con tutte le componenti del sistema socio-sanitario”.

Gli interventi completati includono l’introduzione di piattaforme integrate per la gestione clinica, il potenziamento delle reti e delle infrastrutture digitali, l’adozione di sistemi informatizzati per la presa in carico del paziente in emergenza, la digitalizzazione del triage e dei processi diagnostici, la messa a regime di strumenti hardware e software che garantiscono continuità, sicurezza e tracciabilità del percorso assistenziale. L’esito positivo dei due cicli di assessment condotti da HIMSS Italia e certificati conferma la qualità del lavoro svolto dalle aziende sanitarie e dalle strutture regionali preposte al coordinamento del PNRR, che hanno operato in stretta sinergia per rendere omogenei gli standard digitali in tutti i presidi DEA dell’Umbria.

Per la Regione Umbria, il raggiungimento del target M6C2-8 rappresenta anche un impegno mantenuto nei confronti dell’Unione europea, che richiede non solo l’adozione delle tecnologie, ma la loro piena operatività nei processi ospedalieri. La documentazione allegata alla deliberazione regionale – attestazioni dei direttori generali, certificazioni di maturità digitale, elenco degli interventi realizzati – testimonia la solidità del percorso e la capacità dell’Umbria di assicurare la visibilità, la trasparenza e la rendicontazione richieste dal regolamento europeo.

Il risultato ottenuto apre ora a una nuova fase di sviluppo che guarda al rafforzamento della telemedicina, all’integrazione con il fascicolo sanitario elettronico 2.0, al consolidamento del sistema informativo ospedaliero regionale e alla diffusione di nuove soluzioni per la gestione dei dati clinici in tempo reale. L’Umbria si prepara così ad affrontare la trasformazione digitale della sanità con un patrimonio di competenze e infrastrutture che la colloca tra le regioni più avanzate nel panorama nazionale, confermando la volontà di costruire un sistema sempre più equo, efficiente e vicino ai bisogni delle persone.

   

Educazione affettiva a scuola, Pillon: “La Regione non può sostituirsi a Parlamento e famiglie”

“L’approvazione, da parte del campo largo di sinistra, della mozione che impegna la Regione Umbria ad avviare percorsi strutturati di educazione affettiva e sessuale nelle scuole rappresenta un atto grave e profondamente scorretto sul piano istituzionale e culturale”. A intervenire è il responsabile delle politiche familiari della Lega Umbria, Simone Pillon che prosegue: “È bene ribadirlo con chiarezza: non rientra nelle competenze regionali intervenire su materie che il Parlamento sta già affrontando con una norma nazionale. Non si comprende perché le Regioni governate dalla sinistra debbano sistematicamente tentare fughe in avanti per mettere pressione sul legislatore nazionale, che è l’unico organo democraticamente legittimato a decidere su questo tipo di contenuti.

Trovo inoltre particolarmente spiacevole che la presidente della Regione, Stefania Proietti, che si definisce cattolica, abbia scelto di allinearsi a posizioni che nulla hanno a che vedere con una corretta educazione e molto, invece, con un uso strumentale dell’educazione sessuale da parte di una certa sinistra. Una sinistra che, dietro parole apparentemente neutre, punta a veicolare contenuti ideologici e lontani da quella che è la naturale crescita affettiva e relazionale di bambini e ragazzi.

La Costituzione italiana è chiarissima e all’articolo 30 afferma che spetta ai genitori educare i figli. Non è un caso se quella norma fu scritta all’indomani della dittatura fascista, che aveva espropriato alle famiglie il loro ruolo e imposto un’educazione unica di Stato. E oggi cosa fa la sinistra? Si schiera proprio su quella stessa strada, pretendendo di introdurre una nuova ‘educazione di Stato’, imponendo tematiche delicate anche a bambini piccolissimi, senza tener conto del loro livello di maturazione, della loro capacità di comprensione e, soprattutto, senza coinvolgere le famiglie, che sono le uniche titolate a decidere tempi e modalità con cui affrontare certi argomenti. Ci muoveremo in ogni sede possibile per fermare questa follia. Chi insiste a tirare troppo la corda, soprattutto su temi fondamentali come la genitorialità, dovrebbe ricordare che, alla fine, le corde si rompono”.