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sabato, 20 Dicembre 2025
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Perugia, denunciato per spaccio di droga

Si tratta di un 29enne cittadino ecuadoregno

Il personale della Polizia di Stato di Perugia, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati a prevenire e contrastare lo spaccio di stupefacenti, ha deferito un 29enne, cittadino ecuadoregno, per il reato di detenzione di stupefacente ai fini di spaccio.

Nello specifico, durante il pattugliamento in Piazza Alessandro Alimenti, i poliziotti hanno notato un gruppo di ragazzi, i quali, alla vista della Volante, hanno tentato di darsi alla fuga, verosimilmente per eludere il controllo.

Uno di questi è stato bloccato dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine e sottoposto a perquisizione personale che ha dato esito positivo.

Infatti, all’interno di uno zaino, i poliziotti hanno trovato quasi 10 grammi di sostanza solida che dagli accertamenti del personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica, è risultata essere stupefacente tipo hashish, per un peso totale di circa 10 grammi.

Gli ulteriori approfondimenti hanno, inoltre, permesso di trovare nella disponibilità del giovane anche del materiale per il confezionamento in dosi dello stupefacente ai fini della vendita.

Per questi motivi, terminati tutti i controlli e le formalità di rito, l’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Perugia per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

   

Pedala forte Francesco nei sentieri: a Perugia due giorni tra sport e cultura

Da tutta Italia hanno partecipato alla decima edizione della ciclostorica e agli eventi collaterali, uno su tutti la conferenza su Curzio Malaparte, personaggio eclettico legato al ciclismo e agli Umbri

“Non badiamo ai numeri, quello che conta è la qualità di un evento che cresce di anno in anno, unisce, rafforza amicizie e ne fa nascere di nuove all’insegna della passione per il ciclismo, che è amore per la propria terra e per le proprie radici”. Commenta così Cesare Galletti, presidente dell’associazione dilettantistica sportiva ‘Francesco nei sentieri’, la decima edizione della ciclostorica che anche quest’anno ha accolto numerosi ciclisti da tutta Italia in sella alle proprie biciclette d’epoca per una due giorni di evento che ha saputo unire sport e cultura a Perugia: il sabato con una serie di eventi collaterali, uno su tutti la conferenza su ‘Curzio Malaparte, tra Coppi e Bartali, il Cristo proibito e l’amore per Perugia’, a cui hanno preso parte Giancarlo Brocci, ideatore e fondatore de L’Eroica, Giordano Cioli, fotoreporter de L’Eroica, Luca Ferrucci, amministratore unico di Sviluppumbria e Pierluigi Vossi, assessore allo sport del Comune di Perugia, e la domenica con la cicloturistica d’epoca che attraverso due percorsi, il corto di 58 chilometri e il lungo di 104 chilometri, ha attraversato borghi e sentieri della provincia perugina, partendo dai Giardini del Frontone e facendo ritorno in piazza IV novembre.

“L’associazione Francesco nei sentieri – ha spiegato Galletti – organizza durante l’anno diversi eventi culturali ed è impegnata anche nello sviluppo di un percorso cicloturistico permanente che mira a collegare diverse città dell’Umbria e della Toscana per valorizzare le bellezze locali. Nonostante le sfide burocratiche e logistiche, l’obiettivo è creare una rete ciclabile completa, anche in collaborazione con eventi consolidati come ‘L’Eroica’, per incentivare il turismo sostenibile e la riscoperta del patrimonio paesaggistico”.

“È un evento importante per la città di Perugia e non solo – ha evidenziato l’assessore Vossi – una manifestazione che attira molti cicloturisti e offre un’occasione per esplorare la città e le bellissime colline che la circondano. Inoltre, propone una serie di attività che uniscono sport e cultura, una combinazione fondamentale per favorire una buona qualità della vita”.

Particolarmente partecipata e apprezzata è stata la conferenza su Curzio Malaparte (vero nome Kurt Erich Suckert), scrittore e saggista di Prato, nonché giornalista, militare, poeta, sceneggiatore e regista cinematografico, che si è tenuta a palazzo della Penna. Nel salone Apollo esposte anche fotografie inedite di Malaparte, dall’archivio di Giordano Cioli, lo stesso che ha fornito documenti per il libro ‘Malaparte proibito’, presentato al pubblico perugino. Un libro nato dalla penna di Massimiliano Bellavista che racconta un Malaparte intimo e ‘proibito’ perché fuori dagli stereotipi e dalle etichette. Di Malaparte, delle sue mille sfaccettature, della sua passione per il ciclismo e del suo ricordo di Perugia e degli umbri hanno parlato i diversi relatori: Cioli ha ricordato che il padre Loreno, contadino della Val d’Orcia, ha assistito Malaparte durante le riprese de ‘Il Cristo proibito’, prestandogli il proprio carro; a causa di un forte temporale, poi, Malaparte si è fermato per tre giorni a casa loro, lasciando lettere inedite che non è più tornato a riprendere, essendo morto nel 1957, e Cioli le ha custodite e studiate, appassionandosi al personaggio e raccogliendo negli anni altro materiale su di lui. Brocci ha ricordato il Malaparte che scrisse il saggio su Bartali e Coppi, citando le differenze tra l’eroe-uomo (Bartali) e il campione-robot (Coppi), tra l’agricoltore, figlio della fede (Bartali) e l’operaio, figlio del libero pensiero e scettico (Coppi); infine il professor Ferrucci, ha parlato della “figura eclettica che ha saputo tracciare elementi dei Toscani e degli Umbri di particolare significato e valore; ha vissuto l’epoca tragica delle due guerre mondiali, nella Prima come volontario e nella Seconda come corrispondente sul fronte orientale e proprio dalla guerra è stato particolarmente toccato. Vivere la quotidianità a fianco di molti soldati toscani e umbri gli ha consentito di tracciare una sorta di identikit dell’umbro: pacifico, spirituale, taciturno e anche un po’ matto; e poi il suo legame con il mondo del ciclismo: il ciclismo per lui era una metafora della vita. Se c’è un legame tra Umbria e Toscana, e Curzio Malaparte rappresenta anche un ponte tra le due regioni, sta anche nel ciclismo e nel cicloturismo. Come Sviluppumbria vogliamo crederci, valorizzando eventi cicloamatoriali diffusi come Francesco nei sentieri. Il nostro primo compito sarà ascoltare le associazioni per costruire una progettualità capace di potenziare l’attrattività turistica degli eventi cicloamatoriali e per costruire una rete regionale di percorsi che in parte possano essere interconnessi con la bassa Toscana, senza dimenticare la nostra Valnerina, un territorio straordinario per un turismo esperienziale outdoor”.

   

Borgo Baraglia, Umbertide, auto finisce nella scarpata: morto il conducente

L’uomo, unico occupante, è deceduto a seguito dell’impatto

Il 14 settembre 2025 alle ore 23:04, i Vigili del fuoco del distaccamento di Città di Castello sono intervenuti lungo la strada statale 3Bis, in località Borgo Baraglia di Umbertide (PG), per un incidente stradale.

Un’autovettura Fiat Panda è uscita di carreggiata finendo nella scarpata sottostante. All’interno del veicolo si trovava il conducente, unico occupante, che è deceduto a seguito dell’impatto.

I Vigili del fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area e del mezzo. Sul posto il personale sanitario del 118 di Umbertide e i Carabinieri delle stazioni di Umbertide e Città di Castello.

   

Perugia celebra il XIV Settembre 1860

Ferdinandi: “Grazie alle associazioni che hanno fatto della libertà una costruzione collettiva”

Si sono svolte questa mattina a Perugia le cerimonie ufficiali per la ricorrenza del XIV Settembre 1860.

Dopo la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti del cimitero civico, numerosi abitanti di borgo Sant’Antonio e Porta Pesa hanno preso parte a uno dei momenti più sentiti: l’omaggio alla statua del Bersagliere all’esterno di Porta Sant’Antonio, reso dalla sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, dal comandante del Comando Militare Esercito Umbria, colonnello Stefano Silvestrini, e dal consigliere Riccardo Vescovi in rappresentanza della Provincia di Perugia.

Erano presenti anche la deputata Emma Pavanelli, i rappresentanti delle forze di polizia, il presidente dell’associazione Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa Francesco Pinelli, il coordinatore del Tavolo delle associazioni del centro storico Nicola Tassini, il presidente regionale dell’Associazione nazionale Granatieri di Sardegna Maurizio Ceccotti, il presidente della sezione di Perugia dell’Associazione nazionale Bersaglieri Francesco Taddei, le associazioni d’arma e combattentistiche. Ha partecipato anche la Fanfara dell’11° Reggimento dei Bersaglieri.

E’ stato così commemorato con tutti gli onori l’ingresso del 16° Battaglione Bersaglieri da Borgo Sant’Antonio, che, insieme a quello del 1° e 2° Reggimento della Brigata Granatieri di Sardegna da Porta Santa Margherita, segnò l’inizio di una nuova storia: quella della Perugia liberata dalla lunga dominazione dello Stato pontificio e destinata a far parte dell’Italia unita.

Il presidente Pinelli, ringraziando l’amministrazione comunale per l’entusiasmo con cui porta avanti la rievocazione, ha ricordato che “fino alla mattina del 14 settembre 1860 davanti a Palazzo dei Priori montava una guardia pontificia e la sera dello stesso giorno a sostituirla fu un bersagliere. Per questo il grande concerto finale della Musica dei granatieri e delle fanfare dei bersaglieri si tiene proprio in quel punto”. “Il 14 settembre – ha continuato – Perugia era finalmente libera dopo 320 anni in cui era stata dominata dallo Stato pontificio con il pugno di ferro e in cui si era depauperata e aveva perso energia. La rivolta del 20 giugno 1859 fu soppressa nel peggiore dei modi. Tanti perugini, cittadini comuni e volontari, si sacrificarono, ma oltre mille entrarono nelle file del costituendo esercito italiano e tornarono a liberare Perugia l’anno dopo. Grande fu la collaborazione anche della gente comune, sicché la città, dopo la vittoria, non esitò a riversare il suo amore sui liberatori. Tutte vicende che ci inducono ancora oggi a riflettere sul valore della libertà”.

A prendere la parola è stato poi il comandante del CME Umbria. “Questa – ha detto il colonnello Silvestrini – è una commemorazione che vede impegnati, sinergicamente, l’amministrazione comunale, i comitati cittadini, le associazioni d’arma e l’Esercito italiano, tutti insieme per celebrare una porzione di storia patria e cittadina determinante sia per Perugia sia per l’Unità d’Italia. E’ proprio questa sinergia a rendere particolarmente significativo l’evento”. “Per noi militari – ha proseguito – è motivo di onore e di orgoglio contribuire a mantenere vivo il ricordo di fatti d’arme in cui molti eroi, anche col sacrificio della vita, hanno realizzato il sogno di un’Italia unita e hanno contribuito a regalarci il Paese in cui viviamo. Questa commemorazione rappresenta, per noi, la possibilità di rendere un ulteriore omaggio a chi ha sacrificato tutto per il bene della patria. Da queste vicende storiche troviamo l’ispirazione per il nostro operato e agire quotidiano”.

“La presenza di numerosi perugini e perugine – ha sottolineato a sua volta la sindaca Ferdinandi – testimonia la volontà di costruire memoria. Per questo ringraziamo il presidente dell’associazione Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa Francesco Pinelli, la presidente onoraria Marisa Rosi, Nicola Tassini e tutte le altre associazioni coinvolte, incluse quelle dei bersaglieri e dei granatieri, per la passione e la determinazione con cui si occupano della città. Perugia è stata un grande propulsore di quella fase del Risorgimento che festeggiamo il 14 settembre in quanto giorno della vittoria. È infatti giusto ricordare i caduti, ma anche rievocare la gioia della liberazione. Affinché la riconquistata libertà duri sempre nel tempo, fare memoria deve essere uno dei più grandi impegni per la nostra comunità. La libertà, infatti, non è mai conquistata per sempre. Essa è frutto di sacrificio, visione e coraggio, già dimostrati da Perugia proprio per tornare a essere fiera e indomita dopo tre secoli, e sarebbe vuota senza responsabilità verso gli altri e verso il bene comune. Per questo dedico il 14 settembre all’associazione di borgo Sant’Antonio, nata 15 anni fa in questo giorno, e alle altre che hanno saputo incarnare lo spirito di questa ricorrenza facendo risorgere tanti quartieri e facendo della libertà una costruzione collettiva e non un percorso individuale. Siete il più grande esempio di spirito civico”.

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Le autorità civili e militari, precedute dalla fanfara dell’11° Reggimento Bersaglieri, sfilando lungo il borgo Sant’Antonio imbandierato a festa, hanno poi fatto tappa a porta Santa Margherita, teatro dell’impresa dei granatieri. Qui, presente anche Costanza Bondi in rappresentanza del comitato tecnico-scientifico dell’Isuc, ha preso la parola Maurizio Ceccotti, presidente dell’Associazione nazionale “Granatieri di Sardegna” dell’Umbria. E’ stato lui a ricordare il sacrificio dei granatieri del primo e secondo Reggimento che, come recita la lapide a loro dedicata, combattendo eroicamente “entrarono in Perugia e innalzarono il tricolore d’Italia”. È quindi seguito l’omaggio alla lapide da parte di Ferdinandi, Vescovi e Silvestrini.

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Successivamente, la sala dei Notari del Palazzo dei Priori ha offerto un ulteriore scenario alle celebrazioni ospitando la presentazione alla città della fanfara dell’11° Reggimento Bersaglieri di stanza a Orcenico Superiore, nella provincia di Pordenone, composta esclusivamente da militari professionisti con incarico di Musicante. A ricordare le caratteristiche del complesso musicale, composto solo da ottoni e costantemente impegnato sia in Italia sia all’estero, è stato il comandante Silvestrini. Ai diciassette elementi diretti dal primo graduato Benedetto Fileti ha dato il benvenuto la sindaca Ferdinandi con il consueto scambio di doni.

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È seguita l’esibizione della fanfara ospite in piazza IV Novembre, preludio del grande concerto delle 17 di fronte all’ingresso del palazzo comunale. Uno spettacolo, quest’ultimo, all’insegna di una vivace alternanza di brani a cura delle tre formazioni musicali in campo per “Perugia e l’Unita d’Italia”, grazie al gradito ritorno della Musica Reggimentale dei Granatieri, diretta dal primo luogotenente Claudio Nicoletti, accanto alla Fanfara regionale “Renato Salucci”, diretta da Osvaldo Orsini, e a quella ospite.

   

Umbertide, restaurata la fontana di piazza Carlo Marx


Si è svolta questa mattina, domenica 14 settembre 2025, la celebrazione del Cinquantenario del Monumento alla Resistenza di Piazza Carlo Marx, un’opera che da mezzo secolo rappresenta un simbolo della memoria collettiva della città.

Alla cerimonia hanno preso parte autorità civili e militari, l’Amministrazione comunale con il Sindaco Luca Carizia, il Vicesindaco con delega alla Cultura Annalisa Mierla, gli Assessori Alessandro Villarini, Lorenzo Cavedon e Lara Goracci, il Presidente del Consiglio comunale Giovanna Monni, il Consigliere provinciale Giovanni Dominici, i Consiglieri comunali Alessio Silvestrelli e Federico Rondoni, insieme alle numerose associazioni del territorio. Presente anche il Centro Socio Culturale San Francesco, che con l’impegno dei propri volontari si è occupato del restauro dell’opera, e l’autore del monumento, Vincenzo Munaro.

L’iniziativa ha coinciso con due importanti ricorrenze: gli 80 anni dalla fine della Guerra di Liberazione e i 50 anni dall’inaugurazione del monumento, avvenuta il 14 settembre 1975 al termine delle manifestazioni celebrative del 30º anniversario della liberazione d’Italia dal giogo nazifascista.

Il monumento, collocato su una rotatoria al centro della piazza, è una fontana monumentale in cemento con quattro pannelli bronzei a cera persa realizzati da Vincenzo Munaro, ciascuno dedicato a un tema chiave: La Famiglia, Il Lavoro, La Guerra, La Libertà.

Grazie all’impegno dei volontari del Centro Socio Culturale San Francesco, è stato possibile arrestare il degrado del monumento, restituendolo alla sua piena funzionalità e ridandolo al godimento della cittadinanza.

Il Sindaco di Umbertide, Luca Carizia, ha sottolineato il valore istituzionale e civile della ricorrenza: “Questo monumento rappresenta la memoria di un passaggio in cui anche la nostra comunità, come tutta Italia, ha contribuito alla lotta antifascista e antinazista per la liberazione del Paese. Trasmettere questi valori alle nuove generazioni è un impegno attuale e fondamentale. La Resistenza, oltre al suo significato storico, fu anche un momento di coesione in un periodo in cui c’era la necessità di unirsi per affrontare sfide decisive.”

Il vicesindaco con delega alla Cultura, Annalisa Mierla, ha evidenziato l’importanza del recupero del monumento: “Questa giornata e questo luogo rappresentano un momento decisivo per la storia di Umbertide. E per questo, così restaurato sarà più facile coglierne gli importantissimi significati delle quattro tavole che formano la fontana: guerra, lavoro, libertà e famiglia. Un grande onore aver avuto l’artista ad Umbertide. Ringraziamo il Centro Socio Culturale San Francesco che ha promosso l’iniziativa, l’Anpi e tutti i volontari per il loro impegno.”

L’autore Vincenzo Munaro, visibilmente emozionato, ha dichiarato: “Essere tornato qui dopo cinquant’anni mi fa rivivere come se il tempo si fosse fermato. Ricordo ancora quel 14 settembre 1975, il giorno in cui quest’opera fu inaugurata. Rivedere oggi il monumento restaurato e rivivere i quattro temi fondamentali – la famiglia, la libertà, il lavoro e la guerra – è per me un grande onore e spero sia un segno importante per le scuole e per i giovani.”

Il presidente del Centro Socio Culturale San Francesco, Sergio Bargelli, ha voluto rimarcare il senso del lavoro svolto: “Siamo soddisfatti che tutto sia andato nei tempi e nei modi previsti. La presenza oggi di rappresentanti del mondo scolastico è un segnale importante: vogliamo che questo monumento diventi un riferimento educativo per le nuove generazioni, ricordando il sacrificio dei nostri concittadini caduti per la liberazione. Ringrazio di cuore tutti i volontari che hanno collaborato e contribuito, con un ringraziamento speciale al nostro artista concittadino Emanuele Ventanni, che ha contribuito in prima persona alla buona riuscita dell’iniziativa.”

   

La presidente Proietti ringrazia Papa Leone XIV e gli porge gli auguri di compleanno

(Aun) – Perugia 14 set. 025- Voi venite da una regione bellissima, sotto molti aspetti: cuore verde d’Italia, con la sua natura rigogliosa; scrigno d’arte, con i suoi borghi e le sue tradizioni; terra di santi e di sante. Ciascuna delle vostre comunità potrebbe raccontare una storia unica in questo senso, evocando nomi ben conosciuti e storie meno note”.
Con queste parole Papa Leone XIV ha accolto i  6500 pellegrini umbri arrivati in Basilica di San Pietro ieri in occasione del Pellegrinaggio giubilare regionale promosso dalle otto Diocesi dell’Umbria.
“Parole che ci hanno fatto estremamente piacere – ha affermato la presidente della Regione Stefania Proietti – e ci hanno emozionato perché danno atto della bellezza della nostra terra e perché sono pronunciate dal Pontefice in un incontro speciale con i pellegrini umbri nel corso del quale ha anche ricordato l’ultimo Santo, Carlo Acutis, canonizzato appena una settimana fa. Ma sono anche parole che ci richiamano alla responsabilità della cura delle nostre comunità e della custodia dei nostri borghi”.
In serata davanti al sagrato di San Pietro si è svolto il meeting sulla fraternità universale che ha voluto sottolineare l’importanza di sentirsi parte della stessa famiglia umana.
Intanto oggi ricorre il compleanno di Papa Leone XIV e la presidente della Regione nel ringraziarlo ancora per i complimenti all’Umbria gli rivolge “i più sentiti auguri a nome personale e della comunità che rappresento, e voglio aggiungere che in questo momento storico siamo con Lei ogni qualvolta invoca una «pace disarmata e disarmante» in tutti i Paesi, troppi, insanguinati dalle guerre”.
   

Sicurezza e decoro, Ferdinandi e Donato: “Attenzione sempre alta sul territorio”

«L’attenzione sul territorio resta alta, con interventi quotidiani per ripristinare decoro e sicurezza urbana». Così Antonio Donato, consigliere delegato alla sicurezza urbana dell’amministrazione Ferdinandi, sintetizza l’ultima serie di azioni portate avanti dalla Polizia Locale insieme agli uffici comunali, che si inseriscono in una più ampia strategia di controlli e bonifiche avviata nei mesi estivi e tuttora in corso. Una vasta operazione che non si limita alla mera vigilanza ma produce interventi risolutivi, capaci di eliminare situazioni di degrado e di restituire spazi pubblici e privati alla cittadinanza.

Gli interventi più recenti hanno riguardato via Martiri dei Lager, dove un sopralluogo con Ater ha portato alla scoperta di rifiuti e di garage con porte basculanti divelte, un contesto che avrebbe potuto trasformarsi in rifugio per soggetti dediti ad attività illecite. L’amministratore condominiale è stato diffidato a procedere immediatamente a bonifica e ripristino delle chiusure, così da scongiurare nuovi accessi abusivi.

Al parco Chico Mendez, dopo numerose segnalazioni dei residenti, è stato riscontrato l’uso improprio delle strutture ludiche e la presenza di fuochi accesi abusivamente. L’azione congiunta della Polizia locale e dell’Unità Operativa Aree Verdi ha consentito non solo la rimozione dei rifiuti ma il pieno ripristino delle condizioni di sicurezza, restituendo ai cittadini un parco fruibile.

In via D’Andreotto sono stati smantellati bivacchi e giacigli improvvisati sotto le abitazioni a ridosso del Minimetrò: un intervento necessario per risolvere una situazione che generava disagio ai residenti e rischi per la sicurezza.

Ampio spazio hanno avuto i controlli a Monteluce. Dopo la chiusura del sottopasso pedonale di via Brunamonti, le verifiche sono proseguite sotto i loggiati dell’ex ospedale, oggi sede di uffici comunali. Qui Gesenu ha effettuato la bonifica e il cantiere comunale ha rafforzato le chiusure per prevenire nuove intrusioni. Ancora più significativa l’operazione nel complesso “Nuova Monteluce”: i parcheggi sotterranei erano stati trasformati in veri alloggi di fortuna, tanto da richiedere l’adozione di un’ordinanza sindacale contingibile e urgente del 10 settembre. Il provvedimento impone alla proprietà interventi di bonifica e messa in sicurezza. Contestualmente sono stati rinvenuti quattro veicoli in stato di abbandono e senza assicurazione, sanzionati e sequestrati per la successiva confisca.

Nel quartiere Pallotta, infine, dopo ripetuti episodi di abbandono rifiuti, è stato individuato e sanzionato il responsabile. Gesenu ha completato la bonifica dell’area. Nella stessa zona un’autovettura lasciata in stato di degrado, ferma da tempo vicino a un esercizio commerciale, è stata sottoposta a sequestro e rimossa.

«Ogni intervento che restituisce un parco, una piazza o un quartiere ai cittadini è un passo avanti verso una città più giusta – ha sottolineato la Sindaca Vittoria Ferdinandi –. La collaborazione con la comunità è la nostra forza: Perugia deve essere una città dove gli spazi pubblici non restano chiusi o degradati, ma diventano luoghi di vita e di incontro».

«Il lavoro che stiamo portando avanti dimostra come dalle segnalazioni dei cittadini possano nascere azioni concrete e risolutive – ha concluso Donato –. Continueremo su questa strada, con controlli costanti e interventi mirati. Un ringraziamento particolare va alla Polizia Locale, sempre pronta e attenta, perché il suo impegno quotidiano è decisivo per tutelare il decoro e rafforzare la sicurezza della città».

VIA DELLE SORGENTI – VIA TORELLI: INSTALLATO IL CORDOLO PER LA SICUREZZA DELL’INCROCIO

È stato completato l’intervento di messa in sicurezza dell’incrocio tra via delle Sorgenti e via Torelli, con l’installazione di un cordolo fisico a delimitazione della carreggiata.

La misura, richiesta con forza dalla comunità e sollecitata attraverso un atto consiliare presentato dal capogruppo Lorenzo Mazzanti, è stata seguita e portata a compimento dall’assessore alla viabilità Francesco Zuccherini, che si è fatto carico della problematica.

L’installazione del cordolo ha l’obiettivo di ridurre le manovre pericolose e di aumentare la sicurezza stradale in un punto che negli anni è stato teatro di diversi incidenti, anche con esiti tragici.

«Si tratta di un intervento atteso e necessario – sottolineano Mazzanti e Zuccherini – che contribuisce a rendere più sicura la viabilità in un’area molto frequentata. Lavorare insieme, consiglio comunale e giunta, dimostra come la collaborazione istituzionale sia la strada più efficace per dare risposte concrete ai cittadini. Continueremo a monitorare la situazione e a lavorare affinché la prevenzione e la tutela della vita rimangano una priorità».

   

Umbria Wine, al via la terza edizione a Perugia


In centro storico eventi e degustazioni fino a domenica 14 settembre

Ha preso il via, con l’inaugurazione ufficiale, la terza edizione di Umbria Wine, in programma nel centro storico di Perugia fino a domenica 14 settembre.

Tanti gli appassionati che, anche quest’anno, partecipano al Festival del vino umbro, il cui obiettivo è promuovere la cultura del vino regionale, raccontando identità, eccellenze, passato, presente e futuro del comparto vitivinicolo umbro.

Un percorso di valorizzazione delle cantine e dei produttori regionali con degustazioni, masterclass, conferenze tematiche, percorsi esperienziali e momenti di confronto, ma anche tanta musica, cultura e arte. Per tre giorni protagoniste 42 cantine umbre (con oltre 250 etichette per una rappresentazione esaustiva del comparto regionale) con gli stand posizionati nelle iconiche piazze del centro storico del capoluogo umbro: Piazza Repubblica, Piazza Italia, Giardini Carducci, Piazza Matteotti. Saranno poi 6 i food truck per completare la proposta eno-gastronomica, anche questi tutti esclusivamente di provenienza umbra.

Il taglio del nastro c’è stato venerdì 12 in piazza della Repubblica alla presenza degli assessori Andrea Stafisso (commercio) e Fabrizio Croce (turismo).

Subito dopo si è tenuto l’incontro sul comparto vitivinicolo umbro “sinergie, prospettive e opportunità da UE, istituzioni ed enti locali”.

Al centro del dibattito le opportunità per il comparto vitivinicolo regionale, dai bandi europei alle strategie istituzionali, con particolare attenzione all’enoturismo e al legame tra Perugia e uno dei prodotti agricoli più identitari della regione.

“Umbria Wine – sottolineano gli assessori Andrea Stafisso e Fabrizio Croce – è diventata in poco tempo un appuntamento atteso dalla città, grazie ad una crescita costante avvenuta in questi primi tre anni. Un’occasione per valorizzare le cantine ed i prodotti del territorio umbro e perugino. Certamente la nostra città si presta perfettamente ad essere vetrina dei prodotti vitivinicoli della regione.

Oltre agli appassionati, la manifestazione per le sue caratteristiche è in grado di intercettare anche una platea di visitatori nuova, coinvolgendo soprattutto i giovani ed armonizzandosi nel contempo con le altre attività presenti nel centro storico”.

Oltre a quella dell’inaugurazione sono in programma anche altre le conferenze tra sabato e domenica.

Sabato 13 settembre alle ore 19, “Le Donne del Vino Umbria. Il mondo del vino al femminile” con gli interventi delle delegate regionali.

Domenica 14 settembre, sempre in piazza della Repubblica, alle ore 17 “Vino e abbinamenti” con Andrea Bava, Elia Lunghi e Nicola Cascini. Alle ore 18, “Albicchiere, preservare il vino si può”, interviene Massimo Mearini. Alle ore 18:30, “Vivagri – una storia di solidarietà” con Gabriele Bartolucci.

Quest’anno poi in programma ben 4 masterclass esclusive e su prenotazione. Un format di degustazioni guidate che consente di vivere un’esperienza imperdibile grazie ai migliori vini umbri accuratamente selezionati dagli ospiti del festival in magnifiche location del centro storico di Perugia.

Oltre a degustazioni, talk e conferenze, dal pomeriggio fino a tarda sera i partecipanti dell’evento potranno ascoltare tanta musica come colonna sonora dell’evento con i suoni dei migliori artisti live e dj set del panorama regionale, che si alterneranno in 3 piazze: piazza Italia, piazza Matteotti e Giardini Carducci.

   

Oltre la luce per “Fidarsi ciecamente per prendersi cura”

Con la cena al buio a cura dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti Ets Aps, il Lions Clubs International Distretto 108L, Lions Club Perugia Host.

Lions Club Perugia Hha organizzato il 12 settembre a Perugia, alle ore 18.30 presso Etruscan Chocohotel un evento di sensibilizzazione per sperimentare cosa significa perdere la vista, affidandosi agli altri sensi, a chi ci porge la mano, in un ambiente totalmente buio.

“Persone meravigliose, non vedenti, hanno guidato gli ospiti ai tavoli, portando i commensali  a scoprire attraverso il tatto, l’olfatto, il gusto e l’udito quello che la luce aveva tolto – ha detto  Lino Le Voci Presidente del Lions Club Perugia Host – Grazie alla guida della Dott.ssa  Silvia Quintini, Sezione Umbria UICI, le emozioni vissute sono state forti, autentiche e spesso inaspettate. Un’esperienza sensoriale e relazionale che  mette in discussione le certezze quotidiane. In un mondo in cui la vista è il senso dominante, togliere completamente questo riferimento ci obbliga a rivedere il modo in cui percepiamo, comunichiamo e ci muoviamo”.

Un grazie a nome di tutto il Club alla Dott.ssa Ketty Savino, coordinattrice distrettuale, che ha presentato il  tema nazionale “Longevità un ruolo nuovo nella società di domani”, alla Dott.ssa Sabrina Ignagni specialista in Oftalmologia, delegato del Governatore Fondazione Banca degli Occhi Lions Melvin Jones,   alla la Dott.ssa Laura Biondi Oculista, a Gabriele Sanciarini associazione L’impegno. Grazie  per il convegno che ha preceduto la cena, perché attraverso la condivisione, continuano le  attività lionistiche in un cammino di informazione e solidarietà per trovare soluzioni fattive, per agire nell’integrazione, nella prevenzione e nella cura di ipovedenti e non vedenti, per non venire mai meno a quel patto che nel 1925 Helen Keller  fece con i Lions dicendo: “Vi chiedo di diventare Cavalieri dei Ciechi nella crociata contro le tenebre.”