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domenica, 21 Dicembre 2025
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Viola divieto di avvicinamento ai genitori: arrestata

Si tratta di una donna ternana 45enne

Nel pomeriggio di domenica scorsa, i Carabinieri della Stazione di Piediluco hanno tratto in arresto una ternana 45enne nella flagranza della violazione del divieto di avvicinamento ai propri genitori.

La donna, sottoposta dall’aprile scorso alla misura in quanto indagata per maltrattamenti nei confronti degli anziani genitori, quel pomeriggio si è presentata nuovamente presso la loro abitazione nel borgo di Piediluco. Ad allertare il NUE 112 è stato il padre ultraottantenne, stanco e provato dall’atteggiamento vessatorio della figlia, tossicodipendente, che pretendeva ancora denaro da loro.

Il personale della Stazione Carabinieri di Piediluco, prontamente intervenuto, ha messo fine all’ennesima azione persecutoria della donna, traendola in arresto.

Dopo una notte in camera di sicurezza, lunedì mattina si è svolto il rito per direttissima, all’esito del quale il Giudice, nel convalidare l’arresto, ha confermato il divieto di avvicinamento, irrogando nei confronti della 45enne l’ulteriore misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Terni.

Nella giornata di ieri, poi, i militari della Stazione di Piediluco hanno dato esecuzione nei confronti della donna all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, per aggravamento della precedente misura violata, emessa dal GIP del Tribunale di Terni; la 45enne è stata tradotta presso il carcere di Perugia.

Il procedimento è pendente in fase di indagini preliminari e sino ad eventuale condanna irrevocabile l’indagata deve ritenersi innocente.

   

Centenario Ternana Calcio: Torretta illuminata di rossoverde

Bandecchi e Ferranti: “la storia della Ternana è un valore sportivo, identitario e socio-culturale per la città e il territorio”

La Provincia di Terni illuminerà di rossoverde la Torretta di Palazzo Bazzani dalla serata del 2 ottobre alla mezzanotte del 5 in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni della Ternana Calcio. La decisione accoglie la richiesta pervenuta dall’assessore allo sport del Comune di Terni, Marco Schenardi, e dal Centro di coordinamento Ternana club, prontamente accolta dal Presidente Stefano Bandecchi e dal vice Presidente Francesco Maria Ferranti che hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta: “illuminare con i colori rosso e verde la Torretta per il centenario della Ternana è un gesto di riconoscimento e di profondo apprezzamento per la storia della società sportiva e per ciò che rappresenta per la città di Terni e per il territorio.

Gli eventi organizzati dal Centro coordinamento Ternana Club e dal Comune di Terni sono infatti il giusto tributo ad una realtà che ha un grande valore e un profondo significato per lo sport ternano, ma anche per la socialità, l’identità e la cultura di un’intera comunità. Un valore sportivo unanimemente riconosciuto che è anche un grande veicolo di coesione sociale, di solidarietà e di amicizia che si tramanda da tanti anni e attraverso tante generazioni”.

   

Asm Terni, Cgil critica la mancata proroga dei contratti ai lavoratori somministrati

Sono due lavoratori assunti da agenzie per il lavoro, ma impiegati strutturalmente in azienda. A dicembre scadono altri contratti di somministrazione – I segretari di Nidil e Fp, Silvestrini e Pitoni: “La partecipata pubblica vuole incentivare precarietà o puntare al lavoro stabile e dignitoso?”

“Esprimiamo grande disagio e amarezza per la mancata proroga dei contratti, specialmente dopo le rassicurazioni ricevute dall’azienda, fin dal mese di luglio, relative al mantenimento dell’attuale quadro organico delle risorse umane, fino alla fine dell’anno”. È quanto affermano i segretari generali della Nidil Cgil di Terni, Barbara Silvestrini, e della Fp Cgil di Terni, Andrea Pitoni, in merito alla mancata proroga di un contratto a termine e di un’assegnazione di un tempo indeterminato a due lavoratori somministrati nella società Asm Terni, così come reso noto dai due stessi lavoratori interessati. “Due lavoratori – spiegano Silvestrini e Pitoni – impiegati strutturalmente in azienda e non impiegati per sostituzioni o per la gestione di eventuali picchi di lavoro”.

In merito alla loro vicenda, i due segretari spiegano: “La situazione è ancora più spiacevole se si pensa che l’attuale normativa rende i livelli assunzionali per questa tipologia di lavoratori abbondantemente entro i limiti previsti. Vorremmo capire come Asm voglia gestire l’utilizzo della somministrazione, strumento utilizzato da anni e ormai entrato in pianta stabile nell’organizzazione del lavoro. Parliamo infatti di lavoratori che, al pari dei lavoratori assunti direttamente, lavorano stabilmente nella società seppur assunti da un’agenzia per il lavoro”.

“In passato – hanno ricordato a proposito Silvestrini e Pitoni – si sono aperti percorsi di stabilizzazione che hanno permesso il giusto riconoscimento del lavoro svolto da questi lavoratori, così come avvenuto lo scorso 1° gennaio a seguito di nostre sollecitazioni. Nonostante l’azienda sostenga di voler limitare il ricorso al lavoro somministrato e che quest’ultimo andrebbe utilizzato solo in maniera temporanea, in Asm però i lavoratori somministrati sono ormai strutturali e organici. Si vuole quindi incentivare la precarietà e il turn over dei lavoratori oppure si vuole ragionare di lavoro stabile e dignitoso?”.

“La decisione di non prorogare i contratti – proseguono i segretari di Nidil e Fp Cgil –, oltre a significare la perdita di due posti di lavoro, rappresenta anche motivo di forte preoccupazione per la sorte degli altri lavoratori somministrati in Asm, che hanno tutti scadenza di missione il 31 dicembre. Se si vuole limitare l’utilizzo della somministrazione bisogna stabilizzare e assumere attraverso selezioni pubbliche e non certamente lasciando a casa lavoratori ormai in pianta organica. L’Asm, azienda a partecipazione pubblica, dovrebbe avere tutt’altra responsabilità sociale proprio perché sostenuta dal contributo fiscale di questa comunità, a cui appartengono anche i due lavoratori lasciati a casa. Il nostro obiettivo, oltre a ottenere i dovuti chiarimenti dalla società in merito alle decisioni prese, è quello di sensibilizzare gli amministratori dell’azienda le istituzioni a risolvere positivamente questa situazione”.

   

De Luca: “Il Governo chiude il punto di Teleconduzione Enel, svenduta ancora l’Umbria”

Il commento dell’assessore dopo le dichiarazioni del portavoce nazionale di Forza Italia Raffaele Nevi

(aun) – Perugia, 25 settembre 2025 – Mentre tutte le istituzioni umbre si sono mobilitate per difendere il territorio e le sue risorse, le dichiarazioni del portavoce di Forza Italia e deputato umbro Raffaele Nevi in Commissione alla Camera suonano come la sentenza definitiva di chiusura del Posto di Teleconduzione di Terni.

  È un fatto grave: il Governo, attraverso la voce di Nevi, non solo prende atto della riorganizzazione, ma la avalla, accettando acriticamente le “ampie rassicurazioni” di Enel sulla mancanza di impatto occupazionale e sui presunti “importanti investimenti”.

  Parole che sconfessano gli stessi esponenti della destra che all’unanimità avevano sostenuto l’atto unitario a sostegno della lotta dei lavoratori. Una posizione quella della Regione Umbria, portata avanti coerentemente sin dall’inizio dalla Giunta regionale.

  “Il Governo toglie un altro pezzo fondamentale a Terni e all’Umbria – dichiara l’assessore regionale Thomas De Luca – Nevi, nel suo ruolo politico ma anche istituzionale, dimentica il valore strategico del presidio che viene smantellato. Il Posto di Teleconduzione di Villa Valle non è una semplice sede amministrativa; è un centro nevralgico che ha il compito di monitorare sette grandi dighe e circa cinquanta opere idrauliche minori nell’articolato bacino Tevere-Nera.

   Come evidenziato dalla Regione, la sua chiusura, annunciata unilateralmente da Enel e prevista entro la fine di settembre, compromette un presidio irrinunciabile per la sicurezza idraulica, ambientale ed energetica dell’intera Umbria. La perdita del suo know-how specialistico rappresenta un rischio significativo non solo nella gestione delle emergenze, specialmente in un contesto di fragilità degli ecosistemi accentuato dalla crisi climatica ambientale.

   Affermare, come fa Nevi, che Enel stia investendo milioni di euro per le centrali umbre e le officine idroelettriche di Terni, non può coprire la responsabilità di lasciare che un asset cruciale per la sicurezza territoriale venga meno. Nevi sostiene che la politica debba vigilare con atteggiamento “responsabile e costruttivo”, ma accettare supinamente la chiusura del Punto di Teleconduzione è tutt’altro che responsabile. È, al contrario, un atto che depaupera il nostro territorio”.

   

Arcudi: “Bocciata mozione ritiro manovra fiscale: decisione senza senso”

Respinta a maggioranza la mozione del consigliere regionale di Umbria Civica Nilo Arcudi. Una scelta che secondo il consigliere “conferma la volontà della maggioranza di proseguire su una strada che riteniamo profondamente sbagliata”

La mozione che chiedeva il ritiro della “manovra fiscale regionale 2025 alla luce della relazione della Corte dei conti sul rendiconto generale” presentata oggi dal consigliere di Umbria Civica Nilo Arcudi è stata respinta con 11 voti contrari contro 8 favorevoli dall’Assemblea Legislativa.

Quello che Arcudi chiedeva era di fare “una scelta di coraggio, nell’interesse dei cittadini, valutando una manovra correttiva che azzeri gli aumenti di Irpef e Irap. Invece di alleggerire la pressione fiscale e favorire crescita, sviluppo e occupazione si è scelto di caricare ulteriormente i cittadini con nuove tasse”

Mozione che come aveva ricordato nei giorni scorsi il consigliere regionale smontava

“la narrazione di un’emergenza sanitaria, evidenziando come la Corte dei Conti abbia ridimensionato il presunto “scostamento” da 243 milioni a un disavanzo reale di soli 34,2 milioni di euro. A questo si aggiungono i bilanci consolidati della Regione, in attivo per 61 milioni nel 2023 e 57 milioni nel 2024”

“L’elemento nuovo di questa mozione è la valutazione della Corte dei conti su quel processo comunicativo e amministrativo. E su questo non ci sono state risposte. I cittadini ci chiedono per quale motivo la Regione prosegue nella attuazione della manovra fiscale se ci sono organismi che hanno chiarito quale è la situazione dei conti e del bilancio. Saremo molto attenti sull’impiego delle risorse aggiuntive e sugli interventi che verranno finanziati”.

“Una decisione incredibile e senza alcun senso, che colpisce famiglie, lavoratori e imprese umbre. Noi non ci fermeremo – conclude Arcudi –  l’Umbria merita crescita, non nuove tasse”

Martina Braganti

   

Bilancio consolidato Regione Umbria, l’intervento del direttore Rossetti

(Aun) – Perugia 25 set. 025 – E’ utile fornire una serie di elementi in merito al bilancio consolidato della Regione anche a seguito di alcune informazioni diffuse attraverso i mezzi di informazione.
Il bilancio consolidato della Regione, ai sensi delle disposizioni del decreto legislativo 118/2011, è redatto esclusivamente a fini conoscitivi per dare informazioni circa la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di una struttura complessiva com’è l’ente Regione in un’ottica complementare e integrata rispetto ai dati del rendiconto generale dell’amministrazione regionale approvato con legge regionale 4/2025  che, si ricorda, asseverato dai revisori dei conti e  parificato dalla Corte dei Conti, si è chiuso con un disavanzo di amministrazione.
Dal punto di vista tecnico quindi è il risultato di amministrazione in termini finanziari o rendiconto che incide sul bilancio di previsione degli esercizi successivi e il risultato in termini economico – patrimoniale del consolidato che è determinato solo a fini conoscitivi senza alcun impatto sul bilancio di previsione della Regione.
Il bilancio consolidato rappresenta il quadro complessivo dei bilanci di tutte le società che fanno capo alla Regione .
I due documenti contabili sono diversi e distinti, NON possono essere assolutamente confusi né nell’oggetto né nei numeri.
L’armonizzazione contabile prevista dal D.lgs. 118/2011 ha introdotto, infatti, questo nuovo documento per garantire principalmente una rappresentazione, anche contabile, delle scelte di indirizzo, pianificazione e controllo degli enti controllati dalla Regione.
In particolare, l’obiettivo è quello di fare emergere i risultati della gestione delle attività e del livello dei servizi “esternalizzati” a soggetti esterni con i quali la Regione mantiene rapporti contrattuali, finanziari e/o di controllo della “governance”.
I risultati economico-patrimoniali del bilancio consolidato non modificano i risultati conseguiti nei rendiconti o bilanci dei singoli enti facenti parte della Regione, ma esprimono il “risultato” complessivo derivante dal “consolidamento”, sulla base delle regole contabili previste dalla legge, delle singole gestioni.
Il risultato economico derivante dal bilancio consolidato, non costituisce quindi un “utile” da distribuire o “risorse finanziarie” disponibili.
Pertanto qualsiasi associazione tra i risultati del bilancio consolidato della Regione Umbria e la disponibilità di risorse che possano essere impiegate dalla Regione Umbria risulta priva di qualsiasi fondamento giuridico e tecnico e destituita di alcun carattere di fattibilità.
Quanto rappresentato può essere facilmente verificato e confermato con riferimento ai risultati del bilancio consolidato della Regione Umbria relativi agli esercizi precedenti il 2024.
Altresì può essere verificato e confermato dai documenti ufficiali relativi all’approvazione del bilancio consolidato da parte di altre Regioni che come l’Umbria hanno approvato manovre fiscali nel corso del corrente esercizio
Pertanto, come detto, con l’approvazione del bilancio consolidato non si determina alcuna disponibilità di risorse che poteva, possa o potrà essere destinata per finalità di copertura spese o riduzione di entrate della Regione Umbria.
   

Corri per Leo il 28 settembre al Percorso verde di Perugia

Domenica 28 settembre, presso il Percorso Verde “Leonardo Cenci” di Perugia, si terrà la sesta edizione della corsa podistica Corri Per Leo organizzata dal gruppo sportivo della Fondazione Avanti Tutta, ASD Avanti Tutta per Leonardo.

Alla Corri Per Leo si può partecipare con un percorso di 9,3 km (3 giri da 3,1 km) COMPETITIVO E NON COMPETITIVO [iscrizioni su www.icron.it) con ritrovo alle ore 8:30 e partenza alle ore 9:30, ed una passeggiata a passo libero di 2,0 km (iscrizioni sul posto) che inizierà subito dopo la partenza della competitiva.

Partenza ed arrivo della manifestazione sarà presso il velodromo del percorso verde, lato Bar del Ciclismo.

Lo sport quale strumento di inclusione e solidarietà. Ma anche simbolo di uno stile di vita sano e corretto. Questa è la mission di “Avanti Tutta” insieme alla volontà di promuovere la pratica sportiva nei protocolli di terapia contro il cancro e sostenere campagne di solidarietà per acquistare materiale per il reparto di oncologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

L’organizzazione della corsa Corri per Leo vuole essere una ulteriore testimonianza del messaggio lasciato da Leonardo Cenci, autentico campione di vita e di sport!

Quest’anno la Fondazione Avanti Tutta, organizzatrice dell’evento, sarà presente anche alla giornata Sharper Night (Notte dei Ricercatori universitari) del 26 settembre con un proprio stand e con l’iniziativa RICERCA IN MOVIMENTO.
Visitando alcune delle postazioni della Notte dei Ricercatori, che si terrà presso l’Aula Magna della Università ed i giardini del rettorato, i partecipanti scopriranno ricerche innovative e consigli pratici per adottare stili di vita più sani e potranno iscriversi gratuitamente alla passeggiata ” Corri per Leo”, in programma domenica 28 settembre, ricevendo un omaggio Avanti Tutta.

AVANTI TUTTA PER LEONARDO A.S.D.

   

Radio Edicola: la radio autogestita di quartiere con uno sguardo al mondo

On air dal 24 al 27 settembre 2025

 

Le scalette di Sant’Ercolano diventano luogo aggregazione e dibattito.

Ieri (24 settembre) il primo episodio di Radio Edicola dedicato al fare cultura a Perugia.

Comunità, relazioni e future progettualità i temi principali.

Ospiti: Indigo Art Gallery & Cafè, MA  Project, PostModernissimo e Spazio Modu.

 

PERUGIA – Seggioline e sgabelli lungo le scalette di Sant’Ercolano, persone sedute a terra per ascoltare e prendere parte al primo episodio di “Radio Edicola – la radio autogestita di quartiere con uno sguardo al mondo”.

Mercoledì 24 settembre la città ha risposto alla chiamata di Edicola 518 che esortava tutti a tornare protagonisti nella scrittura del futuro di Perugia.

Il primo episodio ha visto partecipi alcune delle realtà più vivaci del territorio: Chiara Guidoni e Alessia Antonelli di Indigo Art Gallery & Cafè, Anja Capocci di MA Project, Andrea Frenguelli e Giacomo Caldarelli per il cinema PostModernissimo e Olivia Marie Lamberini di Spazio Modu.

Il tutto con la conduzione di Luca Mikolajczak, supportato da Antonio Brizioli, fondatore di Edicola 518 e Francesca Gotti, artista e ricercatrice che per Edicola sta conducendo un’indagine a Perugia volta all’attivazione di percorsi di cittadinanza attiva.

Il dibattito pubblico si è incentrato sulle sfide, i risultati e le difficoltà del fare cultura a Perugia, a partire dagli spunti raccolti tramite i manifesti e le lavagnette bianche della mostra “Il futuro della città è una pagina bianca” su cui i cittadini hanno rilasciato suggerimenti, sogni e necessità. Facendo il punto sullo status quo della cultura indipendente perugina – lasciando ad altri spazi le riflessioni sulla cultura istituzionale – emerge tanto dalle lavagnette quanto dalle realtà coinvolte l’esigenza di fare rete, guardando a questa radio come al primo step compiuto in tal senso.

“Fare rete per chi lavora nel settore culturale è tipo un mantra/maledizione che viene ripetuto quotidianamente – dice Antonio Brizioli – Ci sono due piani diversi però, quello della collaborazione e dell’amicizia che lega tutte le nostre realtà, e il fare rete vero e proprio, che vuol dire creare un soggetto unico e forte, che raggruppa, se non tutte, molte delle realtà cittadine e che diventerebbe un attore politico parlante e in grado di avere un rapporto non antagonistico ma agonistico con le istituzioni“.

L’incontro si è focalizzato anche sul rapporto con il fruitore, segnalando in alcune occasioni una partecipazione inaspettata, come nel caso di MA Project, mentre in altri uno scarso impegno nel prendere parte a iniziative più complesse e soprattutto nel riconoscere che ognuno di noi ha un peso nella definizione del panorama culturale cittadino e che questo non è demandato ai soli operatori. Come fare a stimolare la partecipazione? Questo uno dei nodi centrali del dibattito che ha portato a proposte innovative, testimoniando il positivo sguardo al futuro delle realtà ospiti. Da Spazio Modu arriva l’idea di trasformare i cittadini da semplici fruitori a produttori effettivi di un’opera (video, musica, libro) attraverso l’organizzazione di corsi; i ragazzi del PostModernissimo raccontano il loro sogno nel cassetto, la possibilità di regalare il cinema alla cittadinanza; di scendere in piazza parla invece Indigo, per favorire un incontro anche accidentale ma ampliare le possibilità di scambio.

Dice Chiara Guidoni: “Sono bellissimi questi cartelli con scritto ‘potete passare’ (indicando i due manifesti esposti lungo le scalette) sembrano dire ATTRAVERSATECI!“. Nell’ottica di un coinvolgimento sempre più attivo Francesca Gotti, dalla regia, suggerisce di non utilizzare più il termine “fare rete” ma sostituirlo con “fare comunità” invitando gli spazi culturali a instaurare un dialogo circolare con gli abitanti.

Positività ma anche impegno e coraggio, queste le parole chiave del futuro culturale di Perugia, alla volta di un processo cooperativo attivo alla base della definizione di ciascuna realtà che, alla luce dell’incontro, diventa una grande forma di libertà.

Appuntamento ora stasera (giovedì 25 settembre) alle 17:00 con il prossimo episodio dedicato all’associazionismo dal titolo “La città attiva: associazionismo e partecipazione”. Interverranno Giuseppe Matozza – Fiorivano le Viole, Matteo Fiorucci – Metanoia, Primo Tenca – Società Operaia di Mutuo Soccorso di Perugia, Vivi il Borgo, Andrea Bistarelli – Trascendanza e Danilo Fiorucci – Trebisonda.

Seguirà poi venerdì 26 settembre (ore 17) l’incontro dedicato agli spazi che operano fuori dal centro storico “Fuori le mura. sfide culturali ai piedi dell’acropoli” con Claudio Ferracci – Biblioteca delle Nuvole; Giulia Paciello – Cooperativa DENSA; Filippo Costantini e Elena Zuccaccia – POPUP.

Sabato 27 settembre, ore 17:00, finale con “Vivere, amare, sognare a Perugia”, assemblea pubblica sul futuro della città.

Il progetto è sostenuto da Laboratorio di Creatività Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

   

Anteprima “I Primi d’Italia”: grande pubblico per il concerto della Fanfara della Polizia di Stato

Ieri sera a Foligno, a pochi passi dal Municipio, in largo Giosuè Carducci, in occasione dell’anteprima della manifestazione “I Primi d’Italia”, si è svolto il concerto della Fanfara della Polizia di Stato, diretta dal Maestro Massimiliano Profili.

L’evento, organizzato dalla Questura di Perugia e da Confcommercio Foligno, è stato presentato dalla conduttrice radio Annalina Taddei che, dopo i saluti di rito, ha raccontato ai presenti la storia della Fanfara della Polizia di Stato, complesso che nasce principalmente per accompagnare le sfilate e le cerimonie ufficiali ma che, nel corso degli anni, ha visto implementato il proprio organico e repertorio che spazia nei diversi generi, sia della tradizione classica che di quella moderna e contemporanea.

Al concerto, oltre al Prefetto della Provincia di Perugia, Francesco Zito, era presente il Questore della Provincia di Perugia, Dario Sallustio; il Sindaco del Comune di Foligno, Stefano Zuccarini, il Presidente di Confcommercio Foligno, Aldo Amoni, e le autorità religiose, civili e militari.

Ad assistere all’esibizione della Fanfara della Polizia di Stato anche un numeroso pubblico di cittadini e turisti, venuti anche da fuori regione per il Festival Nazionale dei Primi d’Italia.

La serata è stata scandita da diversi generi musicali fra cui l’Aida di Giuseppe Verdi e una celebrazione musicale delle leggendarie colonne sonore composte dal Maestro John Williams, famoso per le celebri melodie dei film di Hollywood.

Il Presidente di Confcommercio ha poi consegnato un cadeau, in ricordo della serata, al Questore di Perugia e al Maestro della Fanfara, esprimendo grande orgoglio per aver contribuito ad organizzare il concerto e aver dato la possibilità ai cittadini presenti di ascoltare le musiche della Fanfara della Polizia di Stato che, da sempre, promuove l’opera di diffusione dei valori della legalità attraverso la cultura musicale.

Dopo aver espresso la sua gratitudine al Maestro Profili e a tutti i componenti, il Questore ha così commentato “Sono felice e orgoglioso per aver contribuito, insieme a Confcommercio Foligno, alla realizzazione di questo grande evento; la Fanfara della Polizia di Stato, attraverso la sua musica, contribuisce ad avvicinare i cittadini alle Istituzioni e rafforzare il concetto di prossimità.” – così il Questore della Provincia di Perugia Dario Sallustio.

L’evento si è concluso con l’intonazione dell’Inno Nazionale.