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venerdì, 12 Settembre 2025
 
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La Basilica di San Francesco si illumina di rosso per la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue

fra Giulio Cesareo: «Solidarietà e amicizia sociale sono il cammino verso la pace»

ASSISI (PG), 14 GIU – Questa sera, sabato 14 giugno 2025, in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, la facciata della chiesa superiore della Basilica di San Francesco in Assisi si illuminerà di rosso. “Dona il sangue, dona il plasma. Insieme salviamo vite” è il claim scelto da AVIS Nazionale per il manifesto della ricorrenza di quest’anno.

«In un tempo così marcato da contraddizioni ed efferata violenza, a livello locale e internazionale – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento –, come comunità francescana dei frati siamo felici di poter celebrare e dare spazio a chi non sparge sangue altrui, ma dona il proprio per il bene degli altri. La solidarietà e l’amicizia sociale sono il cammino necessario verso la pace e la fraternità».

   

Sanità umbra verso il futuro: a Terni evento di prevenzione, ambiente e salute 

L’approccio “One Health” al centro del nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale 2025-2030. Proietti: “Sistema più resiliente partendo dalla prevenzione”

(Aun) – Perugia  14 giu. 025 – Due giornate di lavoro intense, centinaia di professionisti sanitari provenienti da tutta la regione, oltre settanta esperti di caratura nazionale e un obiettivo ambizioso: gettare le basi del nuovo Piano sociosanitario regionale 2025-2030 con un approccio rivoluzionario che mette al centro la stretta interconnessione tra salute umana, animale e ambientale. Si è concluso ieri a Terni il convegno “Verso il Piano socio-sanitario regionale: il ruolo del Dipartimento di prevenzione in ottica one health”, evento che si inserisce in un più ampio ciclo di incontri tematici promossi dalla Regione Umbria per costruire in modo partecipato il nuovo Piano, strumento chiave per delineare il futuro della salute pubblica in Umbria nei prossimi anni.

La rilevanza dell’appuntamento è stata sottolineata dalla presenza di un parterre istituzionale di altissimo livello. Ad aprire i lavori, presso la Sala Convegni “ARPA” del complesso “Il Tulipano”, sono stati la Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, il Prefetto di Terni Antonietta Orlando, insieme ai vertici degli Ordini professionali nazionali: Filippo Anelli (Fnomceo) e Gaetano Penocchio (Fnovi), e ai direttori dei dipartimenti universitari perugini Vincenzo Nicola Talesa (Medicina e Chirurgia) e Fabrizio Rueca (Medicina Veterinaria).

Al cuore del convegno, l’approccio “One Health” che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce come “un approccio integrato e unificante che mira a equilibrare e ottimizzare in modo sostenibile la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi”. Una vera e propria rivoluzione culturale nel modo di concepire la medicina e la prevenzione.

“Questo convegno rappresenta un momento fondamentale del nostro percorso verso un nuovo modello di sanità pubblica” – ha dichiarato con forza la Presidente Stefania Proietti – “L’approccio One Health che abbiamo voluto mettere al centro del dibattito non è solo una prospettiva scientifica avanzata, ma una necessità concreta per affrontare le sfide sanitarie del futuro. Con il nuovo Piano socio-sanitario regionale vogliamo costruire un sistema più resiliente, più equo e più capace di rispondere alle emergenze, partendo proprio dal rafforzamento della prevenzione e dalla collaborazione tra tutti i settori coinvolti nella tutela della salute pubblica”.

“La Regione Umbria ha scelto di investire in un modello di governance fondato sul principio One Health”, ha dichiarato l’Assessore all’energia, all’ambiente, all’adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, alle politiche del paesaggio e alla programmazione urbanistica, Thomas De Luca. “Il Progetto Neoconca per lo studio epidemiologico nella Conca ternana e gli interventi del Piano Nazionale Complementare rappresentano esempi concreti di questa strategia. Il futuro della salute pubblica è ambientale e il futuro dell’ambiente è sanitario: solo insieme possiamo affrontare le sfide che ci attendono”.

L’Assessore allo sviluppo economico, alle politiche del lavoro, alla mobilità e ai trasporti, alle infrastrutture Francesco De Rebotti ha sottolineato come “le sfide ambientali e climatiche non sono questioni separate dalle politiche di sviluppo e occupazione, ma parte integrante della qualità della vita e della coesione territoriale. Il principio di ‘salute in tutte le politiche’ deve essere un orientamento costante, non un orizzonte teorico. La prevenzione è una leva strategica di equità e sostenibilità”.

“Il cambiamento climatico è una realtà concreta che modifica i nostri cicli agricoli e comporta nuove minacce per la salute pubblica, come il rischio crescente delle arbovirosi”, ha evidenziato l’Assessore al Pnrr, alle politiche agricole e agroalimentari, alla montagna e alle aree interne, ai parchi e ai laghi, al turismo e allo sport, Simona Meloni “Non possiamo affrontare queste sfide con una logica settoriale: serve una visione integrata dove agricoltura, ambiente, salute e sviluppo territoriale siano trattati come componenti interconnesse di un unico sistema”.

“La Regione Umbria ha scelto di investire in un approccio integrato che unisce tutela ambientale, prevenzione sanitaria e presidio territoriale in un’unica strategia coordinata – ha sottolineato la Direttrice regionale Daniela Donetti – La strategia punta a coinvolgere i tre assessorati regionali chiave per implementare politiche interconnesse che superino la frammentazione degli interventi e costruire una risposta integrata che colleghi salute umana, animale e ambientale, con particolare attenzione alla prevenzione nei luoghi di lavoro – settore in cui l’Umbria registra criticità – e al rapporto tra clima, natura e salute. Il modello si concretizza attraverso progetti già finanziati e strutture operative attivate, creando una regia unica che coordina competenze in materia di salute, ambiente, energia, agricoltura e urbanistica per una governance territoriale forte e orientata alla prevenzione”.

Anche il direttore generale della sanità animale del Ministero della Salute, Giovanni Filippini, ha voluto portare la propria testimonianza durante l’evento e ha colto l’occasione per complimentarsi per il sistema one health della Regione Umbria, portandolo ad esempio da tenere in considerazione anche a livello nazionale.

L’evento, organizzato e coordinato dal direttore del dipartimento di prevenzione dell’Azienda Usl Umbria 2, Danilo Serva e dal responsabile del servizio prevenzione, sanità veterinaria, sicurezza alimentare della Regione Umbria, Salvatore Macrì, ha delineato i contorni di un ambizioso progetto di collaborazione intersettoriale che vede protagonisti Regione Umbria, Aziende sanitarie, Università degli Studi, Arpa, Istituto Zooprofilattico, Province e Comuni, con l’obiettivo della tutela della salute pubblica, anche nell’ottica di una migliore definizione della rete, che sarà parte integrante del nuovo Piano Socio Sanitario Regionale 2025-2030.

   

Borsa sottratta a cliente di un supermercato: 3 stranieri denunciati dai Carabinieri

Nella tarda mattinata di mercoledì scorso, i Carabinieri del Norm della Compagnia di Orvieto hanno deferito in s.l. per furto aggravato e tentato indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti in concorso, tre cittadini peruviani, due uomini e una donna, di età compresa tra 25 e 42 anni, tutti gravati da precedenti, irregolari sul T.N. e dimoranti nella Capitale. L’attività è scaturita da una segnalazione al NUE 112 relativa al furto patito da una donna della zona alla quale, poco prima, dopo essersi recata a fare spesa presso un supermercato di Orvieto Scalo, era stata sottratta la borsa mentre caricava le buste nel bagagliaio della propria auto. L’immediato intervento delle pattuglie in circuito ha consentito ad un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile d’intercettare, a poche centinaia di metri dall’esercizio commerciale dove si era svolto il fatto, un’autovettura, poi risultata a noleggio, con a bordo tre cittadini stranieri: nel corso della perquisizione del veicolo, ben nascosta sotto il sedile posteriore, gli operanti hanno rinvenuto la borsa contenente effetti personali e documenti intestati alla donna italiana precedentemente derubata. I tre peruviani avevano peraltro già tentato di eseguire un prelievo con la carta della donna presso uno sportello ATM della zona, senza riuscirvi per un problema tecnico. Per i tre è così scattata la denuncia in s.l. e sono state avviate le procedure per l’irrogazione, da parte del Questore, della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Orvieto; la refurtiva, interamente recuperata, è stata invece restituita alla legittima proprietaria.

Il procedimento è pendente in fase di indagini preliminari e sino ad eventuale condanna irrevocabile gli indagati devono ritenersi innocenti.

   

A Perugia 1416: dolci, storia e inclusione con la Brigata Indipendente

Confcooperative (Di Somma): “Quando la fragilità diventa forza”

 

C’è una taverna, nel cuore della manifestazione Perugia 1416, dove i dolci raccontano una storia diversa. Non solo tradizione, non solo gusto: dietro ogni biscotto c’è un gesto di cura, un progetto educativo, un percorso di autonomia. A produrli sono i ragazzi e le ragazze della Brigata Indipendente, cooperativa sociale nata nel 2023 a Perugia con l’assistenza di Confcooperative Umbria e il sostegno di Fondosviluppo. Un nome che oggi richiama con orgoglio non solo il valore dell’indipendenza, ma anche quello della comunità. Perché la Brigata è molto più di un laboratorio: è un’esperienza di vita e di lavoro per giovani con disturbi dello spettro autistico e in altre condizioni di fragilità, capaci di realizzare prodotti artigianali di qualità in un contesto cooperativo, formativo e protetto.

Il percorso parte da lontano, dalla costituzione dell’associazione di promozione sociale nel 2021, fino alla trasformazione in impresa cooperativa due anni dopo. Un salto qualitativo reso possibile grazie a un lavoro di rete, supportato da figure esperte e strumenti pensati per promuovere l’economia sociale.

A sottolinearlo è Carlo Di Somma, Presidente di Confcooperative Umbria, associazione che ha accompagnato il processo sin dalle sue origini: “La Brigata Indipendente è uno di quei progetti che ci ricordano il senso più profondo del fare cooperazione: generare impatto sociale, creare lavoro dove sembrava impossibile, restituire dignità e visibilità a chi ha tanto da dare, ma ha bisogno di contesti giusti. Siamo fieri di aver contribuito alla nascita di questa realtà, che oggi dimostra quanto le fragilità, se accolte e accompagnate, possano diventare vera forza per l’intera collettività.”

Anche per Valentina Cimbali e Valentina Iacucci Ostini, Presidente e Vice Presidente della cooperativa, quella della Brigata è una storia di fiducia e concretezza: “Abbiamo creduto nella possibilità di costruire un ambiente di lavoro vero, accessibile e umano per i nostri ragazzi. Ogni attività che svolgiamo – dalla preparazione dei dolci all’allestimento degli spazi – è pensata per valorizzare le capacità di ciascuno. Non si tratta solo di offrire un’occupazione, ma di riconoscere identità, dare voce e senso all’impegno quotidiano. Il sostegno di Confcooperative e Fondosviluppo è stato fondamentale per passare dall’idea alla struttura solida che oggi ci permette di partecipare a manifestazioni pubbliche e dialogare con il territorio.”

La Brigata Indipendente, con la sua presenza alla manifestazione Perugia 1416, è diventata simbolo di un’altra economia possibile: una cooperazione che non lascia indietro nessuno, che investe sul talento e sull’unicità di ogni persona, restituendo dignità e futuro attraverso il lavoro.

Un’esperienza da raccontare, da sostenere, da replicare.

   

Sicurezza a Perugia: a che punto siamo?

La sicurezza deve essere una priorità per tutti

La sicurezza urbana a Perugia da qualche mese a questa parte è al centro del dibattito politico. Se da un lato il centrodestra ha a più riprese chiesto un assessorato ad hoc, interventi mirati volti a contrastare il degrado e ribadito il concetto che “Perugia non può e non deve tornare quella di dieci anni fa” il centrosinistra, soprattutto tramite il consigliere comunale con delega alla sicurezza Antonio Donato, sta diffondendo diversi comunicati stampa in cui descrive minuziosamente quello che l’amministrazione Ferdinandi sta facendo allo scopo di tutelare i cittadini del capoluogo umbro.

Quel che è certo è che nessuno deve negare i vari fatti di cronaca (se non proprio ‘nera’ poco ci manca) realmente accaduti e che mostrano una Perugia a tratti insicura. Con la vecchia amministrazione era tutto perfetto? Assolutamente no ma forse (chi scrive abita a San Sisto, un quartiere da diverso tempo non particolarmente tranquillo ma che in questi ultimi tempi vive una escalation di furti e aggressioni) questa Giunta potrebbe fare di più.

Nel frattempo è tornata l’ordinanza anti prostituzione e ne è stata emessa anche un’altra (la numero 1405 dell’11 giugno) che “prevede una limitazione alla vendita di bevande in contenitori di vetro e lattina in centro storico e Fontivegge, nonché il divieto di detenzione di alcolici a Fontivegge”.

Le forze di polizia stanno passando al setaccio diversi immobili, soprattutto in zona stazione. Lo rende noto il consigliere Donato affermando che quando si ha a che fare con “immobili abbandonati e occupazioni abusive il Comune di Perugia rafforza i controlli e interviene con rapidità. La sicurezza urbana si costruisce anche attraverso la gestione attenta del patrimonio immobiliare, pubblico e privato. Intervenire con decisione su situazioni di degrado o di occupazione irregolare significa tutelare il decoro della città e garantire la vivibilità dei quartieri. È una responsabilità che il Comune continua ad assumersi con serietà e costanza”

Perugia come Gotham City? No ma la sicurezza deve essere una priorità per tutti. C’è sicuramente la necessità di migliorare la qualità della vita in diversi quartieri; quello che invece non deve essere fatto è alimentare ulteriormente la paura. Occorre ‘Fare squadra per la sicurezza di Perugia’.

Martina Braganti

   

Perugia 1416: al via la decima edizione

Con il passaggio dei rionali presenti attraverso la Porta Santa e la benedizione del Palio e degli atleti nella cattedrale di San Lorenzo

La decima edizione di Perugia1416 si è aperta con il passaggio dei rionali presenti attraverso la Porta Santa e la benedizione del Palio e degli atleti nella cattedrale di San Lorenzo, cerimonia presieduta da don Simone Sorbaioli, vicario generale della diocesi di Perugia-Città della Pieve che ha avuto parole toccanti e di plauso per la manifestazione e i suoi preziosi aspetti sociali. Tanto da lui, che dall’dall’Arcivescovo di Perugia e Città della Pieve, S.E. Ivan Maffeis, che dalla presidente Severini sono state pronunciate parole di ricordo e gratitudine verso il compianto Franco Ivan Nucciarelli, “padre” della manifestazione, suggellando così la dedica a lui di questa decima edizione

“Un ulteriore stimolo a dare il meglio di noi, popolo di Perugia1416, in suo ricordo e per l’amore verso la città che abbiamo sempre condiviso fin dalla creazione di questo progetto”

ha aggiunto la presidente con commozione condivisa da tutti. Era presente Eleonora, figlia del professore.

A seguire, sempre in Piazza IV Novembre, la prima gara di giovanissimi Rionali, il Tiro alla fune vinto da Porta Eburnea (la solenne cerimonia di premiazione si terrà domenica pomeriggio): una prima edizione che denota l’attenzione della APS verso la giovanissima generazione con l’auspicio di far germinare i semi dell’appartenenza al proprio Rione e del gioco di squadra. Subito dopo la prima delle tre sfide sportive che insieme al Corteo decideranno il Rione vincitore, la prova di abilità nel Tiro con l’Arco Storico, vinta dal Rione di Porta Santa Susanna. A rendere più suggestivo l’allestimento del campo da gioco, una grande tela, opera dell’artista Paolo Ballerani, ha avvolto la cancellata della Fontana Maggiore.

Sabato pomeriggio dalle 17.30 in Piazza Matteotti sarà invece la volta della Mossa alla Torre, esaltante gara di forza e resistenza degli atleti, mentre domenica 15 la Corsa del Drappo premierà la velocità nella staffetta che seguirà Il Gran Corteo Storico, cuore della manifestazione. Anche il Corteo, o meglio l’allegoria che ogni Rione rappresenterà, apporterà punteggio in base ad aderenza storica, interpretazione e scenografia del tema di quest’anno: “Del potere e dei poteri: potere sacro e temporale prima e dopo Braccio”.


Nella mattinata di venerdì si è aperta la mostra de “I primi dieci Palii, di “Braccio LV” e “I Rioni secondo Mir” al Centro espositivo della Camera di Commercio Galeazzo Alessi in Via Mazzini, dove si è iniziata a giocare una Sassaiola virtuale con il videogioco “Ludus Perusinus”, prodotto da Perugia1416 APS grazie a un bando TOCC del Ministero della Cultura sulla digitalizzazione. Un linguaggio rivolto ai giovani ma non soltanto, in cui si unisce storia, tradizione, tecnologia, gioco. Nei prossimi mesi ne verrà organizzato un vero e proprio torneo.  Nello stesso contesto, come è ormai tradizione tra le azioni di inclusione e solidarietà svolte dalla Associazione, Perugia1416 ha accolto il Comitato UNICEF di Perugia e dell’Umbria sostenendo la vendita delle Pigotte in stile medievale: ogni bambola di pezza adottata consentirà di salvare un bambino/a nei Paesi in via di sviluppo.

Da mercoledì 11 è già aperta la taverna ai Giardini Carducci: si tratta della ormai tradizionale Taverna Eburnea, alla quale collaborano già dallo scorso anno anche i Rioni Porta Sole e Santa Susanna, mentre San Pietro e Sant’Angelo dedicano la propria ai soli Rionali. “In queste magnifiche serate è un piacere riscoprire antiche ricette e soprattutto vivere la festa nella convivialità”, ci raccontano i molti rionali preposti a alla cucina e ai tavoli a cucina in perfetto spirito di servizio, orgogliosi dell’affluenza anche di tantissimi studenti stranieri cui certamente Perugia1416 permette di vivere un’esperienza unica. Alla cena inaugurale con le istituzioni e i sostenitori della manifestazione, oltre ai Consoli dei 5 Magnifici Rioni, hanno partecipato anche la sindaca della Città di Perugia Vittoria Ferdinandi, gli Assessori Andrea Stafisso e Alessandra Sartore insieme a Gino Sirci Presidente della Sir Susa Vim Perugia, campione d’Europa.

Tutto il programma è consultabile, tanto in Italiano che in Inglese, sul sito https://www.perugia1416.com/manifestazione/programma-2025/ o sui social della manifestazione FB https://www.facebook.com/perugia1416 e IG

https://www.instagram.com/perugia1416/

   

Perugia, opposizione alla maggioranza: “Governate se ne siete capaci”

La risposta dei consiglieri di minoranza agli attacchi social della maggioranza

“Negli ultimi giorni assistiamo a un’escalation di post social da parte di alcuni esponenti della maggioranza, più concentrati nell’attaccare l’opposizione che nell’affrontare i reali problemi della città”. E’ quanto si legge in un comunicato a firma dei consiglieri comunali di opposizione Nilo Arcudi, Paolo Befani, Chiara Calzoni, Elena Fruganti, Edoardo Gentili, Riccardo Mencaglia, Clara Pastorelli, Augusto Peltristo, Margherita Scoccia, Gianluca Tuteri, Leonardo Varasano, Nicola Volpi.

“A un anno dalle elezioni – prosegue la nota – ci sembra doveroso ricordare alla sindaca e alla sua squadra che amministrare è un onore e, soprattutto, una responsabilità. Una responsabilità che si esercita con serietà, lavoro e rispetto per le istituzioni – non con post autocelebrativi, polemiche quotidiane e foto scattate ad arte in momenti in cui alcuni consiglieri, magari seduti al lato o fuori dall’inquadratura, vengono rappresentati come ‘assenti’. Perugia non ha bisogno di propaganda, ma di proposte. E oggi, purtroppo, la percezione diffusa tra i cittadini è che la maggioranza stia offrendo solo simboli, slogan, tavoli e bandiere – senza risultati concreti. L’opposizione svolge il proprio ruolo in modo puntuale e costruttivo, nelle sedi preposte. Se qualcun altro preferisce ridurre quelle sedi a palcoscenici per dirette social e contenuti di parte, se ne assuma la responsabilità davanti alla cittadinanza. Serve un salto di qualità. La città chiede interventi, non teatrini. Dopo un anno, non si può più continuare a governare contro qualcuno: bisogna finalmente iniziare a governare per tutti”.

   

Scuola umbra in una “crisi senza precedenti”? I sindacati rigettano l’idea espressa dall’assessore regionale Barcaioli

In riferimento alle recenti notizie riguardanti il liceo scientifico ‘Galeazzo Alessi’ di Perugia, l’Istituto comprensivo di Ponte San Giovanni e la scuola media ‘Cocchi-Aosta’ di Todi affermano che la scuola “ha bisogno di responsabilità, non di spettacolarizzazione”

“Rigettiamo con fermezza l’idea che la scuola umbra stia attraversando ‘una crisi senza precedenti’, come dichiarato nei giorni scorsi in alcuni interventi pubblici dall’assessore regionale all’Istruzione, Fabio Barcaioli. Tale narrazione, oltre a non corrispondere alla realtà dei fatti, offende il lavoro quotidiano di centinaia di dirigenti scolastici che operano con competenza, dedizione e spesso in condizioni estremamente complesse”. È quanto dichiarano in una nota congiunta i rappresentanti sindacali Moira Rosi di Flc Cgil Umbria, Caterina Corsaro di Cisl scuola Umbria, Anna Rita Di Benedetto di Snals Confals Umbria e Simona Zuccaccia di Dirigentiscuola Umbria, ritenendo “doveroso intervenire per riportare la discussione su un piano di responsabilità e rigore istituzionale, in riferimento alle recenti notizie riguardanti il liceo scientifico ‘Galeazzo Alessi’ di Perugia, l’Istituto comprensivo di Ponte San Giovanni e la scuola media ‘Cocchi-Aosta’ di Todi”.

“Siamo consapevoli delle criticità emerse nelle suddette scuole – dichiarano i sindacati –, che hanno generato disagio tra studenti, famiglie e personale docente. È evidente che le responsabilità, quando ci sono, vadano accertate nelle sedi opportune, senza sovraccaricare il sistema educativo regionale di giudizi sommari e generalizzazioni dannose. Difendiamo il ruolo della dirigenza scolastica, nella sua autonomia, ma anche nella sua responsabilità. In questi anni, i dirigenti dell’Umbria con la collaborazione e il supporto dell’intera comunità scolastica, hanno affrontato sfide complesse, dalla gestione dell’emergenza pandemica alla progressiva riduzione di organici e risorse, con spirito di servizio e senza clamori”.

“Casi specifici – prosegue la nota dei sindacati –, per quanto delicati, non possono diventare metro di giudizio per un intero sistema. Il rischio, così facendo, è quello di indebolire il patto educativo e di alimentare un clima di sfiducia e delegittimazione verso le istituzioni scolastiche. Auspichiamo che le istituzioni, a tutti i livelli, si muovano con equilibrio e ascolto”. “Chiediamo che l’Ufficio scolastico regionale e l’assessorato all’Istruzione – concludono i sindacati – promuovano sedi stabili di confronto con le rappresentanze dei dirigenti e del personale, così da affrontare eventuali criticità in modo trasparente e costruttivo. Il nostro impegno, resta quello di garantire tutela professionale, ma anche un presidio etico, culturale e umano della scuola pubblica. Una scuola che ha bisogno di responsabilità, non di spettacolarizzazione”.

   

Opposizione: “Il caso Pasquali solleva domande sulla gestione Bori”

“Presenteremo un’interrogazione in Aula per fare chiarezza su quanto accaduto”

“Non vogliamo entrare nel merito della vicenda giudiziaria che riguarda Sandro Pasquali. Il Sindaco di Passignano sul Trasimeno, candidato alla segreteria regionale del PD, è stato rinviato a giudizio dalla Corte di Appello di Perugia con l’accusa di truffa aggravata in relazione a presunti contributi previdenziali percepiti indebitamente a seguito dell’assunzione nel gruppo consiliare regionale del Partito Democratico. Sarà la magistratura a fare piena luce, come è giusto che sia.

Resta però un fatto politico che non può essere ignorato. Pasquali venne assunto nel gruppo regionale del PD, nella scorsa legislatura, sotto la responsabilità diretta di Tommaso Bori, che all’epoca era capogruppo e quindi suo datore di lavoro, oltre che mentore politico. Una struttura ristretta, poche persone da coordinare, scelte che dovevano essere ponderate con trasparenza e rigore. E invece proprio da quella gestione emerge ora una vicenda opaca, che solleva interrogativi sulla legittimità di alcune decisioni”.

Lo evidenziano i consiglieri regionali di opposizione, Enrico Melasecche, Donatella Tesei (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti, Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia) e Nilo Arcudi (Tesei Presidente-Umbria Civica).

“Il dubbio è quindi legittimo – scrivono i consiglieri dell’opposizione -: con quali criteri e con quale visione, Tommaso Bori, oggi assessore regionale al bilancio e al personale, sta gestendo settori tanto cruciali quanto delicati? E su quali basi si fondano le sue decisioni operative? Se già nella guida di un ristretto gruppo consiliare sono emerse falle così gravi, cosa possiamo aspettarci ora che ha in mano leve ben più complesse e strategiche per il funzionamento dell’intera macchina regionale?

In realtà dopo la disastrosa gestione della stangata fiscale basata su disavanzi inesistenti nei conti della sanità, un’idea ce la siamo già fatta. Presenteremo un’interrogazione in Aula per fare chiarezza su quanto accaduto”.

“Poi – aggiungono – c’è l’aspetto umano e politico. Il Bori che oggi tace è lo stesso che fino a ieri non esitava a puntare il dito con la consueta arroganza contro chiunque non fosse allineato ai suoi standard etici e morali, improvvisandosi giudice e censore pubblico. Ma quando la questione lo riguarda da vicino, allora è tutta un’altra storia. Noi non facciamo processi, non siamo tribunali. Quello lo ha fatto e continua a farlo proprio chi ora si nasconde in un tragico silenzio. Ma in politica il silenzio è una scelta”.

“Nel frattempo – concludono i consiglieri della minoranza – il Partito Democratico umbro si avvicina a un congresso regionale in un clima sempre più dilaniato da faide interne, tensioni e lotte di potere giocate su più fronti e senza esclusione di colpi. Se questo è il ‘nuovo corso’, allora somiglia terribilmente al peggiore passato”.