“Ok del Ministero della Salute al piano di rafforzamento della sanità regionale”

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Nota di Pastorelli e Fioroni (Lega)

   

“L’Atto di riorganizzazione della Rete ospedaliera regionale ha ricevuto il parere positivo espresso dal Ministero della Salute, e va nella direzione intrapresa dalla giunta Tesei di efficientamento che sarà accompagnato dal rafforzamento della medicina del territorio”

lo affermano il capogruppo Lega Umbria Stefano Pastorelli e il consigliere regionale Paola Fioroni, vicepresidente dell’Assemblea Legislativa.

“Il documento approvato – spiegano Pastorelli e Fioroni – prevede la riorganizzazione degli ospedali e relativi fabbisogni di posti letto pubblici, volendo continuare a sostenere il primato della sanità pubblica ed universale con il riconoscimento di 80 posti letto di sanità privata convenzionata per il territorio ternano, la nascita del Terzo Polo Foligno-Spoleto, realizzando un DEA di I livello su due strutture fisiche integrate fra loro, assicurandone la piena operatività e continuità, la conferma della realizzazione degli Ospedali di Comunità, l’implementazione di maggiori servizi e strutture sanitarie nelle zone disagiate, oltre allo stanziamento di nuove risorse per il nosocomio di Terni e la previsione dell’ospedale comprensoriale Narni-Amelia. Un impegno importante – proseguono i consiglieri della Lega – e che ci consentirà di rafforzare la sanità’ ospedaliera rendendola più efficiente, integrata con il territorio e specializzandola in modo da poter coprire tutti i bisogni di salute, diventando sempre più capillare nella presa in carico dei cittadini anche con l’uso di strumenti come la telemedicina. Doveroso ricordare da dove siamo partiti e la situazione ereditata dalla giunta di sinistra, che ha lasciato in sanità oltre 40 milioni di euro annui di buco di bilancio, ricoperto solo con poste straordinarie e le sole 69 terapie intensive presenti in Umbria. Condizione che in epoca covid ci ha costretto a compiere una vera e propria impresa per incrementarne il numero, riorganizzare le strutture e ottemperare a tutte le azioni necessarie per rispondere alla situazione di criticità. In questi anni abbiamo provveduto a nuove assunzioni in sanità e alle stabilizzazioni a tempo indeterminato, ancora oggi in corso, di personale infermieristico, medico e sanitario a tempo determinato che ha offerto il proprio servizio durante la pandemia. Stiamo inoltre tentando – spiegano – di raddrizzare una situazione complessa che vede l’Umbria affidarsi a continue deroghe al DM 70 e DM 77nel rapport o tra rete ospedaliera e abitanti per riorientare tutto il sistema adibito alla cura delle persone, nell’obiettivo di specializzare gli ospedali e far sì che ciascun cittadino possa trovare risposte e cura appropriate nel territorio di riferimento. Massima attenzione anche riguardo alle liste di attesa, un problema già presente prima della pandemia che abbiamo provveduto a mitigare in maniera strutturale del 40%, rispettando la residenzialità di fragili e anziani. Un recente provvedimento, infine, ha permesso agli operatori delle professioni sanitarie infermieristiche, tecnico-sanitarie, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica in Umbria di esercitare la libera professione, con l’obiettivo di continuità della presa in carico del paziente e per favorire la naturale destinazione degli ospedali che è quella della cura delle patologie importanti e degli acuti. Con l’atto di oggi – concludono Pastorelli e Fioroni – proseguiamo dunque nel percorso intrapreso dall’inizio del mandato per il potenziamento e l’efficientamento della sanità regionale”.