Montone: Celebrando Luca Signorelli

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Foto: Paolo Ippoliti

Fino al 6 gennaio arte, musica e storia protagoniste nel borgo. Ecco tutte le iniziative in programma

   

Un evento carico di arte, bellezza e storia, arricchito da una serie di iniziative collaterali.

A partire dal 5 agosto, fino al 6 gennaio 2024, nella Chiesa di San Francesco a Montone avrà luogo un evento celebrativo in memoria di Luca Signorelli, del quale cadono nel 2023 i cinquecento anni dalla morte.

Una proposta per valorizzare il territorio, ma anche per raccontare il rapporto tra il borgo e l’insigne artista cortonese, organizzata dal Comune di Montone con la partecipazione attiva della Pro Loco Montonese e StoricaMente A.R.I.eS., con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, lungo il solco tracciato dall’iniziativa “La Valle del Signorelli” e sulla scia di un protocollo di intesa firmato dai Comuni della Rete Interattiva Museale altotiberina.

L’evento espositivo – che riguarderà sia documenti d’archivio sinora sconosciuti al grande pubblico, sia la riproduzione pictografica della pala d’altare realizzata dal Signorelli stesso proprio a Montone nel 1515, fedelmente riprodotta da Bottega Tifernate (l’originale, inamovibile, è conservata presso la National Gallery di Londra) – si strutturerà attraverso una serie di incontri e conferenze.

L’inaugurazione della mostra è fissata per sabato alle ore 12 e sarà preceduta dal saluto delle autorità, tra le quali il sindaco Mirco Rinaldi, affiancato dal presidente della Proloco, Raffaele Bei, e dal presidente di StoricaMente A.R.I.eS., Adriano Bei.

Nel programma è stato inserito anche un ciclo di conferenze sul tema: in occasione dell’apertura parleranno il professore Fabrizio Fornari dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara e Stefano Lazzari titolare della Bottega Tifernate, che ha realizzato la riproduzione dell’opera. Verrà proiettato, inoltre, il video della mostra realizzato dall’editor Giuseppe Sterparelli.

Il 19 agosto toccherà alla professoressa Valentina Ricci Vitiani che relazionerà in merito a fatti artistici significativi nel contesto rinascimentale montonese, che hanno avuto un particolare risalto nella rivista Medioevo del mese di aprile 2023 in occasione delle celebrazioni Signorelliane.

Infine, il 23 settembre concluderà il ciclo di conferenze il professor Tom Henry, considerato il maggior esperto mondiale di Luca Signorelli.

Tutti gli incontri si terranno nella chiesa di San Francesco alle ore 11.

Le parole del sindaco Rinaldi

“Con l’esposizione della riproduzione dell’opera di Luca Signorelli raffigurante la Vergine con Bambino e santi unitamente a documenti d’archivio originali che ne raccontano la commissione, video esplicativi e conferenze, l’amministrazione comunale ha inteso prendere parte al ciclo di mostre e convegni per le celebrazioni del cinquecentenario della morte dell’artista nell’ambito del progetto La Valle del Signorelli, unitamente a quello di valorizzazione del territorio, della storia, delle tradizioni e delle arti”, riferisce il sindaco Mirco Rinaldi.

La vergine con bambino e santi, giova ricordarlo, nasce da un particolare contratto tra il medico di origini francesi Alovisio de Rutanis, al tempo residente in Montone, e il maestro. Esso prevedeva la realizzazione di un’opera da collocare all’interno della chiesa di San Francesco, proprio accanto alla pala d’altare che nel 1486 il conte Carlo Fortebracci, figlio del capitano Braccio da Montone, fece dipingere da Bartolomeo Caporali come ex voto per la nascita del figlio Bernardino.

“Un’esposizione – aggiunge il primo cittadino – densa di storia, di intrecci e ricostruzioni che pongono la pala al centro di una originale narrazione che la curatrice Valentina Ricci Vitiani e Giuseppe Sterparelli (per la parte video) hanno saputo valorizzare al meglio. Nel complesso si tratta di un progetto che non solo ricorda il ruolo centrale che il Signorelli, indissolubilmente legato alla Valtiberina, ha avuto nella stagione del Rinascimento, ma per ribadire la vitalità di un territorio, quello di Montone, in tema di arte, tradizione e cultura”.

La mostra fotografica di Paolo Ippoliti

Nell’ambito dell’evento “Celebrando Luca Signorelli”, sempre sabato 5 agosto, sarà inaugurata anche la mostra fotografica di Paolo Ippoliti, dal titolo “La Santa Spina, la storia la bellezza”.

In esposizione 16 immagini, tutte dedicate alla festa e ai suoi momenti più significativi, in grande formato e scelte tra quelle scattate nell’edizione del 2022, l’anno che ha segnato la grande ripartenza della celebrazione della Donazione della Santa Spina dopo i limiti imposti dal Covid.

“Ho iniziato a seguire la Rievocazione della Donazione della Santa Spina da cronista quando,  quasi 30 anni fa ormai, chiamavano i giornalisti a far parte della giuria – racconta Ippoliti -. Poi dalle foto scattate per il mio giornale, La Nazione, sono passato a seguire la festa come fotografo ufficiale, lavorando per la documentazione, i depliant ed alcune mostre, che mi hanno dato infinita soddisfazione. Montone è un luogo generoso e chi lo frequenta e lo ama dopo un po’ si sente a casa propria. Per me è stato così”.

Tutti gli appuntamenti

Numerosi gli eventi che coroneranno le celebrazioni Signorelliane, costituendo la cornice di un programma legato alla valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni, tra le quali, prima fra tutte la Festa della Santa Spina (dal 13 al 20 agosto).

Oltre alla mostra fotografica di Paolo Ippoliti (dal 5 agosto al 6 gennaio 2024), la giornata di sabato si concluderà con un concerto al Chiostro di San Francesco con l’esibizione della Corale Braccio Fortebraccio di Montone, l’Orchestra I Concertisti e la Corale Santa Rita da Cascia.

Il 6 agosto alle ore 21, nell’ambito della decima edizione di Chiostri Acustici tra Umbria e Toscana, nel Chiostro di San Francesco il maestro Luca d’Amore al liuto e Stefania Cruciani soprano accompagneranno il pubblico presente in un viaggio alla scoperta di canti e danze tra Italia e Inghilterra con il concerto “Rinascimento a corte: il trionfo della musica”. L’iniziativa rinascimentale sarà preceduta dalla visita alla mostra del Signorelli.

Gli eventi organizzati rientrano altresì nella rete 500 PERUGINO – SIGNORELLI (per ulteriori informazioni sugli altri eventi proposti dalla rete è possibile consultare il sito https://www.peruginoesignorelli.it/) e in quella del GAL ALTA UMBRIA che, in collaborazione con il Festival del Medioevo, ha realizzato approfondimenti ed articoli nella rivista mensile Medioevo.

Un po’ di storia

L’attività di Luca Signorelli in alta Umbria fu molto fervida e già negli anni Novanta del Quattrocento è attiva una sua bottega nella quale si formeranno allievi e collaboratori, vantando committenze di grande prestigio. L’aiuto della bottega permette all’artista di licenziare un gran numero di opere in questo territorio, siano esse pale con predelle o impegnativi cicli pittorici. Alla morte dell’amico e mecenate Lorenzo de Medici, Signorelli diviene pittore “di corte” al servizio della famiglia Vitelli di Città di Castello. Il pittore  in questa fase si divide tra il ciclo pittorico di Monte Oliveto Maggiore e il ciclo del Duomo di Orvieto nella Cappella di San Brizio. Il secondo decennio del Cinquecento vede il ritorno di mastro Luca in Altotevere dove lascerà importanti opere. A Montone Signorelli dipinse per la Cappella di Santa Cristina la pala raffigurante la Madonna col Bambino e santi Sebastiano, Cristina, Nicola da Bari e Girolamo, venduta nel 1901 alla National Gallery di Londra, dove ancora oggi è collocata. L’opera fu eseguita nel 1515 e sulla stessa compare il cartiglio nel quale è possibile leggere la dedica al committente Maestro Aloisio de Rutanis, fisico francese, e sua moglie Tomassina. L’opera, un olio su tavola, raffigura la Vergine incoronata tra due angeli che stringe il Bambino, il quale sorregge un globo; in basso è dipinta una gloria di serafini. Sulla sinistra San Sebastiano trafitto dai dardi, sulla destra Santa Cristina, con la grande ruota di pietra appesa al collo. In basso sono raffigurati i santi Girolamo con la veste cardinalizia ed il galero ai suoi piedi, e Nicola di Bari nel suo abito vescovile e con le tre sfere d’oro poggiate a terra. Sullo sfondo un paesaggio lacustre ed una cittadina fiabesca. L’opera, scomparsa dall’originaria collocazione nella chiesa di San Francesco, fu rinvenuta da Giacomo Mancini, in una cantina, nel 1826 in precarie condizioni di conservazione, fu dapprima restaurata da Vincenzo Chialli, quindi acquistata da Elia Volpi e successivamente venduta alla National Gallery. La predella fu attribuita alla bottega di Luca Signorelli solo in seguito allo smembramento operato intorno ai primi anni dell’800. Il contratto tra il pittore e il committente, presente nell’archivio Storico Comunale di Montone, attesta che l’opera non fu mai pagata dal fisico francese ma fu lo stesso artista cortonese a fargliene dono.

Nota alla riproduzione pictografica dell’opera

Per lo sviluppo della riproduzione in scala 1:1 dell’opera Vergine con Bambino e santi, realizzata da Luca Signorelli nel 1515, è stata utilizzata una tavola di legno in pioppo con due traverse longitudinali, inserite al fine di scongiurare incurvature o rotture del pannello.

La realizzazione dello strato ‘pictografico’ avviene dopo un attento studio cromatico ed estetico, eseguito direttamente sull’opera originale. Un lavoro che Bottega Tifernate ha poi sviluppato applicando i pigmenti strato su strato, rispettando un processo di lavorazione piuttosto lungo, in quanto ognuno di questi richiede tempo di asciugatura apposito, che si può eseguire solo alla completa asciugatura di quello precedente. Le dorature, eseguite in oro Zecchino 24 carati, sono state realizzate solo dove si è rilevato con certezza la loro esistenza. Proprio per questi motivi è stata importante la stretta collaborazione con la National Gallery di Londra, luogo dove viene conservata l’opera originale, al fine di raggiungere il miglior risultato possibile.