Ministro dell’ Agricoltura ad Assisi: “assicurazioni condizionate da eventi”

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“Per questo Fondo mutualistico nazionale” dice Patuanelli

   

“I dati dimostrano come il mercato assicurativo agricolo sia sempre più condizionato dall’aumento dell’intensità e della frequenza degli eventi atmosferici avversi, che anche nel 2021 hanno causato danni ingenti all’agricoltura.

Per questo abbiamo deciso di istituire uno strumento innovativo per la gestione del rischio: il Fondo mutualistico nazionale”: lo ha detto il ministro alle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, oggi ad Assisi, partecipando al 14/o convegno nazionale sulla “Gestione del rischio in agricoltura”.

Appuntamento organizzato dal Centro per lo sviluppo agricolo e rurale dell’Umbria e associazione nazionale Condifesa Italia, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università degli Studi di Perugia.

    “Si tratta – ha spiegato il ministro – di una misura di grande rilievo, che abbiamo fortemente voluto in legge di bilancio, del valore di 350 milioni di euro all’anno. Con le risorse a disposizione si punta a creare una rete di sicurezza per i circa 700.000 agricoltori che percepiscono pagamenti diretti della Pac contro i danni catastrofali, e coprire quei settori dell’agroalimentare che in molti territori del Paese sono sotto-assicurati e non assicurati”.

    “Tenendo anche conto dei 340 milioni di euro che saranno destinati annualmente alle assicurazioni agevolate e ai fondi di mutualizzazione esistenti, compresi gli strumenti di stabilizzazione del reddito – ha detto ancora Patuanelli -, il settore agricolo, a partire dal 2023, avrà a disposizione un pacchetto completo di misure per la gestione del rischio del valore di quasi 700 milioni di euro all’anno. Insieme alla riforma della Pac e al Piano strategico nazionale della Pac intendiamo dare una opportunità da cogliere per rilanciare il sistema delle assicurazioni agevolate e degli strumenti di gestione del rischio innovativi, particolarmente importanti – ha concluso il ministro – in uno scenario di aumento dei costi di produzione e di progressiva erosione dei valori ad ettaro dei pagamenti diretti”.