Una serie di falsità assemblate col solo obiettivo di infangare il movimento per tentare maldestramente di ripulire sé stesso”: così il segretario della Lega Umbria, Riccardo Augusto Marchetti, replica alle dichiarazioni del consigliere regionale Stefano Pastorelli, che ha annunciato le sue dimissioni da capogruppo nell’Assemblea legislativa dell’Umbria.
“Uno stratagemma, neppure dei più sottili oltretutto – prosegue Marchetti in una nota – per dissimulare le sue ambizioni personali che risultano superare il suo stesso talento.
Cinque anni fa si è candidato al Parlamento europeo proprio con la Lega, che anche allora – sottolinea Marchetti – aderiva in Europa al gruppo Identità e Democrazia.
Noi rimaniamo coerenti, mentre Pastorelli – il quale oggi ritiene che il nostro movimento sia su posizioni troppo di destra in Europa – o all’epoca in cui si propose per la corsa all’Europarlamento lo fece solo per assecondare la sua brama di avere uno scranno, senza neppure conoscere né studiare le posizioni del partito al quale apparteneva, o, ammaliato dalle percentuali generose del nostro movimento, scelse di sotterrare i propri ideali in nome della poltrona”.
“Per quanto riguarda invece le sue dichiarazioni in merito all’accentramento del potere in Alto Tevere della Lega Umbria – prosegue Marchetti – è evidente che Pastorelli, forse troppo preoccupato a trovare soluzioni utili a salvaguardare sé stesso, si sia del tutto disinteressato alla vita del nostro movimento in questi ultimi mesi, altrimenti saprebbe che il direttivo ha al suo interno rappresentanti di tutti i territori e che l’unico mio vicesegretario vicario, Valeria Alessandrini è di Terni”.
“Inoltre – sottolinea ancora il segretario della Lega Umbria – i dirigenti del partito, su mia iniziativa, hanno la possibilità di confrontarsi in maniera diretta con la presidente Donatella Tesei e i nostri assessori Enrico Melasecche e Luca Coletto, per essere aggiornati sul lavoro della Giunta ed esporre le esigenze dei rispettivi territori”.
“Rimaniamo in fervente attesa di conoscere, anche se non serve un fine intuito – conclude Marchetti – quale sarà la nuova casacca che Pastorelli indosserà per ricorrere la tanto ambita rielezione. Intanto, se gli rimangono ancora dignità e coerenza, rassegni quanto prima le dimissioni dal ruolo di consigliere regionale dato che, quando la Lega ha perso un consigliere (Francesca Peppucci) nel corso di questa legislatura, è stato il primo a chiedere che lasciasse anche la poltrona”.