L’Umbria attenta alle persone in stato vegetativo

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L’Umbria attenta alle persone in stato vegetativo. Un convegno in programma mercoledì 11 ottobre alle 16.30 nella Sala dei Notari di Perugia, organizzato dall’associazione Mai soli

   

‘L’Umbria ha una coscienza, le risorse della Regione per le persone in coma e stato vegetativo’.

È questo il titolo del convegno in programma mercoledì 11 ottobre alle 16.30 nella Sala dei Notari di Perugia, organizzato dall’associazione Mai soli, nata nel 2015 per garantire l’assistenza alle persone in coma, stato vegetativo permanente o di minima coscienza, e con il patrocinio di Regione Umbria e Comune di Perugia.

Prenderanno parte, oltre alla presidente dell’associazione Marina Martorelli, Mauro Zampolini, direttore del Dipartimento di riabilitazione della Usl Umbria 2 e segretario generale dell’Unione europea specialistica in medicina fisica e riabilitazione (Uems-Prm), la dottoressa Elisabetta Todeschini, una delle massime esperte nazionali di riabilitazione cognitiva, il dottor Federico Scarponi, operante nella struttura Gravi cerebrolesioni acquisite dell’Ospedale di Foligno, la dottoressa Rita Morucci, ex direttrice della residenza sanitaria assistita (Rsa) Casa dell’Amicizia ‘A. Seppilli’ di Perugia, Luca Barberini, assessore alla sanità della Regione Umbria, Maurizio Massucci, consigliere nazionale della Società italiana medicina fisica e riabilitativa (Simfer) e direttore della Struttura complessa di riabilitazione intensiva ospedaliera Azienda Usl Umbria 1, e Ivana Cannoni, fondatrice e presidente dell’Associazione traumi cranici toscani (Atracto) e vicepresidente del consiglio direttivo della Federazione nazionale associazioni trauma cranico.

Previste due sessioni nelle quali si approfondirà l’approccio nei pazienti che versano in stato vegetativo o di minima coscienza, e della sindrome Locked; la situazione della ricerca scientifica sui disturbi di coscienza; a che punto è la proposta regionale che riguarda il Fondo non autosufficienze Fna) e le Suap (speciali unità di accoglienza permanente).