“Building Europe”, un convegno per conoscere, comunicare e progettare con i nuovi programmi europei

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Martedì 14 maggio, presso l’Università per Stranieri, iniziativa del Soroptimist International Club Perugia per fornire strumenti utili a nuove opportunità di lavoro

   

“Building Europe: conoscenza, comunicazione e progettazione”: è questo il titolo di un convegno organizzato dal Soroptimist International Club Perugia in programma giovedì 14 maggio, a partire dalle ore 16, presso l’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Perugia (piazza Fortebraccio, 4). Obiettivo del convegno è affrontare ed indagare i tre aspetti fondamentali della programmazione  europea: l’opportunità di una corretta conoscenza dei diversi fondi ed anche di risultati ed effetti ottenuti dai progetti finanziati, la necessità di una comunicazione efficace che riesca a fornire informazioni chiare ed esaustive, l’importanza della progettazione intesa non solo come una tecnica da utilizzare per presentare progetti, ma come un mezzo attraverso il quale l’Europa guida lo sviluppo sostenibile dei territori.

Nel periodo 2021-2027 l’Italia ha infatti una disponibilità di risorse europee senza precedenti e dovrà gestire non solo i tradizionali fondi di investimento, ma anche le risorse messe a disposizione dal Dispositivo di Ripresa e Resilienza, il NGEU. In aggiunta a tali cospicue risorse, ci saranno poi quelle derivanti dal panorama dei fondi diretti che l’Europa metterà in campo nei diversi settori economici e sociali. Pertanto, ora più che mai, rispetto al passato, l’Italia è chiamata a combinare immaginazione, capacità progettuale e concretezza, per consegnare alle prossime generazioni un Paese più moderno, all’interno di un’Europa più forte e solidale.

Vista la complessità delle tematiche trattate, il convegno patrocinato dall’Università per Stranieri di Perugia ed aperto dai saluti istituzionali del Rettore Valerio De Cesaris e del Presidente del Soroptimist International Club Perugia Gabriella Agnusdei, avrà come relatori gli autori di tre pubblicazioni specifiche incentrate sugli argomenti oggetto di discussione: il dottore Matteo Gerli, Ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università per Stranieri di Perugia ed autore del testo “L’Europa della conoscenza”; il professore Fabio Raspadori, Docente di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università degli Studi di Perugia ed autore del testo “Comunicare i fondi europei per promuovere lo sviluppo del territorio”; e la Dottoressa Maria Ragano Caracciolo, project manager per la progettazione europea, amministratore unico di Thinking Europe 2.0.ed autrice del testo “Europrogettare nel nuovo periodo 2021-2027”.

Conoscere, comunicare e saper progettare con i nuovi programmi europei porta ad individuare il bando più adeguato per una specifica idea progettuale; pianificare e redigere un progetto di qualità, sono pertanto fattori importanti e rappresentano un’occasione di miglioramento e di qualificazione personale, rafforzano la propria posizione professionale e favoriscono nuove prospettive di lavoro” spiega Gabriella Agnusdei. Del resto, la capacità di scrivere un buon progetto è diventata una competenza importante per inserirsi nel mondo del lavoro ed un canale utile per avviare nuove attività lavorative.

“Partendo da queste considerazioni – continua Agnusdei – il Soroptimist International Club Perugia nell’ambito delle proprie attività di service finalizzate a promuovere e sostenere le possibilità di inserimento delle giovani generazioni nel modo lavorativo, avvalendosi della docenza della Dottoressa Maria Ragano Caracciolo, ha già organizzato negli ultimi anni due corsi di formazione teorico-pratici, finalizzati ad introdurre i concetti base della progettazione attraverso un approccio semplice e concreto. Con il convegno del 14 maggio si vuole offrire un ulteriore importante momento di riflessione sul tema dei fondi europei per migliorare la cultura della conoscenza, della comunicazione e della progettazione; oltre a  rappresentare  un’opportunità di crescita culturale e professionale, potrà contribuire a stimolare un approccio più costruttivo verso un utilizzo delle risorse economiche disponibili, comunitarie e non solo, con conseguenti positive ricadute sulla qualità della vita dei nostri territori”.