Legacoop Produzione e Servizi: “preoccupati per caro energia”

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Ragnacci, la Regione si attivi subito anche per le gare in atto

“Le imprese cooperative di Produzione e Servizi, in particolare quelle che utilizzano il metano nei processi di produzione, sono in grossa difficoltà.

Insostenibili gli aumenti di luce dell’ultimo periodo e lo spegnimento degli impianti potrebbe essere una scelta obbligata.

Le cooperative perdono marginalità, e stanno valutando di sospendere le produzioni in attesa di un calmieramento dei costi”.

   

A lanciare l’allarme è Matteo Ragnacci presidente di Legacoop Produzione e Servizi Umbria, che rappresenta l’associazione di 60 imprese cooperative con oltre 6.500 occupati ed un fatturato di 350 milioni di euro.

“Le cooperative energivore, quelle che consumano grandi quantità di energia, sono quelle maggiormente a rischio – continua Ragnacci in una nota – parliamo del settore del vetro, della ceramica, delle piscine, della logistica e trasporti, ma comunque tutte soffrono e noi raccogliamo la voce anche di quelle delle costruzioni (aumento delle materie prime anche del 30% ), della ristorazione collettiva, dei servizi integrati e Fm, di ingegneria e progettazione. Un problema che colpisce a 360° tutte le nostre associate”.

“Oltre alle misure strutturali come il Pnrr – evidenzia Ragnacci – la Regione Umbria deve attivare un tavolo dedicato alle difficoltà attuali, aperto all’ascolto del mondo imprenditoriale. Le istituzioni regionali devono impegnarsi in sostegni immediati alle imprese e per il lungo periodo devono incentivare ed accelerare la transizione ecologica”.

 “È indispensabile, quindi – osserva il presidente – prevedere la possibilità di rateizzazione delle bollette ed interventi sulle esigenze di liquidità, così come adeguati meccanismi di accesso ai sistemi di garanzia finanziari; e cosa molto importante, una completa rivisitazione delle gare pubbliche in atto a seguito dei rincari”.