L’arte al servizio del futuro dei bambini rifugiati

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Nuovo progetto del NID di Perugia. Nuovo concorso di idee del Nuovo Istituto Design in collaborazione con l’organizzazione no profit Still I Rise

   

 

 

Un concorso di idee per la creazione di prodotti che verranno utilizzati per raccogliere fondi in favore dei diritti dei bambini. È il contest del progetto umanitario Still I Rise – organizzazione no profit nata per offrire istruzione e protezione ai minori profughi – a cui ha aderito con i propri studenti il Nuovo Istituto Design di Perugia. Contest Nid – Still I Rise – questo il nome dell’iniziativa, che ha preso il via in queste settimane e proseguirà fino a maggio – nasce proprio dalla collaborazione tra il centro formativo d’eccellenza perugino e l’organizzazione di cui è presidente e direttore esecutivo Nicolò Govoni, giovane scrittore e attivista per i diritti umani, candidato al Premio Nobel per la Pace nel 2020 per l’impegno dimostrato nella protezione e cura dei bambini rifugiati. “Serbavo da anni – spiega Govoni – il sogno che i nostri studenti, i più vulnerabili tra i vulnerabili, i bambini dimenticati del mondo, così come ricevono da noi l’istruzione migliore del pianeta, potessero indossare anche la bellezza, vestire la qualità e in questo modo sentirsi ancor più valorizzati”. Il contest permetterà agli studenti di diversi corsi del NID – i triennali in Graphic Design, Moda, Fumetto e Illustrazione – di relazionarsi per creare oggetti che andranno a supportare le raccolte fondi a sostegno delle scuole e dei progetti educativi di Still I Rise in Grecia, Siria, Turchia, Kenya e America Latina. Qui l’organizzazione internazionale lavora da anni con un metodo che parte dai bisogni delle comunità e con l’obiettivo di cambiare la vita di ogni studente, un approccio inclusivo condiviso dal NID e che ha convinto l’istituto perugino a partecipare al progetto.

“Il regista e fotografo Gian Luca Bianco – spiegano dal NID – ha fatto da tramite tra il nostro istituto e Still I Rise, che oltre un anno fa ci ha proposto questa collaborazione per mettere la bellezza della creatività, dei giovani e della progettualità del design a favore della bellezza dei bambini, e in fondo di tutti gli esseri che hanno pari dignità e pari diritti all’istruzione”.