La libertà secondo gli studenti del Salvatorelli Moneta chiude l’anno scolastico della scuola media

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Performance conclusiva del laboratorio teatrale di Isola di Confine al Concordia di Marsciano. Spettacolo scritto partendo dalle riflessioni dei giovani e dall’esperienza di figure a cui ispirarsi

   

‘Libero, Libera, Liberi tutti’. Questo il titolo della performance conclusiva del laboratorio ‘Teatro in corso SS1’ dell’Istituto Omnicomprensivo ‘Salvatorelli-Moneta’ di Marsciano, diretto da Valerio Apice e Giulia Castellani di Teatro Isola di Confine, in collaborazione con le professoresse dell’istituto Cinzia Ragni e Rita Paoli.

Il copione dello spettacolo è composto da Apice e Castellani con i testi di vari autori tra cui i ragazzi di prima, seconda e terza della scuola secondaria di primo grado, che hanno partecipato al laboratorio teatrale. Gli studenti, infatti, hanno elaborato riflessioni sul tema della libertà, partendo dalla loro conoscenza di eroi a cui ispirarsi, divenuti esempio da seguire. Un lavoro corale che ha visto, infine, 41 studenti protagonisti sul palco del teatro Concordia di Marsciano in uno spettacolo coinvolgente e profondo.

“Cos’è la libertà? Siamo veramente liberi? Quando possiamo dire di essere liberi? Quale forma di governo garantisce la nostra libertà?” questi gli interrogativi da cui sono partiti gli studenti che hanno partecipato al laboratorio teatrale e

“‘provocato’ – spiegano i docenti – la scintilla della condivisione di un tema davvero ‘alto’. Da sempre l’uomo aspira alla libertà: potersi esprimere liberamente, credere senza costrizione, amare incondizionatamente. Considerando che non si è sempre liberi di fare ciò che si vuole, l’individuo si trova nella condizione di frenare la propria volontà per non invadere lo spazio altrui. Una tematica così delicata si presta a interpretazioni di vario genere e tocca trasversalmente discipline anche lontane fra loro”.

Come ha dimostrato lo spettacolo dell’Istituto Salvatorelli Moneta.

“Le loro parole, i loro gesti, il loro farsi gruppo – hanno spiegato i docenti – ha acceso in noi il desiderio di creare dei contesti narrativi fatti di esempi illustri, di vite spese per la conquista della libertà. Per esempio, le parole di Nelson Mandela hanno generato in noi educatori e nel gruppo dei 40 allievi un cammino verso la libertà di creare: ‘La libertà non consiste soltanto nello spezzare le proprie catene ma anche nel vivere in modo da rispettare e accrescere le libertà degli altri’”.