L’11 novembre 1915 nasceva Annetta: una delle centenarie di Ponte San Giovanni

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Grande festa oggi in casa dei coniugi Alberto Fruttini e Luciana Gagliardoni a Ponte San Giovanni, una festa per i 100 anni di  “nonna Annetta”, madre di Luciana. “Annetta”, per i parenti e per gli amici e le amiche, ma per l’anagrafe Anna Cetra, vedova Gagliardoni, nata a Perugia l’ 11 novembre 1915, ha ricordi chiari della sua vita, una mente e una parlantina che ancora tengono testa alle domande della schiera di nipoti e pronipoti che l’attorniano di attenzioni e di cortesie. Alla solita domanda di come è arrivata al secolo di vita risponde velocemente: “Non mi è mai mancata la voglia di lavorare e di essere attiva. Fino a poco tempo fa, non mi vergogno a dirlo,  mi piaceva  giocare a carte, anche al gioco che va ora di moda il “burraco”. Mi piace ancora, ma sto volentieri a casa circondata dall’affetto di chi mi custodisce e che non mi va di disturbare tanto per portarmi al Centro Anziani o  a casa di qualche amica più giovane di me a giocare.. Forse il segreto dei cento anni è anche l’affetto che ti danno quelli che ti stanno vicino e che ti fanno dimenticare i dolori della vita, perché in cento anni ti capitano anche dolori grandi, come la morte dell’altra mia figlia Elia, moglie di Federico Pagliacci”. Dice Annetta dallo sguardo vispo e birichino, l’unica cosa è che bisogna alzare un po’ la voce quando le si rivolge parola. La foto la ritrae mentre brinda alle nozze di uno dei suoi nipoti sposatosi lo scorso anno. Il più recente brindisi quello di quattro mesi fa per la nascita di una pronipote. Annetta è una del gruppo dei centenari che si contano a Ponte San Giovanni e nelle frazioni vicine: Collestrada, Balanzano, Pieve di Campo. Alla festa che l’Unitre organizza ogni anno nei locali della Parrocchia di San Bartolomeo l’elenco dei “centenari” contava, quest’anno, un’ottantina di persone nate prima del 1919. L’augurio per nonna “Annetta”? Quello di continuare a stare bene, senza porre limiti alla provvidenza, e quello di riprendere a giocare a burraco per tenere in esercizio la mentre e per togliersi qualche bella soddisfazione.