Si svolgerà all’Hotel Beniamino Ubaldi – e non alla Sala Trecentesca come inizialmente programmato – , l’incontro con Franco Berrino medico ed epidemiologo, domenica 28 febbraio dalle ore 17 alle ore 20. L’evento, con il patrocinio di Regione Umbria, Comune di Gubbio, in collaborazione con IIS Cassata Gattapone, Centro Medico Cairoli e con il sostegno di varie associazioni e sponsor, è realizzato da “Alimentazione & Salute”, un progetto di educazione alimentare che opera nel territorio di Gubbio e Perugia e ha come obiettivi informare, sensibilizzare e promuovere un’alimentazione sana e stili di vita sempre più corretti, quindi responsabilizzare l’individuo alla propria salute. L’ingresso è libero. Inoltre lunedì 29 febbraio, presso l’aula magna dell’IIS Cassata-Gattapone, dalle ore 9 alle 11, si terranno seminari rivolti agli studenti delle scuole superiori. Agli appuntamenti richiamati, oltre a Franco Berrino, intervengono Massimo Moretti docente di epidemiologia dell’Università di Perugia, Tilo Gonzales Sippel responsabile del progetto “Alimentazione & Salute” e Lucia Zoppis professoressa dell’IIS Cassata Gattapone. Berrino è una figura centrale nella prevenzione dei tumori attraverso la promozione di un corretto stile di vita basato su alimentazione, attività fisica e comportamento. Convinto assertore dell’utilità di una dieta “corretta” per evitare l’insorgere del cancro, tesi spesso illustrata nei suoi libri e nei suoi frequenti articoli sui principali quotidiani italiani, il medico e ricercatore lavora dal 1975 all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, diretto da Umberto Veronesi dal ’76 al ’94, dove ha collaborato con il Dipartimento di medicina preventiva e predittiva, oggi diretto dal dottor Marco A. Pierotti. Autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche, è stato uno dei pochi italiani chiamati a collaborare al Food, nutrition, physical activity and the prevention of cancer, pubblicato nel 2007 dal World Cancer Research Fund. Suoi progetti particolarmente significativi sono quello italiano per lo sviluppo dei registri tumori e quelli europei sulla sopravvivenza dei malati neoplastici nei diversi paesi (progetto EUROCARE) e sulla prevenzione del cancro al seno e delle sue recidive (progetto DIANA), frutto della collaborazione tra l’Istituto Nazionale dei Tumori e l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.
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