In piazza al grido di ‘Save the Planet’: a Perugia ‘flashmob’ di oltre 100 studenti della scuola ‘Fabretti’

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‘Changing together’ perché ‘non si è mai troppo piccoli per fare la differenza’. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto di educazione ambientale ‘Green Influencer’ lanciato da Gesenu

   

‘Changing together’ perché ‘non si è mai troppo piccoli per fare la differenza’ e per contribuire a salvare il pianeta. Al motto di ‘Save the Planet’ oltre cento alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria Fabretti si sono esibiti questa mattina, venerdì 24 marzo, in piazza IV Novembre, nel cuore della città di Perugia, in un ‘flashmob’ con slogan, immagini e cartelloni, per far sentire la propria giovane ma importante voce e portare messaggi positivi per l’ambiente. “Il futuro è nelle nostre mani e responsabili siamo del domani” è uno dei messaggi che i ragazzi hanno voluto rivolgere alla loro città al grido delle 3R: ridurre, riciclare e riutilizzare. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto di educazione ambientale ‘Green Influencer’ lanciato da Gesenu per l’anno 2022/2023 e al quale la scuola Fabretti ha aderito.

“Questa iniziativa nasce all’interno della progettualità di insegnamento dell’educazione civica – ha spiegato Stefania Moretti, dirigente del Comprensivo Perugia 3 – che ha nelle macrotematiche anche l’educazione allo sviluppo sostenibile. Una iniziativa dal valore molto importante perché riusciamo a coinvolgere i nostri bambini ed educarli, promuovendo nei ragazzi quelle che sono le competenze di cittadinanza attiva e democratica e rendendoli primi attori protagonisti della promozione degli obiettivi relativi allo sviluppo sostenibile”.

Al ‘flashmob’ era presente anche Gianluca Tuteri, vicesindaco e assessore alla scuola e alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Perugia.

“Spesso diciamo che i bambini sono il nostro futuro – ha detto –, in realtà ci insegnano che loro sono il presente, sono attivi e in grado di adoperarsi per dare indicazioni immediate su quello che c’è bisogno di fare, soprattutto su temi che riguardano il futuro. Ai miei studenti dico sempre che i bambini quando nascono hanno i pugni chiusi perché proteggono i beni più meravigliosi che sono stati dati loro: l’innocenza, la curiosità e la voglia di vivere”. “Questa è la conclusione di un percorso che poi comunque proseguirà nei prossimi anni – ha spiegato Luisa Morichetti, insegnante e una delle coordinatrici del progetto -. Quest’anno è stato preso in esame l’obiettivo 11 della ‘Agenda 2030’ che è ‘Città e comunità sostenibili’. È molto tempo che lavoriamo su questi progetti e i nostri bambini sono molto sensibili a queste tematiche”.

“Lavorando con loro vediamo come i bambini e i ragazzi sono molto partecipi, non solo riciclano e differenziano ma cercano di sensibilizzare nella famiglia atteggiamenti e comportamenti corretti”

ha detto l’insegnante Milva Valentini, anche lei tra le coordinatrici del progetto.