“Gli Aghi di Assisi”: lavoro e innovazione sociale nel 1822

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Per le celebrazione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, l’Isuc patrocina e collabora all’incontro di studio Gli Aghi di Assisi. Lavoro e innovazione sociale nel 1822. Un modo di celebrare la Festa della Donna che va oltre la celebrazione. Nel 2016 l’Archivio di Stato di Perugia, sezione di Assisi, ha reso pubblico un documento importante: il Regolamento di una fabbrica di aghi che iniziò a funzionare in città dal 1822, impiegando manodopera prevalentemente femminile. Quel documento disciplinava la vita e i comportamenti delle giovani dipendenti nel posto di lavoro, dando dignità sociale ad una nuova figura femminile che si andava delineando. L’incontro, si terrà lunedì 6 marzo dalle ore 17,00 presso l’Istituto Serafico di Assisi. Interventi previsti: Giovanna Giubbini, Direttore dell’Archivio di Stato di Perugia, sono previsti gli interventi; Pasquale Tuscano dell’Università degli Studi di Perugia (Un episodio significativo della storia della lingua e della società assisane: il Regolamento per i lavoranti della Fabbrica degli Aghi del 1822); Mario Tosti Presidente dell’Isuc (Società ed economia nello Stato Pontificio nell’età della Restaurazione); Carlo Menichini leggerà il Regolamento della Fabbrica di Aghi. Era il 1822 quando un imprenditore romano illuminato, Nicola Bolasco, fondava nella città di Francesco la fabbrica degli aghi: anche ad Assisi arrivava la rivoluzione industriale, la fabbrica, e una fabbrica al femminile. Sicuramente Bolasco aveva avuto un’intuizione di quelle che fanno fare uno scatto in avanti all’economia. Aveva intuito la necessità di fabbricare aghi in un periodo in cui ancora il ricamo non era stato toccato dal progresso: gli aghi erano ancora lo strumento fondamentale per il ricamo e in molti casi per la stessa tessitura. Ma Bolasco non si limitò all’ingegno imprenditoriale, perché manifestò una grande sensibilità sociale. Quella fabbrica veniva aperta alle donne, offrendo loro un’opportunità di lavoro. Pari opportunità, potremmo dire in termini moderni, ma, soprattutto, pari diritti in un periodo in cui le donna erano definita, come i bambini, “le mezza forze” e potevano essere retribuite meno degli uomini. In Italia dovremo aspettare l’anno 1886 per avere la prima legge a tutela delle donne e dei minori, con la Legge 3657. La materia viene ulteriormente integrata e aggiornata nel 1902 (L.242/1902) e nel 1907 (L.818/1907), anno in cui con la legge n. 489 viene anche introdotta una regolamentazione a tutela de l riposo settimanale e festivo dei lavoratori. La grande innovazione sociale della fabbrica degli aghi fu il Regolamento Aziendale. Ci sembra logico, oggi, pensare ad un regolamento del lavoro. Ma il regolamento della fabbrica degli aghi è datato 1822 e all’epoca il diritto del lavoro doveva ancora venire.