Perugia, 31 ottobre 2025 – Si è svolto ieri, l’evento di restituzione del percorso di co-programmazione promosso da Fondazione Perugia in vista del nuovo Bando Allenamento alla vita indipendente che dopo l’ascolto si è ampliato nel tema e nelle risorse diventando: Bando Intersettoriale “Allenamento e Sostegno alla Vita Indipendente”, che sarà pubblicato nel 2026.
All’incontro hanno preso parte rappresentanti istituzionali, enti del Terzo Settore, amministrazioni comunali, zone sociali, servizi e famiglie, in un momento di confronto e condivisione dedicato alla costruzione di un welfare più inclusivo e partecipato.
Nel suo intervento introduttivo, il Presidente di Fondazione Perugia Alcide Casini, ha rivolto un sentito ringraziamento ai componenti degli organi e al consulente Dott. Nicola Basile, nonché a tutte le realtà che hanno contribuito al percorso partecipativo.
“La vostra presenza e partecipazione sono la testimonianza concreta di un impegno condiviso verso il bene comune – è stato sottolineato durante l’evento. – Questo percorso di co-programmazione ha rappresentato un’occasione preziosa di ascolto, confronto e costruzione collettiva. È grazie a questo lavoro di squadra che oggi possiamo restituire alla comunità risultati concreti e una visione più chiara di come possiamo agire insieme sul territorio.”
Nel nuovo Documento Programmatico Triennale 2026–2028, Fondazione Perugia ha scelto di riaffermare in modo significativo l’impegno nel campo del welfare e del sociale, destinando risorse più consistenti e mirate per sostenere interventi che migliorino la qualità della vita, rimuovano situazioni di fragilità e favoriscano autonomia, inclusione e benessere.
Il nuovo Bando Intersettoriale “Allenamento e Sostegno alla Vita Indipendente” che sarà pubblicato i primi mesi del 2026, si inserisce in questo quadro di rinnovata attenzione e ampliamento delle prospettive: sarà rivolto non solo alle persone con disabilità ma anche agli over 65, e con il coinvolgimento di tutte quelle realtà che lavorano per l’inclusione sociale e la prevenzione delle fragilità.
“Si tratta di una sfida complessa – è stato evidenziato – che richiederà visione, collaborazione e capacità di innovare. La Fondazione continuerà a operare con ascolto e dialogo, sostenendo progetti che uniscono competenze e solidarietà, e promuovendo reti stabili tra istituzioni, enti e comunità locali.”
L’incontro si è concluso con un ringraziamento a tutte le persone e organizzazioni che hanno partecipato al percorso di co-programmazione, contribuendo a definire un modello di intervento fondato sulla partecipazione, la condivisione e la responsabilità collettiva.































