Diritti a Todi: Human Rights International Film Festival

1271
   

È partito ieri mattina il “Diritti a Todi – Human Rights International Film Festival”, in programma nella cittadina umbra per la seconda edizione dal 25 al 28 gennaio 2017. Tantissime già gli appassionati e gli affezionati arrivati a Todi da tutte le parti del mondo, per il Festival che fino a sabato animerà Todi rendendola la Capitale del Cinema e dei Diritti Umani. Si è cominciato con il convegno organizzato in collaborazione con la LIDU – Lega italiana dei Diritti dell’Uomo, la più antica organizzazione per i diritti umani in Italia: “Educazione ai diritti umani. Dalla consapevolezza all’impegno” partecipato da tantissimi studenti dagli istituti superiori della città di Todi. Il convegno nasce dal “Progetto scuola” che mira a diffondere la cultura dei diritti tra i giovani di tutte le età con programmi specifici di formazione scolastica e post-universitaria, un percorso educativo che intende accrescere coscienza e consapevolezza tra i giovani in materia di diritti individuali, contribuendo così allo sviluppo di una società rispettosa dei diritti e delle libertà dell’uomo, orientata alla partecipazione, alla solidarietà ed alla promozione di una cultura di pace. Al convegno sono stati ospiti Antonio Stango, Presidente della LIDU, Eleonora Mongelli, Responsabile eventi e progetti LIDU e dal Dirigente Scolastico del Liceo Jacopone di Todi Sergio Guarente. Al via anche le sei mostre che saranno visitabili fino a sabato 28 gennaio. I 5 artisti scelti per il Diritti a Todi che esprimono plasticamente, con la loro creatività, i temi dei diritti umani: il fotogiornalista Eligio Paoni, incaricato da importanti testate internazionali di immortalare dettagli di guerra, rischiando la vita perché sempre in prima linea; il pittore Luigi Caflisch che attraverso la rappresentazione di angeli, ci regala segni di speranza, in questo momento storico, così carico di sofferenza; lo scultore Antonio Buonfiglio che trae ispirazione dalla natura per le sue opere in metallo; il pittore-filosofo Massimo Diosono che produce opere di cenere, sulle quali poter meditare; il fotografo Emiliano Pinnizzotto, che costruisce con l’immagine da rappresentare un rapporto emotivo, rispettando profondamente la naturalezza del momento. I curatori Auro e Celso Ceccobelli, attivi nel campo dell’arte dal 2002, sono importanti collaboratori del Festival dalla prima edizione, per la quale hanno presentato, con una mostra curata al Palazzo del Vignola, le due grandi opere degli artisti Rolf Jacobsen e Marino Ficola e la pellicola cortometraggio “Gli uomini sono stanchi” di Toni Fabris, del 1949.
Al Cinema Jacopone nel cuore della città, tutte le proiezioni in concorso. Alle 15.30 tra l’entusiasmo degli spettatori sono stati proiettati “Dignity” di Monica Mazzitelli (Italia) e “Sustainable Futures: Survivor girls” di Nicole Watson (Usa), “Moriom” di Mark Olexa e Francesca Scalisi (Svizzera – Italia), “That which you don’t see” di Sario Samuele Leone e “Daesh Girl” di Abdul Almutairi. Mentre tra i lungometraggi si è partito con due anteprime europee “La vida después de Guantanamo” di Esteban Alfredo Cuevas dall’Argentina e “Ketermaya” di Lucas Jedrzejak dal Regno Unito, presente in sala, che dopo un breve dibattito col pubblico, si è collegato via Skype con il campo profughi siriani di Ketermaya in Libano. La serata inaugurale del Festival alle 21 al Cinema Jacopone, in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato per i Diritti Umani, ha proposto al pubblico la visione del cortometraggio “Todo Cambia” del regista Alessandro Avataneo, docu-film che racconta la percezione dei diritti umani nella società civile. A presentarlo è stato ospite a Todi il presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Mauro Laus. A seguire invece è andato in scena l’attesissima proiezione di “Snowden” di Oliver Stone, un ritratto personale e affascinante di una delle figure più controverse del XXI secolo: l’uomo responsabile di quella che è stata definita la più grande violazione dei sistemi di sicurezza nella storia dei servizi segreti americani. Tantissimi appuntamenti, convegni, incontri e proiezioni speciali fino a sabato 28 dedicati a tematiche attuali spesso dimenticate e per conoscere la nuova cinematografia che se ne fa portavoce, in luoghi suggestivi che la città di Todi apre a turisti, ad appassionati, ai cittadini e a quanti parteciperanno al Festival. Un evento degno di nota i cui promotori, Teatri di Nina e Own Air srl, hanno confermato la capacità di instaurare collaborazioni e sodalizi importanti sia per il Festival che per la città di Todi: dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) a Cittadinanzattiva, alla Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo (LIDU), insieme a Save the Children e DocU – documentaristi umbri. A dare ulteriore lustro all’iniziativa è arrivato anche il riconoscimento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Direzione Generale Cinema e il patrocinio dell’Università per gli Stranieri di Perugia.