Deruta, il caro energia affonda il settore della ceramica

357

Per settori energivori come la ceramica, l’aumento del costo del gas è un salasso che le aziende umbre non riescono a sopportare: serve, fin da subito, un tetto al prezzo del gas dice in una nota il sindaco di Deruta

“Occorre mettere un tetto al prezzo del gas, come prima immediata misura per salvare il settore della ceramica artistica tradizionale”: è quanto afferma il sindaco di Deruta, nonché presidente della Strada della Ceramica dell’Umbria, per il quale “i costi energetici stanno erodendo i guadagni e mandano fuori mercato le aziende locali. Le bollette del gas sono più che raddoppiate, con l’incidenza media del costo del gas su un pezzo che è 10 volte superiore, rispetto al passato; e, in alcuni casi, i fornitori di gas chiedono addirittura un cospicuo anticipo. Non solo. Gli aumenti riguardano anche le materie prime che, spesso, sono persino difficili da reperire e in tempi utili. Il rischio è che anche questo settore, che abbiamo faticato a far riprendere, possa fermarsi. Non possiamo permetterlo. Un settore che non può scomparire, ma non può neppure continuare a sopportare costi di produzione così elevati”.

   

Il sindaco auspica che “quanto annunciato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, cioè un intervento di emergenza e una riforma strutturale del mercato dell’energia elettrica, possa avere un’attuazione concreta e tempestiva”.

E prosegue:

“Nelle nostre aziende c’è la storia di una parte dell’Umbria, ci sono l’esperienza, la creatività, l’ingegno e l’innovazione di Maestri artigiani che si tramandano saperi di generazione in generazione. Ci sono i nostri giovani che hanno scelto di restare nella loro terra di origine e di portare avanti il lavoro di famiglia. Ci sono intere famiglie che vivono di questa arte e senza aiuti immediati, senza una strategia di breve e lungo periodo, quelle aziende sono destinate a chiudere e intere famiglie si ritroverebbero senza lavoro. Un dramma nel dramma.

Occorre anche accelerare sulle rinnovabili, ma nel frattempo, attivare ristori e intervenire con politiche mirate per il settore della ceramica”.